Come essere docili all'azione dello Spirito Santo

27-1-2007

Don Mauro Agreste

Indice

1) L'azione dello Spirito Santo che agisce nella vita dei credenti
2) Proprio perché abbiamo lo Spirito Santo il progetto di Dio si può realizzare dentro di noi
3) In ginocchio quando il sacerdote impone le mani sopra il calice e sopra le ostie
4) È consentito inginocchiarsi quando viene nuovamente esposta l'ostia per dire: beati gli invitati alla cena del Signore
5) Con il battesimo viene lo Spirito Santo e attiva i doni di fede, speranza e camita
6) Lo Spirito Santo agisce in modo stabile e in modo occasionale con i carismi
7) Vieni Spirito Santo aiutami con il dono del consiglio
8) Il carisma te lo da' quando ce n'è bisogno
9) Se una persona ricerca la verità e non cerca Dio, di chi si è fatto servo?
10) Se ascolti la tentazione invece di ascoltare lo Spirito Santo …
11) Attenzione a non lasciare spazio aperto al nemico di Dio
12) Persone che sono in cammino spirituale e non crescono mai
13) Come faccio a distinguere se è un carisma o no? discernimento impegnativo
14) Il Signore si serve di te e tu non andarlo a raccontare a nessuno
15) Bisogna crescere molto di più nell'umiltà'
16) Non appena è finito il servizio, ti riconsegno questo dono
17) L'umiltà ci tiene lontani dal pericolo di essere usati dal nemico di Dio

1) L'azione dello Spirito Santo che agisce nella vita dei credenti

Dicevamo la volta scorsa, parlando a proposito dell'azione dello Spirito Santo che agisce nella vita dei credenti, ed ha uno scopo e il suo scopo è quello di trasformare ogni credente, perché diventi secondo il sogno che Dio ha in se stesso.

E quando Dio sogna ciascuno di noi ci immagina che siamo delle persone umane perfette.

Ora dire persone umane perfette e dire persone umane come Gesù Cristo, è la stessa cosa, giusto?

Quindi il sogno di Dio Padre è che noi diventiamo come Gesù Cristo.

Ma noi da soli possiamo diventare come Gesù Cristo?

No, neanche se lo vogliamo con tutte le nostre forze, con tutta la nostra mente e con tutta la nostra anima; ci vuole l'aiuto diretto di Dio, perché tra noi e Dio si è instaurata una divisione incredibilmente grande a causa del peccato originale e questa divisione, questa frattura è colmata solo e unicamente da Gesù.

È quindi passando attraverso Gesù che noi possiamo essere cambiati e diventare veramente come Dio ci insegna.

Non è forse Gesù che ha detto: io sono la via, la verità e la vita.

Questo vuol dire che davvero è solo Lui la via della nostra salvezza, e perché tutto questo potesse realizzarsi dentro di noi Gesù Cristo ci ha data tante cose, ci ha dato i suoi insegnamenti, ci ha dato la dimostrazione della sua potenza, ci ha dato i sacramenti, ci ha dato la Chiesa, ci ha dato sua madre e l'ultima cosa che Gesù Cristo ci ha dato per la nostra salvezza si chiama Spirito Santo.

2) Proprio perché abbiamo lo Spirito Santo il progetto di Dio si può realizzare dentro di noi

Allora proprio perché abbiamo lo Spirito Santo tutto il progetto di Dio si può realizzare dentro di noi.

Progetto di Dio è farci diventare come Gesù, infatti con il battesimo noi diventiamo figli di Dio, nel Figlio di Dio ( Gesù Cristo ). ( …. per Cristo, con Cristo e in Cristo a te Dio Padre onnipotente, nell'unità dello Spirito Santo: ogni onore e gloria per tutti i secoli dei secoli ).

Qualcuno chiede se ci si alza in piedi e don Mauro risponde: no, ci si alza in piedi quando si dice mistero della fede; perché il mistero della fede è la passione, morte e risurrezione; la liturgia della Chiesa fa pregare dicendo: "annunziamo la tua morte Signore, proclamiamo, la tua resurrezione, nell'attesa della tua venuta", sono tre verbi che indicano un atteggiamento che visibilmente deve essere compreso.

Allora proclamare annunciare attendere, visibilmente non si fanno in ginocchio, perché l'annuncio si fa in piedi, la proclamazione si fa in piedi, l'attesa si fa in piedi.

Quindi al "mistero della fede" poiché i fedeli annunciano, proclamano e attendono l'atteggiamento che si deve avere nella situazione è in piedi.

3) In ginocchio quando il sacerdote impone le mani sopra il calice e sopra le ostie

Quindi in ginocchio dal momento stesso in cui il sacerdote impone le mani sopra il calice e sopra le ostie e quella è la discesa dello Spirito Santo, unitamente alle parole: "questo è il mio corpo e questo è il mio sangue", produce l'esistenza e la presenza reale e sostanziale di Gesù Cristo nelle sacre specie.

Quindi in segno di rispetto il credente che non ha problemi di salute si inginocchia.

Quando viene innalzata l'ostia e il calice il credente guarda e contempla e adora ciò che gli viene posto dinnanzi perché lo guardi, poi fa una riverenza con il capo quando il sacerdote si inchina o si inginocchia.

Ma quando il sacerdote dichiara: mistero della fede, l'assemblea si alza, perché deve annunciare, proclamare e aspettare e l'atteggiamento visibile della preghiera non può essere nella posizione di inginocchiati.

4) È consentito inginocchiarsi quando viene nuovamente esposta l'ostia per dire: beati gli invitati alla cena del Signore

È consentito inginocchiarsi, anche se non è richiesto, quando viene nuovamente esposta l'ostia per dire: beati gli invitati alla cena del Signore, questo è l'agnello di Dio che toglie il peccato del mondo, o Signore non sono degno, allora qui chi vuole può inginocchiarsi, non è più una richiesta esplicita come quella della consacrazione, ma alla seconda ostensione e quella dell'agnello di Dio, allora chi lo vuole può benissimo farlo, è cosa lodevole, ma non necessariamente esigita.

Alcuni hanno pensato che la liturgia vissuta con atteggiamenti e con movimenti più adeguati a quello che si dice fosse tutto un surplus; non è un surplus, perché se noi fossimo solo spiriti, invece siamo spiriti e corpo, quindi vuol dire che ci deve essere unità tra quello che si dice e quello che si fa.

Allora dicevamo che lo Spirito Santo vuole secondo il disegno di Dio padre che si realizzi in noi il progetto di Dio che è fare di noi i figli di Dio nel Figlio di Dio, unione, ma non confusione: Gesù Cristo è sempre Gesù Cristo e noi siamo sempre noi, però siamo in una unità tale con Lui che si chiama comunione, per cui noi siamo diventati così simili a Lui che chi vede noi vede Cristo.

Questo è il progetto di Dio.

Dio sa molto bene che dopo il peccato originale per noi è una cosa praticamente impossibile: impossibile per gli uomini, ma non presso Dio.

Infatti è vero, perché tutto potesse diventare possibile per gli uomini Dio ha scavalcato l'eternità, si è fatto vero uomo senza smettere di essere vero Dio e ha permesso che la potenza di Dio potesse confluire nell'umanità; l'infinito Dio che può starci tutto dentro l'uomo.

5) Con il battesimo viene lo Spirito Santo e attiva i doni di fede, speranza e carità

E dunque con il battesimo accade che ciò che sarebbe impossibile secondo la natura umana, diventa possibile secondo la grazia.

La grazia non è forse lo Spirito Santo in azione?

E dicevamo che lo Spirito Santo per poter realizzare questo disegno meraviglioso, che cosa fa?

Viene lo Spirito Santo e attiva dentro di noi quei doni che Dio ci fa sin dal momento del nostro battesimo che sono i doni di fede, speranza e carità.

Questi doni, virtù infuse, sono l'azione dello Spirito Santo nella nostro natura e hanno lo scopo di trasformarci a immagine e somiglianza di Dio, nel figlio di Dio.

Ora sappiamo che l'azione dello Spirito Santo è almeno di due qualità: l'azione stabile e l'azione occasionale ( non è il termine esatto, ma tanto per intenderci dirò così ).

L'azione stabile ci è assicurata dai doni e naturalmente da ciò che Gesù stesso ha istituito nella Chiesa che si chiamano i sacramenti.

I sacramenti sono i canali della grazia, vuol dire i canali entro cui passa lo Spirito Santo che agisce.

Allora però per parlare al di fuori dei sacramenti, lo Spirito Santo agisce anche al di fuori dei sacramenti?

6) Lo Spirito Santo agisce in modo stabile e in modo occasionale con i carismi

Si, agisce in un modo stabile e in un modo occasionale, modo occasionale sono i carismi.

I doni sono stabili perché servono per la nostra edificazione personale, fede, speranza e carità, sapienza, scienza, intelletto, consiglio, fortezza, pietà, timor di Dio.

Tutti doni stabili, servono per noi, per la nostra vita spirituale, per la nostra relazione con Dio e la relazione con il prossimo.

I carismi invece sono l'esercizio dell'amore di Dio che passa attraverso di noi, quindi Dio dà questi carismi quando c'è la necessità, non sempre.

Per esempio, una persona viene da te e ha molti dubbi di carattere spirituale, ti sottopone le sue domande e tu capisci che è una questione un po' complessa e dici: veramente non so se so rispondere a quello che mi stai chiedendo

7) Vieni Spirito Santo aiutami con il dono del consiglio

E invochi lo Spirito Santo, in un istante, vieni Spirito Santo aiutami con il dono del consiglio.

Lo Spirito Santo viene e ti ricorda tutte le cose che tu sapevi su quell'argomento.

Però tra tutte le cose che tu sai e quella persona c'è un abisso, perché magari è una che non va mai in chiesa, e quando tu dici "grazia" lei intende tutta un'altra cosa.

Che cosa accade in quel momento? Che lo Spirito Santo viene con il suo carisma di profezia e ti fa parlare con un linguaggio, con delle parole e con degli esempi tali che mentre quella persona mentre, tu stai "imparando" e ti rendi conto che si sta realizzando la parola di Gesù che diceva: "quando sarete posti in giudizio, non preparate la vostra difesa prima, perché verrà lo Spirito di Dio che parlerà al posto vostro" e vi rendete conto che veramente è lo Spirito Santo che vi ha fatto dire cose che già sapevate in un certo modo e cose che non conoscevate con questa chiarezza prima.

È il carisma della profezia, perché devi proferire la volontà di Dio; la volontà di Dio passa dentro di te, ti dà l'ispirazione istantaneamente la tua mente viene conformata, riesci a spiegare questa ispirazione che hai ricevuto con parole semplici, con degli esempi tali per cui quella persona impara, ma stai imparando anche tu.

Carisma di profezia. Poi vai a casa e vuoi dire lo stesso discorso a qualcuno, non riesci più a dirlo; hai delle idee più chiare su tante cose di prima, ma lo stesso discorso non riesci a farlo, allora tu capisci, ecco, veramente lo Spirito Santo si stava servendo di me in quel momento per far raggiungere l'amore di Dio Padre a quella creatura.

8) Il carisma te lo da' quando ce n'è bisogno

Carisma, te lo dà quando ce n'è bisogno, non te lo dà perché tu ti possa vantare.

Quello che è più straordinario è il fatto che lo Spirito Santo questo non è che voglia farlo con una o due persone, dieci persone; lo Spirito Santo per volontà di Dio Padre, lo vorrebbe fare con tutti e attraverso tutti.

Il problema è che ci sono tante persone che non conoscendo sufficientemente né la volontà del Padre, né quanto è scritto sulla Bibbia, né l'azione dello Spirito Santo, non seguono.

Poi ci sono altre persone che a causa delle ferite o delle situazioni loro personali, si vogliono servire dei doni dello Spirito Santo per averne un tornaconto di fama, di gloria mondana, si chiama la vanità e allora che cosa accade?

Che la persona crede di esercitare un carisma, in realtà sta solo cercando di mettere in luce se stessa e quando il carisma non c'è allora subentra la fantasia.

Solo che la fantasia potrebbe essere pilotata dal nemico di Dio, per cui ti fa vedere, ti fa sentire quello che non c'è, quello che non fa parte dell'ispirazione dello Spirito Santo, per questo motivo la lettera di Pietro dice: "i profeti siano sottomessi ai profeti", perché nessuna profezia è determinante in se stessa, bisogna che ci sia una concordanza e la prima concordanza è con la parola di Dio, la seconda concordanza è con l'insegnamento della Chiesa, la terza concordanza è se ci sono altre persone che in quel momento hanno ricevuto la medesima ispirazione.

Se non è così non puoi annunciarle queste cose, perché non è più carisma di profezia, ma è ricerca di vanità.

Ora quello che viene proclamato è poi la verità? Non è la verità, inoltre c'è un rischio peggiore.

9) Se una persona ricerca la verità e non cerca Dio, di chi si è fatto servo?

Se una persona ricerca la verità e non cerca Dio, di chi si è fatto servo?

Di se stesso oppure del diavolo, perché la vanità è sempre un difetto e può diventare anche un vizio.

Un vizio proviene da Dio? no.

San Paolo dice: "mi vanterò ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la grandezza di Dio."

Allora chi si vanta, si vanti del Signore e nel Signore.

Quando una persona cerca di essere applaudita, ricercata, osannata, omaggiata ecc., ma sta servendo Gesù Cristo o sta servendo se stesso?

E se sta servendo se stesso, per quale ragione? Perché ha una frustrazione, ha un complesso di inferiorità, perché così può far vedere agli altri che vale qualche cosa, che non è l'ultima ruote del carro; e se è tutto questo, allora chi è che gli suscita dentro di sé la ricerca di questa approvazione quasi come una sorta di vendetta a posteriori di tutte le difficoltà della vita? Lo Spirito Santo?

10) Se ascolti la tentazione invece di ascoltare lo Spirito Santo …

Allora se è una tentazione e tu ascolti quella tentazione invece di ascoltare lo Spirito Santo di Dio che ti dice: no, questa volta stai nel nascondimento.

Se è una tentazione il nemico di Dio avrà difficoltà a comunicarti delle cose occulte? No.

E quindi tu potrai dire: ecco, sento questo, sento quest'altro, cose vere che il nemico di Dio conosce, così tu hai l'impressione di avere un carisma.

Solo che non è stata un'ispirazione di Dio, è stata un'ispirazione del nemico di Dio.

Allora che cosa accade? Che il malcapitato profeta crede di avere espresso la volontà di Dio, la sfortunata assemblea crede di avere a che fare con un servo di Dio, in realtà tutti sono vittime di una tentazione di vanità e di una comunicazione spiritica, che si chiama chiaroveggenza, diagnosi a distanza, nell'ambito dello spiritismo.

E tutto questo è potuto avvenire non perché si sia fatta una seduta spiritica che abbia permesso a uno spirito negativo di condizionare la mente di tutti.

11) Attenzione a non lasciare spazio aperto al nemico di Dio

ma semplicemente perché l'individuo che doveva lasciarsi guidare dallo Spirito Santo, si è lasciato guidare dall'amor proprio, nella ricerca della vanità, quindi lontano dall'umiltà e ha lasciato campo libero e spazio aperto al nemico di Dio che si è servito di questa fragilità, di questa debolezza umana, che non è stata tenuta sotto controllo e il nemico di Dio si è inserito con una tentazione e poi con la guida delle menti attraverso la comunicazione di cose che lui conosce.

Il Vangelo di Matteo dice: quando lo spirito negativo viene cacciato da un luogo, ritorna nei luoghi da cui è stato cacciato e vede la casa pulita, ordinata; questo vuol dire che lui ci osserva, sa quali sono i nostri difetti, le nostre debolezze, le nostre aspirazioni e se c'è uno che si mette a sua disposizione per ricevere i suoi suggerimenti, perderà l'occasione il nemico di Dio di farlo?

Certamente no e quindi se trova un cuore impuro, ( che non è legato alla volontà di Dio ), che non vede l'ora di emergere in qualche situazione, di farsi notare, di farsi bello, pensando di usare dei carismi e non sono dei carismi, ecco che lo spirito negativo entra in quel modo di fare, in quella pseudo preghiera, la trasforma e tutta l'assemblea invece di fare un cammino spirituale fa semplicemente un cammino di curiosità.

12) Persone che sono in cammino spirituale e non crescono mai

Persone che sono continuamente in un cammino spirituale e non crescono mai, che sono continuamente alla ricerca di eventi straordinari, di immagini, di rivelazioni, di profezie, di sensazionalismo. della persona grandemente carismatica.

L'unico interesse per queste persone è le preghiere di guarigione e di liberazione.

Quando si parla invece di un cammino di santità autentico, fatto di mortificazione, fatto di offerta, fatto di penitenza, di catechetica, di approfondimento sulla verità del magistero della Chiesa, un cammino ecclesiale, cioè di far parte del Corpo di Cristo, di servizio, di donazione di sé, di nascondimento, in una parola in un cammino di santità che preveda l'umiltà, queste persone non sono mai impegnate su questo campo, sono sempre impegnate: "andiamo a san Damiano di Piacenza, perché lì appare la Madonna", dopo che tutti i vescovi hanno detto di non andare lì, perché non sono apparizioni autentiche.

Andiamo a Medjugorie perché ci sono i veggenti.

Se vuoi fare un pellegrinaggio, vai per pregare, non per vedere che faccia hanno i veggenti.

Andiamo da Padre Pio, perché fa le grazie! Ma per andare da Padre Pio devi andare in Paradiso e per andare in Paradiso non prendi il treno per san Giovanni Rotondo, ma prendi il treno della fede, della speranza e della carità, dell'umiltà, della perseveranza.

Vedete come è facile strumentalizzare l'azione dello Spirito Santo?

E mi fanno sempre pensare quelle parole di Gesù quando dice: "il peccato contro il Padre, contro il Figlio saranno perdonati, ma non contro lo Spirito Santo".

Cosi uno dice: io non bestemmierei mai lo Spirito Santo, per carità.

Già, perché strumentalizzare la sua opera non è come bestemmiarlo?

Cosa vuol dire strumentalizzare la sua opera? Strumentalizzarlo per i tuoi fini.

Allora poniamo molta attenzione, con questo io non voglio mica spaventarvi nel dire: allora poiché c'è questo non userò mai i carismi, perché questo non usare i carismi significa nello stesso modo bestemmiare lo Spirito Santo.

13) Come faccio a distinguere se è un carisma o no? discernimento impegnativo

Come faccio a distinguere se è un carisma o no?

È uno dei discernimenti più impegnativi e più necessari; ne parla anche sant'Ignazio negli esercizi spirituali, ma intanto nella parola di Dio, nel Nuovo Testamento le lettere di Paolo e degli altri Apostoli dicono: "ogni Spirito che riconosce Gesù Cristo venuto nella carne, viene da Dio, ogni Spirito che non riconosce Gesù Cristo come Dio venuto nella carne non viene da Dio".

Secondo criterio, lo Spirito Santo è la grazia che inabita te, vuol dire che è Lui che viene ad abitare te, non tu che lo possiedi.

Gesù dice: "ogni volta che avete compiuto il vostro dovere dite siamo servi inutili".

Da tutto questo possiamo avere una atteggiamento semplice?

Si, che ci può introdurre in un cammino di relativa sicurezza su questo ambito.

Il Signore si è servito di te per un dono, bene, non sappia la tua destra cosa ha fatto la tua sinistra.

Il Signore dice: quando digiuni profumati il capo, quando preghi non ti mettere in mezzo alla piazza, ecc.

14) Il Signore si serve di te e tu non andarlo a raccontare a nessuno

Questo sia il tuo atteggiamento, il Signore si serve di te e tu non andarlo a raccontare a nessuno, è un segreto tra lo sposo e la sposa, cioè tra Dio e l'anima.

Lui si è servito di te, bene, se vuoi parlane con Lui, ma non con il tuo fratello o la sorella, perché il tuo fratello o la tua sorella potrebbero avere due atteggiamenti: uno, ma tu sei un santo! e comincia a idolatrarti e tu senza accorgertene cadi nella vanità.

Secondo, il tuo fratello potrebbe dire: ma allora io non valgo niente, Dio non mi ama!

E potrebbe cadere in una crisi di fede.

Il segreto tra Dio e l'anima deve restare tra Dio e l'anima; con chi ne puoi parlare?

Solo con il tuo confessore, con il tuo direttore spirituale, il quale ti dirà: va bene, procedi in questo modo, fai attenzione a questo aspetto, mi raccomando se il Signore ti dà delle grandi manifestazioni devi crescere molto di più nell'umiltà.

15) Bisogna crescere molto di più nell'umiltà'

Nessuno sappia le tue capacità, i tuoi risultati, le tue competenze, perché questo è orgoglio, e nell'orgoglio può nascere un fiore di Dio? No.

Quindi, attenzione, il discernimento degli spiriti è chiedere la capacità di distinguere se quello che c'è in me proviene da me stesso, proviene dallo Spirito negativo o proviene dallo Spirito di Dio; non sai se questa cosa buona è venuta dalla tua fantasia, se è una ispirazione di Dio oppure se è una sensazione, nel dubbio, se è una cosa buona falla, però se non sei sicuro che sia una cosa buona, non fare niente.

Ci sono due interruttori, uno accende le luci, l'altro fa scoppiare una bomba, ma tu non sai quale dei due è, cosa fai rischi? No.

nel dubbio di fatto, non si fa niente, aspetti; se però quello che senti dentro di te è una cosa buona, però hai paura di te stesso che facendo questa cosa buona possa crescere dentro di te l'orgoglio, allora tu farai la cosa buona però nello stesso tempo pregherai il Signore che ti tenga nella umiltà, dopo di ché non racconterai a nessuno quello che è avvenuto e i risultati che sono accaduti se non al tuo direttore spirituale, per sapere se hai fatto bene o se non hai fatto bene.

16) Non appena è finito il servizio, ti riconsegno questo dono

Terza cosa, non appena è finito il servizio che devi fare per il Signore, con il Signore, allora tu dirai: Signore, ti riconsegno questo dono che mi hai dato adesso; se è una cosa che viene da te, se Tu vuoi ridammelo; se non viene da te io non la voglio e non ci attacco il cuore, non mi metto a ricordare, perché il ricamarci sopra fa crescere più o meno inconsapevolmente la vanità.

17) L'umiltà ci tiene lontani dal pericolo di essere usati dal nemico di Dio

Allora voi capite perché è necessaria l'umiltà, perché l'umiltà ci tiene lontani dal pericolo di essere strumentalizzati dal nemico di Dio, che voglia rovinare i carismi, farli diventare non dei carismi, ma dei domini.

Il dominio dello Spirito diabolico sulla vita di colui che esercita questo potere e l'assemblea, diventi un sacerdote inconsapevole del nemico di Dio, mentre tu pensavi di essere al servizio del Signore.

Spero di essere stato sufficientemente chiaro su questo, se avrete delle domande me le porrete nella prossima volta, cerchiamo di andare avanti su questo schema dei tre poteri di Gesù Cristo che si concretizzano in noi per l'azione dello Spirito.