Florenskij

Pavel

Matematico, filosofo, teologo russo ( Eviach, Transcaucasia, 1882 - m. 1937 ? ).

Laureato in matematica e in teologia, divenne sacerdote ortodosso.

Nel 1920 si specializzò in fisica applicata.

Nel 1933 fu deportato in campo di concentramento dal regime sovietico; le ultime notizie su di lui si hanno nel 1937.

Nei suoi studi filosofico-matematici, sulla linea di G. Cantor e di N. V. Bugaev, che avevano collocato le unità numeriche in prospettiva trascendente, sottolineò il nucleo spirituale verso il quale tende ogni ricerca.

Sotto l'influsso di Vl. Solovëv, nella sua opera Colonna e fondamento della verità ( 1914 ), vera cosmogonia ortodossa, affermò il primato della verità di fede, che conduce alla Sofia ( Sapienza ) divina.

Convinto della tensione tra il visibile e l'invisibile, tra il reale e il super-reale, affermò che nell'arte si rispecchiano visibilmente le trasformazioni che avvengono nello spirituale ( La prospettiva rovesciata; Iconastasi; Le porte regali; Il rito ortodosso come sintesi delle arti ).