Virtù della famiglia

12-11-2006

Don Mauro Agreste

Indice

1) Alcune virtù che sono della famiglia
2) Necessità di prendere una scelta
3) Perché il vostro essere qui oggi è il frutto di un cammino spirituale che il Signore ha intrapreso chissà da quanti anni
4) Siamo venuti a trovarci ad un bivio importante: vuoi fare questo cammino spirituale all'interno dell'Unione Catechisti?
5) Alcuni hanno detto va bene ti seguirò Signore sulla via della consacrazione. Però, a un certo momento, può venire la tentazione
6) Ora l'inizio di questo cammino è esclusivo, cioè il nemico vi dirà: adesso che hai fatto questo devi abbandonare tutto il resto
7) Come coppia sposata nel sacramento voi siete qualche cosa che dona la vita, ma non solo dentro la vostra famiglia, ma anche fuori
8) È necessario avere una gerarchia, perché uno è di fronte a tante possibilità
9) Il matrimonio non può concludersi semplicemente nel nido familiare
10) E se io ho questa vocazione in che modo risponderò alla chiamata di Dio?
11) Metto le cose in senso subordinato, prima devo curare la mia vocazione
12) La santificazione nostra si farà sempre nel nostro stato di vita
13) Cosa vorrà dire Unione Catechisti?
14) Questa consacrazione produce l'unione
15) Nel progetto che riguarda questa consacrazione c'è l'ambito della catechesi
16) Potete dire se questa esperienza della Madonna Pellegrina ha prodotto questi due elementi: unità e catechesi?
17) Se avete testimonianze di cose che sono accadute in quella esperienza, scrivetele perché sono grazie che il Signore fa attraverso la vostra disponibilità

1) Alcune virtù che sono della famiglia

Abbiano visto alcune virtù che sono della famiglia: sottomissione vicendevole, amore paziente, perdono reciproco, vi ricordate che l'avevamo visto l'anno scorso? Molto bene.

Poi colloquio con il responsabile della fraternità, disponibilità personale e di coppia.

Forse su questo aspetto conviene soffermarsi un attimino.

Al numero 171, chi ha voglia di leggerlo forte?

Molto bene, sembra proprio che se avessimo fatto una sola catechesi per tutti, oggi sarebbe andata bene, perché mi pare sia un tema sul quale vale la pena di soffermarsi.

2) Necessità di prendere una scelta

La volta scorsa avevo trattato il tema che si riferiva sulla necessità di prendere una scelta, vi ricordate?

Oggi vorrei sottolineare questo aspetto, perché se io fossi in ciascuno di voi non essendo magari entrato ancora pienamente nella comprensione di questo cammino, potrebbero sorgermi dei dubbi o delle precomprensioni?

Può succedere? E nella fattispecie potrebbe essere questo: ma come se allora io adesso accetto di fare questo cammino che mi porterà, meglio che ci porterà alla consacrazione all'interno dell'Unione Catechisti, anzi alcuni di voi hanno già fatto la prima promessa mi pare; ma questo che cosa significa che la scelta mi obbligherà a lasciar perdere tutto il resto e a fare la vita esclusivamente all'interno dell'Istituto?

Io direi che dobbiamo essere molto attenti perché?

3) Perché il vostro essere qui oggi è il frutto di un cammino spirituale che il Signore ha intrapreso chissà da quanti anni

Perché il vostro essere qui oggi è il frutto di un cammino spirituale che il Signore ha intrapreso con ciascuno di voi, chissà da quanti anni; forse persino prima della conversione, anzi direi sicuramente prima della conversione personale di ciascuno di noi, può essere?

È come se ci fosse un fil rouge che ci ha accompagnati nel cammino della vita, passo, passo, in cui crediamo che il Signore è Provvidenza?

Crediamo che il Signore dispone i tempi e le stagioni del nostro vivere?

Che non vuol dire che ci obbliga a fare però ci mette nella possibilità di scegliere, e quindi a ogni bivio della vita, secondo le nostre scelte il Signore ci ha accompagnati o ci ha lasciati da soli?

Ci ha accompagnati, questo vuol dire che Lui ha disposto i tempi e le stagioni del nostro vivere.

4) Siamo venuti a trovarci ad un bivio importante: vuoi fare questo cammino spirituale all'interno dell'Unione Catechisti?

Fatto sta ed é, che per qualche ragione siamo venuti a trovarci ad un bivio importante in cui qualcuno vi ha fatto questa proposta: vuoi fare questo cammino spirituale all'interno dell'Unione Catechisti che è un istituto secolare?

Questo significa che se farai questo cammino giungerai alla consacrazione, non solo a una appartenenza famigliare, ma proprio a una consacrazione da parte di Dio per vivere quello che è il progetto che Dio ha affidato a questa porzione di Chiesa che si chiama: Unione Catechisti.

Allora tutti provengono, chi più chi meno, da alcune esperienze spirituali, che si chiamino neo-catecumenali, che si chiamino focolarini, che si chiamino rinnovamento ecc … tutti noi ci siamo trovati, a un certo momento, allo stesso incrocio, tutti fermi allo stesso incrocio, e lì il Signore a fatto a tutti quelli che erano lì la proposta.

5) Alcuni hanno detto va bene ti seguirò Signore sulla via della consacrazione. Però, a un certo momento, può venire la tentazione

Sta di fatto che alcuni hanno detto va bene ti seguirò Signore sulla via della consacrazione.

Però, a un certo momento, può venire la tentazione, e il nemico su questo si diverte, lo sapete?

E ti dirà: ma se tu fai questo cammino devi lasciare perdere tutto il resto.

A me non pare che il Signore sia il signore dell'amnesia, mi pare che sia il Signore della Storia perché Lui è Provvidenza; quindi tutto quello che fa parte delle esperienze spirituali buone che possiamo avere fatto nella nostra storia in qualunque tempo, il Signore le farà confluire e non vuole assolutamente che voi abbandoniate le vostre esperienze, tuttavia, per continuare la riflessione del mese scorso, forse è necessario organizzarsi una gerarchia di valori.

Perché le esperienze religiose fanno parte di un arricchimento spirituale e umano dell'individuo, ci siamo fino a qui?

Ma qui si parla di una consacrazione di coppia, cioè come mariti e mogli.

Una consacrazione che quindi coinvolge direttamente la vostra vocazione: la vocazione matrimoniale.

Ed è su quella vocazione di marito e di moglie che voi avete ricevuto la chiamata di Dio.

Quindi facciamo un esempio banale: che uno sia un tecnico industriale, che sia un ingegnere ecc … continua ad esserlo dopo la consacrazione?

Che una possa essere una valente cuoca, una preziosa sarta o chissà quali cose, tutto questo continua ad esserci dopo la vocazione?

Tu probabilmente eri un valente tecnico o una valente cuoca ben prima di sposarti.

Tutto quello che è la tua formazione umana e spirituale, quindi la formazione spirituale che tu hai ricevuto a casa tua da tua mamma, da tuo papà, dai tuoi nonni, dal catechismo, da tutto quello che hai fatto, lo hai fatto confluire nel tuo matrimonio?

Sì o no? Allora non si vede per quale ragione tu non possa far confluire sul Corpo di Cristo che è la Chiesa, la preziosità di tutto quanto hai vissuto spiritualmente e umanamente prima di questo tempo. Ci siamo fino a qui?

6) Ora l'inizio di questo cammino è esclusivo, cioè il nemico vi dirà: adesso che hai fatto questo devi abbandonare tutto il resto

Ora l'inizio di questo cammino è esclusivo, cioè il nemico vi dirà: adesso che hai fatto questo devi abbandonare tutto il resto.

Ha senso? Non ha senso. Però sapete il Signore ama l'ordine, anche voi amate l'ordine? Io lo amo.

Questo vuol dire che se tu hai scoperto che qui c'è la tua vocazione, allora tu devi ordinare le altre cose che fai, anche quelle buone, secondo la gerarchia che fa riferimento alla tua vocazione.

Perché se tu hai scoperto che il Signore ti chiama, vuole te come coppia nell'Unione Catechisti, allora tu dovresti sentirti onorato perché è come dire: la mia vocazione non si conclude semplicemente nel formare una famiglia, nel far da mangiare, nel comprare la casa, nel fare il mutuo, nell'occuparsi dei figli o magari dei nipoti ecc… la mia vocazione non si conclude lì perché il Signore mi ha aperto una finestra, e mi ha detto: guarda la tua vocazione come coppia che ha una famiglia non si conclude lì dentro ma diventa più ampia.

7) Come coppia sposata nel sacramento voi siete qualche cosa che dona la vita, ma non solo dentro la vostra famiglia, ma anche fuori

Perché come coppia sposata nel sacramento cristiano del matrimonio, voi siete qualche cosa che dona la vita, ma non solo dentro la vostra famiglia, ma anche fuori della vostra famiglia, perché il matrimonio cristiano è questo: essere aperti alla vita.

All'interno della coppia persino alla vita fisica biologica, all'esterno della coppia nella vita spirituale.

Questo vuol dire alcune cose: siamo chiamati a dare la vita, quindi collaboratori di Dio.

Non ci abbiamo mai pensato che nel Credo tutte le domeniche noi diciamo: credo nello Spirito Santo che è Signore e dà la vita.

Questo vuol dire che come matrimonio voi siete in particolar modo legati all'azione dello Spirito Santo, il quale è Signore e dà la vita, perché tutta la vostra vita è una testimonianza per voi stessi, che siete chiamati a collaborare con il Dio della vita, quindi collaborare al donare la vita, collaboratori dello Spirito Santo.

Quindi tutto quello che si riferisce alla vita nello Spirito Santo può essere estraneo a questo cammino di consacrazione?

Non è possibile, sarebbe un insulto alla Trinità. Quindi attenzione questa è la prima apertura.

8) È necessario avere una gerarchia, perché uno è di fronte a tante possibilità

Ma quello che volevo sottolineare che è necessario tuttavia avere una gerarchia, perché se si tratta di vocazione allora uno di fronte a tante possibilità che sono offerte, perché qui apro una parentesi e la chiudo subito, se c'è un lavoro importante da svolgere tu a chi lo affidi?

A uno che ha già tanti impegni.

Perché uno che è capace di avere tanti impegni vuol dire che fa le cose con coscienza e allora va a finire, purtroppo è l'esperienza comune, che generalmente le persone che fanno le cose con coscienza si trovano ad avere sempre tanti impegni; qualcuno dice: perché sono scemi, invece Dio dice: perché sono responsabili.

Sono persone degne di fiducia. Tu a chi dai un qualche cosa di delicato?

A uno che non ti dimostra fiducia e che se gli dai un incarico non è in grado di portarlo avanti o lo dai a uno che è in grado di portarlo avanti?

Allora quello che è in grado di portarlo avanti te lo dimostra una volta, un'altra volta … sta di fatto che quel poveretto si trova sempre ad avere molti incarichi.

Allora questo non è la cosa migliore che debba succedere, è la cosa che succede, ma succede così perché nel Corpo di Cristo che è la Chiesa ci sono alcuni che non hanno attivato la loro vocazione, hanno pensato che la loro vocazione sia semplicemente ricevere, mai dare.

9) Il matrimonio non può concludersi semplicemente nel nido familiare

Allora il matrimonio non può concludersi semplicemente nel nido familiare che tutti sappiamo ha centinaia di impegni, di necessità e di urgenze, però a volte proprio questa frenesia risulta essere la causa delle crisi matrimoniali.

Perché tutto si conclude all'interno e la persona, o la coppia, non hanno mai modo di esercitare una vita sociale in cui possano dare un qualche cosa d'altro che non sia semplicemente un aiuto materiale, mi sono spiegato?

Dico delle cose strane? Ho ragione? Condividete?

Allora se questo fa parte della vocazione matrimoniale e voi vi siete trovati qui, prima cosa bisogna che facciate mente locale, facciate il punto della situazione e diciate: ma noi ci siamo trovati qui per caso o no?

Prima ancora: ma il caso esiste? Se io non sono qui per caso, e se il Signore si è servito di questa conoscenza, di questa amicizia, di questo evento, di questa opportunità, non potrebbe essere che il Signore si è servito di tutto questo per fare arrivare a me questa vocazione?

10) E se io ho questa vocazione in che modo risponderò alla chiamata di Dio?

E se io ho questa vocazione in che modo risponderò alla chiamata di Dio?

Perché se questa è la tua vocazione è evidente che proprio in questa vocazione ci sarà la realizzazione della tua vita spirituale come individuo e come matrimonio, ci siamo fino a qui?

Allora questo vuol dire che io non sono chiamato a buttare a mare tutte le altre esperienze spirituali, anzi guai se questo avvenisse, perché un mazzo di fiori è fatto con molti fiori diversi che hanno colori e profumi diversi, se no non sarebbe un bouquet sarebbe un mazzo di una unica qualità; mentre la Chiesa non è fatta in questo modo.

Si tratta però di dirottare o di convogliare in un unico fine, per un unico scopo, tutti i doni spirituali che si sono ricevuti nella vita spirituale nei decenni passati.

Questo non vuol dire: allora non partecipo più a quell'incontro, a quella serie d'incontri, a quella partecipazione, a quella liturgia ecc… ho detto questo?

11) Metto le cose in senso subordinato, prima devo curare la mia vocazione

No, però metto le cose in senso subordinato.

Se prima devo curare la mia vocazione allora terrò: fondamentale certe cose, e tutte le altre cose le faccio se non vengono a togliermi ciò che è necessario per la mia vocazione.

Perché se ho scoperto che la consacrazione nell'interno dell'Unione Catechisti è la mia vocazione.

Allora io devo fare una scelta.

Devo dire: va bene quello che posso lo faccio, quello che non posso non lo faccio.

Forse tu avevi la vena artistica, ti piaceva dipingere, ma da quando ti sei sposato hai dovuto dire: beh se posso dipingo, se no lo farò quando potrò; giusto?

A qualcuno piaceva ricamare? Riesci ancora a farlo? Ti è passata la passione?

No, se potessi … quindi vuol dire che tu hai fatto una scelta, non è che tu abbia abbandonato però dici: Signore se durante l'estate riesco a ricamarmi una sciarpa lo faccio ben volentieri, se non ci riesco te Lo offrirò, perché prima viene la famiglia, la coppia ecc… ecc…

È la stessa cosa prima vengono le parrocchie, poi faccio tutto il resto, se posso farlo, se mi è consentito nella mia vita sacerdotale.

Voi avete una vocazione matrimoniale se questa vocazione nel cammino matrimoniale, avete capito che la voce del Signore vi dice: consacrazione, consacrazione, consacrazione… allora tu devi dire: va bene, camminiamo su questo e visto che questo è ciò che mi chiede il Signore.

Tutto il resto lo faccio se posso.

Che non vuol dire che non fate le cose della famiglia perché fanno parte della vostra vocazione, si chiama lo stato di vita.

12) La santificazione nostra si farà sempre nel nostro stato di vita

La santificazione nostra si farà sempre nel nostro stato di vita.

Io posso diventare un santo sacerdote facendo le cose che fanno le monache di clausura?

No, perché non è quella la mia vocazione, l'apprezzo, la medito, la rifletto, condivido con loro delle giornate di preghiera, dei ritiri, tutto quello che volete; ma quella è la loro vocazione e io non mi santifico facendo la loro vita, dico bene?

E così via dicendo in tutte le altre esperienze.

Lo stato di vita è lo stato di vita in cui passa la vostra santificazione, la nostra santificazione.

Ora nello stato di vita, nello specifico matrimoniale, vostro se c'è questa chiamata di Dio, e qui dovete essere chiari con voi stessi, c'è o non c'è?

Vuol dire che la santità di voi come individui e di voi come coppia dipende dalla docilità a questa vocazione.

Questo vuol dire che se voglio andare al convegno nazionale di Rimini ci vado, però io se in quegli stessi giorni ho un ritiro non ci vado, perché prima ho la mia consacrazione.

Cosa ne direste del vostro parroco se il giorno di Pasqua andasse a fare un ritiro, che ne so, alla Salette e lasciasse la parrocchia, perché lui è andato a fare un ritiro?

È andato a fare una cosa buona? Sì è andato a fare un ritiro alla Salette, solo che il suo stato di vita non gli consente nel giorno di Pasqua di lasciare la parrocchia, se vuoi vai nel giorno di Pasquetta, vai il giorno di Lunedì dell'Angelo, ma non il giorno in cui è importante e fondamentale che tu viva questo tipo di tua santificazione personale: sono stato chiaro su questo aspetto?

Per quello qui nel numero 171 dice con il responsabile si possono parlare delle difficoltà, oppure delle cose che possono migliorare; "l'osservanza esterna del regolamento di vita e gli presentano le loro proposte in merito alla vita e all'attività dell'Unione Catechisti."

Oh qui c'è la possibilità di intravedere un possibile futuro, e il possibile futuro è questo: poiché si tratta di Unione Catechisti di Gesù Crocifisso e di Maria SS. Immacolata.

13) Cosa vorrà dire Unione Catechisti?

Cosa vorrà dire Unione Catechisti? Vuol dire almeno due cose. Unione vuol dire che c'è una grande unione tra tutti i membri.

Quindi, prima cosa, ci vogliamo bene tra di noi?

Quante volte è capitato che ci siamo telefonati anche solo per dire come stai?

Va tutto bene ecc…? Quante volte è capitato che avendo un problema abbiamo telefonato a qualcuno in modo tale che ci potesse essere una condivisione per dire: ecco, preghiamo tutti per questa famiglia che sta attraversando un momento difficile.

C'è stato questo in questi due anni? Non mi rispondete.

Magari uno non potrà essere in confidenza con tutti, non dirà con tutti la profondità del problema ma a tutti può dire, per esempio, " fra quindici giorni dovrò affrontare un problema di salute, vi prego di ricordarmi tra quindici giorni …" poi se c'è l'unione che cosa succede che venti giorni dopo, telefonate: allora come va?

So che avevi questo problema, hai bisogno di qualche cosa, ti posso aiutare?

Ti devo portare un minestrone caldo?

Che ne sai tu, quella persona non ti ha detto se può camminare o non può camminare, magari deve essere operata, magari quella persona è attorniata da un affetto incredibile e ci sono centinaia di persone che l'aiutano; magari nò.

Però tu c'eri o non c'eri? Perché se si tratta di unione tu devi dire: dov'è questa benedetta unione?

È solo sulla carta oppure è anche nella mia vita?

14) Questa consacrazione produce l'unione

Poi dice Catechisti, quindi vuol dire prima all'interno.

Come questa consacrazione produce l'unione, dovrebbe produrre l'unione, ma ricordatevi ma non è "tic" la bacchetta magica, di colpo succede l'unione.

Sarebbe bello, l'unione si costruisce cercando ciò che ci unisce, schiacciando sotto i piedi ciò che ci divide.

Mi sono spiegato? Come se in un matrimonio la moglie sa che non gli piacciono i carciofi, e tutti i giorni gli fa i carciofi, questo vuol dire che vuole separarsi se no, se vuole l'unione, e le piacciono moltissimo i carciofi lei si mangia i carciofi a mezzogiorno quando il marito è in mensa all'ufficio, giusto?

Dico delle scemenze, ma tanto per capire, perché se tu a mezzogiorno ti fai la fettina e alla sera i carciofi è come dire: te ne vai o no?

Mi sono spiegato?

15) Nel progetto che riguarda questa consacrazione c'è l'ambito della catechesi.

Allora vuol dire che nel progetto che riguarda questa consacrazione c'è l'ambito della catechesi.

Ora il verbo catecheo in greco vuol dire risonanza.

Cat-echeo non c'è l'eco? L'eco non è una risonanza.

Catecheo vuol dire la risonanza, vuol dire la testimonianza.

Naturalmente la catechesi non è più come 20 anni fa semplicemente il catechismo, perché noi stiamo vivendo ormai in un'epoca post-cristiana.

Quindi se si parla di catechisti si parla di evangelizzatori; questo significa che in questa esperienza di consacrazione in cui Dio vi ha chiamati, Lui richiede: unità e evangelizzazione.

Tant'è vero che la prima esperienza che vi è stata proposta quest'anno che risultati ha prodotto?

E si tratta della Madonna Pellegrina. Chi ha fatto questa esperienza della Madonna Pellegrina?

16) Potete dire se questa esperienza della Madonna Pellegrina ha prodotto questi due elementi: unità e catechesi?

Questa coppia, bene potete dire brevemente se questa esperienza della Madonna Pellegrina ha prodotto questi due elementi: unità e catechesi?

Unità nell'interno della famiglia, adesso vi do il criterio, voi pensateci, poi vi ascolterò come coppia che diate ciascuno la vostra testimonianza, cioè la Madonna Pellegrina è un'attività, vedete al numero 171, dell'Unione, lo è?

Sì, allora deve produrre i frutti dell'Unione Catechisti.

Allora ha prodotto, all'interno della famiglia, un senso, un movimento di unità?

Secondo ha prodotto, partendo dall'interno della famiglia la catechesi che abbraccia fuori della famiglia?

Quindi ha prodotto evangelizzazione?

Questi sono i due criteri per vedere se in questa attività voi avete modo di scoprire se questa è la nostra vocazione oppure no.

Voi avete fatto questa esperienza della Madonna Pellegrina? Quanti giorni fa?

Ci sono stati i due aspetti unità ed evangelizzazione? Cosa avete notato, per esempio nell'aspetto unità nella vostra famiglia?

Da cosa ve ne siete accorti? E la Catechesi?

Voi avete invitato delle persone al di fuori della vostra famiglia, e queste sono venute con che tipo di interesse?

Le persone che avete contattato al di fuori della parrocchia ora sono più attente ai valori spirituali?

17) Se avete testimonianze di cose che sono accadute in quella esperienza, scrivetele perché sono grazie che il Signore fa attraverso la vostra disponibilità

Se avete testimonianze di cose che sono accadute in quella esperienza, scrivetele perché poi nei ritiri li mettiamo in condivisione perché sono grazie che il Signore fa attraverso la vostra disponibilità.

Si è istaurato un legame di evangelizzazione con queste persone?

Perché è un tesoro prezioso che il Signore vi mette nelle mani, perché un giorno è dedicato a voi, un giorno dedicato agli altri, l'altro dedicato alla famiglia a cui darete la Madonna.

Quindi nel giorno dedicato agli altri il Signore vi dà un dono prezioso di evangelizzazione, questo vuol dire che le persone che sono toccate da quell'incontro di preghiera, possono ancora in qualche modo essere legate a voi, possono chiedervi aiuto, quindi voi siateci perché è catechesi.