Concilio di Trento

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Sessione III ( 4 febbraio 1546 )

Si accoglie il simbolo della fede cattolica

Nel nome della Santa ed indivisa Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo.

Questo sacrosanto e generale concilio ecumenico tridentino, legittimamente riunito nello Spirito santo, sotto la presidenza degli stessi tre legati della sede apostolica, considerando l'importanza degli argomenti da trattare, specie di quelli che sono compresi nei due capitoli della estirpazione delle eresie e della riforma dei costumi, per cui principalmente è stato radunato; ben comprendendo, con l'Apostolo, che esso non deve lottare con la carne e il sangue, ma contro gli esseri spirituali del male che abitano le regioni celesti, ( Ef 6,12 ) con lo stesso apostolo esorta, in primo luogo, tutti e singoli, perché siano forti nel Signore, e nella potenza della sua forza; imbracciando in ogni cosa lo scudo della fede, con cui possano estinguere tutti i dardi infuocati del malvagio ( nemico ), e prendano l'elmo della speranza della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio. ( Ef 6,10.16-17 )

Perché, quindi, questa sua materna sollecitudine abbia inizio e progredisca per la grazia di Dio, prima di tutto stabilisce e dispone di premettere la professione di fede.

Esso segue, in ciò, l'esempio dei padri, i quali usarono opporre nei concili più venerandi questo scudo contro ogni eresia, all'inizio della loro attività; solo con esso condussero gli infedeli alla fede, espugnarono gli eretici, confermarono i fedeli.

Ha creduto bene, quindi, che si professi il simbolo della fede in uso presso la santa chiesa Romana, come principio in cui tutti quelli che professano la fede di Cristo necessariamente convengono, e come fondamento fermo e unico, contro il quale le porte dell'inferno non prevarranno mai, ( Mt 16,18 ) con le esatte parole, con cui si legge in tutte le chiese.

Eccone il testo: Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutti gli esseri, visibili e invisibili.

Credo anche in un solo Signore, Gesù Cristo, figlio unigenito di Dio, nato dal Padre prima di qualsiasi tempo, Dio da Dio, luce da luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, consostanziale al Padre, per mezzo del quale sono state create tutte le cose.

Per noi uomini e la nostra salvezza Egli è disceso dal cielo, si è incarnato dalla vergine Maria per opera dello Spirito santo, e si è fatto uomo.

È stato anche crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, ha sofferto la passione ed è stato sepolto.

È risuscitato il terzo giorno secondo le scritture, è salito al cielo e siede alla destra del Padre.

Verrà di nuovo nella gloria per giudicare i vivi e i morti e il suo regno non avrà fine.

Credo nello Spirito santo, signore e vivificante, che procede dal Padre e dal Figlio.

Egli è adorato e glorificato insieme col Padre e col Figlio, ed ha parlato per bocca dei profeti.

Credo una sola chiesa santa, cattolica e apostolica.

Confesso un solo battesimo per la remissione dei peccati ed aspetto la resurrezione dei morti e la vita del tempo futuro. Amen.

Data della futura sessione

Lo stesso sacrosanto concilio tridentino ecumenico e generale, legittimamente riunito nello Spirito Santo, sotto la presidenza degli stessi tre legati della sede apostolica, considerando che molti prelati si sono accinti al viaggio da diverse parti, che alcuni sono già in via per venire qui, e che tutto quello che dovrà esser deciso dallo stesso santo sinodo potrà incontrare presso tutti una stima ed un onore tanto più grandi, quanto più completa sarà l'assemblea e più numerosa la presenza dei padri che l'hanno sancito e rafforzato, ha stabilito e deciso che la sessione, successiva a questa sia celebrata il giovedì, che seguirà la prossima domenica Laetare.

In questo intervallo, tuttavia, non verrà sospesa la discussione e l'esame di quegli argomenti che sembrerà opportuno allo stesso sinodo discutere ed esaminare.

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