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24 Maggio 1908

Coro ( sera )

[ -Quaderno 1-Pagina 81- ]

1 "Guai a te se ti scosti dall'amore che ti porto;

sarei obbligato a dar mano a una sferza sopra di te".

Io do uno sguardo alla bontà divina: quante grazie e favori che ebbi da Dio dolcissimo;

a non tutte queste grazie corrispondevo quando ero nel secolo.

A tale ricordo gli dissi: "Tu che mi hai formato nei momenti difficili, abbi misericordia di me."

[ -Segretario 8.1- ]

2 Ah, se tutti i religiosi considerassero la sublime condizione che Dio ci ha dato:

quanti maggiori meriti potrebbero acquistarsi!

Una mancanza gravissima di un religioso, è il mettere con burle giocose in ridicolo le cose sante.

A questo deforme difetto tiene dietro la nausea della preghiera;

questo disgraziato si prepara da se stesso il precipizio: ne abbiamo veduti con questi poveri occhi.

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