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Lettera 293

A Renato, signore meritatamente assai caro e fratello lodevole e onorabile in Cristo, Agostino invia saluti nel Signore

1 - Ag. invia a Renato il 1° l. su Natura e orig. dell'anima e chiede notizie su gli avversari di Onorio

Mi si è presentata un'occasione quanto mai opportuna d'inviare alla Santità tua il libro, che avevo promesso, per mezzo di colui mediante il quale tu m'avevi inviato, affinché li confutassi replicando, i libri del figlio nostro Vittore …

Ti chiedo poi che non ti dispiaccia d'informarmi delle reazioni sorte contro di essi dopo la partenza di lì del nostro figlio, il servo di Dio Marcellino, dal momento che sono venuto a sapere che i messaggeri torneranno piuttosto presto.

Abbiamo d'altronde dei dubbi riguardo alla lettera dei fratelli [ d'episcopato ] che il latore ci ha portato poiché non abbiamo riconosciuto la firma del santo primate e abbiamo sentito dire ch'egli non aveva preso parte alla riunione dei quindici vescovi ancorché non sappiamo con certezza neppure se ci fossero tutti gli altri e rispondessero di persona.

Per conseguenza ti chiediamo di darci al riguardo la massima certezza con prove, su cui non si possano avere dubbi, signore meritamente assai caro e fratello degno d'essere lodato e onorato in Cristo.

2 - Si trova presso di noi il vescovo Onorio, il quale ci ha promesso di non fare assolutamente nient'altro se non ciò che vogliamo noi per la pace della Chiesa e per la disciplina ecclesiastica.

Il Signore ci conceda [ la grazia ] ch'egli dica la verità.

In effetti, allo stesso modo che non possiamo ammetter il male che si dice di lui fino a crederlo fin d'ora degno d'essere condannato poiché allo stesso modo che anche ciò non è conforme alla procedura giudiziaria della Chiesa, così neppure noi ci fidiamo facilmente di lui, salvo ch'egli confermi le parole con le azioni.

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