Bonaventura

Bonaventura da Bagnoregio

Teologo e dottore della Chiesa, santo ( Bagnoregio 1221 - Lione 1274 ); festa: 15 luglio.

Giovanni Fidanza di Bagnoregio o Bagnorea ( VT ), comunemente conosciuto come Bonaventura da Bagnoregio, è una delle personalità più significative dell'intero Medioevo.

La sua vita fu segnata dall'appartenenza all'ordine religioso fondato da Francesco d'Assisi qualche decennio prima.

Al suo ingresso nell'ordine ( 1243 ), l'ideale francescano era ancora in fase di definizione, soprattutto in riferimento alla pratica della povertà e all'opportunità o meno di ammettere i chierici ai più alti studi teologici.

Toccò proprio a Bonaventura - chiamato a soli 36 anni ( 1257 ) a guidare l'ordine come generale - mettere a fuoco il carisma francescano in merito agli studi, secondo un'interpretazione che lasciava ampio spazio alla formazione culturale in funzione della predicazione.

Il pensiero teologico

L'opera teologica di Bonaventura è in larga misura legata all'insegnamento accademico.

Secondo alcuni, il suo pensiero, caratterizzato dall'agostinismo neoplatonico, sarebbe la vera alternativa alla sintesi filosofico-teologica di s. Tommaso d'Aquino, orientata invece nel senso di un aristotelismo cristianizzato.

Per altri, questo criterio sarebbe troppo stretto e non renderebbe ragione della complessità di una riflessione ricca che dovrebbe essere valutata sul metro di coordinate più ampie.

Bonaventura mise in guardia contro ogni filosofia intesa come costruzione razionale del tutto autonoma dalla fede, perché l'autorità della Scrittura rimane il criterio ultimo della verità.

Il suo antiaristotelismo si evolvette così in antifilosofismo, in un'epoca nella quale i teologi, scoprendo la forza della fisica e della metafisica di Aristotele, erano fortemente tentati di trasporle in terreno cristiano, senza le dovute riserve critiche e trasformazioni interne.

Bonaventura propose, al contrario, un sapere della fede in cui tutte le scienze e le arti dovevano confluire ( Riduzione delle arti alla teologia).

Continuamente la teologia tenderà a trascendersi in un atteggiamento mistico e contemplativo, che potrà compiersi solo nella visione escatologica. La sua opera più celebre,  Itinerarium mentis in Deum ( Itinerario della mente a Dio ) condensa la sua esperienza di ricercatore e di mistico, delineando un cammino interiore che, dalle tracce della presenza di Dio colte nel mondo visibile, avvia Io spirito all'unione con Dio attraverso il Cristo. Scrisse anche una preziosa biografia di s. Francesco d'Assisi.