Boehme

Jakob

Mistico tedesco ( Alt-Seidenberg 1575 - Goerlitz 1624 ).

Visse esercitando la professione di calzolaio, viaggiando, e accostando come autodidatta le opere dello spiritualismo luterano, di Paracelso, della qabbalà ebraica e del neoplatonismo.

Il suo primo scritto, Aurora ( 1613 ), "memoriale" di una rivelazione, già esprime l'indirizzo mistico e teosofico che caratterizzò la sua intensa meditazione della Bibbia e l'intera produzione letteraria.

Questa sviluppa una "gnosi" ( conoscenza iniziatica delle verità supreme ), in cui la conversione del vecchio uomo è posta quale principio e centro dell'esistenza cristiana.

La "gnosi" stessa è intesa come dono di Dio, offerta a chi, desideroso di accostarsi a lui, partecipa a percorsi di ricerca comunitaria che lo stesso Boehme cercò di suscitare.

Il ritorno a Dio, dalla condizione di caduta originaria, è reso possibile da Cristo, che apre al rinato l'unità dello Spirito e della Scrittura, in un'esperienza che solo il discorso simbolico e metaforico può testimoniare, come Boehme volle nelle sue numerose opere, che esercitarono enorme influenza su tutti i movimenti "pii" e sul romanticismo.

Opere: Descrizione dei tre principi dell'essenza divina ( 1619 ); Della triplice vita dell'uomo ( 1619-1620 ); Dell'elezione per grazia ( 1623 ), Mysterium Magnum ( Grande Mistero ) ( 1622-1623 ) che offre una interpretazione della Genesi.