2 giugno 2013

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Giovedì scorso abbiamo celebrato la festa del Corpus Domini, che in Italia e in altri Paesi è spostata a questa domenica.

È la festa dell'Eucaristia, Sacramento del Corpo e Sangue di Cristo.

Il Vangelo ci propone il racconto del miracolo dei pani ( Lc 9,11-17 ); vorrei soffermarmi su un aspetto che sempre mi colpisce e mi fa riflettere.

Siamo sulla riva del lago di Galilea, la sera si avvicina; Gesù si preoccupa per la gente che da tante ore sta con Lui: sono migliaia, e hanno fame.

Che fare? Anche i discepoli si pongono il problema, e dicono a Gesù: « Congeda la folla » perché vada nei villaggi vicini per trovare da mangiare.

Gesù invece dice: « Voi stessi date loro da mangiare » ( v. 13 ).

I discepoli rimangono sconcertati, e rispondono: « Non abbiamo che cinque pani e due pesci », come dire: appena il necessario per noi.

Gesù sa bene che cosa fare, ma vuole coinvolgere i suoi discepoli, vuole educarli.

Quello dei discepoli è l'atteggiamento umano, che cerca la soluzione più realistica, che non crei troppi problemi: Congeda la folla - dicono -, ciascuno si arrangi come può, del resto hai fatto già tanto per loro: hai predicato, hai guarito i malati …

Congeda la folla!

L'atteggiamento di Gesù è nettamente diverso, ed è dettato dalla sua unione con il Padre e dalla compassione per la gente, quella pietà di Gesù verso tutti noi: Gesù sente i nostri problemi, sente le nostre debolezze, sente i nostri bisogni.

Di fronte a quei cinque pani, Gesù pensa: ecco la provvidenza!

Da questo poco, Dio può tirar fuori il necessario per tutti.

Gesù si fida totalmente del Padre celeste, sa che a Lui tutto è possibile.

Perciò dice ai discepoli di far sedere la gente a gruppi di cinquanta – non è casuale questo, perché questo significa che non sono più una folla, ma diventano comunità, nutrite dal pane di Dio.

Poi prende quei pani e i pesci, alza gli occhi al cielo, recita la benedizione – è chiaro il riferimento all'Eucaristia –, poi li spezza e comincia a darli ai discepoli, e i discepoli li distribuiscono … e i pani e i pesci non finiscono, non finiscono!

Ecco il miracolo: più che una moltiplicazione è una condivisione, animata dalla fede e dalla preghiera.

Mangiarono tutti e ne avanzò: è il segno di Gesù, pane di Dio per l'umanità.

I discepoli videro, ma non colsero bene il messaggio.

Furono presi, come la folla, dall'entusiasmo del successo.

Ancora una volta seguirono la logica umana e non quella di Dio, che è quella del servizio, dell'amore, della fede.

La festa del Corpus Domini ci chiede di convertirci alla fede nella Provvidenza, di saper condividere il poco che siamo e che abbiamo, e non chiuderci mai in noi stessi.

Chiediamo alla nostra Madre Maria di aiutarci in questa conversione, per seguire veramente di più quel Gesù che adoriamo nell'Eucaristia.

Così sia.