Amos

Libro di ...

Libro profetico della Bibbia.

Terzo dei dodici profeti minori, Amos è in realtà il primo in ordine cronologico, di cui si siano conservati gli oracoli, sebbene lo scritto che porta il suo nome sia stato redatto nella forma attuale solo nel periodo successivo all'esilio babilonese.

In ebraico Amos significa "portato [da JHWH]".

Fu profeta attorno al 760 a.C., "due anni prima del terremoto" ( Am 1,1 ).

Originario del villaggio di Tekoa, presso Betlemme, al limitare del deserto di Giuda, Amos era un "coltivatore di sicomori" ( Am 7,14 ), un grande agricoltore e pastore.

Afferrato dalla Parola di Dio, potente come il ruggito di un leone ( Am 1,2; Am 3,8 ), predicò nei santuari del Regno del Nord, finché a Betel entrò in conflitto con il sacerdote Amasia ( Am 7,10-17 ) e da lì fu ricacciato al Sud.

I suoi oracoli erano insopportabili per la casa regnante di Geroboamo II, essendo una pesante accusa contro la sua politica e l'imperante ingiustizia, che favoriva pochi ricchi e defraudava la maggior parte del popolo.

Il suo messaggio o una sequenza impressionante di minacce, a eccezione della promessa finale ( Am 9,11-15 ), un'aggiunta del postesilio, come gl'inni di Am 4,13; Am 5,8 s. e Am 9,5 s.

Secondo Amos, Israele è venuto meno alla sua vocazione: l'elezione a popolo di JHWH è dunque un'aggravante dell'accusa ( Am 3,2 e Am 9,7 s. ).

Rimane solo la catastrofe come possibilità per incontrare Dio ( Am 4,12 ).

Ma da essa emergerà un "resto" che continuerà quel dialogo interrotto dalla cocciutaggine del popolo ( Am 5,3.15; Am 9,8 ).

Dopo il versetto redazionale ( Am 1,1 ) e un motto tematico ( Am 1,2 ), il libro si articola in quattro sezioni:

1) una serie di sette oracoli di giudizio sulle nazioni, culminanti nell'ottavo contro Israele ( Am 1,3-2,15 );

2) varie minacce contro Israele ( Am 3,1-6,14 );

3) una serie di cinque visioni ( Am 7,1-9,10 );

4) una promessa di restaurazione ( Am 9,11-15 ) risalente al periodo postesilico.