Orientamenti educativi sull'amore umano

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IV. Alcuni problemi particolari

L'educatore potrà trovarsi, nello svolgere la sua missione, davanti ad alcuni problemi particolari sui quali si ritiene opportuno soffermare l'attenzione.

94. L'educazione sessuale deve condurre i giovani a prendere coscienza delle diverse espressioni e dei dinamismi della sessualità, dei valori umani che devono essere rispettati.

Il vero amore è capacità di aprirsi al prossimo in un aiuto generoso, è dedizione all'altro per il suo bene; sa rispettare la personalità e la libertà dell'altro; non è egoista, non ricerca se stesso nell'altro, ( Cf. 1 Cor 13,5 ) è oblativo, non possessivo.

L'istinto sessuale, invece, se abbandonato a se stesso, si riduce a genitalità e tende a impadronirsi dell'altro, cercando immediatamente una soddisfazione personale.

95. I rapporti intimi devono svolgersi soltanto nel quadro del matrimonio perché solo allora si verifica la connessione inscindibile, voluta da Dio, tra il significato unitivo e il significato procreativo di tali rapporti, ordinati a mantenere, confermare ed esprimere una definitiva comunione di vita - « una sola carne » ( Mt 19,5 ) - mediante la realizzazione di un amore « umano », « totale », « fedele », « fecondo »,55 cioè l'amore coniugale.

Perciò le relazioni sessuali fuori del contesto matrimoniale costituiscono un disordine grave, perché sono espressione riservata ad una realtà che ancora non esiste;56 sono un linguaggio che non trova riscontro obiettivo nella vita delle due persone, non ancora costituite in comunità definitiva con il necessario riconoscimento e garanzia della società civile e, per i coniugi cattolici, anche religiosa.

96. Si vanno sempre più diffondendo tra gli adolescenti e i giovani certe manifestazioni di tipo sessuale che, di per sé dispongono al rapporto completo senza però giungere alla sua realizzazione.

Queste manifestazioni della genitalità sono un disordine morale, perché avvengono al di fuori di un contesto matrimoniale.

97. L'educazione sessuale aiuterà gli adolescenti a scoprire i valori profondi dell'amore e a capire il danno che tali manifestazioni recano alla loro maturazione affettiva, in quanto conducono ad un incontro non personale, ma istintivo, spesso indebolito da riserve e calcoli egoistici, dunque sprovvisto del carattere di una vera relazione personale e tanto meno definitiva.

Un'autentica educazione condurrà i giovani verso la maturità e la padronanza di sé, frutti di una scelta cosciente e di uno sforzo personale.

98. È scopo di un'autentica educazione sessuale favorire un progresso continuo nella padronanza degli impulsi, per aprirsi a suo tempo a un amore vero e oblativo.

Un problema particolarmente complesso e delicato, che può presentarsi, è quello della masturbazione e delle sue ripercussioni sulla crescita integrale della persona.

La masturbazione, secondo la dottrina cattolica, « costituisce un grave disordine morale »,57 principalmente perché fa uso della facoltà sessuale in un modo che contraddice essenzialmente la sua finalità, non essendo a servizio dell'amore e della vita secondo il disegno di Dio.58

99. Un educatore e consigliere perspicace deve sforzarsi di individuare le cause della deviazione, per aiutare l'adolescente a superare l'immaturità sottesa a questa abitudine.

Dal punto di vista educativo, occorre tener presente che la masturbazione e altre forme di autoerotismo sono sintomi di problemi assai più profondi, i quali provocano una tensione sessuale che il soggetto cerca di superare ricorrendo a tale comportamento.

Questo fatto richiede che l'azione pedagogica sia orientata più sulle cause che sulla repressione diretta del fenomeno.59

Pur tenendo conto della gravità oggettiva della masturbazione si abbia la cautela necessaria nella valutazione della responsabilità soggettiva.60

100. Per aiutare l'adolescente a sentirsi accolto in una comunione di carità e strappato dal chiuso del proprio io, l'educatore « dovrà sdrammatizzare il fatto masturbatorio e non diminuire la sua stima e benevolenza verso il soggetto »;61 dovrà aiutarlo a integrarsi socialmente, ad aprirsi e interessarsi agli altri, per potersi liberare da questa forma di autoerotismo, avviandosi verso l'amore oblativo, proprio di un'affettività matura; nello stesso tempo, lo incoraggerà a fare ricorso ai mezzi raccomandati dall'ascesi cristiana, come la preghiera e i sacramenti, e ad impegnarsi nelle opere di giustizia e di carità.

101. L'omosessualità, che impedisce alla persona il raggiungimento della sua maturità sessuale, sia dal punto di vista individuale che interpersonale, è un problema che deve essere assunto dal soggetto e dall'educatore, quando il caso si presenti, in tutta oggettività.

« Nell'azione pastorale questi omosessuali devono essere accolti con comprensione e sostenuti nella speranza di superare le loro difficoltà personali e il loro disadattamento sociale.

La loro colpevolezza sarà giudicata con prudenza; ma non può essere usato nessun metodo pastorale, che, ritenendo questi atti conformi alla condizione di quelle persone, accordi loro una giustificazione morale.

Secondo l'ordine morale oggettivo, le relazioni omosessuali sono atti privi della loro regola essenziale ed indispensabile ».62

102. Sarà compito della famiglia e dell'educatore cercare innanzitutto di individuare i fattori che spingono verso l'omosessualità: vedere se si tratti di fattori fisiologici o psicologici, se essa sia il risultato di una falsa educazione o della mancanza di una evoluzione sessuale normale, se provenga da abitudine contratta o da cattivi esempi o da altri fattori.63

Più in particolare, nel ricercare le cause di questo disordine, la famiglia e l'educatore dovranno tenere conto degli elementi di giudizio proposti dal Magistero e si serviranno del contributo che varie discipline possono offrire.

Si dovranno, infatti, valutare elementi di ordine diverso: mancanza di affetto, immaturità, impulsi ossessivi, seduzioni, isolamento sociale, depravazione dei costumi, licenziosità di spettacoli e pubblicazioni.

Tuttavia, in profondità, soggiace l'innata debolezza dell'uomo, conseguenza del peccato originale; essa può sfociare nella perdita del senso di Dio e dell'uomo ed avere ripercussioni nella sfera della sessualità. ( Cf. Rm 1,26-28 )64

103. Cercate e comprese le cause, la famiglia e l'educatore offriranno un aiuto efficace nel processo di crescita integrale: accogliendo con comprensione; creando un clima di fiducia; incoraggiando la liberazione dell'individuo e il suo progresso nel dominio di sé; promovendo un autentico sforzo morale verso la conversione all'amore di Dio e del prossimo; suggerendo, se necessaria, l'assistenza medico-psicologica da parte di persona attenta e rispettosa dell'insegnamento della Chiesa.

104. Una società permissiva, che non offre valori validi su cui fondare la vita, favorisce evasioni alienanti a cui sono soggetti, in modo particolare, i giovani.

La loro carica di idealità si scontra con la durezza della vita, originando una tensione che può provocare, a causa della debolezza della volontà, una evasione demolitrice nella droga.

È questo un problema che si aggrava sempre più e che assume toni drammatici per l'educatore.

Alcune sostanze psicotropiche aumentano la sensibilità per il piacere sessuale e in genere diminuiscono la capacità di autocontrollo e quindi di difesa.

L'abuso prolungato della droga porta alla distruzione fisica e psichica.

Droga, malintesa autonomia e disordine sessuale si trovano spesso insieme.

La situazione psicologica e il contesto umano di isolamento, abbandono, ribellione in cui vivono i drogati, creano condizioni tali che portano facilmente ad abusi sessuali.

L'intervento rieducativo, che esige una profonda trasformazione interna ed esterna dell'individuo, è faticoso e lungo, perché deve aiutare a ricostruire la personalità e le sue relazioni con il mondo degli uomini e dei valori.

Più efficace è l'azione preventiva.

Essa procura di evitare le carenze affettive profonde.

L'amore e la cura educano al valore, alla dignità, e al rispetto della vita, del corpo, del sesso, della salute.

La comunità civile e cristiana deve saper accogliere tempestivamente i giovani sbandati, soli, insicuri, aiutandoli ad inserirsi nello studio e nel lavoro, ad occupare il tempo libero, offrendo loro luoghi sani di incontro, di gioia, di impegni attivi, fornendo loro occasioni per nuove relazioni affettive e di solidarietà.

In particolare lo sport al servizio dell'uomo possiede un grande valore educativo non solo come disciplina corporale, ma anche come occasione di sana distensione, nella quale " il soggetto si esercita a rinunciare al suo egoismo e a confrontarsi con gli altri.

Solo una libertà autentica, educata, aiutata, promossa, difende dalla ricerca delle libertà illusorie della droga e del sesso.

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55 Humanae vitae, n. 9
56 Cf Persona humana, n. 7
57 Ibid. n. 9
58 Ibid.
59 Ibid.
60 Ibid.
61 Orientamenti educativi per la formazione al celibato sacerdotale, n. 63
62 Persona humana, n. 8
63 Cf. Ibid.
64 Per analogia, Persona humana, n. 9