Venite con me

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Io sono la vite, voi i tralci

Tu, o Dio, mi hai dato la vita, mi hai circondato di cose e di persone e mi hai chiamato a far parte del tuo popolo.

Chi sono io per te?

Soltanto delle immagini possono esprimere il vincolo di amore che ci unisce a Gesù nel Battesimo.

Tra lui e i discepoli c e una comunione di vita strettissima: senza di lui non possiamo portare frutto.

Sono parole di Gesù: "Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo.

Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto.

Voi siete già mondi, per la parola che vi ho annunziato.

Rimanete in me e io in voi.

Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me.

Io sono la vite, voi i tralci.

Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla.

Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano.

Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato.

In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli".

Vangelo di Gv 15,1-8

Coloro che credono che Gesù è il Signore e ricevono il Battesimo sono una cosa sola con lui, come germogli di una stessa pianta e tralci di una stessa vite: sono la Chiesa.

Da sempre Dio Padre ha pensato a noi, ci ha amati, ci ha voluto uniti con suo Figlio, donandoci il suo Spirito.

Dio è sempre il primo a offrire l'amore agli uomini.

La vita di Dio in noi ci è donata gratuitamente.

Per questo la chiamiamo grazia di Dio.

Ma noi che cosa potremmo offrire in cambio?

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