Teilhard

Pierre ... de Chardin

Scienziato e teologo francese ( Sarcenat 1881 - New York 1955 ).

Gesuita, pensatore cattolico tra i più originali del sec. XX, sviluppò un tentativo di pensare la fede cristiana nel contesto del pensiero scientifico contemporaneo e, in particolare del modello evoluzionistico, verificato da Teilhard nelle sue campagne di paleontologo di fama mondiale.

La riflessione religiosa e teologica che egli andava sviluppando insieme al lavoro scientifico suscitò l'opposizione della teologia ufficiale e dell'autorità ecclesiastica: i suoi superiori vietarono la pubblicazione dei suoi scritti teologici.

L'apparizione postuma delle sue opere ( Il fenomeno umano, 1955; L'apparizione dell'uomo, 1956; L'ambiente divino, 1957; L'avvenire dell'uomo, 1959; L'energia umana, 1962 ) aprì la strada a un profondo ripensamento delle prospettive teologiche.

Partendo dalla visione cristiana della realtà, che trova in Cristo il suo centro e la sua meta, Teilhard affermò che Cristo risorto e cosmico è il motore e il termine dell'evoluzione: nel suo linguaggio "il punto omega".

Poiché l'evoluzione della materia ha un finalismo cristocentrico, non si può contrapporre il servizio alla terra e il servizio al cielo.

La linea che traccia il percorso della realtà è una linea diagonale orientata verso l'avanti e verso l'alto, e coerentemente la fede in Dio passa attraverso la fede nel mondo: solo collaborando alla costruzione del futuro della terra si giunge a Dio.

La via attraverso la quale Teilhard perseguì la conciliazione tra scienza e teologia è mistica.

Le sue opere, soprattutto quelle teologiche, sono cariche di un afflato mistico che rende difficile un confronto critico sia dal versante della scienza, sia da quello della teologia.

Per questo Teilhard non ha ancora trovato "patria".

La sua opera è allo stato di abbozzo o di progetto di un dialogo possibile tra due metodi di ricerca che faticano a incontrarsi.

Nella sua appassionata vita Teilhard ha cercato di abbattere le barriere tra due mondi, onde essere un uomo contemporaneo, convinto che solo così poteva dirsi cristiano.