Padri/Agostino/EspSalmi/134.txt Salmo 134 (133) 1 - [v 1.] La carità dilata i cuori Ecco, ora benedite il Signore, voi tutti servi del Signore, voi che state nella casa del Signore, negli atri della casa del nostro Dio. Perché l'aggiunta: Negli atri? Per atri si intendono i vani più spaziosi di una casa. Chi si trova in un atrio non sta stretto, soffocato, ma in certo qual modo si distende. Resta dove c'è spazio e sarai in grado d'amare il tuo nemico. Questo, perché non ami gli spazi dove il nemico possa incastrarti. Cosa intenderai quindi per " stare negli atri "? Sta' nell'amore e starai negli atri. Nell'amore infatti c'è l'ampiezza, nell'odio le strettoie. Ascolta l'Apostolo: Ira e indignazione, tribolazione e angoscia sull'anima di ogni uomo che fa il male. ( Rm 2,8-9 ) Quanto invece alla larghezza della carità cosa dice? La carità di Dio è stata diffusa nei nostri cuori dallo Spirito Santo che ci è stato dato. ( Rm 5,5 ) Dove odi il verbo diffondere, intendi larghezza e dove odi parlare di larghezza, intendi gli atri del Signore, e così, evitata ogni maledizione contro i nemici, otterrai la vera benedizione del Signore. Lo Spirito [ Santo ] si rivolge infatti a persone tribolate e le esorta a gloriarsi della tribolazione. Dice loro: Ecco ora benedite il Signore, voi tutti servi del Signore. Cos'è quell'Ecco ora? Al tempo presente. Superate infatti le tribolazioni del tempo presente, è ovvio che ci occuperemo a benedire il Signore, come fu detto: Beati coloro che abitano nella tua casa: ti loderanno nei secoli dei secoli. ( Sal 84,5 ) Coloro che un giorno benediranno il Signore senza interruzione debbono cominciare a benedirlo quaggiù. Sì, quaggiù, in mezzo alle tribolazioni, alle tentazioni, alle molestie, mentre il mondo frappone ostacoli, il nemico tende insidie, il diavolo moltiplica gli inganni e gli assalti. Questo significa: Ecco ora benedite il Signore, voi tutti servi del Signore, voi che state nella casa del Signore. Cos'è quel voi che state? Voi che perseverate. In effetti d'un tale, che prima era stato un arcangelo, fu detto che non restò saldo nella verità, ( Gv 8,44 ) e d'un certo amico dello Sposo fu detto: L'amico dello sposo sta in piedi ad udirlo e gode immensamente alla voce dello sposo. ( Gv 3,29 ) 2 - [v 2.] Lodare Dio nelle prosperità e nelle avversità Dunque, voi che state nella casa del Signore, negli atri della casa del nostro Dio, durante le notti alzate le vostre mani verso il santuario e benedite il Signore. È facile benedire di giorno. Che significa: "Di giorno"? Nella prosperità. La notte infatti è un qualcosa di triste, il giorno è cosa lieta. Ora è normale che tu benedica il Signore quando le cose ti vanno bene. Desideravi un figlio e ti nasce: tu benedici il Signore. La tua sposa ha superato i pericoli del parto: tu benedici il Signore. Tuo figlio era malato e guarisce: tu benedici il Signore. Tuo figlio era malato e tu per ipotesi mandasti a consultare l'astrologo o il fattucchiere. Se non con la tua lingua, certo col tuo comportamento hai maledetto il Signore: maledetto con i costumi, con la vita. Non vantarti perché lo benedici con la lingua quando con la vita lo maledici. Che vuol dire - obietterai - maledirlo con la vita? Ciò avviene quando, osservando la tua vita, qualcuno deve concludere: Ecco un cristiano; ecco come sono i cristiani. Per colpa tua Cristo viene bestemmiato. Orbene, se la tua vita maledice Cristo, cosa giova la benedizione che pronunzia la tua lingua? Benedite dunque il Signore. Ma quando? Durante le notti. Quando pronunziò Giobbe la sua benedizione? In una notte piena di tristezze: persi tutti i beni che possedeva, persi i figli a cui erano destinati. Che orrida notte! Vediamo però se egli interrompe la sua benedizione: Il Signore ha dato, il Signore ha tolto; come al Signore è piaciuto, così è avvenuto. Sia benedetto il nome del Signore. ( Gb 1,21 ) Che notte funesta! Piagato da capo a piedi, si scioglieva nella putredine. E ci fu, per la circostanza, anche un'Eva che osò tentarlo: Impreca a Dio, e muori. Ascoltalo benedire durante la notte. Dice: Hai parlato come una donna stolta. Se abbiamo ricevuto dalla mano del Signore i beni, non dobbiamo accettarne anche i mali? ( Gb 2,7-10 ) Ecco cosa significa: Durante le notti alzate le vostre mani verso il santuario e benedite il Signore. Cosa disse Giobbe? Hai parlato come una donna stolta. Questa volta Adamo, sebbene ridotto a un mucchio di putridume, scacciò Eva rivolgendole a un dipresso queste parole: Mi basta essere diventato mortale per causa tua. Nel paradiso me l'hai fatta, ma ora, sul letame, la vinta sei tu. Grandezze della grazia divina! Ma donde tutto questo se non dal fatto che la rugiada dell'Hermon era scesa copiosa su quell'anima e il Signore [ le ] aveva donato quella dolcezza che alla nostra terra fa produrre il suo frutto? ( Sal 85,13 ) Durante le notti alzate le vostre mani verso il santuario e benedite il Signore. 3 - [v 3.] Il valore dell'unione fraterna Da Sion ti benedica il Signore, che ha fatto il cielo e la terra. Esorta varie persone a benedire [ il Signore ] ma lui benedice uno solo, poiché dei molti egli ha fatto un solo uomo, essendo cosa buona e gioconda il convivere dei fratelli nell'unità. ( Sal 133,1 ) Fratelli è di numero plurale, ma nell'unità è singolare: per questo continua: Da Sion ti benedica il Signore, che ha fatto il cielo e la terra. Nessuno di voi dica: Questa benedizione non arriva fino a me. Ma chi pensi che sia colui a cui è detto: Ti benedica il Signore da Sion? Benedice l'unità. Partecipa dell'unità e la benedizione si estenderà fino a te.