Economia e morale

Storia e teoria del problema

Giacomo Soleri Ed. Borla 1960

( Sintesi divulgativa ordinata secondo il testo originale a cura di Riccardo Mottigliengo - Natale 1999 )

Introduzione

Il problema e la ricerca

1. I termini del problema ( pag. 5-6 )

Intercorrono rapporti, e di quale natura, tra economia e morale; oppure le due discipline sono irrelative e indipendenti?

Se nessun rapporto intercorre tra le due discipline, la morale perderà il suo carattere di universalità onnicomprensiva dell'agire umano: non potendo più pronunziarsi su azioni umane che siano dettate essenzialmente e decisamente da motivazioni di ordine economico ed abbiano per oggetto questioni di interesse utilitario.

Di conseguenza, l'attività economica potrà e dovrà adottare quale criterio del suo agire, l'utilità pura e semplice del singolo o della collettività, senza alcun riguardo a motivazioni d'altro genere.

La scienza economica moderna è nata, ed ha preteso svolgersi, appunto indipendentemente dalla morale tradizioale e comune.

L'esplicita ed espressa intenzione degli economisti è di prescindere da ogni considerazione morale ... i sistemi economici aspirarono a costituirsi come amorali: nè pro nè contro ma fuori della morale.

Anche se poi impiantarono un nuovo principio supremo e ispirante tutta l'attività umana: l'utile soppiantante l'etico.

2. L'itinerario della ricerca ( pag. 6-10 )

Indagare se esistano o meno tali rapporti [ tra economia e morale ]: fondare e motivare la risposta in merito, sia essa positiva o negativa; e, in caso sia positiva, delineare sostanzialmente i rapporti predetti.

[ I ] moralisti sostengono l'esistenza di un nesso tra economia e morale e rivendicano il loro diritto di intervento nel campo economico ... non per una valutazione della metodologia tecnica ... ma in quanto implica ... e inevitabilmente coinvolge aspetti e problemi di carattere morale ... ad agire concretamente è l'uomo ... integrale.

Nessun atto umano sfugge da una valutazione morale ... è naturalmente e metafisicamente buono e orientato, per natura sua, al fine ultimo, Dio.

Le discussioni si fanno complicate e intricate a proposito delle deduzioni concrete conseguenti all'affermazione di principio ... l'indispensabile concretezza e competenza imposte e richieste dalla realta'.

[ Gli ] economisti rivendicano la completa e totale autonomia della loro disciplina e respingono ogni intervento della morale ...

Parte prima - Orientamenti storici

Capitolo I - L'idea di proprietà nella storia occidentale

1. Il mondo classico. ( pag. 13-16 )

Il mondo romano oscillando tra i due poli della privatività e della socialità della proprietà non riuscì a sistemarne armonicamente i due aspetti coessenziali.

Nè poteva riuscirvi non essendo sufficiente il primato della politica per sè e da sè solo a convincere gli uomini e a realizzare un'effettiva e concreta soddisfazione di entrambe le esigenze ... i latifondi assorbirono le piccole proprietà personali.

2. L'ispirazione cristiana del mondo medioevale. ( pag. 16-17 )

La persona ha il primato sui beni economici ... la proprietà è a servizio del detentore e di tutta l'umanità ... tale funzione personalistico-comunitaria dei beni si fonda e si regge su un principio assoluto: al di sopra dei fatti bruti e delle leggi umane violabili sta Dio ...

3. Il mondo moderno. ( pag. 17-20 )

Il nuovo spirito tipicamente borghese, favorito da fattori economici politici e religiosi scaturiti in ambiente umanistico e protestante ... si può riassumere nel ... primato dell'utile [ che ] soppianta e scalza i valori etici.

L'uomo economico [ liberale ] e l'uomo questione di stomaco [ socialista-marxista ] sono le formule conclusive del processo.

er Locke, Montesquieu, Voltaire, Rousseau la proprietà era "la condizione determinante del contratto sociale" in modo che senza proprietà non c'é' società ed essa doveva essere senza limiti di nessun genere.

La dichiarazione dei diritti del 1789 definiva la proprietà sacra e inviolabile; quella del 1793 la definiva quale diritto di disporre dei beni a proprio piacere: entrambe consacrano l'egoismo del singolo; nessuna delle due sospetta minimamente gli aspetti sociali del problema.

Il secolo XIX segnò l'accentuazione interpretatrice e il trionfo pratico dell'individualismo egoistico-capitalistico-borghese.

4. Crisi attuale della proprieta'. ( pag.20 )

La crisi è caratterizzata dal riaffermarsi delle esigenze sociali della proprietà.

Capitolo II - Moneta e morale

L'essenziale e strutturale umanità dell'economia e l'integrale inscindibile unitarietà del comportamento umano fondano e giustifcano l'eticità intrinseca dell'economia in genere e di quella finanziaria in specie.

La moneta non è altro in sostanza che la traduzione e l'espressione in un mezzo che è metro onnivalente del generale e comune carattere di utilità dei beni economici.

La storia del problema si presta a venire suddivisa in vari periodi caratterizzati da due concezioni fondamentali: ... moneta sterile ... moneta feconda.

I. - La concezione antico-cristiana della sterilità della moneta

1. Le fonti bibliche della concezione della sterilità della moneta. ( pag. 22-23 )

L'Antico Testamento parla della moneta a proposito del prestito e dell'usura.

"... non presterai con interesse al tuo fratello nè denaro, nè frutti, nè qualunque altro bene ..." ( Dt 23,19-20 ) ... nel Vangelo raccomanda di prestare senza sperare restituzione, ma riconosce il prestito ad interesse parlandone senza biasimarlo.

2. Le fonti classiche della concezione della sterilità della moneta. ( pag. 23-24 )

[ Nella concezione aristotelica ] il denaro è nato per gli scambi ... la moneta non genera moneta ...

Demostene ... apprezza l'opera dei prestatori ... col progredire degli scambi commerciali il prestito ad interesse fu largamente praticato... a Roma la legittimità del prestito ad interesse non trovò mai serie opposizioni ...fu potente arma politica ed economica di capitalizzazione fondiaria e di riduzione in schiavitù...

3. Le condanne patristiche dell'usura. ( pag. 24-27 )

In nome dell'amore del prossimo e con l'autorità della Rivelazione i Padri rigettano e condannano l'usura ... la percezione di qualunque interesse.

4. Sanzioni legali contro l'usura. ( pag. 27-28 )

... le disposizioni legislative ... si moltiplicano e si estendono ovunque nella cristianità fino la secondo Concilio Lateranense nel 1139 il quale rafforzate sanzioni fino alla privazione della sepoltura ecclesiastica per gli usurai impenitenti.

II. - La sistemazione dottrinale della concezione della moneta sterile

5. La raccolta delle fonti tradizionali sull'usura. ( pag. 28-29 )

Il secolo XII inizia le riflessioni sulle fonti ...

Nella Concordantia discordantium canonum Graziano raccoglie ( 1140 ) un'ampia silloge di testi patristici e conciliari sull'usura ... l'aggiunta di un estratto ... sostiene la netta distinzione tra beni naturali e moneta: i primi fruttano e si consumano mentre la prima viene restituita integra e pari; dalla casa e da un campo si può quindi esigere un lucro dalla moneta no.

6. L'evoluzione storico-sociale dopo il sec. XII e i suoi problemi ( pag. 29-30 )

Dal sec XII l'Europa cristiana va soggetta ad un'eccentuata evoluzione sociale ... si diffondono fiere e mercati ... il denaro liquido si diffonde ...

Singoli individui, stati interi e la stessa Chiesa vengono presi nel vortice degli affari.

Si sviluppa un vero e proprio mercato del denaro, organizzato e sistematico, con cambi e banche.

7. Le resistenze all'invadente pratica dell'interesse ( pag. 30-31 )

Le disposizioni del diritto civile non collimavano [ più ] con quelle del diritto ecclesiastico ... alla rigorosa intransigenza di quest'ultimo il primo opponeva un effettivo riconoscimento del prestito d'interesse ... giuristi e moralisti assumono atteggiamenti diversi ... i teologi aprono la via a varie eccezioni pratiche ...

8. La sintesi dottrinale medioevale sul problema dell'usura ( pag. 32-36 )

Il concetto di usura continua ad essere quello tradizionale: è usura qualunque di più che venga ad oltrepassare il capitale in denaro o in natura dato in prestito ... l'usura è intrinsecamente illecita perchè essa procura un guadagno non giustificato dal necessario lavoro umano.

Purtroppo questa essenziale e radicale ispirazione umanistica passò sempre più tra i presupposti riconosciuti ma non sufficientemente rilevati dai moralisti.

Intimamente e profondamente convinti della necessaria armonia tra ordine naturale e soprannaturale ... vanno alla ricerca di motivazioni teoretiche d'ordine razionale giustificanti le proibizioni rivelate e tradizionali dell'usura.

La preminente preoccupazione umanistico-spirituale risulta dal fatto che i moralisti continuano a tener ferma la concezione che il richiedente il prestito è un bisognoso pressato dal bisogno ... e si mostrano poco accorti e poco attenti alla effettiva realtà conceta che li circonda ... animata da incipiente capitalismo [ dove ] molti chiedono un prestito per spirito e fini di lucro con il preciso intento di far fruttare il denaro ... la tecnica ... ha assorbito l'interesse dei moralisti ...

III. - L'evoluzione della prassi e della dottrina verso la concezione della fecondità della moneta

9. La violazione della prassi e la lenta corrosione dottrinale della sintesi teoretica medioevale. ( pag. 37-38 )

Particolarmente significativo per i rapporti tra moneta e morale lo sviluppo ... di un mercato finanziario diffusosi in tutta la cristianita' ... il contratto di cambio fu il mantello sotto il quale il prestito d'interesse prosperò e si diffuse in tutte le fiere e piazze di commercio.

I contratti assumono forme involute ... finchè alcuni affrontarono il problema alla radice tecnica e proclameranno la moneta feconda, dichiarando lecito un interesse moderato per il prestito.

10. Evoluzione dottrinale e scoperta della fecondità della moneta. ( pag. 38-43 )

L'evoluzione del contratto di cambio segna la linea fondamentale le cui tappe indicano il progressivo avvicinamento alla tesi della fecondità della moneta.

Il cambio delle monete in corso di diverso valore ... il cambio per litteras: si consegna ad un cambiatore in un dato luogo una somma ... il cambiatore spicca una tratta pagabile in altro luogo ... il cambio secco ... un gioco sulle oscillazioni della moneta variante secondo il luogo e il tempo.

L'elemento tempo, condannato come fonte di guadagno e la comune concezione della sterilità della moneta complicarono enormemente il problema teoretico ... l'elemento tempo comincia a farsi valere ... l'intevallo di tempo tra il versamento del denaro e la sua effettiva riscossione è riconosciuto quale fattore che porta il suo contributo alla variazione del guadagno ... [ ma ] Pio V ( 1571 ) tornò ad un divieto rigoroso.

Ma atri furono invece molto larghi sull'argomento.

Il Navarro sostiene [ che ] ... è lecito esigere un interesse sul denaro dato per essere investito nelle industrie e nella mercatura ...

Gregorio di Valenza ( 1551-1603 ) ... riassume che vari sono i titoli che possono giustificare il prestito d'interesse:

a) il lucro cessante, il danno emergente, il pericolo del capitale ...

Leonardo Lessio ( 1554-1623 ) ... il denaro non è solo prezzo e misura ... ma può essere esso stesso merce vendibile: sia per la materia intrinseca che può essere migliore o peggiore sia per la comodità di conservarla, trasferirla, contarla sia per la ragione della distanza dei vari luoghi.

Superati gli scogli della sterilità della moneta e della incommerciabilità del tempo è fissata la sostanza della morale finanziaria comune e operante dal sec. XVI a noi.

Il denaro appariva spesso il più evidente subdolo e serpentino fattore di abusi morali.

Benedetto XV ( 1745 ) ribadiva letteralmente la tesi tradizionale della illiceità dell'interesse ... finche il diritto canonico sentenziò espressamente e definitivamente la liceità dell'interesse ( can. 1543 ).

La questione pratica è ormai chiusa definitivamente; quella teoretica attende ancora una soluzione soddisfacente.

Il capitalismo storico è consistito in una subordinazione innaturale dell'uomo ai beni ... [ il ] predominio di pochi spregiudicati possessori di beni riducenti a pratica schiavitù economica la grande massa dei diseredati ... la tecnica non ha servito l'uomo integrale e universale ... la ribellione marxista è succube del medesimo spirito che ha generato il capitalismo ( v. cap.VI )

IV. - Principi per la ricostruzione di una morale economica-finanziaria

11. Le fonti naturali e soprannaturali di una morale economica. ( pag. 43-45 )

Una ricostruzione deve utilizzare tutto il materiale ancora servibile ... deve poggiare sull'ossatura dei principi eterni e deve rispondere alle esigenze dei tempi.

Ragione e fede hanno entrambe un loro compito, distinto a armonico, nell'integrarsi vicendevolmente, apportando ognuna il proprio contributo specifico.

Ne risulterà in tal modo una concezione umana e cristiana dell'economia: concezione non statica ma dinamica: dinamizzata dall'inesauribile fecondità potenziale dei principi e dall'incessante evoluzione del processo storico.

Il primo compito del moralista è di rifarsi al principio essenziale e decisivo della funzionalità di mezzo propria dell'economia quale servizio [ alla ] persona umana integrale e universale ... [ richiamando ] intransigentemente tutti alla consapevolezza e all'osservanza consequenziale di tale principio animatore e vivificatore dell'economia.

Il dogma cristiano è vita e fonte di vita integrale ed universale ... sociale e inesauribilmente fecondi di concrete applicazioni pratiche ... come ben dimostrano i Padri, gli Scolastici ... e oggi le encicliche sociali ...

12. Tecnica economica e morale economica. ( pag. 45-46 )

La tecnica ... si incrementa ... incessantemente: il che è un bene e una benedizione di Dio.

Il moralista riconosce al tecnico il diritto-dovere di svolgere e tecnicizzare sempre di più la natura [ esigendo ] il rispetto della gerarchia dei valori ... la subordinazione della tecnica economica al servizio dell'uomo integrale ed universale ...

Il problema della sterilità della moneta è in proposito ben istruttivo ...

Se la moneta sia sterile e feconda è questione di tecnica finanziaria

La moneta è feconda e frutta; ma per chi deve fruttare?

Per l'uomo integrale ed universale.

Se l'essenza dell'economia consiste appunto nell'essere un servizio reso all'uomo.

13. Tecnica economica e morale economica. ( pag. 47 )

La concezione della proprietà è il fondo-fonte decisivo di ogni problema economico; e solo una concezione personalistica della proprietà è in grado di risolvere il problema particolare ... ed è fondata e fondabile nella tradizione [ rivelazione ] umanistico-cristiana [ e ] fonda unitariamente inscindibilmente la legittimità della proprietà privata e i limiti essenziali che la costituiscono

Conclusione ( pag. 47 )

La realtà deve venir subordinata ai principi ... di fronte agli abusi più o meno camuffati o velati ( e l'uomo d'affari è abilissimo in merito ) il moralista deve proclamare intransigentemente i principi ...

Un ponderoso compito pratico si impone: esaminare la concreta pratica economica per giudicarla alla luce della morale ...

Tale compito spetta e incombe ai competenti ... [ oltre ] le vecchie e sorpassate disquisizioni ...

Capitolo III - Il problema del superfuo nella concezione cristiana patristica e medioevale

I. - I termini del problema ( pag. 50-51 )

Il diritto dell'uomo ad impadronirsi dei beni economici e a disporne è illimitato o ha dei limiti?

E se i limiti si danno quali sono le ragioni che giustificano le restrizioni limitanti il possesso o l'uso di tali beni?

... a qual punto va segnato il limite oltre il quale possesso od uso diventano moralmente illeciti [ superfluo ]?

... la conseguente obbligazione morale ad elargire il superfluo ai bisognosi si riduce ad una obbligazione fondata da un semplice dovere di carità o invece affonda le sue radici in un preciso obbligo di giustizia?

II. - Il superfluo nella scuola francescana medioevale

1. Precedenti storici delle teorie medioevali ( pag. 51-53 )

Una qualche concezione del superfluo ... accompagna la storia dell'umanità ... si è constatato il doloroso e tragico fatto di abbienti eccessivamente forniti di beni economici e di indigenti privi del necessario ... nè mancano interventi legislativi a moderare il lusso ...

Il movente di tali interventi in periodo pre-cristiano è suggerito da preoccupazioni politico-economiche ...

La rivelazione ebraico-cristiana [ sostiene che ] tutti gli uomini sono figli i Dio e fratelli tra di loro con diritti e doveri sostanzialmente uguali in tutti i campi della vita ... radicali principi per impostare in modo totalmente nuovo anche il problema del possesso e dell'uso dei beni materiali.

Già i Padri della Chiesa avevano subito assunto un atteggiamento preciso e fermo, esplicito e consequenziale in conformita alla lettera e allo spirito della Rivelazione ... le legioni di pseudo-borghesi farebbero bene a prendere conoscenza onde svegliarsi dal loro comodo letargo praticamente ... negatore del più elementare spirito cristiano sul terreno economico sociale ... nè è minor delitto togliere a chi possiede che negare ai bisognosi, quando puoi e abbondi di beni ... ( S. Ambrogio ) ... quando serviamo il necessario ai bisognosi non largiamo del nostro ma restituiamo semplicemente; paghiamo piuttosto un debito di giustizia che non adempiamo un'opera di misericordia ... ( S. Gregorio Magno )

... I beni superflui dei ricchi sono i beni necessari dei poveri ... ( S. Agostino )

Su tali premesse ...fiorirono le teorie economico-sociali della scuola francescana

2. Principi dottrinali ( pag. 51-54 )

Una razionalità metafisica ontologica struttura l'essere: ... ogni singolo essere e l'intera categoria degli esseri sono da Dio ordinati ed orientati finalisticamente a costituire un ordine buono ... a sua gloria ... e poi a servizio della più alta realta creaturale dell'esperienza mondana, l'uomo. .. [ che ] ha il suo fine ultimo in Dio ... inserendosi e collaborando attivamente al piano divino.

I beni economici sono al servizio dell'uomo ... l'uomo deve usare ( mezzo ) non godere ( fine ) delle cose.

L'uomo è un essere sociale ... nell'uso dei beni deve tener conto di tutti gli altri; ognuno dei quali ha gli stessi suoi sostanziali diritti e doveri.

Il possesso appropriantesi individualmente i beni particolari è conseguenza del peccato originale ... nello stato di innocenza soprannaturale ... tutto sarebbe stato comune ...

L'introduzione della proprietà privata, conseguenza del peccato originale, tra i suoi fini ha anche quello di salvaguardare le necessità di tutti ... la funzione sociale della proprietà è altrettanto essenziale quanto quella della privatività' del possesso.

Si tratta di un principio fondamentale che il mondo ... deve assolutamente riconquistare se vuole sopravvivere ...

3. Concetto di superfluo ( pag. 54-56 )

Il concetto di superfluo e' correlativo a quello di necessario: entrambi sono consolidali e si condeterminano unitariamente.

I Francescani ( gli scolastici in genere ) distinguono il necessario in necessario naturale e personale ...

Necessità di natura sono quelle senza le quali l'uomo non può sussistere ... personali sono quelle senza le quali l'uomo potrebbe vivere ma non decorosamente secondo le esigenze di una vita normale in relazione alle concrete condizioni storico ambietali e alle soggettive caratteristiche personali ... superfluo è ciò che manca di una giusta necessità o di intenzione di pia necessità.

... I maestri francescani scendono realisticamente a concrete precisazioni ( v. libro in bibliografia III cap )

4. Determinazione del superfluo ( pag. 56-58 )

Nessun caso è mai identico ... è unico fra tanti ... la morale è una scienza l'applicazione vissuta di una morale è un impegno personale e il giudizio ... è un arte.

Il moralista cui compete di determinare in concreto il superfluo ... deve brillare per competenza e onestà ... dev'essere un uomo di vasta cultura, di vissuta esperienza e di coraggioso e fermo carattere ... un uomo prudente e buono.

III. - Il superfluo in S.Tommaso

5. Le premesse di fondo ( pag. 58-59 )

"Le ricchezze esteriori sono necessarie per il bene morale perchè per loro mezzo sosteniamo il corpo e soccorriamo il prossimo ... hanno una funzione strumentale coadiuvante ... la comunanza delle cose si radica nel diritto naturale ... i beni temporali provvidenzialmente attribuiti ad un uomo sono suoi in quanto a proprietà ma nell'uso non devono essere suoi ma anche degli altri i quali possono sostentarsi del superfluo del possidente" ( S. Tommaso )

5. Concetto di superfluo ( pag. 59-60 )

Il concetto di superfluo è ... relativo e correlativo a quello di necessario ...

1) Necessario [ vitale ] è ciò che condiziona la stessa esistenza

2) Necessario [ complementare ] è ciò che condiziona un tenore di vita conveniente all'uomo ... in relazione alla sua situazione personale e sociale ... con tutti gli obblighi societari che gli incombono.

6. Proprietà del superfluo ( pag. 60-61 )

L'acquisto dei beni economici è giustificato da quattro ragioni: ... procacciarsi vitto ... impedire l'ozio ... frenare le passioni ... fare elemosina.

Il proprietario è un procuratore e un dispensatore.

La via di acquisto ... si radica e si fonda sul lavoro.

8. Erogazione del superfluo ( pag. 61-62 ) ... secondo l'ordine naturale istituito dalla divina provvidenza le cose inferiori sono ordinate al fine di sovvenire alle necessità degli uomini ... le cose che alcuni posseggono in sovrabbondanza per diritto naturale sono dovute al sostentamento dei poveri ... il ricco è tenuto ad elargire il superfluo per un dovere di giustizia sociale ... "appartiene alla provvidenza del buon legislatore stabilire come l'uso dei beni di proprietà privata possa farsi comune".

IV. - Punti fermi e problemi aperti sul superfluo

9. Punti fermi ( pag. 62-65 )

Tra i punti fermi definitivamente acquisiti dai maestri medioevali è ben valido, perchè eterno umano e cristiano, il problema dell'affermazione e della determinazione del superfluo come coessenziale a quello della proprietà.

Il superfluo va misurato sui propri bisogni ... va calcolato sull'indigenza altrui

Un secondo punto fermo è la concezione personalistico-comunitaria della proprietà ... concezione quasi ... perduta.

10. Problemi aperti ( pag. 65-70 )

... il superfluo è dei poveri ed è dovere di giustizia restituire ad ognuno il suo ... chi ha il dovere di fare adempiere l'obbligo di elargire il superfluo?

... al detentore del medesimo, in caso di mancato adempimento la società deve ricorrere all'imposizione morale dell'adempimento ... a sanzioni legali ... nel caso estremo che anche la stessa società suprema non provveda a fare osservare il dovere di elargizione gli indigenti hanno il diritto di organizzarsi ... [ come nel caso ] di certe forme di sciopero attuate in occasione di aumenti di utili ...

Terzo problema da meditare e da approfondire è quello del risparmio ... lecito ... ed anche doveroso quand'esso contribuisca e serva il progresso morale dell'uomo.

11. L'insegnamento della tradizione cristiana ( pag. 70-73 )

La tradizione è sempre ambivalente ... rifugio ai pigri e ai pavidi che trovino comodo adagiarsi ... timorosi del rischio ... sprone e fonte di ispirazione e di orientamento.

Il primo atteggiamento è antistorico, antiumano e anticristiano ... il secondo ... è certo rischioso .. .ma è conforme alla storia ... per la maturazione progressiva e consequenziale dei principi di verità ...

Capitolo IV L'evoluzione storico-ideologica dal primato dell'etica a quello dell'utile alle origini del mondo moderno

1. La concezione economica medioevale ( pag. 74-76 )

In vista del massimo benessere sociale ... gli scolastici condannano l'azione economica pura individuale, istintiva, egoistica ... propugnano un'azione economica morale che tutela il benessere totalmente inteso dell'agente economico considerato come persona e lo armonizza con il benessere totale della collettività ... concepito come coordinato al fine ultimo soprannaturale.

Lo scambio deve avvenire sulla base di un giusto prezzo

Il consumo deve farsi per soddisfare i propri bisogni ...

2. La prassi economica medioevale ( pag. 76-78 )

L'educazione dell'individuo è ordinata e incentrata sul suo eterno destino.

Gli istituti corporativi sono l'espressione concreta del valore sociale dei beni economici.

Le Arti esigono dagli artigiani il giuramento di esercitare il mestiere o la professione "bona fide et sine fraude" e controllano la produzione dall'inizio fin al suo arrivo a consumatore ...

La Chiesa ... esige la fedele osservanza di tali norme.

Le categorie professionali ... sono cristiane; come permeate di spirito cristiano sono le istituzioni sociali.

Nessuna epoca ebbe mai tante grandiose opere pubbliche, dovute all'iniziativa privata, come il Duecento e i primi anni del Trecento.

Esempio tipico è il Conto di Messer Domeneddio ... come gli altri messeri soci delle compagnie mercantili anche Messer Domeneddio entrava a far parte della società ...

3. Evoluzione della pratica economica ( pag. 78-79 )

Il fenomeno economico è un lato non trascurabile del complesso passaggio dal mondo medioevale [ trascendente ] al moderno [ immanente ].

Le cronache italiane, dopo la descrizione della peste del 1348, sono piene di lamenti sui pessimi tempi che corrono ... tutti color che rimasero vivi rimasero ricchi ... i nuovi venuti inurbatisi dopo la peste sono ... turbolenti, avidi di guadagno ... spostando le ricchezze e rincarando il lavoro.

Incitamento potente alle ricchezze è il fatto che esse acquistano un grande valore politico ... chi si impone e tutto ottiene è la aristocrazia del denaro che domina i regni.

Il lusso diventa comune ai ricchi ... [ diventa ] mania di moda accaparrare codici e oggetti antichi costosissimi.

4. Fattori che favorirono l'evoluzione economica ( pag. 80-85 )

Il mondo europeo si commercializza nel duecento e nel secolo successivo ognuno vuol fare da sè.

Gli stati europei aspirano all'autonomia anche economica, il turco preme ad oriente, le pressioni tributarie aumentano

Allora chi si vede sfuggire il denaro fa quanto può per trattenerlo, mettendo facilmente in [ secondopiano ] la coscienza.

La decadenza della Chiesa e le lotte intestine dei comuni facilitano tale dimenticanza ... [ nasce ] una spietata concorrenza che incide subito sui salari sui prezzi sulla qualità della merce e spinge a speculazioni senza troppe preoccupazioni morali.

Le concorrenze ... fanno dimenticare la figura di fratello e gli danno quella di pericoloso concorrente ... gli uomini del quattrocento d'ogni occasione approfittano e d'ogni evento per trarre guadagno e ognuno si ingegna come può ... chi vende la propria presenza e si fa soldato ... chi il suo ingegno e si fa laudatore dei potenti ... chi la sua abilità e diventa mercante ... si fanno prestatori e lanieri, speziali e cuoiai, acquistano vino e comprano cera ... regolandosi a seconda del momento e della buona occasione.

La passione del gioco come mezzo di guadagno già condannata dagli scolastici si accentua in modo straordinario.

Non mancano le opere di carità ma non è più la massa che le compie ma una minoranza.

Per la decadenza degli ecclesiastici gli uomini non ritengono più maestra di vita la Chiesa ... a tale declino lo spirito economico moderno fu indirettamente rafforzato ...

L'umanesimo anima dell'epoca è guida e modello della nuova economia.

L'ampliarsi generale delle conoscenze naturali e concrete ... porta a una maggior conoscenza delle resistenze naturali all'attività economica: si pongono i fondamenti della scienza economica intesa in senso moderno, naturalistico.

Si perfezionano i mezzi tecnici di produzione, si esclude che nell'intensità dell'uso dei mezzi di produzione vi sia pericolo di infrangere la norma morale; si adotta quindi come criterio direttivo la pura regola economica del maggior utile.

I beni economici diventano un potente mezzo per il potenziamento sempre maggiore dell'uomo ... l'imperatore non vuole atti di vassallaggio ma denari ... i banchieri si fanno signori delle città ... l'oro spiana la strada e apre le porte ai nuovi signori ...

Nonostante le condanne teoriche era nello spirito del protestantesimo un incoraggiamento e una forte spinta all'accentuarsi del capitalismo ... negando qualunque nesso tra l'attività terrena e il premio eterno il protestantesimo spoglia l'azione economica da ogni considerazione di valore etico lasciandole conseguentemente un carattere puramente utilitario ...

Capitolo V Il primato dell'utile economico nello spirito borghese moderno

1. Genesi dello spirito borghese ( pag. 87-90 )

Vi contribuirono anzitutto fattori economici.

Durante il 1200 il mondo europeo si commercializza; nel secolo seguente ognuno vuole fare da sè [ persone e stati ] e si lancia in una lotta economica accanita a concorrenza sfrenata e senza scrupoli.

Fattori politici paralleli ... accentuano la lotta economica.

Il Turco a oriente ... [ rende ] perigliosi i rifornimenti, incerta e aleatoria la collocazione dei prodotti ... il commercio cerca vie nuove dal Mediterraneo all'Atlantico ...

Il fattore religioso porta il suo contributo fondamentale e decisivo ... nel medioevo la vita rivestiva la funzione di mezzo per un fine ulteriore ultraterreno e trascendente.

La Chiesa subisce nel suo elemento umano una grave battuta d'arresto e di retrocessione ... l'ingerenza politica laica e la corruzione ... l'esilio avignonese ... lo scisma seguitone ... la mondanità della curia ...

Indebolendosi ed eclissandosi i limiti morali che frenavano l'egoismo umano la bramosia utilitaristica ingigantisce e si afferma sovrana travolgendo facilmente i più.

L'umanesimo sprofondatosi nello studio degli antichi sotto l'iniziale spinta all'ammirazione estetica e della fedele obiettività storica [ assorbono ] lo spirito che informa il mondo classico ...

Ogni frammento del reale comincia a rivendicare una sua generica ed equivoca autonomia ...

Nel campo economico ciò significa la germinazione embrionale del primato dell'utile il quale si pone come spirito animatore e fine subordinatore di tutta l'economia.

Il protestantesimo viene a porre il crisma ufficiale alla complessa situazione storicamente maturata ... non mancano nei vari promotori inizianti la riforma religiosa condanne teoretiche agli abusi empirici degli uomini anche per quanto concerne il campo economico ma nello spirito essenziale e storicamente efficace delle dottrine riformate era insito un germe potente e deleterio anche i fatto di morale economica ... il germe è racchiuso nell'enunciato basilare della salvezza dovuta alla sola fede indipendentemente dalle opere ... la realtà umana non è passibile di giudizi valutativi di carattere morale.

Sciolta e liberata la vita quotidiana concreta dal suo rapporto con un ordine morale trascendente e religioso ...bl'immediatezza intrinseca e costitutiva dell'attività' economica [ diventa ] l'utile.

La più elementare psicologia svela [ che ] l'introspezione personale come osservazione sperimentale manifestano in ogni uomo di ogni tempo e di ogni luogo ben presente, il germe psicologico dell'utilitarismo egoistico ... si potenziò così lo spirito borghese innato ed eternamente presente nell'animo umano.

2. Essenza del lo spirito borghese ( pag. 90-92 )

L'utile diventa lo scopo supremo e il fine ultimo della vita ... [ la ] razionalizzazione [ il ] carattere distintivo dell'economia moderna .. la borghesia si avvantaggiava enormemente ... si affannò ad esaltare il nuovo ordine ... quando il socialismo e poi il marxismo assaltarono la borghesia i tradizionali esaltatori della libertà totale si affrettarono a reclamare la protezione della legge per i loro capitali ...

L'uomo economico centro della concezione borghese si è evoluto nell'uomo questione di stomaco punto di partenza e preoccupazione programmatica del marxismo.

La variazione qualitativa per cui si passa dal borghese utile del singolo al marxistico utile di classe non incide e non scalfisce la sostanza qualitativa che rimane identica in entrambi i movimenti ... non rivoluzione ... ma evoluzione ... la borghesia ha generato e nutre il marxismo.

3. Spirito borghese e spirito cristiano ( pag. 92-94 )

Oggi non mancano persone animate da spirito borghese ... [ che ] pretendono di venire riconosciute come cristiane ... non manca poi gente che accusa il cristianesimo di servire da puntello alla borghesia capitalista.

Ogni sistema è una gerarchia di valori.

Lo spirito cristiano dispone in vetta alla scala gerarchica i valori morali ... riconosce la gradazione ontologica degli esseri con Dio supremo essere e supremo valore e la materia all'infimo gradino della realtà e del valore.

[ Nella concezione cristiana ] l'utile è posto in subordine ... il vero e autentico utile è il bene, misurato in relazione al fine ultimo dell'uomo ... nell'eternità e per l'eternità ... l'utile economico deve servire l'uomo nel raggiungere il suo fine ultimo ...

Il cristianesimo salva e valorizza tutta l'operosità umana, tecnica e progresso evitando gli abusi di quella disumanità obbrobriosa che lo spirito borghese ha consequenzialmente generati.

Lo spirito borghese ... è agli antipodi dello spirito cristiano ...

Il cristianesimo fa consistere la più alta vita dell'uomo nella partecipazione e comunicazione della vita divina mediante la grazia ... è la grazia, soprannaturale comunione con Dio che costituisce l'essenza e la meta della vita cristiana.

4. Eredità e superamento dello spirito borghese ( pag. 94-96 )

Due correnti in pratica attaccano e intaccano la borghesia: il marxismo e il cristianesimo.

L'intima tragedia del marxismo [ è che ] le nobilissime esigenze umane non riescono ad affermarsi e a prevalere ma si fanno concretamente soffocare dal presupposto materialistico ancora utilitaristico e borghese.

Il cristianesimo rappresenta l'altro fronte di assalto allo spirito borghese ... il primato dell'uomo integrale e universale è chiaramente riconosciuto e difeso ... [ ma ] quanti cristiani si distinguono dai non cristiani nella concreta vita quotidiana?

Marxisti e troppi cristiani in realtà siamo ancora quasi tutti animati da spirito borghese e ne informiamo le nostre azioni.

La denuncia della situazione è il primo dovere ... l'effettiva liberazione non può che essere il frutto della doverosa decisione dei singoli coadiuvati dalla grazia di Dio ... nessuno può evitare di scegliere ... se continuiamo ... ad accomodare i principi cristiani al nostro egoismo le tragiche conseguenze scaturenti dal tradimento borghese della persona umana si faranno inevitabili e travolgenti ... il cristiano deve rendere testimonianza alla verità con una fede schietta totale integrale con una pratica tesa inesauribilmente alla coerenza nella vita di ogni giorno ... questo il suo compito e deve essere il suo impegno.

Capitolo VI Aspirazioni etico-umanitarie e presupposti utilitaristico-materialistici nelle concezioni socialiste e comuniste

I. - La questione sociale ( pag. 97-105 )

L'espressione questione sociale copre un groviglio complesso ed intricato di problemi.

Storicamente, nei sec XIX e XX, la questione sociale non è stata afferrata ed affrontata nei suoi autentici termini unitari ed integrali ... l'angolo visuale concretamente visto ed affrontato fu quello economico ... è proprio la perdita della consapevolezza dell'inscindibile interdipendenza tra economia e morale che pregiudica la questione sociale teoreticamente e praticamente deformandone e fraitendendone la comprensione compromettendone ed impedendone la soluzione.

La grande industria e il commercio mondiale favoriscono lo sfruttamento della mano d'opera senza ritegni ne morali ne legali con enormi vantaggi utilitaristici per i grossi capitalisti.

Un'euforia ottimistica si impadronisce della borghesia benestante: l'illusione illuministica del progresso indefinito naturale e necessario conquista i detentori sazi di beni materiali e padroni dell'opinione pubblica ...

Gli obbrobrii dello sfruttamento disumano dei lavoratori [ non era la macchina a servizio dell'uomo ma viceversa ] senza protezione [ donne e bambini ] erano diffusi ovunque ... ( leggi esempi pag. 103-104-105 )

II. - Il socialismo

1. Motivi ideali e mezzi di azione propugnati dal socialismo ( pag. 106-110 )

Per realizzare i suoi intenti rivendicazionistici il socialismo fa appello e fa perno su due mezzi fondamentali: la preminenza dei lavoratori segnatamente degli operai sui prodotti del lavoro; l'invocazione e l'intervento dello Stato, il socialismo rivendica il diritto di associazione ... a tal fine si inculca e si potenzia la coscienza di classe opponendo e contrapponendo i lavoratori dipendenti ai dirigenti ... un attivismo instancabile tiene in fermento gli associati ...

In tutto ciò emerge la caratteristica ambiguità del socialismo fondato e legittimo nel rivendicare i diritti dei lavoratori ma unilaterale e parziale nell'intendere tali diritti riducendoli al campo economico materiale.

Il socialismo tende a pretendere ed attendere troppo dallo Stato ... il singolo risulta dispensato dagli impegni concernenti i suoi problemi economici ... si suppongono gratuitamente nella lasse dirigente qualità taumaturgiche di sapienza onniscente e di bontà provvidente altruistiche che sono un ingenuo relitto ereditario dell'ottimismo sentimentale fanciullescamente fantasticato dal Rousseau ma dolorosamente smentito dalla concreta esperienza storica dell'umanità' effettiva.

2. Limiti ed aporie del socialismo ( pag. 110-113 )

L'uomo del socialismo risulta parziale dal punto di vista dell'universalità: esso si riduce e si limita infatti al lavoratore manuale all'operaio ... solo lentamente e sempre incompletamente il socialismo estenderà il suo interesse per altre categorie di lavoratori ... non si vede con quale diritto ... un movimento che intende tutelare principi umanitari scarti intere classi dall'umanità unitaria e solidale ... la contraddizione essenziale radicale e distruttiva che annulla il socialismo [ è che ] su e con un presupposto radicale empirico-materialistico immanentistico sempre implicito e spesso esplicito si pretende far coesistere tenere ferme e tutelare rivendicazioni di valori ( la giustizia ) la cui natura non può avere altra base e altra giustificazione che un fondamento etico-spiritualistico trascendente ... [ se il socialismo ] intende mantenere fede alle sue rivendicazioni ideali ... deve fornire loro un valido fondamento radicandole in un chiaro ed esplicito consapevole e consequenziale spiritualismo.

Le ambiguità del socialismo: sostanzialmente il dualismo empirico-utilitario e rivendicazioni etico-umanitarie spiegano la storia del socialismo con le sue sfortune e i suoi successi: rendendo ragione delle variabilità e delle gradazioni delle une e degli altri in relazione alle varie colorazioni assunte dal sistema nei diversi ambienti e tempi.

III. - Il comunismo marxista

3. Aspirazioni umanitarie persistenti e operanti nel marxismo ( pag. 114-115 )

Nel regolamento provvisorio dell'Associazione Nazionale del 1864 si dichiara che "tutte le società e gli individui che vi aderiscono riconosceranno come base della loro condotta verso gli uomini : la Verità, la Giustizia e la Morale senza distinzione di razza di credenza di nazionalità ... il,libero sviluppo di ciascuno è la condizione del libero sviluppo di tutti ..."

Tipica e ben significativa presenza di esigenze umanitarie nel marxismo è la concezione di lavoro-valore ... [ valorizzando ] l'uomo si autodefinisce socialismo scientifico

4. La radicalizzazione consequenziaria della visione utilitaristico-empiristica della vita nell'immanentismo materialistico propugnato dal marxismo. ( pag. 115-119 )

Il capitalismo ha impostato tutta la vita sull'economia sul concetto di utile e non piu' su quello di etico.

Il marxismo afferma che l'essenza di tutto l'operare umano è l'interesse economico.

L'uomo è una questione di stomaco; l'uomo è ciò che mangia ... il materialismo immanente è l'essenza della visione marxista della vita e del mondo ... la dose di materialismo anticlericale è frutto della più crassa ignoranza dei principi elementari che regolano la dottrina cristiana ... [ provocata dal fatto che ] il marxismo è nato nei paesi protestanti: la dove il cristianesimo è rimasto la cornice depauperata e svuotata del suo essenziale contenuto umano.

5. Il materialismo dialettico ( pag. 119-120 )

La realtà è "un tutto coerente unico" in "uno stato di movimento e di cambiamenti perpetui" ... tale realtà unica è' intrinsecamente permeata e strutturata da contrapposizioni o conflitti interni per i quali e dai quali sorgono i fenomeni che constatiamo nella concreta esperienza quotidiana

"Contrariamente alla metafisica la dialettica parte dal principio che gli oggetti e i fenomeni della natura implicano delle contraddizioni interne poichè hanno tutti un lato negativo e un lato positivo, un passato e un avvenire ... e che la lotta tra questi opposti tra il vecchio e il nuovo ... tra ciò che muore e ciò che nasce è l'intimo contenuto del processo di sviluppo, il contenuto intimo dei cambiamenti quantitativi in cambiamenti qualitativi ... [ fino a giungere ] al cosiddetto mondo dello spirito... prodotto della materia quando essa ha raggiunto nel suo sviluppo un alto grado di perfezione.

6. Il materialismo storico. ( pag. 120-123 )

L'uomo è prassi, è attività, è produttore di beni economici.

Producendo il lavoratore forma e plasma il suo io e nello stesso tempo lo esteriorizza, partecipandolo e investendolo nel prodotto: aliena, cioè, se stesso nella merce lavoro.

La reintegrazione dell'uomo deve avvenire e avviene effettivamente solo se il prodotto del lavoro-alienazione torna e resta integralmente e totalmente al lavoratore-produttore ... ciò non si verifica ... perchè [ nella ] società capitalistica parte del prodotto del lavoro viene sottratto al lavoratore e attribuito al capitale.

L'alienazione del lavoratore genera la lotta di classe ... le rivoluzioni ...

7. Le aporie radicali del marxismo ( pag. 123-133 )

Il marxismo vuole essere e si proclama un sistema fondato sull'esperienza effettiva e concreta.

L'effettiva e concreta esperienza vissuta e sperimentata dall'uomo reale dà anche lo spirito e non la sola materia.

Il pensare e il volere umano sono effettivamente sperimentati quali realtà effettive innegabile, assolutamente irriducibili alla e indeducibili dalla materia .... il marxismo ha negato polemicamente lo spirito per affermare la sola nuda esclusiva natura materiale; poi a contatto con l'esperienza storica concreta ed effettiva e da essa costretto ha dovuto attribuire alla materia la natura e le caratteristiche del combattuto spirito onde intendere quella forma d'esperienza che è la storia e l'uomo in essa operante ... in netto radicale contrasto con il presupposto aprioristico che essa nega: rivelando e mostrando in atto la presenza attiva dello spirito operante nella storia ... [ vedi testo originale da pag. 128 a 133 ]

8. La decisività dell'elemento ideologico nel comunismo marxista ( pag. 133-135 )

L'ideologia ... è sovrastruttura necessariamente prodotta e derivata dalla sottostruttura ... [ ma ] in un secolo il marxismo mostra di aver dovuto prendere coscienza del dato presente e operante in ogni movimento della storia umana: il primato radicale decisivo e tutto decidente di ogni ideologia in confronto ai fatti umani, del pensare rispetto all'agire.

A generare reggere e far vivere il marxismo non era e non è il fatto dello stomaco con le sue esigenze ma la convinzione che lo stomaco e le sue esigenze siano tutto per l'uomo ... il giudizio di Marx sulle ideologie quali prodotti interessati di una privilegiata classe dirigente che li impone alle masse non si è mai verificato in forma così lampante ed evidente come nel comunismo marxista.

Capitolo VII La ricerca di un personalismo-comunitario in E.Mounier

Nel 1932 nasceva in Francia la rivista Esprit.

Vi si raccolsero intorno giovani decisi a romperla col disordine stabilito nelle istituzioni e negli uomini, intorno a noi e in noi; pronti a denunziarlo e a combatterlo in nome della persona e della comunità.

1. Esigenza rivoluzionaria ( pag. 137-140 )

Il mondo moderno è "in uno stato di putrefazione così avanzato così profondo che è necessario il crollo di tutta la sua compagine ... non è la violenza che fa le rivoluzioni ma la luce ... deve essere una metanoia ... la rivoluzione o sarà morale o non vi sarà affatto ( C. Peguy ).

La rivoluzione va fatta in nome della persona e della comunità per la redenzione di entrambe nella loro armonia ...

In primo piano stanno i problemi dell'uomo.

Artificiali sono gli uomini dell'individualismo e del comunismo.

È impura e disumana ogni società che inibisce agli uni una vita interiore e indurisce gli altri nel meccanismo della vita esteriore ... l'uomo concreto è l'uomo che contempla e lavora.

Cos'è la persona? ... vocazione incarnazione comunione ... [ comunità di persone ] l'amore è l'unità della comunità come la vocazione è l'unità della persona ... combattere per la persona è combattere su due fronti poichè sia il capitalismo che il comunismo irregimentano le persone facendo violenza alla loro natura ...

2. Insufficienza del liberalismo capitalistico ( pag. 140 )

Il liberismo capitalista è il regno del disordine stabilito ... [ che ] invoca i valori della tradizione ... proprietà famiglia patria religione ... ma si tratta di proprietà capitalista, di egoismo familiare e nazionalista e fariseismo religioso.

L'uomo dell'individualismo ha ridotto la persona a un'astrazione giuridica senza consistenza.

Il capitalismo vi si sovrapposto riducendolo a una questione di interessi ...

3. Insufficienza del marxismo ( pag. 140-142 )

L'esperienza materialista ... porta in se una passione collettivista parzialmente sana.

0 l'aspirazione umanitaria insita nei movimenti social-comunisti che spiega ... il loro successo ... hanno a ragione rilevato il condizionamento dell'uomo da parte della materia e i vincoli tra uomo e uomo ... ma hanno poi preteso di rendere deterministici tali vincoli riducendoli alla radice frontale della sola materia ... le tecniche non contribuiscono al miglioramento se prima l'uomo non ha deciso di riordinarsi e migliorare personalmente ... il marxismo dimentica che cos'è esser uomo.

4. Spiritualismo e cristianesimo secondo Mounier ( pag. 142-143 )

Il termine spirito non gode le simpatie di Mounier che lo ritiene definitivamente legato a una gonfiatura verbale sorpassata ormai senza eco nei contemporanei ... lo spirito non si riduce alla esaltazione delle energie vitali ... non è un fatto di cultura ... non è pura libertà ... che cosa positivamente sia non viene mai detto ... ciò che urta il Mounier sono i cristiani ... [ che ] con la teologia del Corpo Mistico hanno in mano il più alto messaggio comunitario e non lo mettono in pratica ... non avvertono le esigenze del presente perdendosi a magnificare le glorie del passato ...

5. I limiti del sistema di E. Mounier ( pag. 143-145 )

La critica ai cristiani ( pseudo-cristiani ) può e deve essere franca e spietata; ma per essere onesta non deve trascurare l'umanità ferita sempre presente nel cristiano come in qualunque altro uomo ... e non deve dimenticare che ... il cristianesimo fu ed è sempre in prima linea ... a difendere quella sintesi armonica di eternità e tempo che giustamente sta tanto a cuore a Mounier ... [ ma per ] non averlo sempre coerentemente ricordato ... [ gli si può rimproverare che ] crede di criticare il cristianesimo e scalfisce soltanto la maschera degli pseudo-cristiani ... rimane in superficie e la sua superficialità ha la sua radice ... nel [ suo ] antintellettualismo.

Conclusione ( pag. 145 )

Emerge chiara la necessità urgente di una sintesi teoretica chiara e coerente indispensabile all'efficacia dell'azione: sintesi necessaria nel caos attuale dei punti di vista ...

Il Mounier è un esempio mostrante che non basta la buona volontà nè il coraggioso ardire per una efficace rinnovazione del nostro tempo.

Capitolo VIII Moralisti contemporanei alla ricerca di un armonica composizione tra privatività e socialità dei beni economici.

( v.testo originale da pag 147 a pag 163 )

Parte seconda - Principi teoretici e orientamenti pratici

Capitolo IX Riforma della proprietà

1. idee ispiratrici e riforme concrete. ( pag. 168-169 )

Per un'azione effettiva e seria sono unitariamente essenziali due componenti armonicamente ed organicamente fuse: un'idea ispiratrice ed un'azione consequenziale di adeguata incarnazione concreta ... anche gli ideali più generosi e disinteressati rimangono nel campo dei sogni se non sono sorretti da una valida e solida struttura teoretica e non sanno adeguarsi realisticamente all'effettiva concretezza empirica ...

2. Concezione umanistico-personalistica della proprietà ( pag. 169-170 )

... per chi scrive ... la proprietà viene intesa e valutata quale mezzo a servizio ... di tutto l'uomo e di ogni uomo ... va commisurata sull'uomo integrale e universale ... avrà dunque un aspetto individuale e uno sociale.

Entrambi i predetti aspetti sono unitariamente e inscindibilmente essenziali: perchè unitariamente e inscindibilmente realtà ontologicamente individuale e razionalmente sociale è l'uomo fine e misura della proprietà.

3. Privatività della proprietà ( pag. 170 )

La proprietà ha essenzialmente un aspetto privato ... personale; ... perchè la persona al cui servizio essa è posta è essenzialmente realtà ontologica individuale ... primariamente e anteriormente al suo essere relazione sociale.

4. La privatività della proprietà nella storia ( pag. 171-174 )

Nella patristica ... la proprietà privata è conseguenza del peccato originale ... fatto storico accidentale ... e non è di per sè richiesta dalla natura metafisica della persona "Dio ci dette la terra in comune ... quando gli uomini si allontanarono da Dio sparì questo comunismo primitivo ...

Nella scolastica ha inizio un'accentuazione della privatività ... nella Summa Teologica [ S.Tommaso ] ...

a) il diritto naturale nei suoi precetti primari non determina nessun regime dei beni ma attribuisce all'uomo l'uso dei beni della terra;

b) il diritto naturale nei suoi precetti secondari relativi allo stato concreto della natura umana richiede la divisione dei beni per ragioni intrinseche alla psicologia dell'uomo e alla necessità della convivenza sociale.

c) tale divisione dei beni è relativa all'amministrazione di essi non alla loro utilizzazione che deve essere comune [ vedi pag. 171 elenco dei seguaci di questo pensiero ai nostri giorni ]

Una seconda corrente si e' andata lentamente formando ... [ fonda ] la privatività della proprietà sulla natura umana vista in se stessa e considerata in quanto individualità ontologica singolare ... almeno per le opere e i frutti del proprio lavoro il diritto di proprietà nasce dalla stessa natura ...

Gesù ha reso l'uomo per sempre proprietario del proprio lavoro ...

Le encicliche ... affermano che la proprietà e di diritto naturale.

5. Distinzioni e precisazioni sulla privatività della proprietà ( pag. 174-179 )

a) .. .l'uomo ha una superiorità' metafisica sui beni materiali ... per la superiorità qualitativa della spirtualità umana sulla semplice materialità dei beni economici ...

Resta da vedere, in concreto, restando fedeli al principio e considerando tutte le circostanze ambientali storiche e psicologiche, quale regime dei beni meglio risponda e meglio incarni il principio stesso di valore assoluto universale ed eterno.

b) ... la privatività dei beni di consumo scaturisce ... dal principio fondamentale della funzionalità dei beni a servizio dell'uomo: data la sua natura psico-fisca l'uomo non può naturalmente fare a meno del consumo di beni per sussistere e realizzarsi.

c) ... gli uomini non sono capaci di organizzare un ordine umano economico-sociale senza la proprietà privata dei beni d'uso e di produzione ... è il minor male ... non si può escludere ... un futuro che renda l'uomo idoneo ad un regime economico-sociale per il quale oggi non si mostra preparato.

6. Socialità della proprietà ( pag. 178-179 )

Una concezione umanistico-personalistica della proprietà comporta, unitariamente ed inscindibilmente vincolata alla privatività, una socialità dei ben economici ... i beni economici devono servire ogni uomo e tutti gli uomini ... si tratta di un principio metafisico ... inviolabile ... la persona ha sempre ed ovunque il primato sui beni ... economia, politica, diritto devono attuare e realizzare concretamente tale primato dell'uomo ... il radicale egoismo dell'uomo concreto è sempre in agguato ... la situazione storica ... pervasa di spirito capitalistico borghese ... è indispensabile una revisione generale della nostra condotta ... per una consapevole riaffermazione dei principi più elementari di umanità e cristianesimo.

7. Vitalità ed attualità della concezione personalistica della proprietà ( pag. 179-180 )

La concezione personalistica ... si mostra fondata su due principi di validità metafisica reggente una concezione autentica dell'uomo e dei beni economici: l'uomo quale suprema realtà della esperienza e i beni quali mezzi a servizio dell'uomo integrale e totale ... [ tale ] concezione è, nel contempo, realistica perchè riconosce senza mistificazioni o sogni utopistici l'uomo come è effettivamente dato dall'esperienza; e idealistica perchè non preclude nessun miglioramento dell'uomo nello sviluppo e nella maturazione della socialità ... la privatività dei beni favorisce lo spirito di iniziativa, incrementa il progresso protegge la libertà autentica dell'uomo attuale.

La socialità dei beni, complementare e coessenziale alla privatività, risponde all'esigenza di socializzazione.

La concezione personalistica [ evita ] gli estremismi unilaterali del capitalismo borghese e del comunismo statalista

Capitolo X Economia umana.

... le classi sociali inferiori nei tempi passati non ebbero mai quella marcata e ribelle coscienzialmente diffusa nel diritto ad una eguaglianza oltrechè giuridico politico anche economica ... il germe cristiano della fratellanza ed uguaglianza fra gli uomini si è approfondito e diffuso ... l'evolversi della vita orientata verso l'immediatezza del presente ha proteso le brame umane verso i beni terreni ...

1. Genesi del problema economico ( pag. 182-184 )

Perchè ci si affanna tanto per i beni economici?

Perchè se ne ha bisogno ... l'uomo non è autonomo e autarchico ... l'economia è in necessario essenziale e inscindibile rapporto con l'uomo; si fonda sui bisogni dell'uomo e riguarda i beni necessari a integrare e completare la persona umana ...

2. Soluzioni storiche del problema economico ( pag. 183-184 )

... economia totale manipolazione volontaria in completo arbitrio dell'uomo [ = ] volontarismo economico

... economia puro fenomeno naturale retto da leggi intrinseche [ alle quali ] l'uomo deve sottostare [ = ] naturalismo economico

... il fatto economico in parte soggetto a leggi naturali in parte in arbitrio dell'uomo [ = ] neo-volontarismo.

Nel mondo classico l'economia è rimasta un capitolo della scienza politica ... la relativa semplicità del fenomeno ... [ il ] concetto di persona ... impoverito ... e limitato al concetto di cittadino ... l'uomo politico ha il potere di manipolare a volontà i fattori economici ... ai fini della politica statale.

L'ambiente formatosi sotto l'ispirazione della rivelazione cristiana mantiene ... immutati i presupposti economici e i limiti empirici del mondo classico, ma introduce una radicale rivoluzione nella determinazione del fine ultimo dell'uomo.

La giustizia viene ulteriormente precisata e integrata dal nuovo concetto di carita'... l'uomo diventa re della creazione e il suo fine posto al servizio di Dio e nel raggiungimento ultraterreno di Lui.

I beni acquistano una precisa ed esclusiva funzione di mezzo a servizio della persona in vista della sua salvezza eterna.

L'uomo è posto al centro dell'interesse teoretico e pratico: deve essere educato, vigilato, corretto ... [ l'egoismo frenato e studiato ]

L'anima dell'organizzazione economica prospettata dai pensatori dell'età patristica [ e ] medioevale, pur tra insufficienze e difetti è di ispirazione cristiana.

I profondi rivolgimenti storici operatosi dal secolo XIV alla rivoluzione francese ... surrogati da un lento ma profondo processo di immanentizzazione ... l'interesse per l'analisi dell'esperienza immediata e concreta ... ispira l'ingenua ma fiduciosa affermazione che l'egoismo umano operante in vista dell'esclusivo tornaconto individuale e l'automatica azione di forze naturali portano ... al miglior benessere individuale e collettivo.

Il liberalismo economico moderno vive di questa semplicistica fiducia ...

I prepotenti, i senza scrupoli i meglio dotati trionfarono.

L'economia ebbe assegnato come suo fine la moltiplicazione indiscriminata dei beni senza alcun scrupolo quanto ai mezzi e senza alcuna preoccupazione di servire l'uomo, l'uomo integrale ed ogni uomo, nessuno escluso.

Fu il capitalismo

I presupposti di un simile modo di pensare, spinti alle ultime conseguenze, dovevano portare a concepire un mondo ancora più meccanico e materialista di quello capitalista ... fu l'affermazione delle soluzioni social-comuniste ...

3. Esigenze attuali dell'economia ( pag. 186-188 )

La semplice produzione di beni, l'accumulo di ricchezza quale fine ultimo ha rivelato le sue tare disastrose ... la storia del capitalismo moderno guardata a fondo negli uomini che ne furono protagonisti rivela obbrobrii e sopraffazioni vergognose ... è sempre più diffusa la convinzione della necessità di un ordine nuovo.

"L'aspirazione dell'uomo ad una soluzione del problema economico che gli faccia conseguire un risultato proporzionato al suo sforzo ed ai suoi bisogni è diventata popolare a mano a mano che è stato sviscerato e divulgato il significato sociale del messaggio evangelico" ...

A far prendere coscienza di esigenze naturali e evangeliche nel loro nucleo originale hanno contribuito tutti i movimenti sociali compresi i social-comunisti ... l'economia torna a prendere coscienza della sua struttura fondamentale e del suo fine essenziale a servizio dell'uomo integrale ed universale.

4. Tecnica economica e umanesimo economico ( pag. 188-191 )

Se l'economista è il tecnico del benessere il politico deve essere il realizzatore del bene comune ... delle condizioni che consentono ad ogni persona di ben vivere godendo di tutti i diritti inerenti alla sua qualità di persona ... deve realizzare una economia del benessere e una politica del benvivere ... [ anche con ] una paziente e illuminata opera di educazione. Quale che sia la soluzione etica ... al moralista si deve ricorrere ... al moralista professionale ... la determinazione del fine dell'economia è compito del moralista filosofo o teologo che sia ... sarà' oculato e vigile nel condannare apertamente quanto il tecnico ... proponesse in contrasto con il fine assoluto dell'economia ...

Capitolo XI Lavoro umano.

1. Genesi del lavoro ( pag. 193-194 )

Se chiediamo all'uomo della strada perchè lavora non esita a rispondere: perchè mi è necessario per vivere ... e magari aggiunge che ne farebbe volentieri a meno ... [ per ] i teorici dell'economia [ la ] risposta è sostanzialmente identica: il lavoro è imposto dalla necessità ed è regolato dall'utilità ... poichè le aspirazioni umane sono insaziabili e inesauribili lo si prosegue e perfino lo si accentua in relazione all'aumentare di sempre nuove insorgenti brame, complicate da calcoli sul futuro e dalle esigenze familiari e sociali ... [ ma ] il problema del lavoro per quell'aggettivo umano che lo accompagna, spinge e porta ad una concezione integrale e comprensiva nella quale l'uomo stia al centro e condizioni e comandi ogni soluzione

2. Concezioni storiche fondamentali ed essenziali del lavoro ( pag. 194-202 )

La prima concezione del lavoro è quella sviluppatasi nel mondo classico precristiano, distinto in due classificazioni: lavoro ... a carattere spirituale-culturale estetico ... [ e ] a carattere fisico-economico-utilitario.

Il primo tipo di lavoro è ritenuto degno di [ quelli che ] non sono pressati da esigenze di ordine economico.

Solo costoro possono dedicarsi alle lettere alle arti agli affari civili e politici ...

Il classismo di fatto mira addirittura a giustificarsi di diritto come fondato permanente e insuperabile ...

Il proletariato, libero in diritto astratto, è ridotto ad una condizione di indigenza ... lo schiavo non ha alcun diritto, non gli resta che tacere odiare e lavorare ... la Sicilia intera apparteneva verso il 70 a.c. a 84 proprietari ... al lavoro manuale sono misconosciuti ogni valore e ogni dignità ... è ... dolorosa necessità ...

In un ambiente infarcito di tale mentalità e di una conseguente prassi cade e fruttifica il seme cristiano: il lavoro cristiano riveste alcune caratteristiche ... è obbligatorio per tutti ... l'appellarsi alla non necessità è un tradimento ... l'abbondanza di beni aggiunge l'obbligo nuovo di soccorrere i fratelli indigenti con il nostro sovrappiù, mai dispensa dal lavoro ... oltre il suo valore empirico-utilitario ... condiziona lo sviluppo e la realizzazione della persona nel raggiungimento definitivo del suo inevitabile fine eterno ...

Profondi rivolgimenti di natura ideologica e di ordine pratico segnano ... il progressivo affermarsi del mondo moderno una tecnica economica formidabile informata da uno spirito nuovo matura e si impone ... trasformando radicalmente anche il settore del lavoro ... [ si ] alleggerisce la ... fatica fisica e si estende il dominio sulla natura ... la tecnica poteva liberare l'uomo ... per attendere allo sviluppo della sua moralità autentica, morale e spirituale ... ma ciò accadde per pochi ... buona parte dello sviluppo tecnico fu assorbito per creare strumenti di [ guerra ] ... milioni di uomini concorsero alla creazione di beni immensi ... un esiguo gruppo di profittatori accaparrò per se i prodotti ... logica inevitabile e inesorabile conseguenza di una concezione unilaterale e disumana del lavoro ... dalla seconda metà del secolo scorso ... si cominciò a rivendicare la dignità e i diritti dell'uomo ... i lavoratori si rafforzano unendosi ... [ ma ] l'uomo del socialcomunismo è ancora l'uomo semplicemente economico del liberismo capitalistico riverniciato nella denominazione logica estrema di uomo-stomaco...

3. Problemi attuali del lavoro ( pag. 202-204 )

Oggi siamo logicamente e storicamente in pieno fermento sui problemi del lavoro ... quando la classe lavoratrice giunge al potere ha forse migliorato la sua condizione?

[ la mancanza di informazioni dai regimi comunisti ... ]

4. Umanità del lavoro ( pag. 204-207 )

1) Il lavoro è indispensabile ...

2) ogni uomo ha il preciso rigoroso inevitabile dovere di lavorare ...

3) Il lavoro ha il diritto ... ad una retribuzione equa.

Capitolo XII Uomini e macchine.

1. Il fatto della tecnica ( pag. 209-211 )

La tecnica [ è ] il sistema dei metodi relativi a uno strumento in vista di un lavoro ... l'utensile [ storicamente fino al XVI sec ] ... la macchina [ come ] complesso coordinato di strumenti [ storicamente fino al XVIII sec ] ... l'automa [ macchina autoregolantesi ... ]

La tecnica si è sviluppata con grandiosità nella civiltà occidentale e nel periodo moderno ... [ questo ] si fonda su due presupposti ...

I) ... la convinzione della razionalità del reale empirico e ... della sua conseguente bontà ... concezione [ classica ] ... confermata nel Messaggio cristiano ... un ottimismo drammatico e rischioso che impegna seriamente l'uomo ad operare nel mondo ...

II) il dinamismo ... spronato dalla concezione ottimistica [ cristiana ] del mondo e della vita ... condizionando il suo destino eterno alle opere compiute in vita ... vincolando il destino individuale, anche materiale, prestato ai fratelli ... imponendo un processo di autoperfezionamento integrale e totale incessante e inesauribile ...

A queste ragioni ... positive ... si affianca un dato storico [ negativo ] ... la tecnica moderna germina ... nell'epoca in cui si frantuma la visione unitaria classico-cristiana del reale.

2. Incidenze storiche della tecnica ( pag.211-213 )

Il settore più influenzato dalla tecnica è stato quello economico ... [ raggiungendo ] altri settori: la durata del lavoro è diminuita ... vacanze pagate, pensioni ... si è avvantaggiata l'istruzione ... [ sono cambiati i rapporti tra attività primaria ( agricoltura ) secondaria ( industria ) terziaria ( servizi ) ] ...

Tutto ciò segna una liberazione dell'aspetto fisico-corporeo del lavoro ... a vantaggio di quello spirituale intellettuale.

Il tenore di vita è aumentato ... i vantaggi economici ... sono indubbi ... sulla vita umana ha esercitato influssi negativi e positivi ... ha migliorato il tenore di vita [ materiale ] ha [ trascurato ] lo spirito ...

3. Valutazione della tecnica ( pag. 213-217 )

L'umanità ha assunto due atteggiamenti ... [ uno acritico positivista e uno critico ottimista ] ... il dominio della materia affascina ... la borghesia ... inneggia al progresso e ne canta i vantaggi illusa dagli utili ... cieca e sorda alle lacrime che ne spreme ... l'empirismo trascrive e fissa sul piano filosofico i riflessi dell'incipiente materialismo .... il positivismo universalizza i risultati ... le tradizioni spirituali sono ridotte a pseudo-intimismi ... le correnti protestanti [ radicate alla concezione di ] una fede indifferente alle opere ... l'individualismo religioso dell'ultimo secolo vedeva nella tecnica di cui la religione non si preoccupava affatto ... un metodo per migliorare il soggiorno terrestre ... la reazione della Chiesa [ fu tardiva ].

Nel regime capitalista la persona è ruota di un ingranaggio schiacciata a servizio della classe borghese ... nel regime marxista ... a servizio di una classe politica ...

4. Umanizzazione della tecnica ( pag. 217-220 )

La tecnica è frutto dell'attività dell'uomo, unitariamente ... sapiens e faber ... con essa l'uomo imprime la sua spiritualità nella materia ... avviandosi ad una tecnica superiore [ automazione ] l'uomo sarà impegnato in un lavoro sempre meno fisico ... potrà disporre di maggior tempo libero per coltivare il suo spirito ... il cristiano si allinea con l'atteggiamento ottimistico, confermandolo e potenziandolo ... lavorando l'uomo collabora alla creazione di Dio e alla Redenzione di Cristo ... l'impegno nell'esperienza è mezzo e non fine ... egli è ben consapevole della radicale deviazione opposta dal modo moderno ... il padrone capitalista ha incatenato gli operai al servizio del suo egoismo ... le masse popolari hanno reagito in nome del proprio opposto egoismo.

Il marxismo ha teorizzato il fatto, ribadendolo ... la conseguenza e che "il numero dei nostri contemporanei che neppure più si pongono il problema di Dio aumenta in modo inquietante ... tutto ciò pur scolorando il cristiano ... lo sprona ... il progresso tecnico si è sviluppato in terra fecondata dal germe cristiano ... e al cristiano di oggi [ si impone ]; assumere la tecnica per salvarla umanizzandola e battezzandola ... [ ma ] la radice del problema affonda nell'intimo dell'uomo: solo riformando e formando il quale si perverrà alla meta ... formare l'uomo significa educarlo ... e l'educazione consiste essenzialmente nell'assimilizazione consapevole e libera di una fondata visione della vita.

Capitolo XIII Economia ed educazione.

1. I due problemi centrali di una riforma dell'economia ( pag. 221-223 )

1) ... essenzialmente umano: per costruire un ordine economico nuovo è necessario costruire un uomo nuovo ...

2) specificatamente tecnico: di quella varia complessa e ingrovigliata tecnica economica ... [ con la collaborazione di ] economisti e politici ...

2. Primato dell'educazione ( pag. 223-226 )

A prima vista potrà apparire strano e singolare a molti che si parli di un primato dell'educazione a proposito di riforma dell'economia.

L'abitudine, maturata per secoli e diffusa quasi universalmente dalle teorie e dalla prassi economica corrente spiega tale stato d'animo ... educazione quale formazione del singolo ma non parzialità unilaterale escludente l'intervento sulla società ... il singolo è preso nell'ingranaggio sociale ... pochi sanno resistere ... i più si lasciano irretire trasformare e deformare dall'ambiente dannato e dannante nel quale viviamo ...

Ecco emergere un altro preoccupante limite all'educazione economico-sociale ... pochi sono veramente educabili fino al vertice ideale delle capacità di agire spinti solo dalla propria autonomia interiore conformantesi liberamente ai principi etici supremi lottati incessantemente e instancabilmente per incarnarli nella concretezza della vita empirica quotidiana.

I più non arrivano a tale altezza: eterni bambini essi hanno sempre bisogno ... dei freni sociali per camminare passabilmente ... a tutti si rivolgerà l'opera educatrice ...

3. Diseducazione economica dell'ambiente comune ( pag. 226-230 )

L'influsso dell'ambiente è tanto più efficace e penetrante quanto più è debole e impreparato a resistervi chi lo subisce ... i deboli ... quell'eterno bambino che è l'uomo comune.

La famiglia, primo e piu naturale ambiente della persona, è universalmente ... diseducante dal punto di vista economico ... le preoccupazioni [ del ] denaro vi tengono un posto sproporzionato al suo valore morale ... un facile egoismo ... ovvio disinterssarsi dei problemi altrui ... una pseudo-bontà [ cerca di soddisfare ] tutti i capricci di bimbi e dei non più bimbi ... nel prospettare all'avvenire del giovane le prospettive economiche ... sono preponderante [ i ] e decisivi [ e ].

La famiglia decide abitualmente la futura carriera dell'adolescente non in base alle sue capacità'... ma alle future possibilità economiche ... la scuola ... vita infantile ... formazione dell'uomo i funzione dalle doti e dell'impegno ... monopolio degli abbienti ... si sono moltiplicati gli istituti di ogni genere ... troppo abbassati ad imprese commerciali ... come sarà la futura classe dirigente?

... l'ambiente sociale generale è animato dallo spirito economico ... la nostra società è assalita ... da più forze che mirano a travolgerla ... scoprendo una tale società ... e vivendovi immerso ... il giovane ... impara ad adeguarvisi dopo le prime impotenti sincere deplorazioni ... al più alcuni partecipano al coro di deplorazioni platoniche ...tacciando la propria coscienza e annoverandosi per tale merito ... tra le buone e pie persone.

4. Ideali e prospettive per una educazione economica ( pag. 230-234 )

Un'educazione autentica abbraccia l'uomo integrale ... se l'educazione ha da essere unitaria e integrale ... si deve interessare anche ... dell'aspetto economico dell'educazione dell'uomo ... i principi direttivi idonei a reggere e ad informare una educazione economica, conseguenti ad una concezione personalistica della proprietà e dell'economia in genere ( in una visione ... della vita di tipo trascendente teistica e cristiana ):

a) primato assoluto di Dio ... trascendenza del fine ultimo dell'uomo ... che è Dio.

b) preminente dignità dell'uomo ... proprietà ed economia in genere a servizio dell'uomo.

c) uguaglianza sostanziale naturale di tutti gli uomini i quali devono armonicamente collaborare per raggiungere il loro fine ultimo.

La famiglia deve insegnare a parole e coi fatti ... la vita non è un allegro e spensierato giro di valzer ... le parole e la vita degli uomini devono poi insegnare e se necessario imporre l'impegno al lavoro ... guadagnar[ si ] il pane col ... sudore ... la scuola ... la società ... [ sono ulteriori parti essenziali di questa educazione attraverso la riforma economica ... ]

Capitolo XIV Economia e Chiesa.

1. Contributo della persona e contributo della società all'ordine economico ( pag. 235-238 )

... l'educazione è autoeducazione ... ma è pur sempre la società che mette a disposizione mezzi e strumenti all'educando ... per un cristiano si aggiunge l'insegnamento del Supremo Magistero ...

2. Fondamento e limiti del contributo della Chiesa all'ordine economico ( pag. 238-241 )

La Chiesa non è un irreale fantastico e nebuloso sogno poetico perduto nel regno delle astrazioni ... [ ne ] una società commerciale intenta a procurare profitti ... ai suoi adepti ... la Chiesa è la società, gerarchicamente ordinata, dei fedeli viventi in terra per la salvezza eterna ... essa non è un regno di questo mondo ma è una società di uomini viventi e operanti e decidenti il loro destino in conseguenza del loro ... operare in questo mondo.

L'economia ... rientra nella competenza della Chiesa [ che ] ha diritto di giudicare sub specie aeternitatis: in quanto cioè l'economia è opera dell'uomo e su di lui si riflette pesantemente: ed ha un significato tutt'altro che indifferente nell'influire sulla salvezza o sulla dannazione dell'uomo concreto ... Gesù Cristo ha enunciato un programma spirituale ... che ogni epoca storica guidata dalla ragione e aiutata dalla grazia risolvesse il problema della tecnica economica secondo le esigenze e le contingenze variabili dei tempi e dei luoghi ... sarà opportuno ricordare che la vera carità presuppone l'esercizio della giustizia ...

3. Compito della Chiesa in campo economico ( pag. 242-246 )

La decisione di aderire alla società cristiana spetta alla libertà del singolo ... una libera e convinta adesione interiore ... [ accettando ] e [ praticando ] tutte le condizioni che l'idea cristiana impone ... compresavi una coerente condotta umana integrale anche in campo economico ...

4. Compiti ed esigenze della Chiesa in campo economico ( pag. 247-249 )

Ritengo che i soliti manuali di morale e la comune predicazione devono essere ampiamente riveduti per informarsi e conoscere chiaramente e coerentemente e dire francamente e inequivocabilmente la verità a chi vuol sentire e a chi ne farebbe volentieri a meno ... finche ci si limita ad osannare astrattamente alle Encicliche sociali ... senza preoccuparsi di una loro effettiva incarnazione ... non si conquistano gli uomini del nostro tempo ... ma ci si fa espellere dalla storia ...

Nessuna imposizione coatta del Cristianesimo ... ma troppa equivoca tolleranza vige ... con abbienti violatori della giustizia in campo economico ... nella confessione sta il momento culminante per svegliare le coscienze ed esigere coerenza pratica ... sull'economia ... vige un silenzio quasi universale da parte dei confessandi e dei confessori ... [ esame di coscienza di Padre Lebret ]

Capitolo XV Economia e Stato.

1. Beni economici e società umana ( pag. 250-253 )

... la persona umana, se è indubbiamente e metafisicamente realtà ontologica singola è pure coessenzialmente relazionalità sociale ... la società è naturale esigenza e naturale sviluppo della persona integrante completante e perfezionante la persona stessa ... particolarmente in campo economico ...

Come per le società eminetementi spirituali si è esemplificato appellandosi alla Chiesa ... per le società necessariamente fornite di mezzi idonei al mantenimento dell'ordine sociale ... ricorro allo Stato quale tipo semplificativo ... la società politica è un dovere una necessita ... per la stessa possibilità di tale società è necessario che chiunque ne fa parte non ne pregiudichi il funzionamento anche economico ...

2. Estremismi unilaterali a proposito dell'intervento statale in economia. ( pag. 253-256 )

Le posizioni ... si riassumono ... in una opposizione totale ed intransigente ad ogni specie di intervento in nome della scienza economica e della libertà dell'individuo ... al polo opposto un intervento totale dello Stato idoneo a manipolare integralmente l'economia ...

A. Smith [ verso la fine del XVIII sec sostengono che ] un ordine naturale razionale regge l'economia ... ognuno cerchi il proprio tornaconto individuale: la risultante è naturalisticamente e meccanicisticamente, il massimo benessere collettivo dell'umanità ... la storia economico-politica ... ha rivelato l'astrattismo del liberismo economico: è un utopia pretendere di escludere ogni intervento statale dall'economia ... anche o stato liberale interviene ...

Quali sono i limiti dell'intervento statale in economia?

3. Fondamento e limiti dell'intervento statale in economia. ( pag. 256-262 )

Gli antinterventisti fanno perno su ... il determinismo delle leggi economiche naturali; l'insuperabilità del tornaconto egoistico del singolo operatore economico ... tale concezione deterministica ... ipertroficamente gonfiata ... [ considera ] produzione e circolazione ... consumo dei beni naturalmente soggetti a fattori inerenti i fenomeni stessi ... ma tali fattori non sfuggono essi all'influsso dell'uomo, il quale pur non potendo prescindervi li manipola ... variabilissimamente.

Gli uomini agiscono come concretamente valutano: proclamata e inculcata l'idea che il tornaconto egoistico è il supremo principio di valutazione e azione ognuno facilmente accentuerà il suo istintivo egoismo e agirà di conseguenza [ ma ] l'egoismo il supremo valore?

L'uomo ... contemporaneo ... così pervaso di spirito borghese ... ha enormemente potenziato il suo istintivo egoismo alla scuola del liberalismo.

Il singolo abbandonato a se stesso non è in grado di creare una convivenza armonica ... tanto meno quanto più opera in funzione del proprio egoistico tornaconto ... come facilmente avviene nel settore economico.

Gli abusi e le sproporzioni tra i valori autentici delle persone e la somma di beni a loro disposizione sono di una evidenza solare.

Una concezione autentica della proprietà privata è fondabile, e limitabile nel contempo, solo in funzione e in relazione alla persona ... solo una concezione personalistica della proprietà è teoreticamente valida mostrandosi essa in grado di fondare e di limitare la proprietà privata: una tale concezione fonda dunque e giustifica l'intervento statale in economia ...

Sullo Stato, pesano compiti particolari di carattere generale a cui l'iniziativa privata non è in grado di provvedere ... [ ma ] ha dei limiti [ in quanto ] non puo sostituire l'iniziativa privata quando essa sia sufficiente e ordinata al bene comune ...

4. Problemi e compiti attuali nei rapporti tra proprietà e stato. ( pag. 263-267 )

... si impone di salvare il capitale nella sua funzione ... necessaria all'attuale stadio dell'evoluzione economico-storica ... smantellandone lo spirito capitalistico che lo informa e lo avvelena ...

Difficile e ... complesso è il problema della riforma delle aziende industriali ... [ bisogna ] mantenere l'unità sostanziale di direzione, salvare lo spirito d'iniziativa, interessarvi tutti coloro che vi sono impegnati per il suo maggior rendimento ...

Se la complessità e la gravità dei problemi ci spinge a distogliere lo sguardo ... mostriamo tutti, moralisti, politici ed economisti la nostra inettitudine concreta ... è indispensabile una riforma continua e perseverante ... per l'instaurazione il funzionamento e l'incremento di un ordine umano ...

L'impegno dello stato è ... disastroso ... [ nella ] scuola l'educazione al senso sociale è totalmente assente e trascurata; la preparazione tecnico-economica è praticamente assente ... Cristiani e anticristiani sono ... affratellati ... per tenere in piedi l'infausto sistema ...

5. Compiti dell'uomo della strada in campo economico-politico. ( pag. 266-267 )

In un regime democratico ognuno partecipa all'instaurazione ed al funzionamento dell'ordinamento sociale-economico vigente ... è diritto-dovere dei migliori di assumere le cariche alle quali sono idonei ... l'elettore che indica un non idoneo viola la giustizia ... non si può reputare idoneo un trafficone ...

Capitolo XVI Il cristiano nel mondo.

Il cristiano è nel mondo ... cosa ... e come ... operare perchè cristiano e in quanto cristiano ... [ La ricerca di ] ogni soluzione data ad un problema di fondo implica una visione totale radicale e onnicomprensiva di tutto il reale. ( v. nota: una crassa e spesso interessata ignoranza produce quei ... circoli quadrati che sono, ad esempio, i cristiani liberali, i cristiani comunisti, ecc.: in genere quei cristiani per i quali la religione un affare privato che non ha niente a che fare con i concreti problemi del vivere quotidiano. )

1. Situazione del cristiano nel mondo ( pag. 270-271 )

... è la più difficile, la più scabrosa e la più rischiosa ... nel mondo il cristiano deve rimanere ... ma al mondo non può abbandonarsi totalmente e integralmente, perchè ben sa la sua provvisorietà e la transitorietà della sua permanenza ...

Per il mondano una banalità ne vale più o meno un'altra ... per il cristiano ogni suo atto [ anche ] ridotta a semplice intenzione ha un valore massimo ...

Egli non può lasciarsi andare ... al mondo ... ma deve impegnarsi ... perchè proprio con l'esperienza labile e transitoria decide la sua eternità ... il cristiano autentico e consapevole [ sente ] tutta la serietà della sua vita impegnata e impegnante ... allentando la sua attenzione e il suo impegno subito [ rischia ] una deviazione ...

Tanto più il rischio è possibile quanto si abbia a mente ... la mutabilità incessante e la novità continua dell'esperienza [ cristiana ] concretamente vissuta ... dovere della fedeltà assoluta ai principi eterni e efficiente loro incarnazione nella mobilissima esperienza.

2. Le due tentazioni del cristiano: evasione e mondanizzazione ( pag. 272-275 )

La più sottile è la deviazione a destra: l'evasione dagli impegni concreti per rifugiarsi in una stratosfera astratta di pietismo ... troppo serio per abbassarsi al livello della trionfante mediocrità, il cristiano consapevole, subisce la tentazione di ritirarsi dall'impegno dall'azione nel mondo ... [ tradendo ] la propria vocazione ...

Attitudini e circostanze assegnano ad ognuno un compito ... sotto la guida illuminate di Dio ...

Bisogna operare ...

Ma l'azione ha anch'essa le sue spire tentacolari ... assorbe e finisce per stordire, si rischia di dimenticare che l'azione è umana e cristiana solo quando sia dettata e animata dallo spirito, informata e finalizzata dalla grazia ...

Un altro aspetto [ è ] la brama del successo ... [ poichè ] l'azione mira ovviamente ad essere efficace ... [ ma ] l'efficacia del bene non manca mai e le sue risonanze sono storiche ed eterne.

Un altro aspetto [ è ] l'abuso dei mezzi, dando preminenza alla loro efficacia a scapito della loro purezza ... il cristiano opera concretamente con altri uomini ... senza scrupoli ... [ ha ] la tendenza di opporre altrettanta spregiudicatezza onde arginare il male e far trionfare il bene ... il problema si fa scabroso e complesso ...

3. Punti fermi del cristiano nel mondo ( pag. 276-278 )

Esperienza e fede dicono ad ognuno che la situazione concreta del cristiano e molto grave, molto dura e tremendamente rischiosa ... da non essere possibile una liberazione alcuna con le sole forze umane ...

Ma c'è la grazia: il meraviglioso e sovrabbondante dono ... che Dio mette a disposizione di tutti nell'intimità della coscienza e nell'immensa organizzazione sociale soprannaturale della Chiesa.

E con la grazia sono possibili ascese meravigliose ... [ fino ] alla santità.

L'atteggiamento del cristiano [ è ] la ricerca incessante della sintesi armonica intessuta di un radicale fiducioso e sereno ottimismo metafisico e di una intelligente prudente e vigilante pessimismo empirico permeati entrambi di grazia divina.

4. Supreme norme direttive di impegno cristiano nel mondo ( pag. 278-281 )

È dovere del cristiano battezzare tutto il bene che le virtualità dinamiche dell'essere vanno progressivamente sviluppando ... è bene che il progresso avanzi sotto tutti i suoi aspetti anche tecnici ed economici " con S. Tommaso ... e Aristotele ... la teologia cattolica ha veduto nel divenire il comportamento della natura tutta in cui si manifesta il suo sforzo di ritornare al primo principio" ... non dobbiamo dimenticare che la tecnica moderna sta alla base di una espansione di vita ... di un miglioramento delle condizioni di esistenza e di una larga liberazione di disponibilità per le attività superiori dell'uomo ... il fine ultimo resta ultraterreno e metaempirico

Il mondo attuale è la temporanea tappa durante la quale si decide l'eternità ...

La decisione si prende quì e ora, nella concreta operosità incarnata di ogni giorno: ciò impegna seriamente il cristiano consapevole del peso tremendo che rivestono le sue azioni quotidiane e gli inibisce qualsiasi velleità di illusoria evasione ...

Capitolo XVII Cristianesimo trascendente cristianesimo incarnantesi

1. Tre tipi di cristiani ( pag. 278-285 )

I cristiani-liberali ... fedeli ad alcune pratiche di culto ... [ organizzano ] la concreta vita quotidiana in forma profana.

Il cristiano-incarnazionista intende e vuole ricristianizzare integralmente e totalmente il mondo permeando di spirito cristiano tutti i settori dell'esperienza ... una nuova corrente di incarnazionisti ( trascendetisti ) [ insiste ] sulla trascendenza pura ed oppone alla regalità di Cristo il regno di Dio. ( precisazioni ulteriori nella lettura dei passi seguenti )

2. Cristiani incarnazionisti ( pag. 285-290 )

3. Cristiani trascendentisti ( pag.290-292 )

4. Attivismo cristiano ( pag. 292-294 )

Capitolo XVIII Dogma e vita

... la riduzione della vita al suo esclusivo compito terrestre ha generato un dinamismo operoso ...

È vero che la fede nei dogmi incatena ed inceppa l'uomo?

1. L'assalto moderno alla cittadella cristiana ( pag. 295-298 )

Cultura e tecnica hanno congiurato nello spingere ai margini della vita il Cristianesimo.

La politica dal Macchiavelli si laicizzò, fattasi arte di "volpe e lione" puntò sull'utile immediato, calpestando i più elementari principi morali ... riuscì a svuotare l'uomo di ogni resistenza interiore ... il campo sociale fu invaso e occupato.

Il pane fu l'esca adescatrice: un pane stentato e insufficiente per milioni di uomini.

Finchè venne ( Marx ) che, poichè il pane è tutto, ebbe ... l'audacia di riconoscere che il tubo digerente è la base, il centro e il fine della vita ...

"Il comunismo non ha saputo soccorrere l'uomo ma ha conosciuto ... l'arte di interpretare, di esprimere di esasperare questo senso di dignità ferita e di schiavitù subita ... la bomba atomica della storia moderna.

2. Errori e colpe dei cristiani bebe ( pag. 298-300 )

Il cattolicismo fu ridotto a superficiale forma esteriore da troppi cristiani ... la verità non si eredita ma si conquista.

La coscienza si è sdoppiata ... la religione [ è ] ridotta ad abito festivo.

Tutto ciò è conseguenza del dogma cristiano?

No tutt'altro: è frutto anzi della sua ignoranza della sua deformazione della sua sterilizzante disseccazione.

3. Dogma e vita concreta ( pag. 300-301 )

Con Leone XIII il cattolicesimo chiude un lungo periodo di resistenza passiva per iniziare ed attuare un audace ed efficace periodo di costruzione positiva ... si pensi alle encicliche luminose ... idee che ... lanciano nella vita alla conquista del mondo contemporaneo ... assistiamo a corsi libri e riviste di teologia per laici cioè per tutti ... è la conquista e l'attuazione di una verità elementare che mostra ormai e più ancora rivelerà se proseguita e intensificata, frutti fecondissimi ...

4. Compiti di oggi ( pag. 301-303 )

Si deve migliorare e vivificare l'educazione del clero ... bisogna educare più profondamente i migliori ... il popolo cristiano è ancora troppo passivo ... le meraviglie del laicato cattolico raccolto dall'Azione Cattolica commuovono e incoraggiano ... bisogna insegnare il coraggio dell'audacia coerente per una professione integrale della propria fede ... il cattolico ... deve vivere e rischiare ... siamo troppo pronti a balbettare un ni ... mentre il messaggio cristiano impone di dire si, si ... no, no ... la storia ha smascherato i figli della prudenza della carne che hanno fatto della prudenza un abile tecnica di non agire, non pronunziarsi, non impegnarsi ...

Capitolo XIX Dogma e società

1. Il fallimento dell'individualismo liberale e del comunismo materialista ( pag. 306-308 )

L'individualismo liberistico manca di universalità umana poichè ha dimenticato che ogni uomo ha insopprimibili diritti umani ... il liberismo manca di integralismo umano ... l'utile economico ha sopraffatto l'etica spirituale.

Dall'insufficienza del liberismo sono sgorgate le teorie social-comuniste ... [ ma ] il comunismo è rimasto borghese: non una rivoluzione del proletariato contro la borghesia ma una evoluzione del proletariato verso la borghesia ( U. Spirito p. 308 )

2. Accuse al dogma di antisocialità ( pag. 309-310 )

Tutto ciò è avvenuto perchè abbiamo dimenticato e non penetrato l'integrale ricchezza del dogma cattolico ... è una grande disgrazia aver imparato il catechismo contro qualcuno ... la solidarietà spirituale dei membri del Corpo Mistico ( fondante e implicante una conseguente solidarietà materiale ) fu più d'una volta praticamente dimenticata.

3. Solidarietà naturale tra gli uomini ( pag. 311-312 )

Poichè la grazia si inserisce sulla natura valorizzandola e sublimandola il dogma rispetta e valorizza anzitutto la naturale solidarietà umana, fondata e consolidale con la stessa natura ... la storia presenta sempre l'uomo vivente in società ... persona e società percorrono tutto il cammino storico sempre entrambi attivamente compresenti e interferenti ... [ che ] chiedono di venire entrambi salvate in unitaria armonia.

Il progresso tecnico ha accentuato oggi l'interdipendenza degli uomini ... il problema della solidarietà si impone oggi con un'urgenza imprescindibile.

È l'ora urgente della cattolicità.

Credere in un Dio unico è dunque nel medesimo tempo credere in un Padre comune di tutti.

4. Solidarietà soprannaturale ( pag. 312-315 )

Il soprannaturale cattolico riconosce e proclama l'unità e la solidarietà naturale potenziandola, vivificandola, sublimandola: battezzando cioè tutte le positive ricchezze naturali.

Il soprannaturale ci si presenta come Chiesa, cioè ancora come società ...

Per la Chiesa il crescere è una necessità di natura finchè non abbia ricoperto tutta la terra e consolidato tutte le anime ...

La sua cattolicità che in essa è una forza e anche una perpetua esigenza ( De Lubac ) ...

Nella Santa Chiesa ognuno sorregge ed è sorretto dal fratello ( S. Gregorio Magno ).

Espressioni tutte che traggono la loro forza e il loro significato dalla stupenda e commovente realtà del corpo mistico.

La Chiesa è Gesù Cristo diffuso e comunicato vivente e in sviluppo continuo in profondità ed in estensione.

5. Società e persona ( pag. 315-316 )

La salvezza resta per ognuno indelegabile affare personale; ma ogni singolo lo decide nell'atteggiamento assunto verso fratelli in Cristo.

"Le parti concorrono tanto più all'unità quanto meno sono pezzi e quanto più sono membra" ( De Lubac ): cioè il potenziamento della persona è arricchimento della società ... il cristiano è contro ogni conformismo il più radicalmente rivoluzionario poichè non è mai scontento soltanto di una data forma sociale ma di tutto ciò che porta il segno dell'infermità e della caducità terrestre ...

6. Impegno cristiano ( pag. 316-317 )

Sull'esempio di Cristo lealmente senza inganno ogni cristiano deve accettare la condizione di essere impegnato nel tempo: condizione che lo fa solidale con tutta la storia ... incompreso da chi è fuori ... malcompreso da chi dice di essere dentro la barca della salvezza ... lotta per battezzare i valori.

La legge che presiede alla diffusione della carità è una legge di incarnazione.

Capitolo XX Espansione economica e persona umana

1. Problemi dell'espansione economica ( pag. 319-326 )

I- Fondazione del concetto di espansione economia

La dinamicità è caratteristica fondamentale e strutturale dell'economia ... beni di consumo ... beni strumentali ... tecnica della produzione ... tale processo non si verifica astrattamente per un semplice dinamismo automatico della materia: la quale resta sempre passiva e non si tecnicizza di per sè.

Il processo viene concretamente realizzato dall'intervento variamente attivo ed efficace dell'uomo: operante in rapporto alle sue strutture psico-fisiche condizionate nel loro agire dalla situazione ambientale geografico-storica nella quale è concretamente immerso.

L'uomo si mostra nell'empirica quotidiana di ogni singolo come nel divenire storico dell'umanità complessiva inscindibile unità bipolare di "homo sapiens" e di "homo faber".

II - Aspetti tecnici dell'espansione economica

L'epoca sorgente fa prevedere e sperare che l'uomo verrà sempre più e meglio liberato dagli aspetti pisico-somatici del lavoro manuale onde possa concentrarsi più spiccatamente intellettivo-spirituale meglio idoneo e conforme al carattere specifico della persona umana ...

La storia ci fa toccare con mano ... l'incremento tecnico ... invece il processo spirituale-morale ... può anche ristagnare ... e retrocedere.

Il progresso tecnico ... è condizionato dalle situazioni geografico-ambientali come da quelle storico-sociologiche ... ferro ... carbone ... petrolio ...

Poichè la ricchezza genera ricchezza l'abbondanza dei beni a disposizione favorisce il risparmio: cioè mette a disposizione nuovi facili e comodi mezzi artificiali [ finanziamenti ] i quali vanno a potenziare i doni ambientali naturali, incrementandoli ulteriormente in un processo geometricamente progressivo e astrattamente illimitato ... le zone ricche si arricchiscono sempre di piu'...

III - Aspetti umani dell'espansione economica.

I dati naturali sono dunque condizionanti ma non determinanti l'espansione economica ... all'uomo soprattutto e in primo luogo si deve il processo di incremento e di espansione ...

2. Espansione economica e persona umana ( pag. 326-329 )

IV - Rapporti storici tra espansione economica e persona umana.

Gli aspetti positivi ... sono lampanti.

Se a stendere e a riempire le pagine dei libri di storia fossero in grado di collaborare ... coloro che fecondarono i nuovi strumenti con i loro penosi e ignorati sacrifici ... le esaltazioni apparirebbero sottolineate dal sangue dei sacrificati ...

I limiti di tale tipo di espansione vanno riassunti in una espressione ... sono andate perdute teoreticamente e vennero misconosciute praticamente l'integralità e la universalità della persona umana.

Liberalismo e marxismo hanno svuotato l'uomo ... indispensabili rimedi consistenti in una reimpostazione di fondo e a fondo di una politica economico-sociale impostata sull'uomo e finalizzata all'uomo, poggiate su base decisiva e decidente di una visione radicale unitaria e totale del reale.

3. Politica economica e persona umana ( pag. 329-338 )

Il compito e fine essenziale di una politica economico sociale ... esigono un sistema che sappia armonizzare fattori tecnici e fattori umani in una comunità ispirata ad una visione unitaria e unificante centrata su una concezione integrale ed universale della persona umana.

V - L.esperienza individualistica

L'economia di produzione del liberalismo individualistico è logicamente sfociata nel capitalismo privato ...

VI - L'esperienza collettivistica ... le masse diseredate ... hanno subito il fascino di zelatori intrapprendenti ed accorti ... il marxismo ... capitalismo di stato.

Nel collettivismo marxista la persona la persona è stata compressa e depressa ...

VII - La soluzione personalistica dell'espansione economica

L'espansione economica non essendo di per sè automaticamente umanistica esige ed impone un piano regolatore ... l'intervento della ragione da parte dell'uomo ragionevole per l'organizzazione armonica della tecnica naturalistica e per il dominio degli istinti umani nell'intento di finalizzare entrambi a servizio dell'uomo integrale ed universale ... una politica economica ... piegante, nella misura possibile, i mezzi al fine.

La norma essenziale di azione è che ogni e qualsiasi intervento produttore di beni economici sia sempre ispirato e informato, orientato e finalizzato al fine morale umano intrinseco sia all'economia che all'operare umano stesso.

A questo punto emergono gli aspetti umani dell'espansione economica; ed assurgono al primo piano che loro legittimamente compete.

Si tratta di salvare e potenziare l'iniziativa privata; preminente e decisiva agli effetti pratici di ogni potenziamento economico ... [ essa ] ha la precedenza sui dettami estrinseci imposti dall'esterno: appunto perchè ogni dinamismo efficiente continuo perseverante si radica e sgorga dall'intimo di esso si nutre e li feconda.

La persona ha un primato ontologico sulla collettività: perchè realtà ontologica e sostanziale, di contro alla semplice realtà astratta e formale della collettività puramente e semplicemente morale.

Quest'ultima è certamente reale anch'essa ma di una consistenza entitativa posteriore e radicata su quella ontologica individuale soggiacente reggente e fondante.

Ma la persona non è semplicemente realtà entitativa a sè stante totalmente svincolata dalla società; bensì la persona e unitariamente e inscindibilmente in concreto realtà personale-sociale.

Altrettanto e altrettale deve essere la sua iniziativa ...

L'immobilismo statico semplicemente conservatore è un atto di inciviltà e di immoralità contrario agli interessi specifici immediati d'ordine economico e a quelli generali d'ordine umano.

La promozione economica impone sacrifizi immediatamente economici e remotamente morali: i quali vanno affrontati sopportati da tutti proporzionalmente alle capacità personali e ai mezzi materiali a disposizione.

Per chi è cristiano poi il dovere è espressamente e positivamente imposto sia sotto l'aspetto direttamente economico che sotto quello morale generale.

Dio ha creato l'uomo e l'ha posto sulla terra affinchè operasse ... anche se non avesse peccato ...

Dato il primato della persona e la preminenza decisiva della sua attività libera l'educazione resta sempre il mezzo primo e principe anche per la fondazione e il funzionamento di un ordine economico-temporale.

L'educazione [ professionale ] deve investire l'uomo integrale ...

Conclusione

Quanto detto basta a richiamare il moralista che si interessi dell'attività economica ... della loro attività propria e personale specificatamente politica ed economica, politici ed economisti assumono tutta la loro responsabilità ... della quale la società ha diritto di chiedere conto ... e [ per ] fallibili azioni umane saranno colpiti da Dio ...

Conclusione Moralità dell'economia

Le opinioni sui rapporti tra economia e morale ... possono e devono ridursi a due concezioni fondamentali ... [ esiste ] una correlazione tra economia e morale ... irrelatività e la conseguente totale indipendenza vicendevole ...

1. Indicazioni storiche sui rapporti tra economia e morale ( pag. 339-343 )

Nel ... periodo antico-medioevale si afferma generalmente la connessione delle due discipline, subordinando sostanzialmente l'economia alla morale ... politica ... nel mondo classico ... religiosa ... nel mondo cristiano.

Nell'epoca moderna l'economia si sgancia progressivamente dalla morale rivendicando una sua assoluta autonomia ... primato [ marxismo ] dell'economia sulla morale.

2. Cos'è l'economia ( pag. 344-346 )

Il perchè nasca l'economia è ... dato dal fatto della corporeità costitutiva coessenziale dell'uomo concreto ... è costituito problema dal fatto del rapporto tra bisogni di un essere razionale quale è l'uomo e beni quali sono effettivamente offerti ...

La razionalizzazione [ di questi rapporti ] costituisce la scientificità della scienza economica ... l'uomo ha la capacità naturale, la tendenza istintiva e l'obbligo morale di sistemare organicamente e gerarchicamente la sua vita unitaria e totale perchè è un essere dotato di ragione ...

3. Cos'è la morale ( pag. 346-348 )

Si qualifica morale un essere o un azione se e quando essi realizzano un bene: il fondamento metafisico costitutivo e strutturale della moralità è il bene ... moralizzare è finalizzare ... finalità ponente il e culminante nel problema del fine ultimo dell'uomo.

4. Dall'economa alla morale ( pag. 348-353 )

... pur intendendo l'economia quale pura e semplice ricerca dell'utile quale benessere complessivo individuale o collettivo; pur riducendola a tale suo specifico compito si scopre e si constata l'essenziale costitutiva e stutturale relatività e relazionalità dell'economia stessa.

Ciò perchèè non è possibile determinare e precisare l'utile se non in funzione e in correlazione al fine ultimo dell'uomo: fine ultimo che l'economia intesa come viene prospettata dagli pseudo-comunisti puri, non è in grado di fissare e determinare, ma deve mutuare e di fatto mutua da discipline extra ed ultra economiche.

Qui si radica la ragione sostanziale e fondamentale dell'essenziale connessione e complicanza di economia e morale.

Tutto ciò è metafisicamente fondato sull'essenza costitutiva dell'ordine reale degli esseri dati nell'esperienza effettiva: nella quale reale esperienza la materia tiene il posto inferiore ed occupa il gradino più basso di realtà.

Essendo gli enti metafisicamente coordinati e subordinati sul fondamento e in relazione alla loro costituzione entativa la materia è coordinata e subordinata allo spirito entativamente ad essa superiore.

5. Efficienza dell'economa e moralità dell'economia ( pag. 353-356 )

L'economia in quanto tale deve mirare ad ottenere il massimo di beni economici col minimo dispendio di mezzi impiegati nella situazione concretamente data.

Si snatura l'economia nella sua essenza costitutiva strumentale quando comunque la si parzializza negandone l'universalità e l'integralità di compiti e fini.

Si nega l'universalità ... quando se ne limita il compito e il fine alla ricerca dell'utile particolare ... si nega l'integralità ... quando la si riduce e la si limita alla ricerca del benessere terrestre immediato senza alcun riferimento ... al fine ultimo dell'uomo ... l'economia da mezzo si fa fine quando nega e calpesta la sua essenziale universalità ed integralità ciò che è di fatto accaduto nel capitalismo moderno.

6. Tecnica economica scienza economica efficienza economica ( pag. 356-358 )

a) tecnica economica ... l'operare nell'ambito della tecnica è di competenza dell'economista

b) scienza economica ... abbraccia e comprende il complesso dei mezzi e del fine dell'economia: fine la cui posizione ed affermazione è inevitabile teoreticamente e praticamente; perciò appunto la tecnica sfocia e si integra nella scienza.

c) morale economica.

La sua essenza consiste ... nel fatto e nel diritto della finalizzazione gerarchizzante i vari beni in funzione e in relazione al fine ultimo della persona umana.

7. Compiti e collaborazione di economista e moralista ( pag. 358-361 )

... economia e morale si sono mostrate connesse ... ne consegue ... una collaborazione armonica di economista e moralista ... al moralista ... competono

a) ... attendere alla fondazione e all'analisi dei principi, alla loro progressiva maturazione in uno sviluppo incessante ed inesauribile.

b) ... seguire l'evoluzione storica effettiva ... [ per evitare ] di mettere in otri vecchi vino nuovo

c) ... esigere chiaramente e fermamente l'osservanza dei doveri morali anche in campo economico nella pratica e vissuta vita quotidiana; senza lasciarsi sviare dai soliti compromessi ... dire chiara e netta la verità a chi a lui liberamente si volge ... all'economista ... competono

a) ... coordinare la tecnica specifica ... inserendola in un concreto sistema economico ... [ e di ] mutuare tale fine dal moralista

b) ... possedere una sicura e fondata, incarnata e realizzantesi competenza ...

c) ... organizzare efficacemente ed efficientemente i mezzi tecnico-economici di cui dispone in consonanza con l'essenza e il fine dell'economia servendo l'uomo integrale ed universale ...

Trattando dei beni necessari alla vita dell'uomo San Tommaso ha scritto che oltre la virtù si richiede un altro bene " secondario e strumentale, cioè la sufficienza dei beni materiali, il cui uso è necessario l'esercizio della virtu' " ( De regime principium 1. I, c 16 ).

Pio XI. " i beni economici debbono essere tanti quanti sono necessari sia a soddisfare ai bisogni e alle oneste comodità sia a promuovere gli uomini a quella più felice condizione di vita che quando la cosa si faccia prudentemente non solo non è di ostacolo alla virtù ma grandemente la favorisce ... ( Quadragesimo Anno )