La crociata della sofferenza

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Nel dodicesimo anno dall'inizio della nostra Crociata della sofferenza, permettetemi di fare un breve ricordo dell'attività di questi anni.

La Crociata ha avuto Inizio con la prima Lettera del giugno 1963.

Scrivevo allora: « La grazia di Dio ha mosso molte anime generose ad offrire le loro sofferenze morali e fisiche per l'altissimo scopo delle Vocazioni.

La nostra famiglia spirituale ha già 250 componenti e ci sentiamo uniti nel vincolo dell'apostolato che soffre e che offre, ai piedi di Gesù Crocifisso, con Lui, e per Lui, assieme alla Sua e nostra Santissima Madre ».

A distanza di 12 anni, il numero si è più che duplicato e il fervore che anima la nostra famiglia spirituale va ogni giorno più crescendo.

Di fronte alle sempre più urgenti necessità della Chiesa, nel campo delle Vocazioni, Dio chiama e raduna un numero sempre crescente di anime generose.

Non v'è alcuna propaganda: la Crociata trova i suoi zelanti diffusori tra le anime che vi hanno aderito e che la fanno conoscere ad amici.

Ma la Crociata diventa realtà, non nelle cifre e nei nomi, ma nella misura in cui nella nostra vita di sofferenti assecondiamo l'azione dello Spirito Santo per il bene della Sua Chiesa.

La Vergine Immacolata, che è l'animatrice e la condottiero della Crociata, ci dice che non importa che siamo in tanti, ma che piuttosto ci vuole … santi.

Quanti "fratelli" e "sorelle" iscritti alla Crociata ci hanno già lasciati per il premio eterno!

Li abbiamo sempre presenti nelle preghiere!

Quante "Adorazioni a Gesù Crocifisso" sono state fatte!

Quanti Crocifissi sono diventati l'oggetto di un ricordo e di un amore più grande per le sofferenze di Gesù!

Quante "Ave Maria" recitate per le necessità dei nostri fratelli più provati!

Quante vocazioni suscitate o salvate da Dio per le vostre offerte di preghiere e di sacrifici!

Nella famiglia della Crociata non esiste, non può esistere alcun bilancio consuntivo, né vi può essere alcuna relazione di attività straordinarie.

Ma tutto vi è straordinario, perché tutto si svolge nel più assoluto silenzio e nella intimità di anime che accolgono la voce di Gesù che invita: « Pregate il Padrone della messe che mandi operai alla sua messe ».

Da questa risposta deriva tutta una impostazione di vita che ad essa deve essere orientata.

Fr. Gustavo