XV Giornata Mondiale dell'Alfabettizzazione 2 settembre 1981 Signor Direttore Generale, La Giornata internazionale dell'alfabetizzazione 1981 prende posto all'inizio dell'ultimo ventennio che separa l'umanità dal duemila, quando l'UNESCO – come è vivamente auspicato da tutti coloro che hanno a cuore il comune pacifico progresso – spera di raccogliere risultati definitivi dei suoi sforzi per l'alfabetizzazione di ogni essere umano nel mondo. Tutti hanno uguale diritto ad essere liberi o liberati dalla penosa e umiliante condizione dell'analfabetismo, che è a sua volta causa non secondaria dei numerosi limiti e malesseri che pesano sui popoli meno avanzati. L'alfabetizzazione tende a far divenire più uomo ogni uomo, in sé stesso e con gli altri, ma anche per gli altri: affinché possa conseguire il suo totale ed armonioso sviluppo, spirituale, culturale e materiale, e apprenda a possedere questa sua fondamentale ricchezza, ad integrarla continuamente e a disporne per il bene proprio e quello comune. Lo sforzo in atto per l'alfabetizzazione deve assicurare a circa un miliardo di esseri umani una forte speranza che non può e non deve essere delusa da coloro che, avendo raggiunto un più alto grado di sviluppo globale, hanno il dovere della compartecipazione. Si tratta di un servizio dell'uomo all'uomo, affinché chi è di più si impegni in tutti i modi a far sì che tutti siano di più in quanto esseri umani, e tutti possano così vivere una vita più umana, nella libertà e nel rispetto della propria dignità e trascendenza. Con queste affermazioni sono sicuro di essere in sintonia col pensiero e le convinzioni della grandissima maggioranza degli uomini e delle donne di buona volontà che fanno giusto e vigoroso appello ad ogni possibile impegno sul piano nazionale e su quello della cooperazione internazionale, per i cambiamenti richiesti dalla costruzione di un nuovo ordine internazionale, e per l'accresciuta ricerca e il migliore impiego di tutti i mezzi necessari in questa nobilissima lotta. Per i risultati già ottenuti desidero felicitarmi con voi, Signor Direttore, e con tutti quelli che operano nel settore dell'alfabetizzazione con generosità, tenacia ed efficacia; mentre tengo insieme a rinnovare a tutti il mio caldo incoraggiamento e i miei più fervidi voti.