Messaggi Urbi et Orbi di Natale 1963 24 dicembre 1963 Buon Natale ancora, a voi presenti e a voi romani innanzitutto, e poi a quanti sono in ascolto di questo augurio e di questa Benedizione! Non può che ripetersi il Nostro augurio di pace, della pace con dio, che produce poi la pace dell'anima e ci abilita anche alla pace con i nostri fratelli. Una pace che non si adagia nella pigrizia e nella rinunzia, ma una pace che crea il bene, che genera buoni sentimenti e buone azioni, che dà il coraggio per compiere quanto è necessario a stabilire, nei rapporti individuali e in quelli fra le nazioni, quanto è necessario per creare quell'equilibrio, quell'ordine, quella sicurezza che appunto la pace ci dona. E dovesse non bastare il Nostro augurio, il Nostro desiderio, soccorra la Nostra preghiera, vale a dire la bontà misericordiosa di Dio, che si è rivelata nel Natale e che certo non ci lascerà delusi nella Nostra invocazione per la pace delle anime e per la pace nel mondo. Ricevete adesso, con questo auspicio e con questa speranza, la Nostra Benedizione Apostolica.