Buonaiuti

Ernesto

Storico del cristianesimo ( Roma 1881-1946 ).

Ordinato sacerdote nel 1903, fondò e diresse la "Rivista storico-critica delle scienze teologiche".

Fu coinvolto nella controversia modernista a causa di talune posizioni da lui assunte nel settore filosofico-apologetico, e di sue interpretazioni che sembravano leggere in chiave immanentista il fenomeno religioso.

Il 7.IX.1910 la "Rivista" e i volumi di una collana diretta dal Buonaiuti, tra cui una raccolta di suoi scritti, vennero inclusi nell'Indice dei libri proibiti.

Nel 1915 vinse il concorso alla cattedra di Storia del cristianesimo presso l'università di Roma.

Nel gennaio 1921, a motivo di un articolo in cui pareva esprimesse una negazione della presenza reale del Cristo nell'eucaristia, venne sospeso a divinis e scomunicato.

Dopo una revoca nella primavera del 1924, il provvedimento venne reiterato.

Nel 1931 Buonaiuti dovette definitivamente rinunciare all'insegnamento universitario poiché rifiutò di prestare il giuramento di fedeltà al fascismo.

Continuò, pur fra molte difficoltà, l'opera di ricerca critica e di divulgazione sui temi cristiani, non priva di punte polemiche verso la "Chiesa di Roma", cui peraltro si sentiva, nonostante i dissensi e le condanne delle autorità, profondamente e nostalgicamente legato.

Nel 1942-43 pubblicò in tre volumi una Storia del cristianesimo.

Al di là delle tensioni del momento, egli seppe fornire un contributo efficace per acclimatare la cultura italiana alla temperie della critica storico-religiosa.

Importante testimonianza biografica è Il pellegrino di Roma ( 1945 ).

v. Modernismo