La guida dello Spirito Santo

30-09-2006

Don Mauro Agreste

Indice

1) L'azione dello Spirito Santo
2) Lasciate che lo spirito di dio guidi la vita del cristiano
3) Il corso di vita nuova
4) La chiesa è stata inaugurata nel giorno di pentecoste
5) San Paolo spiegherà che la chiesa è il corpo di Cristo
6) Essere catechisti non significa semplicemente trasmettere nozioni su Gesù
7) Lo spirito di dio ci porta i sette doni
8) Voglio che lo Spirito Santo si manifesti nella mia vita
9) Lo Spirito Santo ti chiede di uscire fuori dal cerchio delle tue certezze
10) Bisogna "incontrare, conoscere, dimorare in dio" per giungere al paradiso
11) La differenza tra certezza e speranza
12) Il dono della fede è un' azione dello Spirito Santo
13) Con lo Spirito Santo diventiamo capaci di ricevere l'infinito amore di Dio
14) Nella potenza dello Spirito Santo, amiamo Dio come Dio vuole essere amato, cioè in modo totale
15) Posso amare Dio in modo eterno e infinito
16) Lo Spirito Santo ti guida con forza, con decisione, con chiarezza
17) La vita nuova di cui parla il vangelo è vivere per, con e in Cristo
18) L'esercizio dei carismi
19) Cosa bisogna dire alle persone che abbiamo di fronte?
20) È fondamentale usare i carismi, ma con la guida saggia di un bravo direttore spirituale
21) Non tutti i sacerdoti che incontrate sono dei direttori spirituali

1) L'azione dello Spirito Santo

L'azione dello Spirito Santo é la prerogativa senza della quale è impossibile essere veri testimoni di Cristo.

Non si tratta di entrare a far parte di un movimento, nello specifico nel Rinnovamento dello Spirito, chi ne fa parte ne fa parte.

Ma lo Spirito Santo è colui che ha inventato la Chiesa, non è posseduto da qualcuno, è il dono che Gesù Cristo ha voluto fare a tutta la Chiesa.

Quindi è evidente anche da quello che è scritto nella Bibbia, che la volontà di Dio è che tutti ricevano la vita nuova.

Ricevere la vita nuova non significa ricevere solo il Battesimo, ma significa vivere in una vita nuova e la vita nuova è la vita che Dio regala a tutti i suoi figli mediante lo Spirito Santo.

Allora quello che vi è proposto non è un insegnamento generico sull'azione dello Spirito Santo; certo è un testo di catechesi fenomenale.

2) Lasciate che lo Spirito di Dio guidi la vita del cristiano

Ma è soprattutto ciò che bisogna cominciare a praticare, cioè lasciare che lo Spirito di Dio guidi la vita del cristiano.

Se lo Spirito di Dio non guida la vita del cristiano sapete che cosa succede?

Che la vita del cristiano diventa un dovere, cioè si trasforma in religione non in vita nuova.

San Paolo nella lettera ai Romani nel capitolo 7 e in quelli precedenti, si ferma ad analizzare proprio la differenza che c'è tra la legge e lo Spirito, di cui tratterà nel cap. 8 e ci dice proprio che c'è questa grande difficoltà.

Se noi pensiamo di seguire Gesù Cristo secondo le opere della legge, facciamo un cammino, come abbiamo detto questa estate, carnale non spirituale, invece da tutti i cristiani, quindi a maggior ragione dai catechisti, significa che tu non vivi sotto la potenza dello Spirito, non sei efficace, perché trasmetti una religione e non una fede, trasmetti delle cose che debbono essere fatte e non una vita nuova.

3) Il corso di vita nuova

Si tratta di puntualizzare il motivo per cui in questa scuola si fa il corso di vita nuova, che troviamo sotto il titolo di "Destinati alla gloria".

Il corso di vita nuova, dicevo prima, è una cosa fondamentale, perché non si può essere né catechisti e neanche testimoni della fede in se stessi o per gli altri se non si è animati, sostenuti e guidati dalla potenza dello Spirito Santo.

Ingiustamente ancora oggi ci sono delle persone all'interno delle comunità cristiane che, lasciatemelo dire senza livore ovviamente, scioccamente pensano che la vita nuova o in generale la vita carismatica sia riservata agli appartenenti a certi movimenti carismatici, che esistono anche nella Chiesa cattolica.

È un'idea molto diffusa, ma è un'idea che non dovrebbe sussistere, perché è Gesù Cristo stesso che ha voluto donare alla Chiesa il dono dello Spirito.

4) La Chiesa è stata inaugurata nel giorno di Pentecoste

Anzi dirò di più, la Chiesa non è stata inaugurata se non nel giorno di Pentecoste.

Potremo dire che il giorno di Pentecoste è un po' come l'inaugurazione dell'esistenza della vita della Chiesa, perché certo se noi consideriamo la Chiesa semplicemente come la comunità dei credenti, allora sottolineiamo più l'aspetto comunitario orizzontale, ma se consideriamo il dato biblico che ci parla degli apostoli e di Maria Santissima riuniti nel cenacolo a pregare il Risorto e lì ricevono il dono dello Spirito, noi vediamo sì la comunità riunita, ma in dimensione verticale.

Cioè la cosa principale non è il "volemose bene", facciamo un grande girotondo, come siamo belli, siamo una comunità.

Invece l'aspetto che viene sottolineato è lo Spirito Santo che discende su di noi e ci fa una cosa sola con il Padre nel nome di Gesù.

Certo che c'è l'aspetto di diventare una cosa sola, però è ben chiaro che questo movimento viene dall'alto, non viene di fianco, non è un'esperienza orizzontale, ma verticale, viene da Dio.

Ora Dio ha voluto nel mondo che la Chiesa fosse il prolungamento della sua esistenza in mezzo a noi.

5) San Paolo spiegherà che la Chiesa è il Corpo di Cristo

Tant'è vero che san Paolo spiegherà tante volte nelle sue lettere che la Chiesa è il corpo di Cristo.

Se ad un certo momento noi vedessimo aprirsi quella porta ed entrare Gesù Cristo, ci stupiremmo di vedere anche tutti i segni che accompagnano la presenza di Dio?

Quindi se una persona di colpo guarisce o succedono prodigi, miracoli, guarigioni, liberazioni, voi vi stupireste di tutto questo? No!

Allora perché deve esserci tanto stupore se la comunità dei credenti che si chiama Chiesa, dovesse manifestare i segni della presenza di Dio nel mondo, c'è tanto da stupirsi? No.

Io mi stupisco per il fatto che nella comunità della Chiesa i segni della presenza di Dio sono così rari e io penso, ed è del tutto personale, che il Signore voglia che la sua presenza sia manifesta.

6) Essere catechisti non significa semplicemente trasmettere nozioni su Gesù

Ora, carissimi, non potete pensare che essere dei catechisti voglia semplicemente dire trasmettere delle nozioni su Gesù, perché questo lo può fare anche un professore ateo.

Sapete che nella ex Unione Sovietica c'erano le facoltà di ateismo, dove gli insegnanti conoscevano la Bibbia a memoria quasi, ma non avevano fatto esperienza di Gesù Cristo e quindi di Gesù Cristo parlavano come di una persona qualsiasi.

Quando noi non facciamo esperienza di Gesù Cristo, trasformiamo Gesù Cristo in un profeta, cioè in un grande uomo che dice delle cose giuste, non parliamo del figlio di Dio.

Se non conosciamo Gesù parleremo di Lui per sentito dire, che vuol dire Gesù sì ha detto cose bellissime, ci insegna a fare questo e quest'altro e useremo spesso il verbo dovere.

Quindi se volete fare un discernimento provate a pensare quando dovete parlare di Gesù agli altri usate spesso la Parola "dovere, dobbiamo, dovremmo, bisogna", ecc. perché state attenti se voi avete una vita spirituale, quello che avete di fronte probabilmente non ce l'ha e se tu usi queste parole: bisogna, dobbiamo, si deve ecc, tu butti addosso a quella persona degli obblighi, delle leggi, non gli hai fatto entrare Gesù, gli hai solo gettato addosso un'armatura di ferro, con la quale ci si protegge, ma non ti puoi neanche muovere.

Allora quello che è l'imperativo, cioè più urgente da fare è vivere l'intimità con Gesù Cristo, ma vivere l'intimità con Gesù Cristo è impossibile da fare se non siamo animati dallo Spirito di Dio.

Qualcuno dirà: eh, ma ho ricevuto la Cresima, quindi lo Spirito Santo ce l'ho!

È vero, ce l'hai, però l'azione dello Spirito si manifesta visibilmente in tanti modi.

7) Lo Spirito di Dio ci porta i sette doni

Perché se è vero che nella catechesi classica noi conosciamo che lo Spirito di Dio ci porta i famosi sette doni.

Però prima bisogna verificare dentro di noi se questi doni li abbiamo visti: sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà, timor di Dio se ci sono tutti; se li abbiamo constatati.

Conosciamo cosa sono i doni? Questi doni da dove arrivano a noi, come ci arrivano?

Per mezzo di chi ci arrivano? Su cosa si appoggiano, come si manifestano?

Tu devi sapere se lo Spirito Santo con i suoi doni si sta manifestando nella tua vita.

E poi, da questi doni scaturiscono i carismi; cosa sono i carismi?

Come si manifestano? Li ho sperimentati?

8) Voglio che lo Spirito Santo si manifesti nella mia vita

A monte di tutto questo, ma io coscientemente voglio che lo Spirito Santo si manifesti nella mia vita?

Ti sembra una domanda strana? Io voglio lasciarmi guidare dallo Spirito Santo?

lo sapete che è molto più comodo farsi guidare dalla legge che non dallo Spirito?

Perché la legge è statica, è cristallizzata, è stabile, lo Spirito no.

Inoltre la legge guarda all'esterno, lo Spirito guarda al tuo interno, quindi vivere secondo la legge ti può condurre all'ipocrisia, ma vivere secondo lo Spirito della legge ti conduce alla santità.

Gesù tante volte è stato in polemica con gli Scribi e i Farisei che Lui chiama ipocriti, non perché quello che facessero fosse sbagliato, facevano le cose giuste, ma per il motivo sbagliato, per sentirsi giusti, non per incontrarsi con Dio.

C'è differenza? Quindi si può essere ipocriti anche adesso?

Basta dire: ma io vado a messa tutte le domeniche, anche durante la settimana, dico due corone al giorno e faccio questo e faccio quell'altro, quindi sono a posto.

È sufficiente?

9) Lo Spirito Santo ti chiede di uscire fuori dal cerchio delle tue certezze

La guida dello Spirito Santo è più esigente, perché ti chiede di uscire fuori dal cerchio delle tue certezze.

Ti dice non prendere due tuniche, prendi solo il bastone, non la borsa dei soldi, non due sandali, vieni così come sei e va dove ti dico io.

Ora se una persona non è sufficientemente libera in se stessa guardate che non lo fa, non lo farà, perché la paura di uscire dall'Egitto dove c'è la carne e la pentola della cipolla è sempre grande; si preferisce stare nella schiavitù del passato piuttosto che affrontare il viaggio dell'esodo, che ti conduce non sai dove.

Certo, sai qual è il fine da raggiungere: andremo al monte di Dio e poi di lì alla terra promessa.

Cosa vuol dire? Andremo a conoscere, incontrare, dimorare in Dio per raggiungere il Paradiso.

10) Bisogna "incontrare, conoscere, dimorare in Dio" per giungere al paradiso

Bisogna incontrare, conoscere, dimorare in Dio per giungere al Paradiso, perché il Paradiso è dimorare in Dio con tutto ciò che esso comporta, ogni tipo di gioia e di felicità al grado massimo, con l'assenza totale di ogni tipo di difficoltà e di sofferenza per sempre.

In sintesi il Paradiso può essere definito in questo modo, non può essere capito, può solo essere sperimentato, da subito no, da subito c'è la speranza che alimenta questo incontro, perché la speranza è la certezza di quello che Dio ha promesso.

E Dio ha promesso questo: non siate turbati, dove vado io verrete anche voi, c'è molto posto se no ve l'avrei detto, voglio che dove vado io siate anche voi.

Questa è la promessa di Dio; se è una promessa vuol dire che è la sua volontà, Lui vuole che siamo con Lui e per essere con Lui è necessario credere che non vuol dire necessariamente capire, vuol dire accettare quello che Dio promette, anche se non lo posso capire fino in fondo.

11) La differenza tra certezza e speranza

Alberta chiede di chiarire la differenza tra certezza e speranza.

Si potrebbe paragonare alla certezza che una persona ha dentro di sé in seguito alla promessa che ha ricevuto da qualcuno di cui si fida.

Tu sei certa che quella persona ti porterà quanto promesso; hai una certezza che si basa sulla fiducia, non sull'evidenza.

Hai una certezza perché sai chi ti ha promesso quella cosa.

Se chi ti ha promesso quella cosa non è persona degna di fiducia, tu hai quella speranza o hai il dubbio?

Speri, ma la tua speranza è dominata dal dubbio non dalla certezza, perché non hai fede in quella persona.

Quando hai fede in Gesù Cristo qualunque cosa Lui dica tu sai che è vera e lo sai per molte ragioni.

Una di queste ragioni è che tutto quello che di Gesù Cristo è stato detto dai profeti e tutto ciò che Gesù Cristo ha detto in se stesso si è realizzato, quindi Egli è degno di fede: Però siamo ancora a livello mentale.

12) Il dono della fede è un'azione dello Spirito Santo

A livello spirituale il dono della fede è un'azione dello Spirito Santo che ti fa avere una unità con Gesù Cristo tale, per cui quello che dice Lui è quello che dici tu, per cui abbiate in voi i medesimi sentimenti che furono di Cristo Gesù; ciò che è dentro di Lui è dentro di te; tu vivi nella fede del Signore.

È un dono dello Spirito Santo, il dono della fede, che ci viene dato fin dal giorno del Battesimo: fede, speranza e carità.

C'è anche la speranza, ma non è la speranza mondana che è quella dominata dal dubbio, cioè a dire, ma?

Il dono della speranza, virtù teologale, vuol dire che è una sicurezza, Dio ti dà questa speranza.

Dio ti dà una Ferrari, ma finché tu non ci sali dentro e accendi il motore, in Ferrari non ci viaggi.

Allora è la stessa cosa: i doni li abbiamo, ma finché noi non li usiamo non si attivano.

Come faccio ad attivare il dono della fede o della speranza o della carità?

Devo essere nell'intimità, devo coltivare la comunione con Dio; ma come faccio a coltivare la comunione con Lui senza il dono dello Spirito Santo?

Come posso lasciarmi amare da Dio come Lui vuole amarmi, se non mi faccio dominare dallo Spirito Santo?

Come vuole amarci Dio, in modo limitato o in modo totale?

Cosa vuol dire amore totale nei nostri confronti?

Vuol dire che deve amare tutto di noi stessi? Quanto amore di Dio ci sta "dentro di noi"?

Sicuramente non ci entra tutto; ed è tutto l'amore che Dio ha? No.

E Dio vuole amarci solo con una piccola parte del suo amore oppure con tutto il suo amore?

Come facciamo allora a ricevere tutto il suo amore, visto che noi siamo limitati?

Gesù dice: ricevete lo Spirito Santo.

13) Con lo Spirito Santo diventimo capaci di ricevere l'infinito amore di Dio

Ricevendo lo Spirito Santo, diventiamo capaci di ricevere l'eterno, infinito, onnipotente amore di Dio, lo riceviamo e questa volta ci sta tutto, siamo amati completamente da Dio, perché l'infinito ed eterno amore di Dio finalmente "ci può stare" dentro di noi, perché avendo lo Spirito Santo, tutto l'amore di Dio ci sta.

Un amore che non ha confini, giusto? Come possiamo amare Dio?

Se dipendesse da noi, daremmo a Dio un ditale di amore nostro, ma in questo modo possiamo dire che amiamo Dio?

Lo amiamo quanto un ditale, quanto un bicchiere, un bottiglione ecc., ma questo significa amare una piccolissima parte di Dio.

14) Nella potenza dello Spirito Santo, amiamo Dio come Dio vuole essere amato, cioè nel modo totale

Ma avendo ricevuto lo Spirito di Dio noi riusciamo nella potenza dello Spirito Santo, noi amiamo Dio come Dio vuole essere amato, cioè in modo totale, fede speranza e carità; la carità è la grazia di Dio, lo Spirito Santo in azione che ama attraverso di noi totalmente Dio e Dio viene amato, da noi meschine creature, piccole, limitate, in modo totalmente, perché dentro di noi c'è lo Spirito Santo che è Dio e quindi è eterno e infinito e può amare il Padre nel Figlio in modo eterno e infinito.

Adesso capite perché nella scrittura si dice che per essere salvati basta credere?

Perché se io credo che lo Spirito Santo che mi ha donato Gesù Cristo attraverso la passione, morte e resurrezione dimora in me e mi ha salvato allora io ho ricevuto la capacità di essere amato da Dio in un modo che nessun uomo da solo potrebbe essere amato, perché nessun uomo potrebbe mai contenere l'eterno e infinito amore di Dio.

15) Posso amare Dio in modo eterno e infinito

Ma nello stesso tempo, posso amare Dio in un modo che nessun uomo da solo potrebbe fare, in modo eterno e infinito, perché lo Spirito santo dimora dentro di me, mi ha reso suo figlio.

Prologo di san Giovanni: "a coloro che hanno creduto, ha dato la possibilità di diventare figli di Dio, i quali non da volere di sangue né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati".

Lo Spirito Santo, diciamo nel credo Niceno-Costantinopolitano, è Signore e dà la vita.

Ma quale vita? La vita divina.

Siamo stati generati alla vita divina, è stata messa dentro di noi la vita di Dio stesso, per questo dentro di noi si è operato questa rivoluzione "copernicana" che l'uomo nella sua fragilità è diventato capace di cose strabilianti, basta che creda, che accetti il dono della vita nuova.

Per questo è fondamentale che il cristiano si renda conto che lo Spirito Santo non è semplicemente una forza, un venticello, un'acqua.

16) Lo Spirito Santo ti guida con forza, con decisione, con chiarezza

O lo Spirito Santo diventa colui che ti guida con forza, con decisione, con chiarezza attraverso i doni e i carismi, quindi attraverso anche le manifestazioni della sua azione oppure il cristiano sarà semplicemente un moralista, non ho niente contro i moralisti, ma intendo dire moralista nel senso di una persona che vive sotto l'egida dell'imperativo categorico, che si traduce così: tu devi!

Allora parlare di un cristiano che vive sotto l'imperativo categorico significa che si lascia guidare completamente dallo Spirito Santo?

Forse non lo sa neanche, forse nessuno glielo ha mai detto.

Voi che fate un cammino nella Chiesa da diverso tempo, quante volte avete sentito parlare della guida dello Spirito Santo? Poche volte.

Questo significa una grave carenza; e se noi assistiamo alla cristianizzazione è perché i cristiani, di Gesù Cristo, hanno fatto l'esperienze dell'imperativo categorico.

Quando si parla sulla Parola di Dio spesso volte sono delle riflessioni moralistiche: dobbiamo fare questo, dobbiamo fare quell'altro, bisogna qui, se facessero così.

Ma nessuno fa così o in quest'altro modo per partito preso; lo fa perché ha avuto una visione.

Io vado a studiare medicina, perché ho avuto la visione di me nel futuro che voglio fare il medico, per esempio, ma se nessun cristiano ha una visione, nel senso di dire cosa si aspetta Dio da me?

Come potrà capire che la vita cristiana non è semplicemente ubbidire a delle leggi, ma è invece entrare in una vita nuova?

Quando si parla di vita nuova, tante persone pensano una vita in cui si vuole fare il bene, ecc..

17) La vita nuova di cui parla il vangelo è vivere per, con e in Cristo

Ma la vita nuova di cui parla il Vangelo è vivere per con e in Cristo, cosa che non è possibile senza l'azione dello Spirito Santo, per questo il corso che porto avanti da diversi anni, è indirizzato a tutti coloro che vogliono donare la loro vita, che vuol dire il loro corpo, la loro mente e il loro Spirito a Dio, come dei veri credenti.

Vogliono la vita nuova, ossia vogliono mettere in secondo piano, l'imperativo categorico, e in primo piano la guida dello Spirito Santo, in pratica la vita nuova è la vita in cui lo Spirito Santo guida la vita di tutte le persone.

Ecco perché l'anno scorso si è affrontato il tema della comunità cristiana, cioè la Chiesa, cosa intendiamo per Chiesa, mistero e comunione, poi abbiamo affrontato i sacramenti e la liturgia e poi amore, testimonianza, missione.

Ora tutto questo itinerario sarà sterile se non sarà accompagnato individualmente dalla richiesta allo Spirito Santo di venire a inaugurare la vita nuova dentro di ciascuno di voi.

18) L'esercizio dei carismi

Tutto questo dovrebbe portarvi anche all'esercizio dei carismi; se non si esercitano i carismi l'azione dello Spirito Santo risulta essere povera.

Vi ricordo che i carismi li conoscerete meglio quest'anno perché li affronteremo e cercheremo di capire meglio.

Non si tratta di una conoscenza generica, ma si tratta di una conoscenza con lo scopo della efficacia, cioè voglio conoscere quali sono i carismi, perché li voglio mettere in pratica, voglio lasciare che lo Spirito Santo mi usi attraverso questi carismi.

Mi auguro che questa catechesi che avete già affrontato l'anno scorso, possa aver messo dentro di voi la chiarezza e il desiderio che tutto questo si realizzi.

Chi già partecipa a dei gruppi carismatici sa già e in qualche modo esercita già, gli altri che non fanno parte di gruppi carismatici non sono giustificati nel non esercitarli; devono chiedere che si preghi su di loro, perché l'azione dello Spirito Santo si possa realizzare e poi cominciare a vivere nella preghiera carismatica, perché lo Spirito Santo vi usi.

Anche tutta la vostra catechesi sarà completamente rivoluzionata, perché quando è lo Spirito Santo che parla dentro di voi, gli altri vi ascoltano, anzi anche voi vi ascoltate e vi stupite mentre parlate, perché se è lo Spirito Santo che sta parlando attraverso di voi.

19) Cosa bisogna dire alle persone che abbiamo di fronte?

Lui sa che cosa c'è bisogno di dire alle persone che sono di fronte a voi e voi non lo sapete, però vi accorgete di dire delle cose che non sapevate di poter dire, perché è lo Spirito Santo a fare certe cose che sapevate di non poter fare.

Naturalmente, voglio sottolineare con una grande forza, che i carismi non possono essere esercitati così indipendentemente dalla guida di santa madre Chiesa, perché la persona umana facilmente è influenzata dalle emozioni, da ciò che succede intorno a lei, dalle ferite del passato, dalla salute e può ingannarsi nell'esercitare un carisma che crede un carisma, in realtà è una emozione che viene espressa.

20) È fondamentale usare i carismi, ma con la guida saggia di un bravo direttore spirituale

Quindi è fondamentale che si possano usare i carismi, ma con la guida saggia di un bravo direttore spirituale, senza del quale i carismi non verificati possono diventate qualche cosa di umano, invece che di divino.

È chiaro? Per esercitare i carismi ci vuole una grande umiltà, perché chi pensa di essere un carismatico sicuramente non lo è.

Il dono dello Spirito ti rende umile.

C'è l'esperienza della Chiesa, la guida della Chiesa, sotto i pastori che lo Spirito Santo ha scelto; naturalmente vi ricordo questo aspetto: Il direttore spirituale è un sacerdote equilibrato e santa Teresa d'Avila diceva: o molto istruito o molto santo, meglio se tutti e due.

Quindi attenzione non è necessario che il tuo direttore spirituale sia per forza un carismatico, è necessario che sia una persona equilibrata e che sia libero, cioè che sappia riconoscere l'azione dello Spirito Santo.

Quindi può essere un dotto che dunque sapendo come lo Spirito Santo si esprime dice; sì, qui c'è l'azione dello Spirito Santo, vai avanti così.

Oppure un santo, il quale facendo esperienza quotidiana sente subito il profumo dell'incenso oppure la puzza dello zolfo.

Meglio se tutti e due, perché in questo caso hai una guida più veloce, non più santa, più veloce.

21) Non tutti i sacerdoti che incontrate sono dei direttori spirituali

Allora non tutti i sacerdoti che incontrate sono sicuramente dei direttori spirituali, sono dei sacerdoti che hanno una grazia speciale nel momento della confessione per guidare le anime e voi potete benissimo recarvi da un sacerdote, da un altro; quando verificate che il sacerdote non vi dice quello che vi piace sentir dire, ma vi dice quello che sentite che fa veramente il vostro bene, allora quello potrebbe essere il vostro direttore spirituale e gli chiederete se può seguirvi nel vostro cammino, dopodichè avrete un appuntamento almeno mensile rispettando i tempi; credo che sia una forma di carità e di cortesia il rispetto della puntualità.

Allora come lezione introduttiva credo che abbiamo riassunto quanto fatto l'anno scorso e preparato quello che ci aspetta in questo anno.