Esistenzialismo

… Cristiano

Con l'espressione esistenzialismo cristiano si intende un particolare aspetto della corrente filosofica dell'esistenzialismo che nel '900 ha avuto esiti diversi accomunati dal riconoscimento dell'esistenza come campo privilegiato di indagine filosofica.

Il maggiore esponente dell'esistenzialismo cristiano è il francese Gabriel Marcel ( Giornale di Metafisica, 1927; Mistero dell'essere, 1951 ).

Egli condivide con i filosofi esistenzialisti il concetto di esistenza, intesa come modo d'essere più proprio dell'uomo e caratterizzato da assoluta indeterminatezza e, proprio per ciò, dalla più radicale possibilità di definizione: questa avviene sempre in relazione a situazioni mondane concrete.

Marcel tende a distaccarsi però dalla negazione di ogni trascendenza, che sfocia in forme di esistenzialismo ateo nelle filosofie di M. Heidegger ( Essere e tempo, 1927 ) e di J.P. Sartre ( L'essere e il nulla, 1943 ); sottolinea invece il carattere di mistero dell'esistenza dell'uomo, chiarificabile solo grazie al riferimento a un Essere trascendente.

Sorto come espressione della crisi culturale europea del primo dopoguerra, l'esistenzialismo nega sia la riduzione dell'uomo a oggetto di scienza sia l'ottimismo della filosofia classica, che assegna all'uomo una sicura determinazione metafisica: l'uomo è esistenza progettuale libera.

Al contrario, Marcel recupera una forma di determinazione metafisica, conoscibile dall'uomo grazie a un'intima esperienza personale di matrice socratico-agostiniana.