Manipolazione

… genetica

Con l'espressione "manipolazione genetica" si intendono quegli interventi di biotecnologia che toccano il patrimonio genetico su cui si fonda la riproduzione della realtà vivente.

Si tratta di un problema cruciale della bioetica, poiché pone l'interrogativo sul diritto a modificare, e fino a che punto, l'assetto della natura: non solo di quella umana, ma pure di quella subumana, giacché nel creato "tutto si tiene".

La valutazione morale della manipolazione genetica varia a seconda dell'uso che se ne fa.

Cosi in genere è positivo il giudizio circa la cosiddetta terapia genetica, cioè gli interventi che si propongono l'obiettivo di curare determinate malattie a livello di gene, correggendolo o sostituendolo.

Per un'adeguata valutazione non basta tuttavia fermarsi all'obiettivo; occorre considerare anche le modalità concrete di intervento e, in particolare, soppesarne i rischi.

Operare, per esempio, sulle cellule somatiche, che formano i tessuti e gli organi del corpo, è ben diverso che intervenire sulle cellule che compongono i tessuti germinali: ovuli, spermatozoi, zigoti.

Sotto il profilo etico per i cristiani rimangono invece del tutto esclusi gli interventi sui geni umani che mirano a compiere "alterazioni" del soggetto.

Inoltre, non o mai lecito manomettere embrioni umani, facendone uso strumentale.