Ritiro di quaresima

24-3-2007

Don Mauro Agreste

Indice

1) Nell'omelia di oggi, abbiamo visto queste provocazioni da parte del Signore
2) Importante verificare le conseguenze che ci sono nella vita di colui che si è lasciato toccare dalla presenza del Signore Gesù
3) Allora ma anche oggi, c'era una convinzione dualistica
4) L'essere umano è un solo essere che è costituito di tutte queste tre dimensioni
5) Che cos'è morta sulla croce, Il corpo di Gesù. Quindi il corpo è stato redento, santificato
6) Tutto quanto esiste è stato rovinato a causa del peccato originale, quindi tutto si consuma
7) C'è un evento particolare che ci parla di questa mente che muore: la Torre di Babele
8) Il livello della morte si è esteso anche al livello della mente. L'uomo non ragiona più giusto
9) La storia di Sodoma e Gomorra, le identità delle persone stravolte come succede un po' come ai nostri giorni
10) Si comincia, molto alla lontana, a ricostruire la comunione, che è un'azione che Dio vuole fare con gli uomini
11) Quello che interessa a Dio è che noi gli apriamo la porta
12) Gesù Cristo viene a portare a compimento tutta quella che è la verità e cioè: tu sei l'essere umano, io sono Dio
13) Ora se una persona non è sufficientemente libera da se stessa non sarà mai capace di amare
14) Dio si è fatto uomo per portare alla pienezza quello che noi siamo
15) Impenitenza, è il peccato contro lo Spirito Santo, non riconoscere le proprie colpe per orgoglio
16) Essere in comunione con Dio significa una grande prerogativa di vivere le stesse capacità, le stesse potenze che ha Dio
17) "Offrite i vostri corpi in sacrificio a Dio, però questo è il vostro culto spirituale" vuol dire tutta la tua persona
18) Il cambiamento deve partire da dentro. La vita deve ripartire da dentro
19) Viene portato alla perfezione quello che ancora non è perfetto nel nostro spirito
20) Portare la mente alla perfezione
21) Allora la scuola per cambiare la nostra mente è la compagnia, la frequentazione di Gesù, l'adorazione di Gesù.
22) Il nostro spirito si è reso vitale, il nostro corpo deve fare il culto spirituale
23) Un corpo spiritualizzato. Non sta più sotto le leggi della natura ma sta sopra
24) Una distinzione tra quello che i cristiani devono vivere e come debbono atteggiarsi nella società. Attenzione
25) Epoca post-cristiana, perché? Perché i cristiani pensano che il cristianesimo sia un fatto intimistico, privato
26) Il vivere la nostra fede in senso intimistico, fa sì che non ci sia più la testimonianza cristiana
27) Se noi viviamo dal punto di vista intimistico
28) Gesù ha detto: "Quello che io vi dico nel segreto voi gridatelo dai tetti"
29) Io semino, poi se trovo il tuo cuore aperto, questo seme si chiama evangelizzazione
30) Gli apostoli degli ultimi tempi sono mariani e spirituali
31) Sono mariani, protetti dall'intercessione di Maria e spirituali, spavaldi

1) Nell'omelia di oggi, abbiamo visto queste provocazioni da parte del Signore

Vogliamo riflettere su qualche versetto che ci viene dalla Lettera ai Romani, perché nell'omelia di oggi, abbiamo visto queste provocazioni da parte del Signore.

Quindi subito dopo questa breve meditazione, io vi lascerei un pochino di tempo per la preghiera personale, specie in cappella, fate Adorazione Eucaristica personale, individuale, senza esposizione.

E durante questo tempo la prima parola su cui riflettere ci viene dall'omelia: "Tu chi dici che io sia?" questa è la prima domanda in cui lasciarci provocare in questo breve tempo del mini ritiro.

Il secondo punto su cui riflettere viene, sempre dalla riflessione dell'omelia, "l'incontro con Gesù ha cambiato la vita di Pietro ( da canna a roccia )"; il mio incontro con Gesù cosa ha cambiato dentro di me?

C'è ne sarebbero molti altri ma questi sono solo i due punti che vorrei soffermarmi.

Ora procediamo, lasciandoci provocare da qualche versetto della Lettera ai Rm 12.

2) Importante verificare le conseguenze che ci sono nella vita di colui che si è lasciato toccare dalla presenza del Signore Gesù

Credo che sia molto importante verificare le conseguenze che ci sono nella vita di colui che si è lasciato toccare dalla presenza del Signore Gesù.

Ci sono delle conseguenze interne e delle conseguenze esterne.

"Vi esorto dunque fratelli per la misericordia di Dio a offrire i vostri corpi come sacrificio vivente santo e gradito a Dio.

Questo il vostro culto spirituale, non conformatevi alla mentalità di questo secolo ma trasformatevi rinnovando la vostra mente per discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a Lui gradito e perfetto".

Sono i primi due versetti del cap. 12, quindi prendete la citazione perché potreste rileggerla e meditarla.

Allora se dunque abbiamo fatto questo incontro speciale con il Signore, devono esserci delle conseguenze.

Queste conseguenze sono, prima di tutto, dentro di noi.

Ci sarebbe tutto il lungo discorso che abbiamo affrontato l'estate passata, per quelli che sono venuti agli esercizi, dell'uomo vecchio, dell'uomo nuovo; riprenderemo questa estate perché ho visto che la cosa vi ha colpiti molto e probabilmente sarà una cosa da approfondire, siete d'accordo?

Allora qui siamo esortati a offrire i corpi come sacrificio vivente.

C'è sicuramente una relazione diretta tra la persona e il Signore in cui si dice, in maniera esplicita, che tutto quello che fa parte della nostra persona diventi un sacrificio gradito a Dio.

3) Allora ma anche oggi, c'era una convinzione dualistica

Non dimentichiamo che allora ma vedremo, un po' sconvolgentemente anche oggi, c'era una convinzione tutto sommato dualistica.

Cosa vuol dire dualistica? Divisa in due, lo spirito e la materia; in cui si diceva che tutto quello che era spirituale era positivo mentre la materia era un po' come la prigione dell'anima, è una concezione che proveniva dalla filosofia greca in tutte le sue forme.

Allora si considerava tutto ciò che era spirituale come buono e la salvezza che toccasse semplicemente l'ambito spirituale dimenticando però che è stato Dio stesso a creare l'uomo che è nello stesso tempo spirito, mente e corpo.

Non è l'essere umano uno che ha lo spirito, che ha la mente o che ha il corpo, ma è ciascuna di queste tre cose anzi l'essere umano è la tri-unità della persona umana che assomiglia alla Santa Trinità ma trinità come essenza, invece l'uomo è una tri-unità, un solo essere in tre dimensioni: lo spirito, la mente e il corpo.

4) L'essere umano è un solo essere che è costituito di tutte queste tre dimensioni

Allora l'essere umano è un solo essere che è costituito di tutte queste tre dimensioni; e la salvezza che Gesù ci ha acquistata non si riferisce solo al nostro spirito, ma perché la salvezza sia concreta deve coinvolgere sì il nostro spirito ma anche la nostra mente e anche il nostro corpo perché noi siamo degli essere umani, se noi fossimo degli angeli allora noi avremmo la redenzione nello spirito e nella mente.

Ma noi siamo esseri umani quindi anche il corpo deve partecipare.

Qui dice: "Ricordatevi, anche i vostri corpi fanno parte del culto dovuto a Dio" non è che il corpo sia qualcosa da disprezzare, anzi tutt'altro, il corpo è qualcosa da valutare molto bene perché Dio ha voluto salvare l'uomo morendo sulla croce.

5) Che cos'è morta sulla croce, Il corpo di Gesù. Quindi il corpo è stato redento, santificato

Che cos'è morta sulla croce, la mente di Gesù? Quella non è morta.

È morto lo spirito di Gesù? Ma neanche per idea. Che cos'è morto? Il corpo di Gesù.

Quindi il corpo è stato redento. Se è stato redento vuol dire che è stato santificato, tant'è vero che Maria Maddalena, quando va nel giardino, e cerca, lo riconosce subito?

No, perché Gesù aveva sicuramente il suo corpo, ma era il corpo spiritualizzato, il corpo redento quindi con delle qualità superiori a quelle della natura.

Fintanto che noi siamo qui, prima della resurrezione dei corpi, il nostro corpo è soggetto, sottomesso alle leggi della natura.

Ma quando tutto sarà ricapitolato in Cristo, cioè alla fine dei tempi, allora tutta la natura non sarà più soggetta solo alla legge di natura, ma la stessa legge di natura sarà sottomessa alla legge di Dio, per cui i redenti, quelli che sono con Gesù Cristo una cosa sola, perché hanno accettato la salvezza di Gesù Cristo, partecipano della natura di Gesù Cristo.

La natura di Gesù Cristo qual è? Vero Dio e vero uomo, e noi saremo sempre vere persone umane ma parteciperemo a tutte le prerogative di Dio.

Ora dire nel concreto che cosa questo significhi per ciascuno di noi è molto difficile, tuttavia possiamo immaginare che come Gesù camminava sulle acque, come Gesù comandava al vento e al mare di chetarsi, ed essi lo facevano, ci indica che tutte le leggi della natura non sono più delle leggi che ci dominano, ma è l'amore del Signore che domina le leggi della natura, noi non siamo più soggetti al divenire, cioè al passaggio del tempo, la consumazione del tempo, per cui noi siamo soggetti al divenire?

Sì, nasciamo, cresciamo e poi decliniamo.

Anche il Monte Bianco è soggetto al divenire? Sì, sono le leggi della natura, a causa dei venti, delle piogge, dell'erosione … anche il Monte Bianco è costretto alla consumazione.

Il divenire tocca tutto quanto esiste, perché?

6) Tutto quanto esiste è stato rovinato a causa del peccato originale, quindi tutto si consuma

Perché tutto quanto esiste è stato rovinato a causa del peccato originale, quindi tutto si consuma, tutto volge verso la dissoluzione, perché avendo accettato dentro di noi, nella ribellione contro Dio, di staccarci da Dio, se Dio è il Dio della vita e noi ci stacchiamo dalla Dio della vita cosa succede dentro di noi?

Comincia ad esistere il dissolvimento, la morte.

La morte del nostro spirito il quale non ha smesso di esistere, perché Dio non fa smettere di esistere le cose, mai.

Il nostro spirito con il peccato originale non ha smesso di esistere, però era come morto, una specie dello spirito dell'uomo in coma, quindi è come questa morte, partita all'interno di noi, si estendesse fino all'esterno.

Lo vedete, leggendo rapidamente l'A.T. come gli uomini dopo il peccato originale, quelli che sono chiamati i Patriarchi, quelli che hanno dato inizio a tutto il resto, vivono diversi secoli: Matusalemme si dice 960 anni.

Naturalmente voi sapete che tutto quanto è contenuto nella Bibbia è simbolico, ha il significato di farci capire una realtà spirituale, non è detto che questa persona sia vissuta 960 anni, va bene?

Però è un significato simbolico per farci dire: ecco i Patriarchi sono vissuti tantissimo tempo, però cosa vediamo?

Che con il passare delle generazioni il tempo in cui vivono diminuisce sempre, 900, 800 ecc … finché arriviamo a trovare nella lettura dei salmi, a trovare un Salmo che dice: "la vita dell'uomo è 70 anni, 80 per i più robusti".

Questo ci fa capire che dall'inizio della creazione fino all'epoca in cui quei salmi furono scritti, la vita dell'uomo aveva continuato ad accorciarsi e questa è una conseguenza visibile del fatto che gli uomini che si sono ribellati a Dio hanno visto, pian piano, anche fisicamente accorciarsi il numero degli anni su questa terra.

E questa è la morte fisica, ma prima della morte fisica c'era stato un altro tipo di morte.

Allora la prima morte è stata di tipo spirituale in cui lo spirito dell'uomo non ha smesso di esistere, esisteva ancora ed esiste tuttora ma è come morto, cioè in coma. Ma c'è anche la mente.

7) C'è un evento particolare che ci parla di questa mente che muore: la Torre di Babele

C'è un evento particolare che ci parla di questa mente che muore perché si confonde nel capire le cose grandi di Dio: la Torre di Babele.

Talmente gli uomini non hanno più un collegamento con Dio che si stravolge tutto l'ordine delle cose, mentre prima, nel giardino dell'Eden, era Dio che veniva a visitare Adamo ed Eva, adesso ci troviamo di fronte a questa scena della Torre di Babele dove sentiamo gli uomini che dicono: "Facciamo una torre per raggiungere Dio".

Quindi vedete come la mente si è contorta al punto che la verità non è più riconosciuta; ecco il secondo livello della morte.

Vedete la morte si sta estendendo, prima ha colpito lo spirito, non c'è più comunicazione con Dio, Dio viene vissuto come lo sconosciuto, identificato con le forze della natura.

Tutto questo è avvenuto perché nella morte spirituale si è interrotta la comunicazione con Dio, anche se Dio continuava ad essere provvidenza per ciascuno cioè a guardare e a provvedere per ciascuno dei suoi figli.

8) Il livello della morte si è esteso anche al livello della mente. L'uomo non ragiona più giusto

Ma il livello della morte si è esteso anche al livello della mente.

Vi ricordate? L'uomo non ragiona più giusto, dà gloria alle forze della natura, dà gloria agli animali, si crea degli idoli e pensa con le proprie forze di raggiungere Dio, quindi l'uso della magia, l'occultismo ecc… ecc… tutte cose che gridano vendetta al cospetto di Dio, e solo dopo molto tempo Dio avrà la possibilità di dire chiaramente che cosa pensa di tutto questo, ma nel frattempo, prima di arrivare al tempo di Mosè, ne sono successe di cose, perché la morte che si era estesa anche a livello mentale aveva prodotto dei modi di ragionare molto lontani da quelli che sono gli insegnamenti di Dio.

Nella Torre di Babele si spezza la comunità persino tra gli uomini.

È un po' come nel gioco del Domino, fai cadere una pedina e dopo un po' cadono tutte, magari ci vuole tempo perché cadano tutte, però una fa cadere l'altra e quindi l'uomo vuole raggiungere Dio con le sue forze e non solo perde la comunione con gli uomini, ma essi diventano tra di loro grandemente nemici perché non si capiscono più e diventato homo, homini lupus, uomini lupo per l'altro uomo.

9) La storia di Sodoma e Gomorra, le identità delle persone stravolte come succede un po' come ai nostri giorni

Fino al punto che ci viene narrata la storia di Sodoma e Gomorra, dove le situazioni, le identità delle persone umane erano così stravolte che succede un po' come ai nostri giorni che le coppie non sono più come il disegno di Dio complementari, ma sono velleitarie: uomo con uomo, donna con donna, animali, cose dell'altro mondo.

E siamo a questa perversione, questa lontananza totale dal pensiero di Dio che ha stravolto veramente la persona umana.

Tutto questo produce il Diluvio.

Il Diluvio porta questo dissolvimento completo.

Il tentativo di ricominciare daccapo; l'Alleanza, rappresentata dall'arcobaleno, e ricomincia la storia degli uomini.

Dio si manifesta come colui che chiama, ed ecco che abbiamo Abramo che esce dalla sua terra e va dove il Signore gli sta indicando.

10) Si comincia, molto alla lontana, a ricostruire la comunione, che è un'azione che Dio vuole fare con gli uomini

Si comincia, molto alla lontana, a ricostruire la comunione, la comunione che è un'azione che Dio vuole fare con gli uomini, infatti se ricordate qualche settimana fa, nella lettura della domenica, c'era l'alleanza che Dio fa con Abramo, vi ricordate?

Si dividono a metà gli animali, e poi passa una fiaccola e un forno fumante in mezzo, Abramo non ci passa, passa solo questo che era il simbolo della presenza di Dio; quindi vuol dire che è Dio che si impegna a fare questo.

Il simbolo degli animali divisi a metà era un simbolo che si usava nelle culture antiche per dire pressappoco questo: i due contraenti dividevano a metà l'animale e entrambi passavano tra le due metà, per dire: ecco capiti così anche a me se non sarò fedele all'alleanza che ho stipulato con te.

Ed è curioso vedere come in questo patto di alleanza passa solo Dio, perché è Dio che si impegna a fare qualche cosa per Abramo e per i suoi discendenti.

Quindi si ricomincia a rimettere in sesto l'identità del genere umano.

Con questo gesto è come si dicesse: dimenticati la Torre di Babele, non sei tu che devi fare qualche cosa per me, solo io che farò qualche cosa per te.

Curiosamente questo è un concetto che ritorna, che ritorna, in tutta la storia della salvezza, ancora oggi noi abbiamo l'idea di dover placare Dio e non ci ricordiamo che la misericordia è qualcosa che Dio fa per noi, non qualcosa che noi facciamo per Lui.

11) Quello che interessa a Dio è che noi gli apriamo la porta

Quello che interessa a Dio è che noi gli apriamo la porta.

Tante volte, persino nel N.T. Dio dice: io busso, aprimi.

Dio si impegna a passare, Dio si impegna a essere colui che guida.

Quindi la pedagogia di Dio parte da lontano, Abramo circa 1850 anni prima di Gesù Cristo.

Per 1850 anni ne succedono di tutti i colori al popolo di Dio, sta con il Signore, si ribella al Signore, i frutti della ribellione sono di nuovo la confusione, la perdita, la morte, la deportazione, la distruzione ecc… ecc… tutte le volte che il popolo si ricorda che si è allontanato da Dio, ritorna verso Dio e Dio garantisce di nuovo l'unità, la prosperità, la serenità del popolo.

12) Gesù Cristo viene a portare a compimento tutta quella che è la verità e cioè: tu sei l'essere umano, io sono Dio

Poi si arriva nella pienezza dei tempi, dove Gesù Cristo, finalmente, viene a portare a compimento tutta quella che è la verità e cioè: tu sei l'essere umano, io sono Dio.

Ma non solo questo, questo per gli uomini; riguardo a Dio dice: Dio è tuo padre e tu sei suo figlio.

Quindi con l'incarnazione, con il fatto che Dio si fa uomo e viene a vivere in mezzo a noi, rivela con chiarezza assoluta chi è Dio e chi è l'uomo.

Lo fa con dei gesti, lo fa con delle parole, con degli eventi, con la Sua stessa vita.

Per dimostrare che Dio viene prima di tutto e che l'amore per Lui è la forza per qualunque altro tipo di amore, Gesù nell'orto degli ulivi dirà: "Passi da me questo calice, tuttavia non la mia ma la tua volontà sia fatta."

Quindi lui vuole fare ciò che vuole il padre, vuole che la sua umanità riconosca il primato dell'amore che il padre ha per lui e che lui ha per il padre; da questo scaturisce tutto il resto.

13) Ora se una persona non è sufficientemente libera da se stessa non sarà mai capace di amare

Ora se una persona non è sufficientemente libera da se stessa non sarà mai capace di amare, siete d'accordo con me?

Perché per essere capaci di amare bisogna essere capaci di mettersi in secondo piano, in primo piano ci deve essere la persona amata.

Gesù ha dimostrato tutto questo, a prezzo del suo sangue, con degli eventi terrificanti, ma ha dimostrato tutto questo, perché Gesù, in parole semplici, ha detto: Padre tu vieni, per me, prima di qualunque cosa, prima di me stesso, prima della mia stessa vita, per te io morirei anche perché tu sei più importante di tutto, tu vieni prima di tutto costi quello che costi.

Lo dico in parole molto semplici per avere un'intuizione sul significato della Passione di Cristo, diversamente possiamo cadere in un atteggiamento, come dire, un po' pietista, un po' emozionale, e anche non del tutto giusto.

Se dovessimo pensare unicamente che la Passione di Cristo ha dovuto essere fatta per aggiustare i cocci che noi avevamo rotti.

Dio si è fatto uomo non solo per aggiustare le nostre malefatte.

14) Dio si è fatto uomo per portare alla pienezza quello che noi siamo

Dio si è fatto uomo per portare alla pienezza quello che noi siamo.

Piccola meditazione: quanti secoli, quanti millenni di ritardo nell'adempimento del disegno di Dio, solo per la ribellione.

Gli uomini si sono ribellati a Dio, non si sono fidati sufficientemente di Lui, anzi hanno pensato: perché io debbo dipendere da Dio?

Faccio quello che voglio io. Questa è l'essenza della ribellione.

15) Impenitenza, è il peccato contro lo Spirito Santo, non riconoscere le proprie colpe per orgoglio, non riconoscere la misericordia di Dio

A causa di tutto questo e della impenitenza, che è il peccato contro lo Spirito Santo, non riconoscere le proprie colpe per orgoglio, non riconoscere la misericordia di Dio che nonostante le colpe ti offre una nuova possibilità.

Allora per causa dell'impenitenza, l'impentimento, a causa del non pentimento dovuto alla ribellione guardate quante conseguenze noi subiamo ancora oggi; persino la natura, dice San Paolo, geme come per le doglie del parto ecc… ecc… aspettando lei stessa la sua propria liberazione ad opera della rivelazione dei figli di Dio.

È come dire che tutto ciò che esiste sta solo aspettando che gli uomini dicano: Padre. Perché appena gli uomini diranno Padre, riconoscendo Dio l'Altissimo come il Padre, di colpo ci sarà la rinnovazione di tutto ciò che esiste, tutto sarà ricapitolato in Gesù Cristo.

Quando questo avverrà? Con il ritorno di Gesù Cristo perché gli uomini sono sempre malati di egoismo, sono sempre malati di ribellione.

Dio ha voluto immettere nel sangue umano una trasfusione di sangue divino, darci una vita nuova.

Ma questa trasfusione di sangue divino, che è l'eucaristia, dev'essere rinnovata e dev'essere desiderata, perché dentro di noi abbiamo degli anticorpi velenosi che non vogliono mai accettare la comunione con Dio, ci fanno pensare che la comunione con Dio sia una sottomissione di schiavitù, mentre la comunione con Dio è tutto meno che schiavitù.

16) Essere in comunione con Dio significa una grande prerogativa di vivere le stesse capacità, le stesse potenze che ha Dio

Essere in comunione con Dio significa, come annunciavo all'inizio, una grande prerogativa di vivere le stesse capacità, le stesse potenze che ha Dio.

Vi rendete conto che la novità di Gesù Cristo porta nell'umanità una sconvolgimento, una rivoluzione copernicana che se i cristiani si rendessero conto che cosa significhi partecipare a ciò che Dio stesso è grazie all'Eucaristia, per il semplice fatto che Dio si è fatto uomo tutto l'universo sarebbe rinnovato da secoli, da secoli tutto l'universo sarebbe già una nuova creatura.

Allora in questi due primi versetti, qui lascio aperti dei temi perché voi abbiate modo di riflettere nella vostra preghiera personale, si parla del culto spirituale, si parla del corpo e si dice che è un culto spirituale, non vi sembra strano?

17) "Offrite i vostri corpi in sacrificio a Dio, però questo è il vostro culto spirituale" vuol dire tutta la tua persona

"Offrite i vostri corpi in sacrificio a Dio, però questo è il vostro culto spirituale".

Allora è spirituale o è corporeo? È spirituale, perché spirituale vuol dire che tutta la tua persona comincia a ragionare come ragiona lo spirito santo di Dio.

Finche noi non impariamo a ragionare e quindi ad agire come ragiona e agisce lo spirito santo di Dio, noi saremo delle persone materiali, anche se siamo persone che fanno tante pratiche religiose, mi sono spiegato?

18) Il cambiamento deve partire da dentro. La vita deve ripartire da dentro

Quindi il cambiamento deve partire da dentro.

Come la morte è partita da dentro così la vita deve ripartire da dentro.

La vita può ripartire da dentro per questo semplice fatto: che lo Spirito Santo è stato effuso nei nostri cuori.

Allora ricevendo lo Spirito Santo nei nostri cuori, che vuol dire il nostro spirito, il nostro spirito che prima era in coma di colpo si risveglia, e qual è l'azione che il nostro spirito ha di per sé? Lo stare con Dio, la comunione.

Allora più il nostro spirito è vitale in questa comunione con Dio e più noi veniamo rinnovati; dove rinnovati vuol dire: portati a compimento, perché nuovo vuol dire definitivo, vuol dire perfetto.

La nuova ed eterna alleanza, le cose ultime i "novissimi".

Naturalmente io sto parlando della parola nuovo ma con il significato latino, che noi abbiamo dimenticato, se io dico mi compro la macchina nuova, non vuol dire definitiva.

19) Viene portato alla perfezione quello che ancora non è perfetto nel nostro spirito

Allora veniamo rinnovati cioè viene portato alla perfezione quello che ancora non è perfetto, se nel nostro spirito lo spirito di Dio può agire liberamente e ci guida, cioè il nostro spirito diventa vitale, prima era in coma, effusione dello spirito con i sacramenti, con altre cose, il nostro spirito ritorna in vita e lo spirito di Dio può soffiare, e le nostre vele si gonfiano e possiamo viaggiare liberamente, allora il nostro spirito diventa vitale, e questa vitalità si espande dal nostro spirito alla nostra mente.

20) Portare la mente alla perfezione

Ecco rinnovare la mente, portare la mente alla perfezione.

La perfezione quale sarà? La perfezione è: rinnovate la vostra mente avendo i medesimi pensieri che furono di Cristo Gesù.

Rinnovare la mente vuol dire: smettere di ragionare come il mondo e invece ragionare come Dio.

Come sono i ragionamenti di Dio? Dov'è la scuola in cui tu impari i ragionamenti di Dio? È il Tabernacolo.

Non sono i libri. Il ragionamento di Dio si impara stando con Lui.

Si impara essendo discepoli, i discepoli stavano con Lui, lo accompagnavano, assorbivano tutto quello che diceva, tutto quello che faceva, e come diceva, e come faceva le cose.

21) Allora la scuola per cambiare la nostra mente è la compagnia, la frequentazione di Gesù, l'adorazione di Gesù. Sono sempre chiamato all'adorazione

Allora la scuola per cambiare la nostra mente è la compagnia, la frequentazione assidua di Gesù, l'adorazione di Gesù.

Che io possa o no cibarmi dell'eucaristia, in ogni caso sono sempre chiamato all'adorazione.

Quindi tutti i figli di Dio, nel popolo di Dio, anche coloro che si trovano in situazioni irregolari che non permettono loro di ricevere fisicamente l'eucaristia, sono esclusi dalla vita spirituale?

No, perché per tutti, sia quelli che si cibano dell'eucaristia sia di tutti gli altri c'è l'adorazione, e senza adorazione tu puoi mangiare un chilo di ostie consacrate e non cambia niente, perché se mi cade un'ostia, l'ho già detto tante volte, e un gatto mi mangia l'ostia consacrata, quel gatto ha fatto la comunione?

Cos'è che ti fa fare la comunione, il fatto che ti sei cibato dell'ostia consacrata, o che tu la stai adorando?

Tu la stai adorando, questa è la scuola per rinnovare la tua mente, per portarla a compimento, ma non è sufficiente perché una persona è una tri-unità.

22) Il nostro spirito si è reso vitale, il nostro corpo deve fare il culto spirituale

Quindi il nostro spirito si è reso vitale, la nostra mente si sta rendendo vitale, il nostro corpo deve fare il culto spirituale, cioè dobbiamo passare attraverso i muri?

Fino alla risurrezione della carne no, dopo sì, perché sarà un corpo spiritualizzato.

Allora sarà un corpo o sarà uno spirito?

Vi ricordate l'apostolo Tommaso? "Vieni, tocca, guardami che sono io; datemi un pesce, vedete che lo mangio" vi ricordate? Però nello stesso tempo passava attraverso i muri.

Si spostava con la velocità del pensiero perché un minuto prima era a Emmaus, un minuto dopo era al Cenacolo; la velocità del pensiero, basta pensarlo e sei già lì.

23) Un corpo spiritualizzato. Non sta più sotto le leggi della natura ma sta sopra

Quindi era un corpo spiritualizzato.

Che vuol dire spiritualizzato? Che non sta più sotto le leggi della natura ma che sta sopra.

Allora pensateci un po' bene: quando Dio fa un miracolo, fa una cosa straordinaria?

Per Dio no, perché noi siamo sotto le leggi della natura, invece Lui è sopra.

A causa della ribellione noi siamo diventati schiavi delle cose mentre, se non ci fosse stata la ribellione, le cose sarebbero state al nostro servizio, non noi al loro servizio.

Con fatica, lavorerai, il sudore della fronte, ricordate?

Hai voluto le cose, tu sii schiavo delle cose, questa e la conseguenza.

Dicevo tutto questo per capire questa realtà, quindi culto spirituale dei nostri corpi.

Ecco una provocazione: attenzione ai nostri tempi, perché c'è una mentalità, una cultura molto diffusa anche tra i cosiddetti credenti dei nostri tempi.

24) Una distinzione tra quello che i cristiani devono vivere e come debbono atteggiarsi nella società. Attenzione

Che ci sia una distinzione tra quello che i cristiani devono vivere e come debbono atteggiarsi nella società.

Attenzione, perché non c'è scritto da nessuna parte che noi dobbiamo vivere in un certo modo spiritualmente, e poi socialmente dobbiamo vivere in un altro modo, mi sono spiegato?

Noi non ci dobbiamo chiudere nelle sacrestie per esercitare la nostra fede, quindi non c'è nessuna ragione, evangelica, biblica, nel magistero della Chiesa, non c'è nessuna ragione per cui noi non possiamo, anzi non dobbiamo, avere la libertà di esprimere tutto quello che sono delle realtà che ci coinvolgono completamente, che sono le realtà spirituali.

Non è vero che il cristiano deve vivere spiritualmente interiormente, esteriormente deve cedere il passo alla laicità, perché laicità significa distinguere i poteri, il laicismo significa distinguere gli ambiti; attenzione bene, non è che noi ci comportiamo da cristiani in chiesa e fuori della chiesa non dobbiamo esternare niente a nessuno, perché una distinzione di questo genere sta provocando, e lo vediamo dappertutto, il regredire del cristianesimo.

25) Epoca post-cristiana, perché? Perché i cristiani pensano che il cristianesimo sia un fatto intimistico, privato

Tant'è che alcuni sociologi dicono che siamo in un'epoca post-cristiana, perché?

Perché i cristiani pensano che il cristianesimo sia un fatto intimistico, che la vita cristiana sia un fatto privato, non sia un fatto sociale, come se i cristiani non facessero parte della società, fanno parte della società i cittadini, ma non i cristiani.

Che poi i cittadini siano anche cristiani, questo è un dì più non vuol dire niente, perché il dogma a cui tutti si stanno inchinando, in questo periodo, è l'assoluta neutralità, è l'assoluta impossibilità di comunicare i valori della fede perché ciò che domina tutto è lo Stato onnipresente.

Queste sono ancora delle conseguenze che giungono fino a noi dalla riforma luterana, in cui il posto che occupava la fede prima è stato occupato dai sovrani, addirittura l'Assolutismo tipico del 1700 in tutte le dinastie d'Europa è un frutto di questo scisma, perché si è posto lo Stato al di sopra della fede. Attenzione.

26) Il vivere la nostra fede in senso intimistico, fa sì che non ci sia più la testimonianza cristiana, non c'è più la crescita numerica del popolo di Dio

Il vivere la nostra fede in senso intimistico, fa sì che non ci sia più la testimonianza cristiana, e non essendoci la testimonianza cristiana non c'è più, come dire, la crescita numerica del popolo di Dio.

Ora attenzione bene, non siamo chiamati a fare del proselitismo ma siamo chiamati a condividere ciò che Dio ha fatto per ciascuno di noi.

Non si condividono le esperienze dall'alto dei pulpiti, perché all'interno delle chiese i ministri ordinati, che sono i sacerdoti, sono chiamati non ha fare evangelizzazione ma a spezzare la parola di Dio e a offrire i sacramenti.

Invece il popolo di Dio, che è nutrito dai sacramenti di Dio, rafforzato con la comunione, esce dalla porta della chiesa e racconta agli altri che cosa Dio ha fatto per sé.

Ora poiché questa seconda parte manca è evidente che qui non c'è nessun culto spirituale, non c'è niente che sia gradito a Dio buono e perfetto, perché manca questo aspetto.

27) Se noi viviamo dal punto di vista intimistico, è quell'atteggiamento che portò all'approvazione della legge sul divorzio e sull'aborto

Se noi viviamo la nostra fede semplicemente dal punto di vista intimistico, è quell'atteggiamento che portò all'approvazione della legge sul divorzio e sull'aborto, per dire: "Io non lo farei mai, ma non posso impedirlo agli altri di farlo" era già una scissione, era già una dicotomia; come possiamo dire?

Una divisione interna, una schizofrenia della persona umana, vale a dire: il mio ambito privato ma nell'ambito pubblico io non mi esprimo.

Come sei due persone? Sei la stessa persona, non ti è stato chiesto di dire il parere degli altri, ti è stato chiesto di dire quello che pensi tu, la tua fede, il tuo vissuto, le tue convinzioni; ma, furbescamente, i propugnatori di certe teorie fanno in modo di far pensare a tutti cristiani che uno sia l'ambito della Chiesa, l'altro sia l'ambito dello Stato.

La divisione tra Stato e Chiesa non indica questo, vuol dire che uno ha dei poteri spirituali, l'altro ha dei poteri sociali, ma debbono garantire il bene della persona umana; la persona umana non è corpo ma è corpo, mente e spirito.

La persona umana non è spirito, quindi ambito della Chiesa, ma spirito, mente e corpo.

Quindi entrambe queste realtà si debbono permeare.

Però finché questa mentalità è così diffusa è evidente che noi assisteremo a un regredire di quella che è l'esperienza cristiana, perché i cristiani per primi vivono e respirano sin dall'ambito della scuola, dalle elementari in poi, sono imbottiti da questa assoluta divisione che dovrebbe esserci; una cosa del tutto fittizia che è nata con la riforma luterana e che si è sviluppata con la rivoluzione francese e tutte le rivoluzioni che vennero dopo, hanno tutte questo atteggiamento anticristiano, antifede.

Allora è evidente che il risultato è che uno vive la propria fede in senso intimistico ma non dice niente a nessun altro, mentre è esattamente il contrario.

28) Gesù ha detto: "Quello che io vi dico nel segreto voi gridatelo dai tetti"

Gesù ha detto: "Quello che io vi dico nel segreto voi gridatelo dai tetti".

Non vuol dire che andiamo sui tetti a gridare: Gesù è il Signore, perché noi non siamo fondamentalisti come i Testimoni di Geova che prendono la Parola di Dio e la proclamano così.

La parola di Dio ha un significato spirituale per questo va sempre interpretata, per questo l'interpretazione è quella che assicura la Chiesa.

Allora gridare dai tetti significa: che io racconto a te, quello che il Signore ha fatto per me.

29) Io semino, poi se trovo il tuo cuore aperto, questo seme si chiama evangelizzazione

Io semino, poi se trovo il tuo cuore aperto, questo seme germoglierà; ma dato che manca questa seconda parte che in senso generale si chiama evangelizzazione, noi stiamo andando a grande velocità nel tempo della scristianizzazione e nel periodo post-cristiano.

Questo non deve avvenire e non avverrà se gli apostoli degli ultimi tempi, come diceva S. Luigi Grignon de Montfort avranno una grande devozione mariana, perché è madre della Chiesa, quindi è colei che porta la consolazione di Dio, ci avvolge nel suo manto, è colei che ci incoraggia ad andare avanti, è colei che nell'intimità della Santa Famiglia di Dio ti porta la dolcezza di stare nella famiglia; ma devono avere anche una grande forza che proviene dallo Spirito Santo.

30) Gli apostoli degli ultimi tempi sono mariani e spirituali

Gli apostoli degli ultimi tempi sono mariani e spirituali.

Io credo che questi siano tempi che ci facciano riflettere, tutti sono gli ultimi tempi perché da quando Gesù è asceso al cielo quelli sono gli ultimi tempi.

Sono ultimi tempi che vengono dopo 2000 anni, non vi pare che siamo già molto avanti negli ultimi tempi?

Allora credo che il Signore attraverso queste povere riflessioni ci dia un impulso, ci dia il desiderio di chiedere allo Spirito Santo la forza di essere testimoni.

Non è che tu adesso uscendo di qua dirai: adesso vado a testimoniare dappertutto; deve chiederlo umilmente: Spirito Santo io voglio testimoniare la mia fede cristiana, non lo so fare, e non so a chi farlo, quindi se non mi guidi tu non so cosa devo dire e non so a chi devo dirlo.

31) Sono mariani, protetti dall'intercessione di Maria e spirituali, spavaldi, perché hanno la forza dello spirito di Dio che li spinge

Per questo dico gli apostoli degli ultimi tempi sono mariani, protetti dall'intercessione di Maria e spirituali, spavaldi, soldati di Cristo, che non hanno paura di niente perché hanno la forza dello spirito di Dio che li spinge, hanno il dito di Dio che indica la strada, hanno il fuoco della carità dello spirito di Dio che spiana il cammino e che fonde i cuori.

Detto tutto questo, abbiamo molte piste di riflessione, e io credo ognuno debba chiedere allo spirito di Dio di farlo diventare un autentico testimone di Gesù Cristo nel mondo.

Sia lodato Gesù Cristo.