Wesley

John ...

Sacerdote anglicano, fondatore del metodismo ( Epwarth, Lincoinshire 1703 - Londra 1791 ).

Figlio di un pastore anglicano, ricevette da sua madre l'esempio di una pietà ardente abbinata a grandi doti organizzative.

Fu molto influenzato dalla lettura della Imitazione di Cristo di Tommaso da Kempis e della Regola ed esercizi di una vita santa di J. Taylor.

A Oxford frequentò un gruppetto di studenti dediti a coltivare la vita spirituale, soprannominato per scherno "club santo".

Ordinato sacerdote ( 1725 ), dopo un fallito tentativo di missione nelle colonie inglesi dell'America del Nord, entrò in contatto con la comunità dei Fratelli Moravi ( v. ) e ne fu influenzato.

Così pure fu importante per lui la lettura del commento di Lutero alla Lettera ai Romani di s. Paolo.

Nel 1738 fece l'esperienza della conversione personale ( "sentii che il mio cuore si riscaldava stranamente" ) e all'inizio del 1739, con il fratello Charles, l'amico G. Whitefield e tre altri membri del "club" di Oxford, sperimentò nel gruppo londinese dei Fratelli Moravi una "vera Pentecoste".

Il metodismo ( v. ) nascente fu caratterizzato da un inconfondibile tratto pentecostale ante litteram.

Wesley fu predicatore instancabile ( si hanno di lui 40.000 sermoni ), uno dei più grandi dell'intera storia cristiana.

"La mia parrocchia è il mondo" è un suo motto che riassume il suo programma ed è diventato la bandiera del metodismo.

Osteggiato dalla Chiesa anglicana ( di cui peraltro fu pastore fino alla fine ), che gli negava gli spazi in cui predicare, predicò all'aperto, raggiungendo coloro che abitualmente non frequentavano la chiesa, in particolare le masse proletarie, sfruttate e abbrutite dalla prima rivoluzione industriale.

Wesley è stato il primo "missionario" nel proprio paese a fronteggiare la secolarizzazione come fenomeno collettivo.

Nel suo appello alla conversione s'incontravano la fede che giustifica e la fede che santifica.

La santificazione era per Wesley il contenuto e il coronamento della vita cristiana, e le "classi" metodiste ( piccole unità di base per la reciproca edificazione cristiana ) costituivano il quadro in cui perseguire e alimentare la santificazione personale.

Benché Wesley non avesse alcuna intenzione separatista, la Chiesa anglicana non tu abbastanza flessibile sul piano dottrinale e soprattutto strutturale, da accogliere e valorizzare in un quadro unitario il movimento wesleyano, che alla morte del fondatore ( 1791 ) era già largamente diffuso sia in Inghilterra, sia in America settentrionale e presto si costituì come Chiesa autonoma.