Disposizioni richieste per fare una Santa Comunione

Scheda N° 25

La comunione con il corpo e il sangue di Gesù nell'Eucarestia richiede buone disposizioni mancando le quali, pur ricevendo il corpo di Cristo, non si fa comunione con Lui.

Per fare una buona comunione si richiede:

1. essere in grazia di Dio, cioè il non avere sulla coscienza peccati gravi

2. sapere e pensare chi si va a ricevere, cioè credere nella presenza di Gesù nell'Eucarestia ed avere un sincero desiderio di riceverlo con amore, umiltà e modestia

3. osservare il digiuno eucaristico che consiste nell'astenersi, un'ora prima della comunione, dai cibi e dalle bevande alcoliche, eccetto l'acqua naturale.

Note

- L'acqua non rompe il digiuno

- Gli infermi, anche non degenti, possono prendere, senza limiti di tempo, bevande non alcoliche e qualunque medicina, sia solida che liquida

- In pericolo di morte può fare la comunione anche chi non è digiuno

- Si ha l'obbligo di ricevere l'eucarestia a Pasqua e in pericolo di morte, a cominciare da quando si ha l'uso della ragione a sette anni

- È buona cosa ricevere Gesù almeno ogni domenica quando si partecipa alla S. Messa.

La comunione ben fatta:

· conserva e accresce la grazia

· rimette i peccati Veniali e preserva dai mortali

· dà spirituale consolazione, accrescendo la carità e la speranza della vita eterna.

Sintesi sull'Eucarestia

Gesù dice: "Io sono il pane vivo, disceso dal cielo.

Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno…

Chi mangia la mia Carne e beve il mio Sangue ha la vita eterna… dimora in me e io in lui". ( Gv 6,51.54.56 )

L'Eucaristia è il cuore e il culmine della vita della Chiesa, poiché in essa Cristo associa la sua Chiesa e tutti i suoi membri al proprio sacrificio di lode e di rendimento di grazie offerto al Padre una volta per tutte sulla croce:

mediante questo sacrificio egli effonde le grazie della salvezza sul suo Corpo, che è la Chiesa.

La celebrazione eucaristica comporta sempre la proclamazione della Parola di Dio, l'azione di grazie a Dio Padre per tutti i suoi benefici, soprattutto per il dono del suo Figlio, la consacrazione del pane e del vino e la partecipazione al banchetto liturgico mediante la ricezione del Corpo e del Sangue del Signore.

Questi elementi costituiscono un solo e medesimo atto di culto.

L'Eucaristia è il memoriale della Pasqua di Cristo cioè dell'opera della salvezza compiuta per mezzo della vita, della morte e della Risurrezione di Cristo, opera che viene resa presente dall'azione liturgica.

È Cristo stesso, sommo ed eterno sacerdote della Nuova Alleanza, che, agendo attraverso il ministero dei sacerdoti, offre il sacrificio eucaristico.

Ed è ancora lo stesso Cristo, realmente presente sotto le specie del pane e del vino, l'offerta del sacrificio eucaristico.)

Soltanto i sacerdoti validamente ordinati possono presiedere l'Eucaristia e consacrare il pane e il vino perché diventino il Corpo e il Sangue del Signore.

I segni essenziali del sacramento eucaristico sono il pane di grano e il vino della vite, sui quali viene invocata la benedizione dello Spirito Santo e il sacerdote pronunzia le parole della consacrazione dette da Gesù durante l'ultima Cena:

"Questo è il mio Corpo dato per voi… Questo è il calice del mio Sangue…".

Mediante la consacrazione si opera la transustanziazione del pane e del vino nel Corpo e nel Sangue di Cristo.

Sotto le specie consacrate del pane e del vino, Cristo stesso, vivente e glorioso, è presente in maniera vera, reale e sostanziale, il suo Corpo e il suo Sangue, con la sua anima e la sua divinità.

In quanto sacrificio, l'Eucaristia viene anche offerta in riparazione dei peccati dei vivi e dei defunti, e al fine di ottenere da Dio benefici spirituali o temporali.

Chi vuole ricevere Cristo nella Comunione eucaristica deve essere in stato di grazia.

Se uno è consapevole di aver peccato mortalmente non deve accostarsi all'Eucaristia senza prima aver ricevuto l'assoluzione nel sacramento della Penitenza.

La santa Comunione al Corpo e al Sangue di Cristo accresce in colui che si comunica l'unione con il Signore, gli rimette i peccati veniali e lo preserva dai peccati gravi.

Poiché vengono rafforzati i vincoli di carità tra colui che si comunica e Cristo, ricevere questo sacramento rafforza l'unità della Chiesa, Corpo mistico di Cristo.

La Chiesa raccomanda vivamente ai fedeli di ricevere la santa Comunione ogni volta che partecipano alla celebrazione dell'Eucaristia;

ne fa loro obbligo almeno una volta all'anno.

Poiché Cristo stesso è presente nel Sacramento dell'altare, bisogna onorarlo con un culto di adorazione.

La visita al Santissimo Sacramento " è prova di gratitudine, segno di amore e debito di riconoscenza a Cristo Signore ".

Poiché Cristo è passato da questo mondo al Padre, nell'Eucaristia ci dona il pegno della gloria futura presso di lui:

la partecipazione al Santo Sacrificio ci identifica con il suo Cuore, sostiene le nostre forze lungo il pellegrinaggio di questa vita, ci fa desiderare la vita eterna e già ci unisce alla Chiesa del Cielo, alla Santa Vergine Maria e a tutti i Santi. ( CCC 1406 - 1418 )