Insegnamento

31-8-2007

Don Mauro Agreste

Abbiamo visto dunque quello che dovrebbe essere il progetto di Dio ben realizzato, la persona umana che funziona tra virgolette nel modo giusto, dovrebbe avere questa immagine in cui l'io personale cioè le nostre capacità individuali di esprimersi in modo libero si trova nella comunione con Dio nel punto più profondo nel punto più centrale che si chiama lo spirito.

Tuttavia abbiamo anche visto come nell'insegnamento apostolico specialmente del tempo e dalla Teologia di San Paolo ci sia sempre una grande contrapposizione tra lo spirito e la carne, vi ricordate che ieri ne abbiamo parlato, è abbiamo sottolineato il fatto che con carne non si intendono semplicemente i peccati che riguardano il corpo, ma si intende tutta una sorte di mentalità che è contrapposta alla mentalità di Dio.

La mentalità del mondo che è contrapposta al regno di Dio.

San Paolo vi ricorderete giungerà fino a dire: "Scorgo in me due leggi, vedo il bene che vorrei, e faccio il male che non vorrei" tutto questo ci fa capire che con la salvezza ci è stato tolto da dosso il peso della ribellione contro Dio, perché noi potessimo diventare liberi, liberi di scegliere ciò che ci fa essere autentici, cioè la vera persona umana, voi sapete molto bene che con il peccato originale ci è caduto addosso il peso della ribellione, perché ribellandosi contro Dio ecco c'è questa cappa pesantissima che impediva all'uomo di rivolgersi a Dio e quindi anche di, diciamo in maniera semplice, realizzare se stesso come essere umano secondo il progetto di Dio.

Da dopo il peccato originale, gli esseri umani cercano continuamente di realizzare se stessi, però sempre con estrema difficoltà, secondo il piano di Dio, c'è un piano di Dio per la piena realizzazione dell'essere umano, siete d'accordo con me?

C'è un progetto di Dio, però a causa del peccato originale questo progetto di Dio viene seguito con estrema fatica.

Tante volte viene considerato questo progetto di Dio, diciamo la parola difficile, come una sorta di moralismo, ossia tu devi, tu non devi, un imperativo categorico, ci siamo fino a qui.

Ma questo non è il disegno di Dio per la vita dei suoi figli.

Ci ha rivelato come siamo fatti e da quello che noi vediamo capiamo che c'è dentro di noi una grande battaglia, una grande lotta, che potremmo anche non affrontare, ma se non affrontiamo questa lotta noi avremo l'impressione di essere delle persone libere che si realizzano nella luce del Signore sotto la potenza dello Spirito Santo e invece non sarà così.

Potremmo avere questa immagine, prima che ci sia la piena redenzione dell'essere umano sembra che nella persona umana ci sia una grande unità, perché lo spirito dell'uomo rimane succube della mente e del corpo, che noi per semplicità definiamo la parte che più direttamente influenzabile dal mondo, ci siamo, quindi la parte esterna dell'essere umano, la parte interna la più profonda, la più autentica, la più vera quella in cui Dio risiede e abita e lo spirito prima dell'incontro con il Signore Gesù Cristo rimane inerte rimane succube, viene come dire soggiogata dall'autorità, all'autoritarismo che esercita la mente sullo spirito.

Ma poi arriva la grazia, il Signore viene riconosciuto, il Signore Gesù viene riconosciuto come personale salvatore ed ecco che la situazione come dovrebbe essere si ribalta, non è più lo spirito dell'uomo che rimane succube della mente dell'uomo quindi non è più l'uomo interno che succube del uomo esterno cioè del mondo, ma diventa il contrario, tutti capiscono che dovrebbe essere lo spirito che guida la mente e quindi il corpo.

E non appena abbiamo realizzato questa verità, cominciano le difficoltà, perché l'uomo esterno cioè anima e corpo si ribellano al fatto di non detenere più l'autorità su tutta la persona umana, ed è l'esperienza che San Paolo descrive con quella che frase che vi ho detto prima: "Sento dentro di me una duplice legge, sono tirato da una parte e dall'altra voglio fare il bene però faccio il male".

Ora questo combattimento, che non è il combattimento contro lo spirito diabolico, ma il combattimento interno a noi è il combattimento che ci vede impegnati per tutto il resto della nostra vita.

Perché, perché l'uomo esterno anche se è stato raggiunto, come potremmo dire, dalla guida dello Spirito Santo tenterà in ogni momento della nostra vita di detenere il potere e di prendere nuovamente il sopravvento; lo capite questo.

Con la ribellione nei confronti di Dio, la comunione che c'era tra l'uomo e Dio prima del peccato originale è stata distrutta, c'erto è stata redenta, restaurata, ricostruita in Gesù Cristo, ma questo Gesù Cristo che deve imprimersi dentro di noi, non si imprime automaticamente per il semplice fatto che una persona riceve un sacramento, siamo d'accordo?

Ci vuole una scelta libera e personale, ci vuole un si deciso, voluto e confermato potremmo dire giorno per giorno.

Che cosa accade, che quando accettiamo Gesù come nostro Signore personale salvatore, il nostro spirito fa subito l'esperienza di qualche cosa che le piace, il nostro spirito riceve Gesù, ricevendo Gesù la persona sente di essere figlia di Dio, quindi sperimenta comincia a sperimentare Dio come Padre e lo Spirito Santo comincia la sua opera di Santificazione, dove per santificazione noi capiamo molto bene vuol dire anche distacco.

Il Santo per eccellenza, Dio, è colui che è distaccato da tutto ciò che non è vero, da tutto ciò che non è buono, da tutto ciò che non è comunione, da tutto ciò che non è perfetto e allora lo Spirito di Dio che cosa fa, costruisce la comunione tra il nostro io e Dio che risiede nello spirito.

Questo è quello che lo Spirito Santo vuole fare, ma ahi me!

C'è la parte esterna, c'è questo guscio resistente, c'è questa scorza molto forte che avviluppa lo spirito e che non vuole assolutamente che la guida dello Spirito Santo nel nostro spirito si possa estendere a livello dell'anima e quindi del corpo, perché noi siamo molto gelosi della nostra autonomia e il nostro io si ricorda molto bene quando pensava di essere libero nel decidere autonomamente, quindi mentre nel nostro spirito noi desideriamo la guida dello Spirito Santo, nella nostra psiche no!

Nella nostra psiche noi vogliamo essere autonomi, vogliamo decidere da soli che cosa sia bene cosa sia male, vedete il veleno del giardino dell'Eden come continua a perpetuarsi di generazione in generazione, perché il veleno è entrato in circolo nella natura umana e quindi questo volersi appropriare dell'albero della conoscenza del bene e del male si perpetua di generazione in generazione, gli uomini sono ammalati di autonomismo, di una libertà che non è quella vera, ma che ti dà l'impressione di poter affermare la tua individualità.

E più l'uomo afferma la sua individualità e più si sente solo, e più sente solo e più cerca di imporre se stesso nell'ambiente in cui vive, nella cultura in cui vive, cerca una scappatoia a questo timore della solitudine.

Ora la soluzione noi lo capiamo subito sarebbe tanto semplice, lo Spirito di Dio è venuto a distruggere la paura della solitudine perché viene a costruire dentro di noi la comunione con Dio.

Quando lo Spirito Santo viene assecondato e la nostra comunione con Dio si costruisce piano piano, la paura della solitudine, dell'isolamento svanisce nel nulla.

Ora tutto questo è più facile da dirsi che da parsi, perché come ho detto prima c'è questo guscio che deve essere spezzato.

Ci deve essere una comunicazione tra il nostro spirito e la nostra mente e tra la nostra mente e il nostro corpo, perché noi non abbiamo un corpo, noi siamo un corpo, noi non abbiamo un'anima, noi siamo un'anima, noi non abbiamo uno spirito, noi siamo uno spirito, tutto questo per sottolineare che queste tre dimensioni non sono delle facoltà che abbiamo ma sono la realtà di quello che noi siamo, noi siamo nello stesso spirito e mente e corpo, e quindi è chiaro che per essere pienamente realizzati ci vuole una grande comunione tra queste tre dimensioni.

Quando l'anima và per conto suo la persona ho schiaccia lo spirito oppure diventa autoritaria con se stessa e con gli altri.

Questo è quello che non deve accadere.

Allora possiamo riconoscere di avere tutti quanti qualche cosa che ci impedisce di spezzare questo involucro, questo guscio che metterebbe in comunione il nostro spirito con la nostra mente.

Mettendo in comunione il nostro spirito con la nostra mente, lo Spirito di Dio che riempie il nostro spirito che è in comunione con il nostro io per lui sarebbe molto più facile utilizzare tutto quello che trova nell'ambito dell'anima ci siamo fino qui?

Voi vi immaginate cosa potrebbe essere una persona umana in cui c'è una forte comunione con Dio nel proprio spirito e che il guscio è spezzato, quindi quello che tu vivi nel tuo spirito, si espande della tua anima.

Voi vi immaginate che cosa potrebbe essere una intelligenza umana sorretta, guidata, illuminata, dall'intelletto dello Spirito Santo?

Cosa potrebbe essere la creatività umana guidata dallo Spirito Santo?

L'intelligenza, la razionalità e via discorrendo, dovrebbe essere qualche cosa di straordinariamente grande, straordinariamente bello, potrei dire un nome, per dire questa cosa pienamente realizzata, volete che lo dica: "Maria di Nazaret" e noi siamo stupefatti dalla figura dall'azione, e come dire, dalla pienezza e dalla libertà di questa donna e pensiamo sia qualche cosa di pazzesco.

In realtà in lei non è nient'altro che accaduto questo: "Exultavit Spiritus meus deinde magnificat anima mea Dominum" poiché il mio Spirito ha esultato in Dio, semplice, poiché ho accolto il Signore pienamente e non ho opposto dei miei freni alla sua guida non solo nel mio spirito, ma anche nel mio modo di ragionare, nella mia personalità, non ho mai detto un ma, non ho mai detto un secondo me, anche nascostamente, non ho voluto mantenere le mie idee, le mie posizioni, ecco che cosa accade: "Magnificat anima mea Dominum", il Signore si può espandere in tutte le facoltà dell'anima.

Ora tu capisci che quando il tuo pensiero è diventato il pensiero che coincide con il pensiero di Dio, non si realizza forse dentro di te il regno di Dio?

Ecco il regno di Dio, infatti non è semplicemente una questione di territorio, qualche cosa del genere, il regno di Dio è Dio che regna dentro di te.

Se Dio regna dentro di te, tutto il tuo modo di pensare, tutto il tuo modo di ragionare cambiano ma non perché tu te lo imponi, non perché Dio ti costringe a cambiare, perché tu se hai accolto realmente Gesù Cristo come Signore e salvatore personale e lo Spirito Santo che viene a realizzare dentro di te questa trasformazione in Cristo, allora è evidente che anche tutta la tua mente cambia.

San Paolo chiama tutto questo con una parola difficile che si chiama la: "Metanoia" ditelo un po': "Metanoia", detto in parole molto semplici la Metanoia è il cambiamento del modo di pensare e di ragionare.

Ora qualcuno pensa di fare questo semplicemente con la forza di volontà, è possibile secondo voi?

Perché questo presupporrebbe che la volontà fosse già stata trasformata dallo Spirito di Dio, riesco a farmi capire?

Se il guscio non è stato spezzato, come fa la volontà che si trova nella seconda sfera, ad agire secondo i pensieri imperscrutabili di Dio, dovrà prima ricevere questa illuminazione di Dio o no?

Potrà ricevere questa illuminazione di Dio, finche c'è questo guscio solido che noi non abbiamo chiesto a Dio di spezzare?, non potrà avvenire.

Però sappiamo che ci sono tante persone che sono dotate di una forza di volontà molto forte e che quindi si impongono la condotta di vita di un certo tenore, e vero?

Ma qui si ha l'impressione che la persona sia veramente cambiata, in realtà la persona sta vivendo con fatica una sorta di obbligo religioso, ma non è detto che dentro di se questo che la persona realizza mediante la sua forza di volontà, corrisponde esattamente alla guida dello Spirito Santo.

Corrisponde all'idea che la persona si è fatta della guida dello Spirito Santo, ma non probabilmente quello che lo Spirito Santo effettivamente vuole, ci siamo fino chi?

Succede quindi spesso che noi ci troviamo tra le mani qualche cosa, che ci impedisce di realizzare l'opera di Dio, secondo la sua volontà una persona dice a un'altra: "Vieni ad aiutarmi che devo fare questa cosa", e l'altra persona dice: "Aspetta ho qualche cosa tra le mani, e appena mi sono liberato di questa cosa verrò ad aiutarti".

Il problema sta nel fatto che questo, qualche cosa tra le mani, potrebbe continuare a sussistere per molti anni della nostra vita, finché non ci rendiamo conto che questo qualche cosa è quella realtà che ci impedisce di spezzare questo guscio.

Ora è necessario che noi non solo capiamo che il Signore vuole distruggere questo muro, questo muro che potremmo parafrasare con un brano della scrittura di Paolo il muro dell'inimicizia che ci divide da Dio.

Il Signore vuole che questo muro di contrapposizione tra il nostro spirito e la nostra mente sia spezzato.

Ora come potrà avvenire questo spezzarsi, questo abbattersi di questo muro, questo distruggersi di questo guscio.

Prima di tutto non potrà mai avvenire finché noi non avremmo capito che questo guscio c'è, e il Signore dispone nella nostra vita i nostri tempi, e i nostri modi per capire che c'è questo guscio.

Se noi prendiamo la lettera ai Romani ( Rm 8,4-5 ) troviamo questo: "Perché la giustizia della legge si adempisse in noi che non camminiamo secondo la carne, ma secondo lo Spirito" quindi voi sapete si parla della giuda dello Spirito Santo e San Paolo dice subito: "Guardate noi non siamo quelli che camminano secondo la carne, che non vuol dire necessitamente peccaminosi, che vuol dire con una mentalità in cui è il nostro io che domina e non è Dio.

"Quelli infatti che vivono secondo la carne, pensano alle cosa della carne.

Quelli invece che vivono secondo lo Spirito, alle cose dello Spirito.

Ma i desideri della carne portano alla morte, mentre i desideri dello Spirito portano alla vita e alla pace.

Infatti i desideri della carne sono in rivolta contro Dio, perché non si sottomettono alla sua legge e neanche lo potrebbero, quelli che vivono secondo la carne non possono piacere a Dio".

Quindi lettera ai Romani ( Rm 8,4-8 ), ve lo lascio perché almeno possiate avere il tempo nella vostra preghiera personale di riconsiderare questi versetti e di verificare con la meditazione che cosa effettivamente possiamo fare.

I pensieri della carne sono dunque in rivolta contro Dio, questo combattimento, il mondo e Dio, cosa vuol dire questa frase?

"Quelli infatti che vivono secondo la carne, pensano alle cosa della carne.

Quelli invece che vivono secondo lo Spirito, alle cose dello Spirito" questa parola, questo verbo pensare può essere anche semplificato con questa perifrasi cioè: avere la mente tutta attenta a quelle cose, incentrata su queste cose.

Allora quelli che vivono secondo la carne, hanno la mente incentrata sulle cose del mondo, quelli che vivono secondo lo spirito hanno la mente concentrata sulla guida dello Spirito Santo.

Quindi il primo discernimento lo possiamo già compiere subito da soli, nella mia vita quali sono i pensieri che occupano la più grande parte della mia giornata?

Sono pensieri che si riferiscono alle cose del mondo, persino nelle cose chiamiamo così religiose, che cosa domina la docilità allo Spirito Santo?

Con il frutto dello Spirito Santo oppure lo spirito di questo mondo?

Voi sapete che nella lettera ai Galati ( Gal 5,22 ) in poi è numerata una serie di caratteristiche che individua il frutto dello Spirito.

Il frutto dello Spirito ha questo sapore: amore, gioia, pace, pazienza, bontà, mitezza, benevolenza, dominio di se.

Allora uno può verificare subito, perché se questo profumo, se questo sapore è presente nella tua vita, queste sono le principali caratteristiche, ovviamente lo Spirito Santo è talmente vasto che non possiamo ridurre la sua opera a questo, però se manca questo proprio siamo nei guai.

Allora verifichiamo se la nostra mentalità è già mentalità spirituale o è ancora mentalità carnale.

Se c'è questo vuol dire che la nostra mente, non è incentrata su quello che lo Spirito dice alle Chiese, non è incentrata sulla guida dello Spirito e incentrata sulle cose del mondo, ma anche se stiamo facendo l'opera di Dio?

Si anche se stiamo facendo l'opera di Dio.

Anche se pensiamo di essere persone che sono al servizio di Dio?

Certamente anzi forse con più rischio, perché si ha l'impressione di fare l'opera di Dio, in realtà non stiamo servendo Dio con purezza di spirito, ma stiamo servendo noi stessi e tutte le caratteristiche che sono presenti nell'anima, che ben inteso, non sono caratteristiche necessariamente maliziose o cattive, ma sono quelle facoltà che devono essere come la cornice di un quadro.

Senza la cornice del quadro, l'essenza c'è ma tu non lo puoi esporre in una sala importante.

Mentre le facoltà del corpo sono un po' come il gancio che si deve agganciare al chiodo, allora il quadro può essere esposto.

Attenzione dunque se compiamo l'opera di Dio, qualunque sia il nostro impegno all'interno del corpo di Cristo che è la Chiesa, dobbiamo essere ancora più attenti a questa necessità.

Le preoccupazioni, le fatiche religiose il nostro uomo esterno ha i suoi propri interessi e appetiti.

L'uomo esterno ha degli interessi e degli appetiti no?

Psiche e corpo non ha questi interessi? Bisogna stare attenti perché questi sono quelle famose cose che abbiamo per le mani e che ci impediscono di assecondare la guida dello Spirito Santo.

Il nostro uomo esterno non è libero per rispondere alla chiamata di Dio e quindi lo Spirito Santo si sente bloccato nella sua realizzazione dell'opera dentro di noi.

L'uomo esterno psiche e corpo ha una certa quantità di energie e di forza a sua disposizione, lo capiamo subito con un esempio molto banale, se io ti do una borsa con un carico di venti chili, tu la porti però non te ne posso dare due o tre di queste borse vero o no?

Perché le tue energie hanno una certa quantità una certa durata, una certa intensità, oltre un certo limite se tu esaurisci tutte queste energie, rischi di non poter fare nient'altro.

Lo stesso si può dire per le facoltà dell'anima, quindi la volontà, l'emozionalità, l'intelletto.

Abbiamo energie di una certa quantità, ma che hanno un limite.

Questo vuol dire che se noi utilizziamo, tutte queste energie, non ne avremmo di più per mettere a disposizione per lo Spirito di Dio; forse per questo, forse ci risulta più chiaro quando Gesù usando questa iperbole, cioè questa esagerazione, dice così: "Chiunque ama suo padre e sua madre più di me, non è degno di me" vi ricordate?

E tutte le volte che noi leggiamo questo brano restiamo molto perplessi.

Il Signore con questa esagerazione, non intende dire che noi dobbiamo disprezzare i nostri parenti prossimi, ma ci indica la necessità di saper valutare le nostre forze.

Ora quando il nostro io personale non si trova in comunione con Dio nel nostro Spirito, ma si trova nell'anima è chiaro che tutte queste cose del mondo, anche non necessariamente cattive, assorbono tutta l'energia.

Se tu metti al primo posto, che ne so, la tua famiglia è chiaro che tutto il resto avrà meno spazio.

Se tu metti al primo posto Dio, anche la tua famiglia sarà nel posto giusto.

Capita tal volta di sentire alcune persone che dicono: "Ah, ma io non posso venire alla messa alla Domenica, perché vengono i miei figli quindi devo preparare da mangiare, devo pulire la casa questo e quest'altro, sembrano degli atteggiamenti degni di stima, pensa quella signora, come tutta dedita al bene della famiglia, all'accoglienza, al decoro della propria casa ecc. ecc. e poi mi viene da pensare, ma Dio cosa ne penserà di questo?

È evidente che questa persona ha messo il proprio io, nella seconda sfera, non nella prima.

Ha qualche cosa tra le mani, che sono non Dio non la sua Gloria, non la sua presenza, non la sua comunione, sono le altre cose.

Ora molti non si rendono conto di questo principio, perciò sprecano tutte le forze a loro disposizione per queste cose esterne.

Pensare dunque, significa concentrarsi su, concentrare la nostra attenzione su cosa?

Sulle cose del mondo che possono essere buone ma non sono al posto giusto, oppure su Dio che vuole stare in comunione con te.

Semplificando Dio accolto nel tuo Spirito come personale Signore e Salvatore ti dice: "Io ti amo e voglio stare con te" e si aspetta che la persona che ha ricevuto questo Spirito Santo gli dica: "Anch'io di amo e voglio stare con te" allora Dio risponderebbe: "Bene!

Insieme faremo cose grandi, perché io e te insieme domineremo l'anima e domineremo il corpo e realizzeremo il Regno di Dio"

Ma se il tuo io personale, invece di stare nello spirito dove sentirebbe Dio che gli dice: " Io ti amo e voglio stare con te" se ne va nella psiche che cosa sentirà dire: "È giusto che tu faccia questo, devi fare quest'altro per raggiungere quello scopo, bisogna che tu ti impegni in questa e quest'altra cosa perché se no gli altri che cosa pensano di te"

Allora tu ti rendi subito conto che l'io si sente spaventato, perché deve, deve affrontare, delle situazioni e deve risolverle e deve superarle e deve vincerle da solo, con le proprie forze non ci ha nessuno che gli dica: " Io ti amo e insieme faremo cose grandi", si sente solo dire: "Tu devi fare questo" perché.

Perché l'io di quella persona, invece di stare in comunione con Dio, se ne sta in comunione di se stesso, e quindi subisce l'influsso di tutto quello che trova intorno a se.

Se trova la razionalità, se trova le emozioni, eh!

Avete incontrato delle persone che sono eccessivamente emotive.

In certi momenti sono al settimo cielo, in certi momenti sono nell'oltre tomba.

Sembra che non ci sia un equilibrio perché, perché queste persone sono dominate dalle emozioni, non dallo Spirito di Dio, ma anche se fanno l'opera di Dio? Si!

Perché questo cammino di spezzamento dell'involucro e riservato a tutti, a tutti anche ai ministri di Dio? Si!

Anche ai religiosi e alle religiose? Si! Anche ai vescovi e cardinali? Certamente Si!

Perché è la natura umana, non ci possiamo stupire che la natura umana sia così, certo sarebbe stato bello che non ci fosse stato il peccato originale, così non avremmo avuto tutte queste conseguenze, ma ci sono.

Gloria a Dio che si è fatto uomo e che ci ha redenti, ci ha dimostrato cosa significhi essere liberi davvero, e la parola di Dio nel Vangelo di Giovanni ci dice: "La verità vi farà liberi" noi dunque abbiamo bisogno di questa verità e la verità è che noi non siamo dei veri esseri umani finché non ci mettiamo in comunione con Dio.

Un gatto può essere un vero gatto, se vive la sua natura di gatto e la sua natura di gatto consiste nell'avere la sua psiche da gatto e il suo corpo da gatto, da cui scaturiscono i modi di fare che sono tipici della sua specie, della sua razza.

Ma l'essere umano deve essere fedele a se stesso per poter essere considerato un autentico essere umano, se non lo potremmo considerare un animale, oppure come dicevano i filosofi del diciannovesimo secolo, un tubo digerente, come per esempio Foierbach e tipi di questo genere; ciò che rende l'uomo assolutamente vero e autentico, è il fatto che ha comunione con Dio nel il suo spirito, per quanto possa sembrare strano ai laicisti ciò che rende più autenticamente umana una persona è la capacità di fare l'atto di fede, perché solo con la capacità di fare un atto di fede, la persona esprime se stessa nella pienezza, perché la persona che si esprime in un atto di fede nel Dio trascendente che si è fatto uomo esprime una capacità che solo gli uomini hanno, cioè di rivolgersi al creatore dell'universo chiamandolo padre.

Tutti gli altri esseri non lo possono fare; gli angeli possono rivolgersi a Dio in un modo del tutto unico e speciale tipico della loro natura.

Gli uomini per essere autenticamente uomini, esprimono se stessi nella pienezza della loro umanità mediante l'atto di fede, perché solo l'uomo è in grado di fare l'atto di fede gli angeli hanno fede?

Hanno fede gli angeli? Gli angeli hanno fiducia, gli uomini hanno fede, perché una cosa quando è veduta, non ha più bisogno di essere creduta.

Voi credete che su questo tavolo ci sia un libro di colore verde? Non lo credete lo vedete!

Gli angeli hanno bisogno di credere in Dio? Lo vedono, quindi gli uomini esercitano la fede, gli angeli esercitano la fiducia e hanno esercitato la fiducia in illo tempore, in quel tempo che noi non sappiamo quale fu, in cui alcuni decise di stare con Dio e altri decisero di ribellarsi.

Quelli che decisero di stare con Dio, sono quelli che noi chiamiamo gli angeli e sono quelli fedeli, perché hanno avuto?

Fiducia, gli altri angeli infedeli si chiamano "Demoni", perché non hanno avuto fiducia.

Allora l'uomo esercita ed esprime la sua umanità nel grado più alto proprio nell'atto di fede, e l'atto di fede non è capire ma è accogliere, accogliere ciò che Dio dice di se stesso, perché lo dice Lui, quindi voi capite che l'atto di fede è l'esperienza di un incontro che c'è, l'uomo incontra Dio, Dio si rivela a quella persona, ciò che esso rivela è straordinariamente più grande della capacità di capire, nonostante questo l'uomo fa l'atto di fede; ( Is 55,8 ):"Tanto sono alte le mie vie, quanto il cielo è alto sopra la terra"  le vie di Dio non sono le nostre vie.

L'angelo andò da Maria a Nazaret, le disse delle cose straordinarie, che per altro lei conosceva, perché tutti i sabati andava nella sinagoga ad ascoltare il capo della sinagoga che spiegava le scritture cioè i primi cinque libri e i profeti, quindi sapeva che Dio aveva promesso che avrebbe mandato un salvatore ecc… e quando l'angelo andò da lei, le chiese il permesso di Dio di realizzare in Lei la sua opera, Lei capì che si trattava di qualche cosa di grandioso, ma non capì in che modo.

Maria fece l'atto di fede: "Avvenga di me secondo quello che hai detto tu" grande questa frase, non quello che ho capito io, "avvenga di me quello che tu hai nella tua mente", non quello che ho io nella mia mente, "mi fido di più di quello che c'è nella mente di Dio", piuttosto che di quello che c'è nella mia mente.

Ora questa è l'opera dello Spirito Santo, che viene a realizzare dentro la creatura umana, questa distruzione del guscio, del muro che impedisce la comunicazione tra il nostro spirito e la nostra mente.

Come fa lo Spirito Santo a realizzare questo spezzarsi di questo guscio, lo fa almeno in due modi uno è:

- la disciplina dello Spirito Santo, l'altro è

- l'illuminazione da parte dello Spirito Santo.

Però attenzione bene sia la disciplina, che l'illuminazione dello Spirito Santo, non riescono a realizzarsi dentro di noi, se prima non abbiamo vissuto la consacrazione allo Spirito Santo.

Ora so molto bene che quando dico consacrazione allo Spirito Santo, molti di noi potranno immaginare, che ne so, una forma come ve ne sono molte nell'esperienza della Chiesa di consacrazione a questo a quest'altro al cuore di qua ecc…

Non sto parlando di questo, sto parlando di un normale sviluppo che dovrebbe avvenire nella vita del cristiano specie del cattolico, quando vive con attenzione quelli che sono le tappe fondamentali della vita cristiana, che sono i Sacramenti.

Noi sappiamo molto bene che con il Battesimo, non solo è stato cancellato da noi il potere del peccato originale, ma molto di più abbiamo ricevuto dentro di noi la vita stessa di Dio nella sua divina Trinità, tutto il Padre, tutto il Figlio, tutto lo Spirito Santo in noi e ricevendo tutto questo noi abbiamo ricevuto qualche cosa che nessuno può conquistare con le proprie forze la figliolanza Divina.

Noi partecipiamo al mistero della Trinità, non da stranieri, ne da ospiti, non da concittadini dei Santi, ma da Figli di Dio.

Noi riceviamo mediante il Battesimo questo dono straordinario che significa diventare Figli di Dio, poi vi sono altre tappe nel cammino della cristificazione, vi piace questo termine e molto solenne e molto aulico, e voi adesso andrete alle vostre case e direte sono in un processo di cristificazione, e la moglie vi dirà: "si hai aggiunto un po' di sale".

In questo progresso di cristificazione, e cioè di trasformazione in Cristo, ci sono altre tappe, c'è la Cresima che ultimamente molti vogliono chiamare Confermazione ma i Teologi Liturgisti dicono in senso improprio, che la Cresima non è una Confermazione è una nuova realtà a modo di sottolineatura ricordiamoci che nell'arco settenario dei Sacramenti i sette Sacramenti ce ne sono solo tre che ti cambiano la tua essenza, che ti cambiano la tua natura e sono il Battesimo, la Cresima e l'Ordine Sacro.

Questi Sacramenti cambiano la tua natura, nel catechismo di San Pio X si diceva ti danno il carattere, il sigillo dello Spirito Santo cioè lo Spirito Santo imprime su di te la Sua presenza e dice: "Questo è mio è consacrato da Me" che cosa significa tutto questo il cambiamento, dico la parola difficile tanto siete seduti non cadete per terra, dell'ontologia ditelo: "ontologia" l'essenza, quello che tu sei realmente.

Prima del Battesimo, tu sei una creatura umana, amata da Dio che partecipi a Lui in un modo misterioso, ma dopo il Battesimo tu sei cambiato, tu sei sempre una creatura umana amata da Dio tutto quello che vuoi, ma sei anche diventato Figlio di Dio, nel Figlio di Dio e questo usque in eternum, non ci sarà nessun che potrà cambiarlo, a volte mi hanno raccontato che certi testimoni di Geova, vanno dai parroci di appartenenza e dicono: "ecco mi tolga il Battesimo"

Tu puoi togliere il Battesimo a uno che lo ha ricevuto? Mi tolga il mio DNA?

Come faccio a toglierti il Dna, se ti tolgo il DNA tu non esisti più e nessuno ha il potere di non fare esistere una persona, questo dipende solo da Dio, posso ammazzare una persona, ma anche da morta, quelle cellule hanno quel DNA e non hanno il mio o il suo hanno quello.

Il secondo Sacramento è quello della Cresima, cioè unzione dello Spirito Santo, se fosse veramente accolto questo Spirito Santo, come dovrebbe essere accolto, forse non ci sarebbe stata la riforma, forse non ci sarebbero stati gli scismi, che hanno diviso la Chiesa nel corso dei secoli, se i cristiani avessero veramente ricevuto la guida dello Spirito Santo, come lo Spirito Santo vuole darla cioè con la sua Santa Unzione, dove per noi Unzione vuol dire visibilmente qualcosa che entra dentro, e che si instaura dentro.

Voi sapete nei tempi antichi l'olio veniva usato come medicinale, per cui parlare dell'unzione significa dire qualche cosa che arreca sollievo, che arreca guarigione, che porta la vita ecc… quindi parlare di Unzione dello Spirito Santo, non è semplicemente perché il Vescovo usa il Sacro Crisma, cioè l'olio sacro e santificante, l'olio ripieno dei doni di Dio, carismata, non è semplicemente l'olio ripieno della grazia di Dio dei doni gratuiti di Dio stabili, Sapienza, Scienza, Intelletto, Consiglio, Fortezza, Pietà, Timor di Dio, non solo questo insieme a questi tutti gli altri carismi che i teologi della Chiesa che dicono fanno parte della teologia della Chiesa, doni e carismi.

Allora attenzione, siete stati attenti, ancora pochi minuti, allora questa Cresima questo sacramento straordinario poco conosciuto molto svilito che come dire viene considerato poco e male, viene presentato male non si è capito proprio perché l'esperienza comune dei cristiani è un'esperienza che fa volentieri a meno della guida e dell'azione dello Spirito Santo, noi abbiamo tanti cristiani implotonati, che vivono una morale cristiana, che non è più una morale cristiana ma è diventato un moralismo e il risultato è che noi abbiamo, come possiamo dire una visione sulla vita, sulla verità molto confusa, per cui abbiamo i cristiani adulti che non si fanno nessuno scrupolo di dire: "No noi possiamo fare gli esperimenti sugli embrioni"

Abbiamo quelli che ci governano, che si definiscono cristiani, ma che si definiscono cristiani adulti che quindi non seguono e non vogliono e insegnano a non seguire l'indicazione della Chiesa, che dicono:"No! In vista delle libertà è giusto staccare la spina a Welbi".

Perché se la libertà è fare quello che vuoi tu allora, tu non sei nello spirito sei nella mente, uno ha un progetto, l'altro ne ha un altro tanto è vero che, noi vediamo quelli che vogliono sposarsi uomini con uomini, quelli che voglio sposarsi uomini con donne, quelli che vogliono fare i trii, ognuno ha la sua idea, ognuno pensa di avere la sua verità, ma evidente quando il tuo io si rifugia nelle tue velleità, nei tuoi sentimenti, nei tuoi emozionalismi tutto diventa possibile.

Mentre quando tu sei nella comunione con Dio, allora Dio ti rivela la verità, e la verità è Gesù Cristo vero Dio, ma autentico uomo, che ti dice che cos'è l'uomo, e ti dimostra che cos'è l'uomo, che ti fa vedere qual è la piena realizzazione dell'essere umano e la piena realizzazione dell'essere umano è colui che essendo in una tale comunione con Dio, che neppure più la natura lo domina, ma la natura è dominata: "Chi è costui al quale anche il vento e il mare ubbidiscono"

"Come mai costui cammina sulle acque, come mai costui dice al figlio della vedova di Naim ei dico a te svegliati, alzati" neppure la morte si ribella a Lui.

E dunque tutti questi gesti, che vengono considerati in senso devozionale dalla stragrande maggioranza dei Battezzati

"Ah ma Lui era Gesù" impediscono alle persone di ricordare quello che Gesù ha detto: "Voi farete cose più grandi".

Ora poiché cose più grandi ancora non ne sono avvenute, vuol dire che noi ancora non stiamo sotto la guida dello Spirito Santo, stiamo sotto la guida della nostra intelligenza, facciamo i convegni per risolvere i problemi, non pieghiamo le ginocchia chiedendo al Signore di dirci: "Cosa dobbiamo fare Signore dacci una luce, perché noi non vediamo altro, non vediamo l'ora di fare immediatamente quello che Tu ci illumini di fare".

No! noi dobbiamo ragionare qui, la è opportuno non è opportuno, cosa penseranno, che cosa diranno; ma Gesù Cristo quando è venuto sulla terra ha detto: "Non sono venuto a portare la pace, sono venuto a portare il fuoco".

Ma noi dobbiamo vivere religiosamente corretti, come politicamente corretti, allora siamo politicamente corretti in religione siamo capaci di mistificare le verità di fede, purché non ci sia mai contrapposizione con nessuno.

Sembra che l'imperativo categorico sia diventato, dobbiamo andare d'accordo con tutti.

Strano mi pare che Gesù avesse detto: "D'ora in poi, due contro tre, tre contro due" e mi pare che abbia anche detto questo no! nel Vangelo di Matteo ( Mt 5,10 ) la nona beatitudine: "Beati voi quando vi perseguiteranno, vi maltratteranno mentendo diranno ogni sorta di male contro di voi per causa Mia" non perché tu ne hai combinate più di Bertoldo, se tu ne hai combinate più di Bertoldo se dicono male di te può darsi che dicano la verità, ma se dicono male di te perché stai servendo il Signore, lui ti dice: "Rallegrati, gioisci perché la tua ricompensa nei cieli è grande".

Ora tutto questo noi non lo possiamo capire e non lo accettiamo finché non viviamo la consacrazione dello Spirito Santo. In senso generico dirò consacrazione dello Spirito Santo, e non accusatemi che voglio parlare religiosamente corretto per non dare fastidio agli altri, io dirò che la consacrazione dello Spirito Santo consiste nelle tappe fondamentali della vita cristiana che sono i Sacramenti, nei quali Sacramenti è sempre in azione lo Spirito Santo che sta consacrando sta rendendo sacre le realtà e le situazioni della vita umana.

Nella Cresima viene consacrata tutta la persona umana

Nella Cresima lo Spirito Santo dovrebbe essere desiderato, non subito, l'individuo che riceve la Cresima dovrebbe essere questo io che nel suo spirito dice: "Non vedo l'ora che venga lo Spirito Santo perché ho talmente sete di Dio padre che non vedo l'ora di poter gridare Abba" io non posso gridare Abba senza lo Spirito di Dio dice la lettera ai Romani ( Rm 8,14 ) "Coloro che hanno ricevuto lo Spirito di Dio sono figli di Dio" in altre parti della stessa lettera : "Lo Spirito Santo grida nel nostro spirito Abba" nel nostro spirito lo grida.

Quindi l'individuo dovrebbe desiderare fortemente che questo sacramento venga a costruire questa figliolanza e questa paternità.

E quando questo avviene vuol dire che lo Spirito Santo ti sta rendendo uno con il Figlio. Sta realizzando dentro di te l'immagine del Figlio di Dio, perché tu sei il Figlio di Dio si o no?

Lo Spirito Santo viene dunque a realizzare dentro di te l'immagine del Figlio di Dio, questo vuol dire che se lo Spirito Santo realizza dentro di te l'immagine del Figlio di Dio, cosa vuol dire?

Vuol dire che tutto ciò che è proprio del Figlio di Dio diventa anche tuo per partecipazione, non per essenza, per partecipazione.

È una novità? No! Dovevamo sapere da sempre che con il Battesimo noi diventiamo in Gesù Cristo Figli di Dio, e quindi tutto ciò che è in Gesù Cristo confluisce anche dentro di noi; e se Gesù Cristo è Re!, noi siamo Re!, Re vuol dire che la nostra preghiera scaccia il nemico.

Se il Figlio Dio, se Gesù Cristo è Profeta, noi siamo Profeti, che non vuol dire che leggiamo la mano, profeta vuol dire che proferisce la parola di Dio, perché?, perché io e Dio siamo talmente in comunione, che quello che pensa Dio lo comunica a me ed io lo proferisco, do quello che ho ricevuto, hai voglia eh!

È molto più facile sentire la gente che proferisce quello che dice Maurizio Costanzo, piuttosto che quello che dice Gesù Cristo, e vero o no?

E la stragrande quantità di cristiani che pensano di essere fedeli in realtà hanno una mentalità laicista e non se ne accorgono neanche.

Poi lo Spirito di Dio se Gesù Cristo è Sacerdote, allora noi siamo Sacerdoti nel sacerdozio comune non in quello ministeriale, quello è un altro Sacramento.

Sacerdozio comune, vuol dire che noi siamo chiamati a rendere sacre tutte le realtà che viviamo nella nostra vita quotidiana.

Diciamo una banalità andare a fare la spesa al mercato, come sacerdote comune, del sacerdozio comune tu puoi anche rendere sacra questa esperienza.

La Madonna andava a fare la spesa al mercato? Noi oggi diciamo di si, ma tenete presente che in quei tempi generalmente andavano gli uomini a fare la spesa, non era opportune che le donne andassero da sole, andavano da sole le vedove.

Mi spiego? Come si ma non subito, non subito e poi probabilmente essendo vedova andava Gesù a fare la spesa.

La Madonna andava al forno per cuocere il pane? Eh ? dovevano andare da sole.

Quindi santificare il lavoro comune, cosa significherà la santificazione sacerdotale della vita quotidiana. Esatto!

Offrirle a Dio! Poiché tutti gli altri non lo fanno, noi lo facciamo eh! E via discorrendo.

Quindi lo Spirito Santo cambia la tua essenza ti fa diventare porta alla realizzazione efficace di quello che Gesù Cristo è in te.

Molto bene questo è la consacrazione e mi fermo qui perché se non dovremmo andare avanti delle ore.

Per vivere la guida dello Spirito Santo che si esprime con la disciplina e l'illuminazione è necessario la consacrazione dello Spirito Santo, allo Spirito Santo comunque un stato di consacrazione è il punto di partenza.

Su a questo riguardo mi avvio alla conclusione, voglio dire questo: "Che la consacrazione è il passo sine qua non, ma è solo il primo passo".

Cosa si intende dire per Consacrazione, si intende dire una cosa di questo genere: "Mi offro, mi consegno, mi consacro totalmente a te Spirito Santo perché tu guidi tutto il resto della mia vita, la mia vita è nelle tue mani" è bella eh questa preghiera?

E come il primo gradino quante ce ne sono per raggiungere lo splendore della Trinità?

Però se non fai quel primo gradino non può succedere niente.

La distanza che c'è tra noi e Dio è sempre una distanza infinita, e non è necessario che noi compiamo tanti gradini è necessario che ne compiamo uno che è questo.

Non possedersi più e consegnarsi alla guida dello Spirito Santo; a questo punto dirò questo che la nostra capacità di intendere e di volere può essere giudicata non noi grandiosa, ma nel massimo fulgore della nostra capacità di intendere e di volere al massimo riusciamo a raggiungere questa idea, questa convinzione: "Devo esser nelle mani dello Spirito Santo perché Lui faccia di me quello che Dio ha nella sua mente " e dobbiamo ammettere che quando una persona raggiunge questa convinzione vuol dire che ha meditato dentro di se e ha verificato che veramente questa è la sua massima realizzazione.

Ci siamo fino a qui? Però che paragone può esserci tra la consacrazione che è opera dell'uomo e la santificazione che è opera dello Spirito Santo? C'è differenza?

Bene questa santificazione ad opera dello Spirito Santo non si può realizzare dentro di noi finché noi liberamente e coscientemente non decidiamo di consegnarci a lui.

Il Cardinale Niuman che era un anglicano che si è poi convertito ecc. tra i suoi scritti ha questa frase: "Il segreto per una vita cristiana perfettamente riuscita è l'assoluta docilità alla guida dello Spirito Santo"

Da quel momento in poi lo Spirito Santo potrà cominciare a lavorare dentro di noi, per abbattere questo muro di inimicizia, questo guscio che impedisce allo splendore di Dio di riempire lo spirito e di espandersi, di allargarsi, di dilatarsi in tutte le altre dimensioni della persona umana, e lo Spirito Santo lo potrà fare mediante la disciplina e mediante l'illuminazione.

Il prossimo incontro che avremmo insieme esamineremo su che cosa si tratta, su che cosa è la disciplina dello Spirito Santo e l'illuminazione.

Dopo che avremmo fatto queste meditazioni, queste riflessioni lo Spirito Santo potrebbe fare grandi cose, ma lo farà solo se noi lo vorremo.

Sia Lodato Gesù Cristo. ( Sempre sia Lodato ).