Lodi

Dal latino laus, che significò dapprima il "nominare", poi l'appello supremo che si rivolgeva al defunto, poi l'elogio funebre che seguiva la chiamata per nome.

Nell' Ufficio è la preghiera solenne allo spuntare del sole, già usata nei primi secoli del cristianesimo.

Oggi la recita comprende tre salmi, una breve lettura biblica, un responsorio, il Benedictus, alcune invocazioni, il Pater ed un'orazione specifica.

Ruota su un ciclo di quattro settimane, si ispira alle partizioni dell'anno liturgico e recepisce celebrazioni di feste e di santi di particolare importanza.

Il nome deriva dallo spiccato intento di glorificare la grandezza di Dio.

Si fa voce del mondo al suo risvegliarsi nella luce.

È la parte della Liturgia delle ore ( v. ) che si celebra all'inizio della giornata.

L'inno, le antifone, i salmi, i cantici tratti dall'Antico e dal Nuovo Testamento, la breve lettura biblica, le invocazioni litaniche concluse dal Padre nostro e da un'orazione, vogliono esprimere gioia e ringraziamento per il ritorno della luce, celebrare Cristo risorto, luce del mondo.

Concilio Ecumenico Vaticano II

Le Lodi, uno dei cardini dell'Ufficio divino Sacrosanctum concilium 89
Le Lodi divine nelle Chiese orientali Orientalium ecclesiarum 22