Atto finale Helsinki

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6. Cooperazione in altri settori

Sviluppo dei trasporti

Gli Stati partecipanti,

Considerando che il miglioramento delle condizioni dei trasporti costituisce uno dei fattori essenziali allo sviluppo della Cooperazione fra loro,

Ritenendo che si debbano incoraggiare lo sviluppo dei trasporti e la soluzione dei problemi esistenti, utilizzando i mezzi nazionali ed internazionali appropriati,

Tenendo conto dei lavori svolti su tali questioni dalle organizzazioni internazionali esistenti, particolarmente dal Comitato dei trasporti interni della Commissione Economica per l'Europa delle Nazioni Unite,

constatano che la rapidità del progresso tecnico nei vari campi dei trasporti rende auspicabile uno sviluppo della loro cooperazione e un aumento degli scambi di informazioni fra loro;

si pronunciano in favore di una semplificazione e di una armonizzazione delle formalità amministrative nel campo dei trasporti internazionali, in particolare alle frontiere;

ritengono opportuno favorire, tenendo conto delle particolari condizioni nazionali in tale settore, l'armonizzazione delle disposizioni amministrative e tecniche nel campo della sicurezza dei trasporti stradali, ferroviari, fluviali, aerei e marittimi;

esprimono la loro volontà di favorire lo sviluppo dei trasporti interni internazionali dei passeggeri e delle merci nonchè delle possibilità di partecipazione appropriata ai detti trasporti sulla base di vantaggi reciproci;

si pronunciano, nel rispetto dei loro diritti e dei loro impegni internazionali, in favore dell'eliminazione delle disparità derivanti dalle disposizioni di legge che regolano la circolazione sulle vie navigabili interne sottoposte a convenzioni internazionali e, in particolare, della disparità nell'applicazione di tali regimi;

e, a tal fine, invitano gli Stati membri della Commissione Centrale del Reno, della Commissione del Danubio e di altri organi competenti a sviluppare i lavori e gli studi in corso, in particolare in seno alla Commissione Economica per l'Europa delle Nazioni Unite;

esprimono la loro volontà, al fine di migliorare il traffico ferroviario internazionale e con il dovuto rispetto dei loro diritti e impegni internazionali, di adoperarsi per eliminare le difficoltà derivanti dalle disparità delle disposizioni internazionali legali vigenti che regolano il traffico ferroviario reciproco delle persone e delle merci fra i loro territori;

formulano il voto per una intensificazione dei lavori delle organizzazioni internazionali esistenti nel campo dei trasporti, in particolare di quelli del Comitato dei Trasporti Interni della Commissione Economica per l'Europa delle Nazioni Unite, e esprimono la loro intenzione di contribuirvi con i loro sforzi;

considerano che l'esame da parte degli Stati partecipanti della possibilità della loro adesione a diverse convenzioni o ad organizzazioni internazionali specializzate in materia di trasporti, nonchè i loro sforzi tesi all'attuazione delle convenzioni una volta ratificate, potrebbero contribuire al rafforzamento della loro cooperazione in questo campo.

Promozione del turismo

Gli Stati partecipanti,

Consapevoli del contributo che il turismo internazionale apporta allo sviluppo della comprensione reciproca tra i popoli, a una più vasta conoscenza delle realizzazioni di altri paesi in diversi settori, nonché al progresso economico, sociale e culturale,

Riconoscendo l'interdipendenza tra lo sviluppo del turismo e le misure prese in altri settori dell'attività economica esprimono la loro intenzione di incoraggiare l'incremento del turismo sia su base individuale che di gruppo, in particolare:

- incoraggiando il miglioramento delle infrastrutture turistiche e la cooperazione in questo campo;

- incoraggiando l'attuazione di piani turistici comuni, ivi inclusa la cooperazione tecnica, in particolare quando lo suggeriscano la vicinanza territoriale e la convergenza degli interessi turistici;

- incoraggiando lo scambio di informazioni, inclusi le pertinenti leggi e disposizioni, gli studi, i dati e la documentazione riguardanti il turismo, e migliorando le statistiche allo scopo di facilitarne la comparabilità;

- trattando con spirito positivo le questioni relative alla concessione di mezzi finanziari per i viaggi turistici all'estero, tenendo conto delle loro possibilità economiche, nonché quelle relative alle formalità necessarie per tali viaggi, tenendo conto di altre disposizioni sul turismo adottate dalla Conferenza;

- facilitando le attività delle agenzie di viaggio estere e delle società estere di trasporto di passeggeri intese a promuovere il turismo internazionale;

- incoraggiando il turismo al di fuori dei periodi di alta stagione;

- esaminando le possibilità di scambio di specialisti e studenti nel campo del turismo, al fine di migliorare le loro qualifiche;

- promuovendo conferenze e simposi sulla pianificazione e sullo sviluppo del turismo;

ritengono desiderabile condurre, nell'appropriato ambito internazionale e con la cooperazione degli organismi nazionali competenti, studi dettagliati sul turismo, in particolare:

- uno studio comparato sullo status e sulle attività delle agenzie di viaggio nonché sui mezzi e modi di una migliore cooperazione fra esse;

- uno studio dei problemi posti dalla concentrazione stagionale delle vacanze, con lo scopo finale di incoraggiare il turismo al di fuori dei periodi di punta;

- studi dei problemi posti nelle zone dove il turismo ha provocato danni all'ambiente;

considerano altresì che le parti interessate potrebbero desiderare di studiare le seguenti questioni:

- l'unificazione in materia di classificazione alberghiera; e

- itinerari turistici che comprendono due o più paesi, si adopereranno, ove possibile, per assicurare che lo sviluppo del turismo non rechi pregiudizio all'ambiente ed al patrimonio artistico, storico e culturale nei loro rispettivi paesi;

proseguiranno la loro cooperazione in materia di turismo sul piano bilaterale e multilaterale al fine di realizzare gli obiettivi soprammenzionati.

Aspetti economici e sociali del lavoro migrante

Gli Stati partecipanti, Considerando che i movimenti dei lavoratori migranti in Europa hanno assunto dimensioni notevoli e che costituiscono un importante fattore economico, sociale e umano, sia nei paesi ospiti che nei paesi di origine,

Riconoscendo che le migrazioni di lavoratori hanno anche dato origine a un certo numero di problemi economici, sociali, umani e di altro genere sia nei paesi di immigrazione che nei paesi di origine,

Tenendo debitamente conto delle attività in questo campo della organizzazioni internazionali competenti, in particolare dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro,

sono del parere che i problemi sollevati sul piano bilaterale dalla migrazione dei lavoratori in Europa come pure fra gli Stati partecipanti debbano essere trattati dalle parti direttamente interessate, allo scopo di risolvere tali problemi nel loro reciproco interesse, in considerazione della preoccupazione di ciascuno Stato interessato di tenere debitamente conto delle necessità che derivano dalla sua situazione socioeconomica,

avuto riguardo all'obbligo di ciascuno Stato di conformarsi agli accordi bilaterali e multilaterali di cui è parte, e avendo presenti gli obiettivi seguenti:

incoraggiare gli sforzi dei paesi d'origine diretti ad aumentare le possibilità di impiego per i loro cittadini nei loro stessi territori, in particolare sviluppando una cooperazione economica adeguata a questo scopo ed adatta ai paesi ospiti e ai paesi interessati;

assicurare, grazie alla cooperazione fra il paese ospite ed il paese d'origine, le condizioni in cui possa avvenire il movimento ordinato dei lavoratori, proteggendo, nel contempo, il loro benessere personale e sociale e organizzare, all'occorrenza, il reclutamento ed una elementare preparazione linguistica e professionale dei lavoratori migranti;

assicurare la parità di diritto fra i lavoratori migranti e i cittadini del paese ospite per quanto concerne le condizioni di impiego e di lavoro nonché di assicurazione sociale, ed adoperarsi per garantire che i lavoratori migranti possano godere di condizioni soddisfacenti di vita e particolarmente di alloggio;

far in modo, per quanto possibile, che i lavoratori migranti fruiscano delle stesse possibilità dei cittadini dei paesi ospiti nel trovare altri impieghi convenienti in caso di disoccupazione;

considerare favorevolmente che ai lavoratori migranti venga concessa una formazione professionale e che, per quanto possibile, la lingua del paese ospite venga loro insegnata gratuitamente, nell'ambito della loro occupazione;

confermare il diritto dei lavoratori migranti di ricevere, per quanto possibile, un'informazione regolare nella loro lingua, riguardante sia il loro paese di origine che il paese ospite;

assicurare che i figli dei lavoratori migranti stabiliti nel paese ospite abbiano accesso all'istruzione ivi normalmente impartita alle stesse condizioni dei bambini di quel paese e, inoltre, permettere loro di ricevere una istruzione supplementare nella loro lingua, cultura nazionale, storia e geografia;

tener presente che i lavoratori migranti, particolarmente quelli che hanno acquisito qualifiche, al rientro nei loro paesi dopo un certo periodo di tempo, possono contribuire a ovviare alla penuria di manodopera qualificata nel loro paese di origine;

facilitare, in tutta la misura del possibile, la riunificazione dei lavoratori migranti con le loro famiglie;

considerare con favore gli sforzi effettuati dai paesi d'origine per attirare il risparmio dei lavoratori migranti allo scopo di accrescere, nel quadro del loro sviluppo economico, le possibilità di impiego appropriate agevolando così il reinserimento di tali lavoratori al loro ritorno.

Formazione dei quadri

Gli Stati partecipanti,

Consapevoli dell'importanza che rivestono la formazione e il perfezionamento dei quadri e dei tecnici per lo sviluppo economico di ciascun paese, si dichiarano disposti ad incoraggiare la cooperazione in questo campo, in particolare promuovendo lo scambio di informazioni sulle istituzioni, sui programmi e sui metodi di formazione e perfezionamento per quadri e tecnici nei diversi settori dell'attività economica, specialmente in quelli della gestione, della pianificazione pubblica, dell'agricoltura e delle tecniche bancarie e commerciali;

ritengono auspicabile sviluppare, in condizioni reciprocamente accettabili, scambi di quadri e di tecnici, in particolare mediante attività formative le cui modalità, durata, finanziamento, livelli di formazione e di qualificazione dei potenziali partecipanti - dovrebbero essere discusse dagli organismi competenti ed interessati degli Stati partecipanti;

si dichiarano favorevoli ad esaminare, attraverso canali appropriati, le possibilità di cooperare all'organizzazione e all'attuazione della formazione professionale sul posto di lavoro, più particolarmente nelle professioni che implicano le tecniche moderne.

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