Epifania

È parola greca che indica "ciò che appare", che "si fa vedere", "apparizione", "venuta", "manifestazione".

È una festa che si affermò nel IV secolo in Oriente, dal quale passò in Occidente, dove era invece sorta la solennità del Natale, che fu poi accolta, quasi a scambio, in Oriente.

Celebrava la manifestazione di Gesù al mondo, che ebbe i suoi momenti essenziali nella rivelazione ai Magi, che impersonavano tutti i popoli ( pagani ) del mondo, nel battesimo di Gesù, quando la voce del Padre lo proclamò suo Figlio prediletto ( Mt 3,16-17 ) e nelle nozze di Cana, quando, con il suo primo miracolo, Gesù si mostrò quale autentico Messia.

Lo scambio fu un'integrazione, in quanto il Natale costituisce la "manifestazione" fondamentale: le due feste segnavano un cammino progressivo di questa rivelazione che si sarebbe completata nella vita pubblica e nella Risurrezione.

Il ricordo del battesimo di Gesù contribuì a fare dell'Epifania un giorno di solenne amministrazione del battesimo ai neofiti ( v. ), come la rievocazione dei Magi che portarono a Gesù i loro doni inserì nel costume popolare l'uso dello scambio di doni ( strenne ), specialmente ai bambini nell'intimità familiare ( da Epifania, per storpiatura dialettale, "befana" ): trattandosi dell'inizio dell'anno i regali diventavano gesti di buon augurio.

L'Epifania ( dal greco epiphàneia: manifestazione ) era un'antica festa ellenistica della luce di origine egizia, celebrata il 6 gennaio in occasione del solstizio d'inverno.

Il termine, che indicava anche l'apparizione del sovrano in visita ai suoi sudditi, compare raramente nella versione greca dell'Antico Testamento per indicare la gloria di Dio riconoscibile nella sua presenza o nelle tracce del suo passaggio.

Nelle sue ultime lettere s. Paolo chiama Epifania l'ingresso di Cristo nel mondo, presentato in analogia a quello dell'imperatore che viene a prendere possesso del suo regno.

Al tempo della sua istituzione, la festa cristiana dell'Epifania ( 6 gennaio ) celebrava il Natale, l'adorazione dei magi e il battesimo del Figlio di Dio.

Dal IV sec., quando il Natale venne spostato al 25 dicembre, l'Epifania celebra essenzialmente la manifestazione di Gesù come luce e salvezza per tutti i popoli.

La parola greca indica una « manifestazione » o « rivelazione », spesso gloriosa e accompagnata da segni divini.

« Epifania » è diventato termine tecnico per indicare la festa, molto cara all'Oriente cristiano, dell'Incarnazione, vista soprattutto come manifestazione del Verbo di Dio nella carne umana.

Magistero

Vorrei che in tutta la Chiesa si respirasse, come a Colonia, l'atmosfera di "epifania" e di autentico impegno missionario suscitato dalla manifestazione di Cristo, luce del mondo, mandato da Dio Padre per riconciliare e unificare l'umanità con la forza dell'amore.

Angelus benedetto XVI
6-1-2006

È la festa dei bambini cristiani che vivono con gioia il dono della fede e pregano perché la luce di Gesù arrivi a tutti i fanciulli del mondo.

Angelus Benedetto XVI
6-1-2007

L'Epifania preannuncia l'apertura universale della Chiesa, la sua chiamata ad evangelizzare tutte le genti.

Angelus Benedetto XVI
6-1-2011

La Vergine Maria, insieme con il suo sposo, rappresentano il "ceppo" di Israele, il "resto" preannunciato dai profeti, da cui doveva germogliare il Messia.

Angelus Benedetto XVI
6-1-2013

Perciò l'Epifania mette in risalto l'apertura universale della salvezza portata da Gesù.

In effetti, questa festa ci fa vedere un duplice movimento:

da una parte il movimento di Dio verso il mondo, verso l'umanità - tutta la storia della salvezza, che culmina in Gesù -;

e dall'altra parte il movimento degli uomini verso Dio - pensiamo alle religioni, alla ricerca della verità, al cammino dei popoli verso la pace, la pace interiore, la giustizia, la libertà -.

Angelus Francesco
6-1-2014

Catechismo della Chiesa Cattolica

I Misteri dell'infanzia di Gesù 528
Il battesimo di Gesù 535
L'anno liturgico 1171
L'Eucaristia domenicale 2177
Comp. 103

Summa Teologica

  III, q. 36