Segretario del Crocifisso

« Servite Domino in laetitia »

La serenità delle anime sante costituisce l'attrattiva maggiore per i giovani che, pur cercando la virtù,

vogliono che essa non sia un pesante fardello; ciò spiega perché molti cercavano la compagnia del nostro Luigi.

Era lo stesso amor di Dio che lo portava a spendersi per il prossimo,

facendolo industrioso nel rendere amabili le virtù, anche più austere, come attesta il Cav. Luigi Vacca:

" Era sempre di buon umore e gioviale con i nostri compatrioti e con tutti;

osservava veramente il motto: "Servite Domino in laetitia".

La sua serenità aveva sovente belle manifestazioni e fra le altre ricordo

che il buon Luigi fece arrivare da Terruggia un piano a coda, una specie di vecchia spinetta,

che lui stesso, nelle ore di riposo, suonava facendo sentire melodie religiose.

La nostra casa era frequentata da bravi amici del Monferrato, che ascoltavano volentieri la buona parola di Luigi,

e restavano edificati dai suoi buoni esempi e dalle sue esortazioni tendenti ad eccitare l'amor di Dio,

la devozione alla Madonna, la frequenza ai Santi Sacramenti e la preghiera assidua.

Egli era poi di una straordinaria gentilezza ed elevatezza di modi, e sapeva fare le esortazioni con tanto garbo,

che tutti gli volevano bene e l'obbedivano con grande venerazione.

Diffondeva la Fede e faceva conoscere a quanti l'avvicinavano la bontà e la Misericordia di Dio.

Quando c'era l'adorazione notturna nella chiesa della SS. Trinità, egli mi veniva a svegliare.

Per me era un vero sacrificio rinunciare al sonno, a quella mia età di circa vent'anni e dopo un lavoro faticoso,

ma lo facevo volentieri perché mi aveva fatto capire il gran bene di quell'atto.

Ci alzavamo all'una o alle due dopo mezzanotte e andavamo a pregare e cantare le lodi del Signore.

Ricordo che qualche volta c'era la cara presenza di Sua Eccellenza Mons. Davide Riccardi, Arcivescovo di Torino.

Una volta mi portò dal Rev. P. Zampieri nella Cappella della SS. Annunziata in via Stampatori, n. 1,

per la consacrazione di tutti e due al Sacro Cuore di Gesù e in altra circostanza al pellegrinaggio di espiazione

nell'occasione di un furto sacrilego avvenuto nella chiesa di Nostra Signora della Salute, allora piccola Cappella.

Concludendo, affermo ancora che negli anni nei quali avevamo la grande fortuna di ospitare nella nostra casa

quel sant'uomo, abbiamo imparato a vivere bene ".3

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3 Cav. Luigi Vacca