Vita consecrata

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Nuove espressioni di vita consacrata

12 La perenne giovinezza della Chiesa continua a manifestarsi anche oggi: negli ultimi decenni, dopo il Concilio Ecumenico Vaticano II, sono apparse nuove o rinnovate forme di vita consacrata.

In molti casi si tratta di Istituti simili a quelli già esistenti, ma nati da nuovi impulsi spirituali ed apostolici.

La loro vitalità deve essere vagliata dall'autorità della Chiesa, alla quale compete l'opportuno esame sia per saggiare l'autenticità della finalità ispiratrice sia per evitare l'eccessiva moltiplicazione di istituzioni tra loro analoghe, col conseguente rischio di una nociva frammentazione in gruppi troppo piccoli.

In altri casi si tratta di esperienze originali, che sono alla ricerca di una propria identità nella Chiesa e attendono di essere ufficialmente riconosciute dalla Sede Apostolica, alla quale sola compete l'ultimo giudizio.21

Queste nuove forme di vita consacrata, che s'aggiungono alle antiche, testimoniano della costante attrattiva che la donazione totale al Signore, l'ideale della comunità apostolica, i carismi di fondazione continuano ad esercitare anche sulla presente generazione e sono pure segno della complementarietà dei doni dello Spirito Santo.

Lo Spirito, tuttavia, nella novità non si contraddice.

Ne è prova il fatto che le nuove forme di vita consacrata non hanno soppiantato le precedenti.

In così multiforme varietà s'è potuta conservare l'unità di fondo grazie alla medesima chiamata a seguire, nella ricerca della perfetta carità, Gesù vergine, povero e obbediente.

Tale chiamata, come si trova in tutte le forme già esistenti, così è richiesta in quelle che si propongono come nuove.

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21 Cod. Dirt. Can. can. 605;
Codice dei Canoni delle Chiese Orintali, can. 571;
Propositio 13