Acàtisto

Poema bizantino ( il nome deriva dal greco akàthistos: non seduto ) dedicato alla S. Trinità, al Signore Gesù Cristo, alla S. Croce, alla Madonna e ai santi, recitato dagli ortodossi quanto il Rosario dai cattolici.

Il più celebre è l'Acatisto in onore della Santissima Madre di Dio, composto da 24 strofe, che glorificano il mistero dell'annunciazione e dell'incarnazione, e finiscono in modo alternato alcune con "Alleluia" e altre con "Ave, o Sposa, sempre vergine!"

Attribuito a Romano il Melode, fu cantato nell'anno 626 dal patriarca Sergio di Costantinopoli ( 610-638 ) con il suo clero e il popolo dopo la vittoria dei bizantini, attribuita all'intercessione di Maria, contro un'invasione probabilmente degli avari.

Viene recitato solennemente il V sabato di Quaresima, in piedi, da dove il nome di akàthistos, cioè non seduto.

La versione italiana stampata a Grottaferrata nel 1949, con il testo greco a fronte, è stata seguita da altre traduzioni.

Le idee espresse nelle 24 strofe vengono rappresentate in iconografia in altrettante scene.