Padri/Agostino/Lettere/257.txt Lettera 257 Scritta dopo il 395. Agostino risponde ai saluti di Oronzio che gli aveva annunciato il proprio arrivo. Agostino a Oronzio, signore illustre e meritatamente onorabile e figlio molto encomiabile 1 - Ti sono grato d'aver avuto la cortesia di prevenire la venuta dell'Eccellenza tua anche mediante una lettera, e di far precedere la tua presenza con un colloquio epistolare, affinché avessimo il piacere di sentirti prima di vederti e, pregustando in certo qual modo la tua bramata conoscenza, mediante il conforto proveniente dalla tua lettera, aspettassimo con desiderio e ardore più grande la tua visita in modo da riceverla con gioia e piacere più grande, o signore illustre, meritamente onorabile e figlio molto encomiabile. Io perciò ai tuoi meriti e agli omaggi, con cui mi hai prevenuto, rendo il dovuto ossequio di restituirti il saluto, mentre mi rallegro nel sapere da te che godi buona salute e ti auguro ch'essa continui senza interruzione. Nel chiedere inoltre una risposta della mia umile persona in nome della bontà che mi attribuisci, tu hai aggiunto: " Se pure noi possiamo meritare un tale favore da una persona così santa"; per tale motivo io non dispero affatto che la stessa sorgente della medesima santità, abbeverandoci alla quale secondo la nostra capacità noi siamo qualcosa, la tua Prudenza crederà giusto non solo che da noi la si debba lodare, ma altresì partecipare, affinché Dio incomparabilmente e immutabilmente buono, il quale mediante la sua potenza è il creatore della tua anima tanto bella, ne sia anche, mediante la sua grazia, il redentore. Dio onnipotente ti conservi sano e molto felice, o signore illustre e meritamente onorabile e figlio encomiabile.