Atanasio

S. Atanasio di Alessandria

Padre e dottore della Chiesa, santo ( Alessandria 295/298-373 ); festa: 2 maggio.

Intorno ai trent'anni divenne vescovo di Alessandria, una delle grandi metropoli del mondo antico.

Il suo nome e la sua vita sono interamente legati alla difesa della fede cristiana contro l'arianesimo ( v. ) e contro le intromissioni del potere imperiale.

Per Atanasio il centro della fede cristiana o la novità unica e assoluta della persona e dell'opera di Gesù Cristo, l'unico Figlio di Dio, che non conosce nessuna estraneità rispetto al Dio creatore e Padre ed è con lui l'unico Dio ( consustanziale ).

Proprio questo Figlio è giunto fino a noi nella debolezza della nostra condizione umana, che in tal modo riceve la Rivelazione della sua originaria dignità e la possibilità di attingerla ( L'incarnazione del Verbo ).

È questa convinzione che fa comprendere la singolare connessione fra il suo impegno teologico-polemico contro gli ariani ( I tre discorsi contro gli ariani; Le lettere a Serapione ) e la cordiale e profonda sintonia spirituale che ebbe con il movimento monastico, allora in grande sviluppo attorno alle figure carismatiche di Pacomio e di Antonio abate, del quale divenne il primo biografo ( La vita di Antonio ).

Il suo impegno in difesa della fede gli costò per ben cinque volte l'esilio.

Quando morì, dopo aver ricevuto in dono testamentario il mantello di Antonio abate, la sua memoria divenne subito oggetto di venerazione.

Fu tra i primi vescovi non martiri a ricevere culto pubblico.

Già nel 379 Gregorio Nazianzeno lo collocò nella linea dei profeti, apostoli e martiri per la sua sofferta e lucida fedeltà alla novità assoluta di Gesù Cristo sull'orizzonte della storia umana.

La Chiesa d'Occidente Io ha riconosciuto, con Basilio, Gregorio di Nazianzo e Giovanni Crisostomo, come uno dei quattro grandi Padri della Chiesa orientale.