Apostolicam actuositatem

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L'ordine da osservare nell'apostolato

25 L'aiuto che il clero deve dare all'apostolato dei laici

Ricordino i vescovi, i parroci e gli altri sacerdoti dell'uno e dell'altro clero, che il diritto e il dovere di esercitare l'apostolato è comune a tutti i fedeli, sia chierici sia laici, e che anche i laici hanno compiti propri nell'edificazione della Chiesa.3

Perciò lavorino fraternamentecon i laici nella Chiesa e per la Chiesa, ed abbiano una cura speciale dei laici nel loro lavoro apostolico.4

Si scelgano con diligenza sacerdoti dotati delle qualità necessarie e convenientemente formati per aiutare i laici in speciali forme di apostolato.5

Coloro che si dedicano a questo ministero, una volta ricevuta la missione dalla gerarchia, la rappresentano nella loro azione pastorale:

favoriscano le opportune relazioni dei laici con la gerarchia stessa, sempre aderendo fedelmente allo spirito e alla dottrina della Chiesa;

consacrino se stessi ad alimentare la vita spirituale e il senso apostolico delle associazioni cattoliche ad essi affidate;

le assistano con il loro sapiente consiglio nella loro operosità apostolica e ne favoriscano le iniziative;

instaurando un continuo dialogo con i laici, studino attentamente quali siano gli accorgimenti per rendere più fruttuosa la loro azione apostolica;

promuovano lo spirito d'unione nell'interno dell'associazione medesima, come pure fra essa e le altre.

I religiosi, infine, sia i frati che le suore, abbiano stima delle opere apostoliche dei laici; secondo lo spirito e le regole dei loro istituti, si dedichino volentieri a promuovere le opere dei laici6 procurino di sostenere, aiutare, completare i compiti del sacerdote.

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3 Pio XII, Alloc. al II Congresso mondiale dell'Apostolato dei Laici, 5 ottobre 1957:
AAS 49 ( 1957 ), p. 927
4 Lumen gentium 37
5 Pio XII, Esortaz. apost. Menti Nostrae, 23 settembre 1950
6 Perfectae caritatis 8