Centralità della comunità parrocchiale

Pongo, quindi, come obiettivo fondamentale del Piano Pastorale la dimensione missionaria dell'evangelizzazione, che non si presenta come un di più rispetto all'azione pastorale delle nostre comunità parrocchiali, sovente oberate da troppe incombenze, di alcune delle quali si fa fatica a comprendere il significato e il valore, ma intende essere l'occasione propizia per una riflessione e una rivisitazione della pastorale ordinaria, sostenendola, con opportune iniziative, riforme e scelte comuni, a ritrovare lo slancio e la forza di un'autentica proposta di fede rivolta a tutti.

È la comunità parrocchiale che viene posta al centro di questo Piano Pastorale con l'intento di accompagnarla in un cammino di rinnovamento che le consenta di riscoprire la sua capacità di accoglienza e il suo compito di annuncio.

Non si dimentichi che l'annuncio del Vangelo ha sempre avuto bisogno di uno spazio e un tempo in cui radunare in assemblea i credenti.

La parrocchia è proprio la realtà che esprime lo stretto rapporto tra territorio e Vangelo, tra giorno del Signore, la domenica, ed Eucaristia.

Una delle attenzioni primarie della pastorale deve andare dunque alla domenica "giorno speciale della fede, giorno del Signore risorto e del dono dello Spirito, vera Pasqua della settimana" ( TMI 35 e Dies Domini 19 ).

Senza vivere la domenica non si può costruire una comunità parrocchiale, senza vivere l'Eucaristia domenicale non si cresce nella fede e non si trasmette la fede alle nuove generazioni: "spazio e tempo", infatti, sono dimensioni costitutive dell'essere umano ma anche della comunità ecclesiale e della parrocchia.

Per i cristiani la domenica è un giorno irrinunciabile e nel nostro futuro sarà uno dei segni della "differenza cristiana" che chiederà una testimonianza vissuta con convinzione e anche con sacrificio, in un tempo affrettato e secolarizzato.

Una patologia nel vivere il giorno del Signore significa una patologia nella vita cristiana personale e parrocchiale.

La domenica salva i cristiani da una vita dissipata, dispersa, e li orienta all'attesa del Regno di Dio, all'incontro con il Signore vivente.

Giovanni Paolo II, nell'invitare a riscoprire la domenica, ha esortato più volte con forza: "Non abbiate paura di dare il vostro tempo a Cristo!".

Sul territorio siamo chiamati a dare una testimonianza di vita cristiana, ma anche ad accogliere apertamente e fraternamente tutti i segni con cui lo Spirito di Dio ci precede nella vita quotidiana delle persone.

La comunità parrocchiale viene sollecitata a comprendere il significato profondo delle relazioni umane, dell'annuncio di fede e della testimonianza tra gli uomini e le donne che abitano in un territorio, ma altresì a riconoscere la necessità della comunione e della collaborazione con altre presenze pastorali vicine, che le consentono di aprire nuovi orizzonti pastorali per raggiungere tutte le situazioni e gli ambienti di vita.

Accanto alla parrocchia e collaborando con essa anche tutte le altre realtà ecclesiali presenti nel territorio, come le Associazioni, i Gruppi e i Movimenti, devono sentirsi chiamate all'azione con lo stesso obiettivo.