Vi ho chiamato amici

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Non temete!

"Ti seguirò ovunque tu vada!".

Non conosciamo il nome della persona che con tanto slancio fece questa promessa di fedeltà a Gesù.

Conosciamo, però, la risposta del Signore: "Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo" ( Lc 9,57-58 ).

Molti erano pronti ad applaudire Gesù come un grande profeta, ma poi …

Gli evangelisti sottolineano che, lungo la strada che portava a Gerusalemme, il gruppo dei discepoli e degli amici di Gesù, si assottigliava.

Mentre si avvicinava il giorno della prova, le parole di Gesù diventavano sempre più esigenti.

L'entusiasmo della folla diminuiva.

Pochi amici fedeli seguirono Gesù.

A loro diceva: "A voi miei amici, dico: Non temete coloro che uccidono il corpo e dopo non possono far più nulla.

Vi mostrerò invece chi dovete temere: temete colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geenna.

Sì, ve lo dico, temete costui.

Cinque passeri non si vendono forse per due soldi?

Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio.

Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati.

Non temete, voi valete più di molti passeri.

Inoltre vi dico: Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell'uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio.

Quando vi condurranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi come discolparvi o che cosa dire; perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire" ( Lc 12,4-12 ).

Dai suoi amici Gesù esige il coraggio della perseveranza.

La scelta di stare dalla parte di Cristo, prima o poi deve fare i conti con pregiudizi e opposizioni.

A scuola, in casa, per la strada accade di trovarsi soli: soli nel dirsi credenti, soli nell'andare a Messa, soli nel sostenere un'opinione apparentemente perdente.

Allora s'impone la scelta: è più importante l'approvazione degli altri o la coerenza con il Vangelo?

Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli. ( Mt 10,32 )

Il coraggio della fedeltà

La moda, i divertimenti, l'indipendenza assoluta, il possesso delle cose …

Ci costruiamo sempre nuovi idoli, per i quali siamo disposti a sacrificare tutto, perché da essi sembra dipendere la vera felicità.

Mettere il proprio tempo a disposizione degli altri, essere attenti alle necessità del prossimo, dialogare in famiglia, nel gruppo degli amici, in parrocchia, confrontarsi con la parola del Signore: tutto ciò domanda forza interiore e impegno, ma rende capaci di realizzare un valido progetto di vita.

Il regno di Dio è di chi ha il coraggio di Seguire Gesù.

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