Sacerdotalis caelibatus

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Dolorose diserzioni

83 A questo punto, il Nostro cuore si rivolge con paterno amore, con trepidazione e dolore grande a quegli infelici, ma sempre amatissimi e desideratissimi fratelli Nostri nel sacerdozio, i quali, mantenendo impresso nell'anima il carattere sacro conferito dall'ordinazione sacerdotale, furono disgraziatamente infedeli agli obblighi assunti al tempo della loro consacrazione sacerdotale.

Il loro lacrimevole stato, e le conseguenze private e pubbliche che ne derivano, muovono alcuni a pensare se non sia proprio il celibato responsabile in qualche modo di tali drammi e degli scandali che ne soffre il popolo di Dio.

In realtà, la responsabilità ricade non sul sacro celibato in se stesso, ma su una valutazione a suo tempo non sempre sufficiente e prudente delle qualità del candidato al sacerdozio o sul modo col quale i sacri ministri vivono la loro totale consacrazione.

84 La Chiesa è sensibilissima alla triste sorte di questi suoi figli e ritiene necessario fare ogni sforzo per prevenire o sanare le piaghe che le sono inferte dalla loro defezione.

Seguendo l'esempio dei Nostri immediati Predecessori di s. m., anche Noi abbiamo voluto e disposto che la investigazione delle cause riguardanti l'ordinazione sacerdotale sia estesa ad altri motivi gravissimi non previsti dall'attuale legislazione canonica,136 i quali possono dar luogo a fondati e reali dubbi sulla piena libertà e responsabilità del candidato al sacerdozio e sulla sua idoneità allo stato sacerdotale, in modo da liberare quanti un accurato processo giudiziario dimostri effettivamente non adatti.

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136 C.I.C., can. 214