La sala della comunità un servizio pastorale e culturale

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Commissione ecclesiale per le comunicazioni sociali

Premessa

1. - La comunità cristiana è impegnata da sempre nel compito di annunciare il Vangelo e in ogni epoca ricerca forme nuove e più adeguate per comunicare agli uomini e alle donne il messaggio di salvezza.

Questa vasta e articolata opera di evangelizzazione passa anche attraverso prospettive culturali capaci di intercettare le domande del tempo e di proporre risposte originali e pertinenti.

In questo contesto diventa sempre più urgente innestare nella pastorale ordinaria attenzioni nuove dal punto di vista dei linguaggi e delle modalità di comunicazione.

L'uomo contemporaneo è immerso nella cultura dei media e attraverso di essa elabora in larga misura i suoi modelli di vita.

Con estrema chiarezza il Santo Padre ci ha posto di fronte a questa nuova condizione della nostra epoca: « I mezzi di comunicazione sociale hanno raggiunto una tale importanza da essere per molti il principale strumento informativo e formativo, di guida e di ispirazione per i comportamenti individuali, familiari, sociali.

Le nuove generazioni soprattutto crescono in modo condizionato da essi.

[ … ] Non basta, quindi, usarli per diffondere il messaggio cristiano e il magistero della Chiesa, ma occorre integrare il messaggio stesso in questa "nuova cultura" creata dalla comunicazione moderna ».1

2. - Tra le esperienze che hanno qualificato l'impegno costante della Chiesa italiana per intercettare la cultura del tempo occupa uno spazio di particolare rilievo il servizio svolto dalle sale della comunità.

Con "sala della comunità" non si definisce solo uno spazio fisico, ma si indica una precisa attitudine della comunità cristiana a diffondere il messaggio evangelico, coniugandolo con le diverse espressioni culturali e utilizzando i linguaggi propri della comunicazione moderna.

Già nel 1982 la Commissione Episcopale per le comunicazioni sociali era intervenuta con uno specifico documento per indicare il ruolo della sala della comunità nella pastorale delle comunità ecclesiali.

Sin da allora la Commissione ha auspicato un ampio utilizzo della sala in forza « della varietà delle esigenze e della peculiarità del servizio che strumenti diversi possono rendere all'uomo sul piano dell'informazione, dell'espressione, della circolazione dei valori, della ricreazione ed elevazione dello spirito ».2

Sentiamo oggi l'esigenza di riprendere, aggiornare e approfondire quella riflessione, perché i rapidi sviluppi di questi anni e gli scenari aperti dalla cultura dei media esigono un rinnovato impegno e offrono nuove opportunità per una proposta culturale cristianamente ispirata.

Siamo infatti sempre più consapevoli della portata di quanto il Papa ebbe a dirci nel Convegno di Palermo: « la cultura è un terreno privilegiato nel quale la fede si incontra con l'uomo ».3

3. - La presente nota, che precisa ulteriormente il valore e il ruolo della sala della comunità, si inserisce tra le iniziative promosse nell'ottica del "progetto culturale orientato in senso cristiano", che si va sviluppando nelle nostre comunità ecclesiali.

La Chiesa italiana, avviando l'esperienza del progetto culturale ha come obiettivo l'evangelizzazione della cultura e l'inculturazione della fede, ovvero l'impegno di annunciare il Vangelo assumendo concretamente il linguaggio della vita e della cultura di oggi.

Come già la prima comunità apostolica, la Chiesa è chiamata a dire nuovamente la fede in Gesù Cristo in modo creativo e con i linguaggi tipici del tempo.

In questa prospettiva il credente adulto nella fede, «in un contesto di compagnia amichevole, con franchezza unita a umiltà, cordialità e rispetto dell'altrui libertà »,4 si incammina con gli uomini e le donne del nostro tempo per annunciare loro la Parola della salvezza.

Proprio tale prospettiva di tipo missionario definisce il senso originario del progetto culturale della Chiesa in Italia.

Infatti « da sempre la pastorale ha una valenza culturale, perché la fede stessa ha un legame vitale con le sue espressioni culturali »5 ma la situazione odierna esige ancora di più che questo impegno assuma forme progettuali, in grado di intercettare i processi culturali in atto nel nostro Paese.

4. - La sala della comunità si propone come spazio funzionale alla realizzazione di un positivo innesto tra la missione evangelizzatrice di ogni comunità particolare e le complesse dinamiche della comunicazione e della cultura che assumono sempre più dimensioni planetarie.

La nuova condizione creata dai media fa sì che ogni fatto locale possa avere una risonanza mondiale e ogni evento, anche lontano, possa diventare assolutamente prossimo.

In questo contesto emerge una nuova domanda di presenza che viene da più parti rivolta alla Chiesa, affinché diffonda il suo messaggio con i linguaggi odierni della comunicazione, della cultura e dell'arte.

La sala della comunità è un supporto prezioso per sviluppare questi molteplici percorsi, attraverso cui la comunità ecclesiale può annunciare Cristo all'uomo di oggi e far sì che tutti coloro che sono alla ricerca della verità possano incontrarlo.

Solo in lui infatti possono trovare risposta gli interrogativi a cui il progresso di per sé non risponde e che, per certi versi, rende più acuti.

Le sale della comunità hanno infatti il pregio di svolgere un'azione pastorale e culturale di ampio respiro, che coinvolge tutte le componenti della comunità ecclesiale e si rivolge, attraverso le varie forme della comunicazione sociale, anche a coloro che sono lontani dalla fede ma mostrano interesse per i grandi temi dell'esistenza umana.

Queste sale sono a servizio di una dinamica missionaria, che vuole raggiungere gli ambienti della vita familiare, professionale e sociale attraverso un uso saggio dei media.

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1 Giovanni Paolo II, Lett. enc. Redemptoris missio, 37
2 Comm. Episc. per le Comunicazioni Sociali, Le sale cinematografiche parrocchiali. Nota pastorale, 1 : ECEI 3, 819
3 Giovanni Paolo II , Discorso all'Assemblea del III Convegno ecclesiale, 3 ( Palermo, 23 novembre 1995 )
4 C. E. I. Con il dono della carità dentro la storia, 23.
La Chiesa in Italia dopo il Convegno di Palermo Nota pastorale dell'Episcopato italiano
5 Ivi, 25