Las Casas

Bartolomé de ...

Ecclesiastico spagnolo ( Siviglia 1474 - Madrid 1556 ).

Si laureò in diritto a Salamanca e nel 1502 si recò a Santo Domingo per curarvi gli interessi del padre, proprietario di vasti latifondi sull'isola.

La visione della condizione di schiavitù cui erano stati ridotti gli indigeni dai coloni lo gettò in una profondissima crisi di coscienza.

Fattosi sacerdote nel 1510, nella predicazione prese le difese degli indios, suscitando le proteste dei connazionali; nel 1515 tornò in Spagna per conquistare alla sua causa il re Ferdinando, che in effetti lo nominò commissario reale, dandogli la possibilità di emanare provvedimenti contro gli abusi dei coloni, che però non vennero mai di fatto applicati.

Nel 1522 entrò nell'ordine domenicano, e nel 1542 divenne vescovo di Chiapa; nel 1544 scrisse la diffusissima Brevissima relazione sulla distruzione delle Indie, prima versione critica dell'epopea dei conquistadores spagnoli.

Nel 1550 convinse Carlo V a emanare nuove norme a tutela degli indigeni, disattese tuttavia come le precedenti.

Rientrato in patria ( 1551 ), negli ultimi anni di vita stese la fondamentale Storia generale delle Indie, pubblicata postuma nel 1875.