Padri/Agostino/EspSalmi/033_1.txt Salmo 33 (32) 1 - [v 1.] Dio forza e virtù dei credenti Esultate, o giusti, nel Signore: esultate, o giusti, non in voi, perché questo non è senza pericolo, ma nel Signore. Ai retti conviene il lodarlo: lodano il Signore coloro che si sottomettono al Signore: altrimenti sono distorti e perversi. 2 - [v 2.] Celebrate il Signore con la cetra: celebrate il Signore, offrendogli i vostri corpi come una ostia vivente. ( Rm 12,1 ) Sul salterio a dieci corde inneggiate a Lui. Siano le vostre membra al servizio dell'amore di Dio e del prossimo, in cui si compendiano i tre e i sette precetti. 3 - [v 3.] Cantate a Lui un cantico nuovo: cantategli il cantico della grazia della fede. Bene cantate a Lui con suoni festanti: cantategli con letizia. 4 - [v 4.] Perché retta è la parola del Signore: retta è la parola del Signore nel fare di voi ciò che da voi stessi non siete capaci di fare. E tutte le sue opere nella fede: nessuno dunque pensi di esser pervenuto alla fede per i meriti delle opere, dato che nella stessa fede si trovano tutte le opere che Dio ama. 5 - [v 5.] Egli ama la misericordia e il giudizio: ama infatti la misericordia che ora ci elargisce, e il giudizio con cui esige ciò che ha elargito. Della misericordia del Signore piena è la terra: in tutto l'universo i peccati sono rimessi agli uomini grazie alla misericordia del Signore. 6 - [v 6.] Con la parola del Signore furono consolidati i cieli: infatti i giusti non si sono consolidati da se stessi ma tramite il Verbo del Signore. E dal soffio della sua bocca tutta la loro fortezza. È dallo Spirito Santo che hanno ricevuto tutta la loro fede. 7 - [v 7.] Egli riunisce come in un otre le acque dei mare: aduna le nazioni del mondo perché rendano testimonianza della distruzione del peccato, affinché, lasciate andare, non si perdano per la superbia. Riponendo gli abissi come in forzieri: e in essi conserva le sue cose occulte come ricchezze. 8 - [v 8.] Tema il Signore tutta la terra: abbia timore ogni peccatore e cessi così di peccare. Ma per Lui siano scossi: non per paura degli uomini o di qualsiasi creatura, ma per Lui stesso siano scossi tutti coloro che abitano il mondo. 9 - [v 9.] Perché Egli disse e le cose furono fatte: nessun altro fece le cose che devono temere; ma Egli stesso ha detto, e sono state fatte. Comandò e furono create: comandò tramite il suo Verbo e furono create. 10 - [v 10.] Il Signore sventa i disegni delle genti, che non cercano il suo Regno ma i loro regni. Manda a vuoto i pensieri dei popoli, che bramano la felicità terrena. E respinge i disegni dei principi, cioè di coloro che cercano di dominare su tali popoli. 11 - [v 11.] Ma il disegno del Signore in eterno sussiste: il disegno del Signore, nel quale non diviene beato se non chi a Lui è soggetto, permane in eterno. I pensieri del suo cuore nei secoli dei secoli: i pensieri della sua Sapienza non sono soggetti a mutamenti, ma permangono nei secoli dei secoli. 12 - [v 12.] Beata la nazione che ha il Signore per suo Dio; una sola è la nazione beata, che appartiene alla Città celeste: quella che si sceglie per unico Signore il suo Dio. Il popolo che il Signore si è scelto per la sua eredità: tale scelta non è opera del popolo, ma dono di Dio che, facendolo suo, non lo lascia nell'ignoranza e nell'infelicità. 13 - [v 13.] Il Signore ha guardato dal Cielo e ha visto tutti i figli degli uomini: Dall'anima giusta, nella sua misericordia, il Signore ha visto tutti coloro che vogliono rinascere a nuova vita. 14 - [v 14.] Dalla sua dimora che si è preparata: dalla dimora della sua umanità che ha preparata per sé. Ha guardato su tutti coloro che abitano la terra: ha visto con misericordia tutti quelli che rivestono la carne per reggerli con il suo governo. 15 - [v 15.] Egli che ha plasmati i loro cuori ad uno ad uno: ai loro cuori ha dato spiritualmente i propri doni, affinché tutto il corpo non sia occhio, o tutto udito, ( 1 Cor 12,17 ) ma chi in un modo chi in un altro si incorporino in Cristo. Chi discerne tutte le loro opere: gli sono manifeste tutte le loro opere. 16 - [v 16.] Non sarà salvo il re per il suo grande valore: non sarà salvo colui che governa la sua carne, se troppo avrà presunto dalla sua virtù; né sarà salvo il gigante per la grandezza del suo vigore: non sarà salvo neppure chi combatte contro le abitudini della sua concupiscenza, oppure contro il diavolo e i suoi angeli, se troppo avrà confidato nella sua fortezza. 17 - [v 17.] Fallace è il cavallo per la salvezza: si inganna chiunque crede di poter raggiungere la desiderata salvezza tra gli uomini e per mezzo di uomini, oppure crede di difendersi dal pericolo con l'impeto del suo coraggio. E non sarà salvo per la potenza della sua forza. 18 - [v 18.] Ecco gli occhi del Signore sopra coloro che lo temono: perché, se cerchi la salvezza, ecco che l'amore di Dio è su coloro che lo temono. E che sperano nella sua misericordia: su coloro che sperano, non nella propria virtù, ma nella sua misericordia. 19 - [v 19.] Per strappare dalla morte le loro anime, e alimentarli nel tempo della fame: per dare ad essi il cibo della parola e della verità eterna, che avevano perduta nel presumere delle loro forze, per cui ora, affamati di giustizia, non dispongono neppure di tali forze. 20 - [v 20.] La nostra anima spera con pazienza nel Signore: la nostra anima, in attesa di essere poi saziata con il cibo incorruttibile, mentre ora si trova in questa terra spera con pazienza nel Signore. Perché egli è nostro aiuto e protettore: è il nostro soccorritore mentre ci sforziamo di tendere a lui; ed è protettore mentre resistiamo al nemico. 21 - [v 21.] Perché in Lui si allieterà il nostro cuore: non in noi, dove senza di lui immensa è la miseria, ma in Lui si allieterà il nostro cuore. E nel suo santo nome abbiamo sperato: abbiamo sperato di poter un giorno giungere a Dio proprio perché ha mandato il suo nome mediante la fede a noi che eravamo lontani. 22 - [v 22.] Sia la tua misericordia, o Signore, sopra di noi, così come noi abbiamo sperato in te: sia la tua misericordia, o Signore, su di noi; non ci può infatti ingannare la speranza, perché è in te che abbiamo sperato.