Calvino

Giovanni

Nome italianizzato del riformatore francese Jean Cauvin ( Noyon 1509 - Ginevra 1564 ).

Di formazione umanistica ( a 23 anni commentò il De dementici di Seneca ), laureato in giurisprudenza, Salvino aderì alla Riforma in circostanze tuttora non chiarite, tra il 1533 e il 1534, con una "conversione improvvisa" ( com'egli stesso la chiama ), e si mise prontamente al servizio della fede e della comunità riformata ( soprattutto francese, già duramente perseguitata dal re Francesco I ).

Scrisse, perciò, nel 1535 e pubblicò a Basilea nel 1536 l'Istituzione della religione cristiana, preceduta da un'importante "lettera al re" di Francia, per indurlo a desistere dal perseguitare gli "evangelici" ( évangéliques ), ingiustamente accusati di sedizione.

L'Istituzione, apparsa prima in latino e poi in francese, crebbe col passare degli anni dagli iniziali 6 capitoli agli 80, suddivisi in quattro "libri", dell'ultima edizione curata da Calvino nel 1559, diventando così, nella letteratura religiosa del XVI sec., la più organica e completa esposizione della fede riformata, un'opera d'importanza decisiva per l'autocomprensione del protestantesimo e per la sua diffusione in Europa e nel Nuovo Mondo.

L'opera di Calvino a Ginevra

Il nome di Calvino è indissolubilmente legato a quello di Ginevra, la città che con lui divenne la "capitale" del protestantesimo
non luterano, la principale città di rifugio per innumerevoli protestanti esuli per motivi di fede ( tra questi numerosi italiani ), e,
tanto più dopo la creazione dell'Accademia nel 1559, il maggiore centro propulsore del protestantesimo "riformato" ( quello cioè di tipo zwingliano-calviniano ) in vari paesi d'Europa ( Francia, Italia, Inghilterra, Scozia, Ungheria, Polonia, Germania meridionale, Paesi Bassi ).

Calvino è stato, tra i grandi riformatori del XVI sec., il più europeo.

Su Calvino pesa l'ombra di aver mandato al rogo lo spagnolo Michele Serveto ( 1511-53 ), pensatore non conformista e intellettuale intrepido, che coltivò svariate discipline e sfidò, in più campi, le opinioni tradizionali: la negazione della Trinità gli fu fatale.

I "figli di Calvino", cioè i ginevrini, compirono nel 1903 un gesto riparatore, tardivo ma significativo, nei confronti di Serveto e della sua memoria, erigendo nel luogo del suo supplizio un monumento espiatorio.

Se con l'Istituzione Calvino ha fornito alla cristianità riformata un pensiero teologico robusto, ben strutturato e molto limpido, quindi particolarmente adatto alla testimonianza di una comunità militante, con le Ordonnances ecclésiastiques ( Ordinamenti ecclesiastici ) del 1541 egli ha letteralmente ri-formato la Chiesa, cioè ne ha ridisegnata la forma: scomparsa la figura del vescovo, ogni comunità è retta collegialmente da quattro ministri ( pastore, dottore, anziano e diacono ), coordinati tra loro ma nessuno subordinato agli altri.

Con Calvino nasce un nuovo modello di Chiesa.

v. Calvinismo