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Carteggio

D 1221 -/- L. Borzone

10) Si sente il soffio d'ogni miseria in mezzo al mondo

Viva Gesù e la sua SS.ma Madre M.V.!

Gentilissima Signora Luisa Borzone, consorella in S. Francesco: benedizione e pace al suo cuore nel Signore!

Da' miei amati Superiori ebbi il permesso di 15 giorni; e sono stato al mio paese natio a vedere mio fratello,

ora convalescente della sofferta operazione; ma sebbene fossi nella mia casa paterna tuttavia non mi trovavo bene,

perché fuori del centro delle mie meditazioni, della nostra santa Regola francescana, a cui la bontà divina mi ha chiamato.

Non lascio mai la santa Comunione, e ben di cuore ringrazio Iddio dolcissimo di tanta finezza

e carità usata a questo povero peccatore.

E quando non andavo alla Parrocchia, mi recavo nella chiesa un tempo già dei Padri Somaschi,

che una divota famiglia acquistò, la cui signora (madre), tutta bontà e carità, rese magnifica la bella chiesa,

casa del Signore, che è divenuta un vero gioiello, e vi fa celebrare i sacri misteri ogni giorno nel tempo delle loro ferie.

Questa vera serva di Dio tanto tribolata, si raccomandò di ricordarla nelle nostre preghiere,

affinché la bontà di Dio conceda pace e tregua all'amareggiato suo cuore.

E' vero: uscendo dal Convento, più si sente il soffio d'ogni miseria in mezzo al mondo!

un sacerdote piissimo, di nobile casato, appena mi vide, m'abbracciò piangendo e mi raccontò le sue pene, i suoi dolori;

la sofferenza di quest'anima è al colmo, è la croce più pesante che Dio permetta ad un'anima serva di Dio;

oggi, martedì, è l'ultimo giorno della novena di Comunioni che si è fatto promettere gli facessi:

ché, ottenuta la grazia, viene qui nel nostro Santuario a celebrare la Santa Messa in ringraziamento a Nostra Signora;

e questa sera mentre facevo l'adorazione, la Mamma SSma mi diede segno di speranza.

Poveretto! certo che i tristi alle volte arrecano pene che sono più tormentose della morte:

cosa è mai la vita in questo mondo! è piuttosto da chiamarsi morte che vita in confronto della vita avvenire:

là c'è la vera giustizia, nulla sfugge agli occhi di Dio;

beati coloro che hanno pianto, saranno consolati là nel luogo della verità, della felicità.

Per le anime tribolate dagli umani dolori, che su questa terra ai piedi di Gesù Crocifisso si son dolute,

ma rassegnate, ai piedi di quel Dio, presso cui nessuna lacrima va perduta,

il giorno del trionfo e della gloria sarà la beatitudine dell'eterna vita per quei veri servi del Signore.

Mi creda, Signora Luisa, non sapevo che in mezzo al mondo ci fosse tanta calamità!

Sia sempre lieta e gioconda nel Signore Iddio;

coroni la campagna ( cioè la villeggiatura ) con frequenti e sante Comunioni,

queste le siano sempre di lume e di corredo preziosissimo, e questo augurio sia estensibile alle piissime sorelle,

damigella Maddalena e Giovanna; contraccambio, rinnovo saluti; un pio ricordo a Carletto ed anche alla buona Lena;

e la benedizione del Signore scenda copiosa sopra il loro capo e sopra la casa, ancora.

Nel Signore

Fra Leopoldo Maria.

14 settembre 1910, S. Tommaso.

[ -Originale- ]

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