Ciò che esprime nella Cresima il segno dell'olio

Scheda N° 15

Il segno dell'olio esprime ciò che Dio con la Cresima vuole operare in noi.

Il segno del sigillo-sfraghis, durante la Cresima, viene fatto sulla fronte dei cresimandi con l'olio.

Dio, per comunicare la sua presenza in noi, sceglie come mezzo qualche elemento materiale.

Dio non fa questa scelta a casaccio, ma prende quella materia che in se stessa e secondo l'uso della gente indica ed esprime quello che Dio vuole operare attraverso quella materia stessa.

È come quando noi vogliamo esprimere un sentimento o manifestare la nostra partecipazione verso una persona per certe circostanze particolari, usiamo un oggetto o un gesto che in se stesso nell'uso comune esprime il nostro sentimento e la nostra partecipazione:

es. i regali per certi compleanni o anniversari o feste …

Il Signore per i Sacramenti ha scelto come mezzo di comunicazione della sua presenza quegli elementi materiali che anche esternamente esprimessero ciò che Lui voleva operare nella nostra persona:

es. per l'Eucarestia sceglie il pane, che indica in se stesso e secondo l'uso comune della gente nutrimento, appunto ciò che il Signore vuol portare con l'Eucarestia.

Per il Battesimo sceglie l'acqua, che indica purificazione, rinnovamento, fecondazione per una crescita muova.

Per la Cresima ha scelto l'olio, perché l'olio in se stesso e nell'uso comune della gente esprime ciò che Dio vuole operare in noi attraverso il sacramento della Cresima.

Nel mondo sportivo antico l'olio era usato nelle lotte agonistiche:

prima che i lottatori scendessero in campo venivano completamente unti, in modo che il loro corpo fosse reso scivoloso alla presa dell'avversario e quindi imprendibile.

Dunque la presenza dello Spirito Santo, che viene comunicata attraverso l'olio nella Cresima, è una presenza che vuole rendere forti, partecipando con sé alla lotta contro "l'avversario che come leone ruggente si aggira cercando chi divorare" ( 1 Pt 5,8-9 ).

È una presenza che ci vuole dare coraggio nel buttarci nella lotta, nonostante la nostra debolezza, perché nella lotta non siamo soli.

Nel mondo medico antico l'olio era il medicamento più comune che si usava sulle ferite , perché non si prendessero infezioni.

L'olio veniva sparso sulla ferita in modo che così non entrassero germi di infezioni e quindi conseguenze mortali. ( cfr. Parabola del Samaritano Lc 10,25-37 )

Dunque la presenza dello Spirito Santo, che ci viene comunicata attraverso l'olio della Cresima, è una presenza che, nonostante le ferite e le sconfitte, ci dà la possibilità di guarigione e di ripresa.

La ferita o la sconfitta non ha mai conseguenze irreparabili, al punto da renderci definitivamente finiti.

Nel mondo antico della Bibbia l'olio si usava per ungere profeti e sacerdoti, che così diventavano persone sacre con un compito specifico da svolgere.

Samuele va a casa di Iesse e per comando di Dio unge con l'olio Davide, consacrando così la sua persona e dandogli il compito di re:

"Il Signore disse a Samuele: riempi di olio il tuo corno e parti.

Ti ordino di andare da Iesse, perché tra i suoi figli mi sono scelto un re …

Io ti indicherò quello che dovrai fare e tu ungerai colui che io ti indicherò;

non guardare al suo aspetto né all'imponenza della sua statura perché io non guardo ciò che guarda l'uomo. L'uomo guarda l'apparenza, il Signore guarda il cuore".

Samuele fece quello che il Signore gli aveva comandato.

Iesse presentò a Samuele i suoi sette figli e Samuele disse a Iesse:

"Il Signore non ha scelto nessuno di questi.

Samuele chiese a Iesse: sono qui tutti i giovani?

Rispose Iesse: rimane ancora il più piccolo che ora sta a pascolare il gregge.

Samuele ordinò a Iesse: manda a prenderlo, perché non ci mettiamo a tavola prima che egli sia venuto qui.

Quegli mandò a chiamarlo e lo fece venire.

Era fulvo, con begli occhi e gentile di aspetto.

Disse il Signore: alzati e ungilo: è lui!

Samuele prese il corno dell'olio e lo consacrò con l'unzione in mezzo ai suoi fratelli , e lo spirito del Signore si posò su Davide da quel giorno in poi." ( 1 Sam 16,1ss )

Così anche per nominare i sacerdoti, l'olio, contenuto in un corno, veniva versato sul capo in modo che scendesse su tutta la persona fino agli orli del manto:

"Quando Aronne viene consacrato sacerdote, gli viene versato olio profumato sul capo, che scende sulla barba, sull'orlo della sua veste". ( Sal 133,2 )

Con l'olio, attraverso un rito, sono rese sacre non solo le persone, ma anche le cose che sono destinate ad una funzione particolare.

Dice il Signore a Mosè:

"Farai l'olio per l'unzione sacra, un unguento composto secondo l'arte del profumiere:

sarà l'olio per l'unzione sacra.

Con esso ungerai la tenda delle adunanze, l'arca della Testimonianza, la tavola e tutti i suoi accessori.

Consacrerai tutte queste cose, le quali diventeranno santissime.

Ungerai anche Aronne e i suoi figli e li consacrerai perché esercitino il mio sacerdozio". ( Es 30,22 )

Dunque l'olio rende sacre le persone e le cose.

Sacro e santo è ciò che non deperisce, non si logora, rimane intatto, come in Dio che è santo e che quindi rimane immutabile, eterno, non deperibile.

Allora l'olio, attraverso cui viene amministrata la Cresima, rende sacra la persona, cioè la conserva dal deperimento e dal logoramento, appunto perché entra la presenza dello Spirito Santo.

È l'innesto in una sorgente di "acqua viva e zampillante";

è l'aggancio di un "tralcio alla vite", "Gesù le disse:

"Io sono la resurrezione e la vita.

Chi crede in me, anche se muore, vivrà; anzi, chi vive e crede in me non morirà mai". ( Gv 11,25 )

Perciò Pietro dice: "Benedetto sia Dio, il Padre del Signore nostro Gesù Cristo!

Egli ha avuto tanta misericordia per noi che ci ha fatto rinascere:

risuscitando Gesù Cristo dai morti, egli ci ha dato una vita nuova.

Così ora abbiamo una speranza viva, perché siamo in attesa di ottenere quell'eredità che Dio ha preparato nei cieli.

Un'eredità sicura, che non va in rovina e non marcisce", ( 1 Pt 1,4 )

Dunque l'olio, attraverso cui entra lo Spirito Santo in noi nella Cresima, rende sacra la nostra persona, cioè la rende eterna, immarcescibile.

Ma nello stesso tempo quella presenza dello Spirito Santo ci affida un compito, come è stato per Davide , Aronne …

Ogni dono di Dio è in funzione del "bene comune".

Vedremo in seguito qual è il compito che Dio ci affida consacrando la nostra persona attraverso la presenza dello Spirito Santo, che ci è comunicata nella Cresima attraverso l'olio.