Unitatis redintegratio

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Speciale considerazione delle Chiese orientali

15 Tradizione liturgica e spirituale degli orientali

È pure noto a tutti con quanto amore i cristiani d'Oriente celebrino la sacra liturgia, specialmente quella eucaristica, fonte della vita della Chiesa e pegno della gloria futura; in essa i fedeli, uniti al vescovo, hanno accesso a Dio Padre per mezzo del Figlio, Verbo incarnato, morto e glorificato, nell'effusione dello Spirito Santo, ed entrano in comunione con la santissima Trinità, fatti « partecipi della natura divina » ( 2 Pt 1,4 ).

Perciò con la celebrazione dell'eucaristia del Signore in queste singole Chiese, la Chiesa di Dio è edificata e cresce,1 e con la concelebrazione si manifesta la comunione tra di esse.

In questo culto liturgico gli orientali magnificano con splendidi inni Maria sempre vergine, solennemente proclamata santissima madre di Dio dal Concilio ecumenico Efesino, perché Cristo conforme alla sacra Scrittura fosse riconosciuto, in senso vero e proprio, Figlio di Dio e figlio dell'uomo; similmente tributano grandi omaggi a molti santi, fra i quali vi sono Padri della Chiesa universale.

Siccome poi quelle Chiese, quantunque separate, hanno veri sacramenti - e soprattutto, in virtù della successione apostolica, il sacerdozio e l'eucaristia - che li uniscono ancora a noi con strettissimi vincoli, una certa « communicatio in sacris », presentandosi opportune circostanze e con l'approvazione dell'autorità ecclesiastica, non solo è possibile, ma anche consigliabile.

In Oriente si trovano pure le ricchezze di quelle tradizioni spirituali che sono espresse specialmente dal monachismo.

Ivi infatti fin dai gloriosi tempi dei santi Padri fiorì quella spiritualità monastica che si estese poi all'Occidente, e dalla quale, come da sua fonte, trasse origine la regola monastica dei latini e in seguito ricevette di tanto in tanto nuovo vigore.

Perciò caldamente si raccomanda che i cattolici con maggior frequenza accedano a queste ricchezze de Padri orientali, che elevano tutto l'uomo alla contemplazione delle cose divine.

Tutti sappiano che il conoscere, venerare, conservare e sostenere il ricchissimo patrimonio liturgico e spirituale degli orientali è di somma importanza per la fedele custodia dell'integra tradizione cristiana per la riconciliazione dei cristiani d'Oriente e d'occidente.

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1 S. Giov. Crisostomo, In Ioannem Homelia XLVI, PG 59, 260-262