Offertorio

È la parte della Messa che, dopo il Credo e la preghiera dei fedeli e prima del Prefazio, s'incentra nell'offerta a Dio del pane e del vino, in uno spirito di riconoscente celebrazione della sua bontà e che invita i presenti alla compartecipazione.

Anticamente i fedeli offrivano forme di pane ed ampolle di vino e d'acqua: il celebrante ne prendeva e, elevando le mani e gli occhi al cielo, pregava Dio e deponeva le oblazioni sull'altare.

Il rito era accompagnato da un canto alterno ( detto esso pure "offertorio" ), che ricuperava motivi biblici in un'intonazione di gioia.

Quest'offerta, che ci è ben documentata a partire dal IV secolo, era riservata ai soli fedeli ( con esclusione dei catecumeni ) e costituiva elemento preliminare, non essenziale, della celebrazione eucaristica.

Momento della celebrazione eucaristica chiamato anche "preparazione dei doni"; consiste nell'insieme dei gesti, delle preghiere e dei canti che accompagnano l'offerta del pane e del vino che diventeranno il corpo e il sangue del Signore.

Insieme vengono portati anche altri doni e offerte per i poveri e per le necessità della Chiesa.