Crociata della sofferenza  

B226-A10

Anno XX - Lettera N. 79 - Gennaio 1983

« Chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia » ( Mt 7,24 ).

Fratelli,

questo nostro incontro epistolare inaugura il 20° di inizio della Crociata della Sofferenza.

Essa è nata nel 1963 con la prima lettera ciclostilata del giugno 1963, e si muoveva ancora in forma dimessa ma già decisamente orientata come rilevo da quanto scritto allora: « Se non offri le tue pene, che ti serve soffrire? Gesù ha offerto le sue sofferenze e il mondo ha trovato la salvezza ».

Il suo scopo era quello di avvicinare molte anime a Gesù Crocifisso, presentando la Adorazione alle Piaghe di Gesù, trasmessa da Fra Leopoldo e accolta e diffusa da Fratel Teodoreto e dalla Unione Catechisti.

Era l'incontro tra il mondo della sofferenza e il Grande Sofferente-Redentore.

Anche la sofferenza dell'uomo deve essere trasformata in azione redentrice, unita a quella di Gesù.

Si rivolgeva agli anziani, alle mamme, ai papa, agli ammalati, ai sofferenti per pene morali, ai ragazzi, ai giovani perché si sentissero uniti come in una famiglia spirituale nel vincolo dell'apostolato che soffre e offre per le vocazioni sacerdotali e religiose in cammino o già realizzate, ma in difficoltà.

In questi 20 anni la famiglia si è molto ampliata, ha varcato molti confini.

Quante preghiere, quante sofferenze offerte!

Quanti e quali i frutti? Nei registri di Dio tutto è segnato.

Nei nostri archivi vi sono le 78 lettere circolari che con costanza sono state inviate agli aderenti sempre più numerosi.

Sfogliandole sostiamo sui molti argomenti trattati da cui è stato preso lo spunto per rendere sempre più generosa l'offerta e sempre più viva la partecipazione alle sofferenze di Cristo Crocifisso: erano particolari avvenimenti, momenti dell'Anno liturgico, passi della Sacra Scrittura, indicazioni dei Servi di Dio Fra Leopoldo e Fratel Teodoreto, le formule della Adorazione a Gesù Crocifisso … e in ultimo le invocazioni del Padre nostro.

Un lungo dialogo di 20 anni a cui avete partecipato anche voi con i vostri scritti, i vostri sfoghi, le vostre confidenze, le vostre richieste di preghiere e di suffragi per parenti, amici cari, per casi particolari e talora penosi di anime consacrate.

Ma a cui soprattutto avete partecipato con generosità con la preghiera e con la sofferenza, facendo vostre le necessità e le ansie dei vostri fratelli e delle vostre sorelle.

La vostra partecipazione, oltre ad essere per noi di conforto, ci ha animati a seguire con cuore aperto a parlarvi, a sentirvi amici vicini anche se sconosciuti, ad amarvi.

Di quel piccolo Crocifisso che avete ricevuto e che tenete con tanto affetto, ne abbiamo sempre tra le mani uno anche noi quando ci accingiamo a rinnovare ogni tre mesi il nostro incontro epistolare con voi.

Da Lui attingiamo per parlarvi, e a Lui ci rivolgiamo per parlarGli di voi, dei vostri casi, delle vostre intenzioni, delle vostre sofferenze, incomprensioni manifeste o nascoste.

Nessuna pretesa di eliminare le sofferenze, ma soltanto un grande desiderio di tendere una mano amica, fraterna, con quel Crocifisso, per ricevere voi e noi, un po' di coraggio per portare la Croce di ogni giorno, un po' di forza per salire con Lui il Calvario, un po' di fede per scorgere oltre il Golgota, la luce della Risurrezione.

Vi assicuriamo che per noi è stato un cammino tanto bello e ricco di gioie spirituali, portateci sovente dalle vostre parole: parole di fede, di rassegnazione, di accettazione, di partecipazione, di conforto e talora parole di anime consacrate con un piccolo, semplice « Grazie! » per la difficoltà, lo smarrimento superati, per la via ritrovata.

Un piccolo, semplice « Grazie! » ma per noi di un valore infinito!

Un'anima consacrata che ritrova fiducia, slancio, generosità!

Un'anima di giovane incerta e tentennante che trova sicurezza e decisione!

Pensate, fratelli, quali grandi moltiplicatori di azione apostolica, di opera di redenzione!

Il pensiero va alle migliaia, ormai, di amici che ci hanno seguito in questo cammino che, per grazia di Dio, nulla ha mai cercato di esteriore, di propagandistico; che è stato notato solo per la piccola luce che emanava, che ha incontrato e avvicinato anime nei più diversi siti e nelle più disparate situazioni, che ha trovato anime convinte e generose che a loro volta hanno acceso la loro piccola luce, là dove si trovavano, per orientare e richiamare altre anime.

Il loro impegno e la loro dedizione ci commuovono e affidiamo alla generosità del Padre la ricompensa e il ringraziamento.

L'elenco è lungo, ma nello scorrerlo, lo sguardo è attratto ogni tanto da un piccolo segno: una piccola croce.

È accanto al nome di amici aderenti alla Crociata che ci hanno lasciato, che hanno trasformato la loro preghiera e la loro offerta di sofferenze in parola di intercessione accanto al Padre, incontrato nella sua Casa.

Per loro abbiamo pregato: un piccolo segno di riconoscenza per quel tanto di offerta che la loro vita ha rappresentato: e il ricordo non è velato di tristezza, ma è vivificato di serenità perché sono amici che incontreremo quando anche accanto al nostro nome, altri segnerà una piccola croce.

Il passo evangelico che apre questo nostro incontro ci parla della casa costruita dal « saggio » in contrasto con quella costruita dallo « stolto ».

Tutti e due vi hanno impiegato del tempo, vi hanno profuso beni, sforzo, fatica.

Per tutti e due sorgono le difficoltà: la pioggia che cade, i fiumi che straripano e investono la casa, i venti che soffiano abbattendosi su di essa.

Diversa è la fine perché diverso è il fondamento su cui hanno costruito: uno sulla roccia, l'altro sulla sabbia.

La prima casa resiste, la seconda cade.

Fratelli, dopo vent'anni di cammino fatto in unione di spirito, può sorgere anche per noi il momento di un interrogativo: « La casa della mia vita è costruita sulla roccia o sulla sabbia? ».

L'esperienza dolorosa di ogni giorno insegna che pioggia, vento, bufera non mancano: sono per noi le prove, le sofferenze, gli sconvolgimenti, le delusioni, le incomprensioni, le solitudini, gli abbandoni.

Resiste la nostra casa? Dio voglia e lo conceda a tutti che abbiamo saputo mettere solide basi in Gesù Crocifisso « la pietra che, scartata da voi, costruttori, è diventata testata d'angolo » ( At 4,11 ), secondo lo spirito della Crociata.

Fra Leopoldo ci anima con le parole ispirategli da Gesù: « Non ti lasciar mai abbattere … fa' coraggio che lo sono sempre con tè! » ( 19 settembre 1908 ).

Fratel Teodoreto ci conferma: « Chi si aggrappa alla Croce non fa naufragio ».

Questo l'augurio e il ricordo che lasciamo a voi, fratelli e sorelle carissimi, in questa rievocazione del ventennio.

E lo affidiamo alle mani e al cuore della Vergine Immacolata affinché ci conforti e ci sostenga nell'impegno, essa che è Madre, per tradurlo nella realtà della vita di ogni giorno.

Intenzione generale per il prossimo trimestre

Perché il Signore Gesù Crocifisso ci aiuti a continuare nel cammino iniziato vent'anni fa con sempre maggior generosità e dedizione.

Intenzioni particolari

Ricordiamo nelle nostre preghiere e nelle nostre offerte di sofferenze le seguenti intenzioni che ci sono state raccomandate:

- la Crociata della Sofferenza affinché continui con fedeltà nella sua missione;

- le vocazioni di religiosi educatori;

- le vocazioni dell'Unione Catechisti;

- le intenzioni degli iscritti: L. Z. ( Barcellona ); L. V. per la guarigione di una persona cara, A. S., C. F. A., Suore S. Giuseppe, C. G., L. G., ( Torino ); E. P. B. ( Biella ); A. B., V. S., L. R., A. S., M. T. per una grazia particolare, S. D. per intenzioni spirituali, G. R. per i suoi cari, D. A. per la salute, M. G. per intenzioni personali ( Catania ); M. E. ( Laveno ); O. T. S. per la sua salute ( Vercelli ); C. S., M. C. per il fratello, G. G. ( Vibo Valentia ); A. M., N. R. ( Aci Bonaccorsi ); A. P. ( Licata ); Norma e Colomba per la salute ( Tempio Pausania ); Sorelle V. C. e T. ( Modena ); D. A. ( Castellamonte ); C. C. G. ( Cremona ); A. S., N. Z., M. F. ( Windsor - Canada ); L. M. ( Gingia de' Botti ); P. ( Bra ); G. L. per la salute ( Casalnoceto ); N. Z. ( Mantova ); M. A. S. per le vocazioni sacerdotali e religiose ( Acireale ) e tutte le intenzioni degli iscritti alla Crociata.

Ricordiamo nelle preghiere di suffragio:

- l'anima eletta di Fr. Charles Henry, Superiore Generale dei Fratelli delle Scuole Cristiane dal 1966 al 1976;

- l'anima semplice e buona del Catechista Mario Lorenzatto, ardente e umile iscritto della Crociata;

- le anime buone di Giuseppe, Agatino e Anna Torrisi e Salvatore Nicosia, Raffaele Galantucci, Maria e Gaetano Puleo, i defunti di G. R. ( Catania ); i Genitori e la Moglie di M. C. ( Torino ); Suor Maria Teresa Cavalli ( Pedara ); Margherita Benedetto ved. Martina ( Bibiana ); Giovanni ( Tempio Pausania ); i defunti di G. R. ( Marina di Andora ); i Genitori di L. O. ( Acireale ); Medaglieri Lina ( Pontecchio Marconi ); Carmelo Dimauro ( Aci Bonaccorsi ); i parenti di C. C. ( Trieste ); i parenti di R. A. ( Borgo d'Ale ); Rosina, Onofrio, Antonia D'Ambra e Anna Cristoforo Cusela ( Moonee Ponds - Australia ); Rosina Frassati ved. Mazzuri ( Torino ) e tutte le anime dei defunti della famiglia della Crociata.

La Vergine Immacolata ci guidi a Gesù Crocifisso e Gesù viva sempre nei nostri cuori!

Fate conoscere a persone particolarmente sofferenti nello spirito, la Crociata: è un'opera di apostolato anche questa.

Ricordiamo a questo proposito che la Crociata ha carattere esclusivamente spirituale: l'adesione non comporta nessun altro obbligo oltre quello della offerta settimanale delle sofferenze per le Vocazioni Sacerdotali e Religiose mediante la pratica della Adorazione a Gesù Crocifisso; inoltre richiede la recita di una « Ave Maria » per le intenzioni particolari raccomandate dal Centro.

È quindi un impegno da prendersi liberamente e coscientemente.

La Presidenza