Somaschi

L'Ordine dei Chierici Regolari Somaschi, detto inizialmente Compagnia dei Servi dei Poveri, venne costituito nel sec. XVI ( è dubbia la data tradizionale del 1528 ) dal laico veneziano Girolamo Miani ( o Emiliani ), che venne canonizzato nel 1767.

Prendendo il nome della casa madre di Somasca ( presso Bergamo ), la congregazione si strutturò secondo la Regola di s. Agostino e fu confermata da Paolo III come comunità di chierici regolari nel 1540; divenne ordine nel 1568, per decisione di Pio V.

I somaschi furono per un certo periodo ( 1547-55 ) fusi coi teatini ( v. ).

Appoggiati da molti vescovi riformatori, tra cui Carlo Borromeo, divennero uno dei punti di riferimento della nuova Chiesa post-tridentina lombarda e italiana.

Impegnati soprattutto sul versante educativo, si occuparono di orfani e di giovani sbandati, prendendo la gestione di alcuni importanti collegi come il Gallio di Como e quello dementino a Roma ( 1595 ).

Il loro impegno si diresse però anche verso l'assistenza ai malati e alla pastorale parrocchiale.

Dall'Italia si diffusero in Svizzera.

Nel 1680 a Genova, nacque un ramo femminile, per iniziativa di padre Andrea Tiboldi.

Una forte crisi colpi l'ordine dal 1769 per i provvedimenti restrittivi della repubblica di Venezia, a cui seguirono le vicende rivoluzionarie e l'ordine si riprese solo nel 1925.

Attualmente i somaschi sono circa 550, in una sessantina di istituzioni ( diffuse anche in America Centrale e negli Stati Uniti ).