Giovedì, 19 febbraio 2015

Fermarsi e scegliere

Nella fretta della vita bisogna avere il coraggio di fermarsi e di scegliere.

E il tempo quaresimale serve proprio a questo.

Nella messa celebrata a stamattina, 19 febbraio, a Santa Marta, Papa Francesco ha posto l'accento sulla necessità di porsi quelle domande che sono importanti per la vita dei cristiani e di saper fare le scelte giuste.

Commentando le letture del giovedì dopo le Ceneri ( Dt 30,15-20; Sal 1; Lc 9,22-25 ), il Pontefice ha spiegato che « all'inizio del cammino quaresimale, la Chiesa ci fa riflettere sulle parole di Mosè e di Gesù: "Tu devi scegliere" ».

Si tratta quindi di riflettere sulla necessità che tutti noi abbiamo di fare delle scelte nella vita.

« E Mosè - ha sottolineato Francesco - è chiaro: "Vedi, io pongo oggi davanti a te la vita e il bene, la morte e il male: scegli" ».

Infatti « il Signore ci ha dato la libertà, una libertà per amare, per camminare sulle sue strade ».

E così noi siamo liberi e possiamo scegliere.

Purtroppo però, ha avvertito il Papa, « non è facile scegliere ».

È più comodo « vivere lasciandosi portare dall'inerzia della vita, delle situazioni, delle abitudini ».

Per questo « oggi la Chiesa ci dice: "Tu sei responsabile; tu devi scegliere" ».

Ecco allora gli interrogativi sollevati dal Pontefice: « Tu hai scelto? Come vivi?

Il tuo modo di vita, il tuo stile di vita, com'è?

È dalla parte della vita o dalla parte della morte? ».

Naturalmente la risposta dovrebbe essere quella di « scegliere il cammino del Signore.

"Io ti comando di amare il Signore".

E così Mosè ci fa vedere la strada del Signore: "Ma se il tuo cuore si volge indietro e se tu non ascolti e ti lasci trascinare a prostrarti davanti ad altri dei e a servirli, perirete".

Scegliere fra Dio e gli altri dei, quelli che non hanno il potere di darci niente, soltanto piccole cosine che passano ».

Ritornando sulla difficoltà di scegliere, Francesco si è detto consapevole che « noi abbiamo sempre questa abitudine di andare un po' dove va la gente, un po' come tutti ».

Ma, ha proseguito, « oggi la Chiesa ci dice: "Fermati e scegli".

È un buon consiglio.

E oggi - ha suggerito il Papa - ci farà bene fermarci e durante la giornata pensare: com'è il mio stile di vita?

Per quali strade cammino? ».

Dal resto, nella quotidianità noi tendiamo all'atteggiamento opposto.

« Tante volte - ha ricordato - viviamo di corsa, viviamo in fretta, senza accorgerci di come sia la strada; e ci lasciamo portare avanti dai bisogni, dalle necessità del giorno, ma senza pensare ».

Da qui l'invito a fermarsi: « Incomincia la Quaresima così con piccole domande che aiuteranno a pensare: "Come è la mia vita?" ».

Il primo interrogativo da porsi - ha spiegato il Papa - è: « Chi è Dio per me?

Io scelgo il Signore?

Com'è il rapporto con Gesù? ».

E il secondo: « Com'è il rapporto con i tuoi; con i tuoi genitori; con i tuoi fratelli; con la tua sposa; con tuo marito; con i tuoi figli? ».

Infatti, bastano « queste due domande, e sicuramente troveremo cose che dobbiamo correggere ».

Successivamente il Pontefice si è anche chiesto « perché noi andiamo così di fretta nella vita senza sapere su quale strada camminiamo ».

E anche su questo Francesco è stato esplicito: « Perché vogliamo vincere, vogliamo guadagnare, vogliamo avere successo ».

Ma Gesù ci fa pensare: « Quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso? ».

Infatti « una strada sbagliata - ha detto il Papa - è quella di cercare sempre il proprio successo, i propri beni, senza pensare al Signore, senza pensare alla famiglia ».

Tornano allora le due domande sul rapporto con Dio e con chi ci è caro, visto che « uno può guadagnare tutto, ma alla fine diventare un fallito.

Ha fallito.

Quella vita è un fallimento ».

Anche quelle che sembrano aver avuto successo, quelle di donne e di uomini cui « hanno fatto un monumento » o hanno dedicato « un quadro », ma non hanno « saputo scegliere bene fra la vita e la morte ».

E per ribadire il concetto, Francesco ha spiegato che « ci farà bene fermarci un po' - cinque, dieci minuti - e farci la domanda: com'è la velocità della mia vita?

Io rifletto sulle cose che faccio?

Com'è il mio rapporto con Dio e con la mia famiglia? ».

In questo « ci aiuterà anche quel consiglio tanto bello del Salmo: "Beato l'uomo che confida nel Signore" ».

E « quando il Signore ci dà questo consiglio - "Fermati! Scegli oggi, scegli" - non ci lascia soli; è con noi e vuole aiutarci ».

E noi, da parte nostra dobbiamo « soltanto confidare, avere fiducia in Lui ».

Riproponendo le parole del Salmo « Beato l'uomo che confida nel Signore » il Papa ha quindi esortato a essere consapevoli che Dio non ci abbandona.

« Oggi, nel momento in cui noi ci fermiamo per pensare a queste cose e prendere decisioni, scegliere qualcosa, sappiamo che il Signore è con noi, è accanto a noi, per aiutarci.

Mai ci lascia andare da soli.

È sempre con noi.

Anche nel momento della scelta ».

Da qui la duplice consegna conclusiva: « abbiamo fiducia in questo Signore, che è con noi, e quando ci dice "scegli fra il bene e il male" ci aiuta a scegliere il bene ».

E soprattutto « chiediamogli la grazia di essere coraggiosi », perché « ci vuole un po' di coraggio » per « fermarsi e chiedersi come sto davanti a Dio, come sono i rapporti con la mia famiglia, cosa devo cambiare, cosa devo scegliere.

E Lui - ha assicurato Francesco - è con noi ».