Spirit/DSFuast/2_01.txt Diario di Suor M. Faustina Kowalska II Quaderno G.M.G. + Canterò in eterno la Misericordia del Signore Di fronte a tutto il popolo. Poiché questo è il più grande attributo di Dio, E per noi un miracolo continuo. Scaturisci dalla Trinità Divina, Ma da un unico amorevole grembo; La Misericordia del Signore apparirà all'anima, In tutta la sua grandezza, quando cadrà il velo. Dalla sorgente della Tua Misericordia, o Signore, Sgorga ogni felicità e vita, Perciò voi creature tutte ed elementi Cantate in estasi l'inno della Misericordia. Le viscere della Misericordia di Dio sono state aperte per noi Dalla vita di Gesù morto sulla Croce, Non dovresti perciò dubitare ne disperare, o peccatore, Ma confidare nella Misericordia, poiché anche tu puoi diventare santo. Due sorgenti in forma di raggi sono scaturite Dal Cuore di Gesù, Non per gli Angeli, né per i Cherubini o i Serafini, Ma per la salvezza dei peccatori. + G.M.G. O Volontà dio Dio, su il mio amore O mio Gesù, Tu sai che non avrei scritto nemmeno una lettera dell'alfabeto di mia iniziativa, e se scrivo lo faccio soltanto per un ordine preciso della santa obbedienza. Dio e anime Sr. M. Faustina, del Santissimo Sacramento + O Gesù, o Dio nascosto, Il mio cuore Ti sente, Benché Ti coprano i veli. Tu sai che Ti amo. + G.M.G. Wilno, 24.11.1935 + Secondo Fascicolo Dio sia adorato O SS.ma Trinità, in cui è racchiusa la vita ulteriore di Dio Padre, Figlio e Spirito Santo, o gioia eterna, inimmaginabile abisso d'amore, che ti espandi su tutte le creature e le rendi felici, onore e gloria al Tuo Nome per i secoli dei secoli. Amen. Quando vengo a conoscere la Tua grandezza e la Tua bellezza, o mio Dio, gioisco indicibilmente per il fatto che il Signore, al quale servo, è tanto grande. Con amore e con gioia faccio la Sua santa volontà e quanto più Lo conosco, tanto più ardentemente desidero amarLo. Ardo dal desiderio di amarLo sempre più. + Il 14. In questo giovedì, mentre si faceva l'adorazione notturna, sin dall'inizio non mi è stato possibile pregare. Una strana aridità si era impadronita di me, non riuscivo a riflettere sulla dolorosa Passione di Gesù. Allora mi stesi sul pavimento a forma di croce ed offrii la dolorosa Passione di Gesù al Padre Celeste in riparazione dei peccati del mondo intero. Quando mi alzai da terra dopo quella preghiera andai al mio inginocchiatoio, ad un tratto vidi Gesù lì vicino. Gesù aveva l'aspetto uguale a quello che aveva durante la flagellazione. Teneva nelle mani una veste bianca, che mi fece indossare, ed un cordone col quale mi cinse i fianchi e mi coprì con un manto rosso, tale e quale a quello con cui fu coperto Lui durante la Passione, ed un velo dello stesso colore e mi disse: " Tu e le tue compagne avrete un abito, così. La Mia vita, dalla nascita alla morte sulla Croce, sarà la vostra regola. Specchiati su di Me e vivi secondo questo modello; desidero che tu penetri più a fondo nel Mio spirito e tenga presente che sono mite ed umile di Cuore ". Una volta avvertii nell'anima una sollecitazione a mettermi all'opera ed a compiere tutto ciò che Dio esigeva da me. Entrai un momento in cappella ed udii questa voce nell'anima: " Perché hai paura? Pensi forse che Mi manchi l'onnipotenza e non possa venirti in aiuto? ". Ed in quell'istante avvertii nell'anima una forza singolare e nulla mi sembravano tutte le contrarietà che mi potevano capitare nell'adempimento della volontà di Dio. Venerdì, durante la S. Messa, quando la mia anima era inondata dalla felicità di Dio, sentii nell'anima queste parole: " La Mia Misericordia è giunta alle anime attraverso il Cuore divino e umano di Gesù, come un raggio di sole attraverso un cristallo ". Sentii nell'anima e compresi che ogni avvicinamento a Dio ci viene concesso per Gesù, in Lui e per Lui. Il giorno in cui terminò la novena a Ostra Brama, verso sera, dopo che erano state cantate le litanie, un sacerdote portò il Santissimo Sacramento nell'ostensorio. Quando lo posò sull'altare, vidi subito il Bambino Gesù, che allungava le Sue braccine verso Sua Madre, che allora aveva l'aspetto vivo. Quando la Madonna parlava con me, Gesù ( allungava le braccine verso il popolo lì riunito. La Madre Santissima mi disse di accettare tutte le richieste di Dio come una bambina senza indagare minimamente; in caso contrario la cosa non sarebbe piaciuta a Dio. In quell'istante scomparve il Bambino Gesù e la Madonna perse l'aspetto vivo e l'immagine del santuario rimase come era prima. La mia anima allora venne inondata da una gioia ed un'esultanza grande e dissi al Signore: " Fa' di me quello che ti piace; sono pronta a tutto. Ma Tu, Signore, non allontanarli da me nemmeno un istante ". + G.M.G. In onore della Santa Trinità Pregai la Madre Superiora di autorizzarmi a digiunare per quaranta giorni, prendendo una fetta di pane ed un bicchiere d'acqua al giorno. Ma la Madre Superiora non mi diede il permesso per quaranta giorni, ma solo per sette giorni, uniformandosi al parere del confessore. " Non posso esonerarla del tutto dagli impegni, e ciò per riguardo verso le altre suore che potrebbero obiettare qualche cosa. Sorella, io le do il permesso, quando è possibile, di dedicarsi alla preghiera o di prendere nota di alcune cose, ma per quanto concerne il digiuno non riesco ad escogitare nulla ". Poi aggiunse: " Adesso vada, sorella, può darsi che mi venga qualche idea ". La domenica mattina compresi interiormente che, quando la Madre Superiora mi aveva destinata in portineria durante i pasti, pensava di potermi dare la possibilità di digiunare. Al mattino non andai a colazione, ma poco dopo mi recai dalla Madre Superiora e le dissi: " Dato che ho servizio alla porta, mi sarà molto facile evitare di essere notata ". E la Madre Superiora mi rispose: " Quando l'ho messa in tabella, pensavo proprio a questo ". Adesso capisco perché avevo avuto interiormente lo stesso pensiero. 24.11.1935. Domenica, primo giorno. Andai subito davanti al Santissimo Sacramento e mi offrii insieme a Gesù, che è nel SS.mo Sacramento, all'Eterno Padre. E subito udii nell'anima queste parole: " Lo scopo tuo e delle tue compagne è quello di unirti a Me nella maniera più stretta per mezzo dell'amore. Concilierai la terra col cielo, mitigherai la giusta collera di Dio ed impetrerai la Misericordia per il mondo. Affido alle tue cure due perle preziose per il Mio Cuore, che sono le anime dei sacerdoti e le anime dei religiosi; per loro pregherai in modo particolare; la loro forza dipenderà dal vostro annientamento. Le preghiere, i digiuni, le mortificazioni, le fatiche e tutte le sofferenze, le unirai alla preghiera, al digiuno, alla mortificazione, alla fatica ed alla sofferenza Mia ed allora avranno valore di fronte al Padre Mio ". Dopo la santa Comunione vidi Gesù, che mi disse queste parole: " Oggi penetra nello spirito della Mia povertà ed organizza tutto, in modo che i più poveri non abbiano nulla da invidiarti. Non nei grandi palazzi e negli splendidi arredamenti, ma in un cuore puro e umile trovo la Mia compiacenza ". Quando restai sola, cominciai a riflettere sullo spirito di povertà. Vedo chiaramente che Gesù non aveva nulla, benché fosse il Padrone dell'universo. Nasce in una mangiatoia presa in prestito; durante la vita fa del bene a tutti, ma Egli stesso non ha dove posare il capo. E sulla croce vedo il massimo della Sua povertà, poiché non ha nemmeno la veste su di Sé. O Gesù, col solenne voto di povertà, desidero assomigliare a Te; la povertà mi sarà madre. Come non si possiede nulla esternamente e non si dispone di nulla come proprietari, così occorre non desiderare nulla interiormente. Come è grande la Tua povertà nel Sant.mo Sacramento! C'è mai stata un'anima così abbandonata come Te, o Gesù, sulla croce? La castità - questo voto, lo si capisce per se stesso - proibisce tutto ciò che è vietato dal sesto e dal nono comandamento di Dio, naturalmente azioni, pensieri, parole, sentimenti e … Comprendo che il voto solenne si differenzia dal voto semplice, lo comprendo in tutta la sua estensione. Mentre riflettevo su ciò, sentii nell'anima queste parole: " Sei la Mia sposa per l'eternità, la tua purezza dev'essere maggiore di quella degli angeli, poiché con nessun angelo ho rapporti di così stretta intimità come con te. La più piccola azione della Mia sposa ha un valore infinito; un'anima pura ha una potenza incalcolabile davanti a Dio ". L'obbedienza. " Sono venuto a fare la volontà del Padre Mio. Sono stato ubbidiente ai genitori, ubbidiente ai carnefici, sono ubbidiente ai sacerdoti ". Comprendo, Gesù, lo spirito dell'obbedienza ed in che cosa consiste. Esso non riguarda solo l'esecuzione esteriore, ma interessa anche la mente, la volontà ed il giudizio. Dando ascolto ai superiori, obbediamo a Dio. Poco importa se sia un angelo od un uomo a comandarmi in nome di Dio: io debbo essere sempre obbediente. Non scriverò molto sui voti, poiché essi sono per sé chiari e basati sul concreto, mi accingo piuttosto a gettare uno sguardo generale su questa congregazione. + Riassunto generale Non ci saranno mai case sfarzose, ma una modesta chiesetta e presso questa una piccola comunità, un piccolo gruppetto di anime, che sarà composto di non più di dieci elementi, oltre ad altri due che dovranno sbrigare le varie necessità della congregazione all'esterno e fare i vari servizi in chiesa. Non porteranno un abito, ma vestiranno come i laici. Avranno i voti, ma semplici e saranno strettamente sottomesse alla superiora, che starà dietro la grata. Avranno parte a tutti i beni spirituali della congregazione, ma non ce ne potrà essere mai più di due, preferibilmente una. Ogni casa sarà indipendente dall'altra, tuttavia per la regola, i voti e lo spirito saranno unite fra di loro nel modo più stretto. In casi eccezionali però si potrà inviare una suora da una casa all'altra, come è possibile e, per la fondazione di una nuova casa, prendere alcune religiose, se è necessario. Ogni casa sarà soggetta all'Ordinario del luogo. Ogni religiosa abiterà in una cella a parte, tuttavia la vita si svolgerà in comune, si riuniranno assieme per la preghiera, per i pasti e la ricreazione. Ogni religiosa che emette la professione, non vedrà più il mondo, nemmeno attraverso la grata, che verrà ostruita da un panno scuro, ed anche i colloqui saranno strettamente limitati. Sarà come una persona morta, che il mondo non comprende e che non comprende il mondo. Deve interporsi fra la terra e il cielo ed implorare incessantemente da Dio Misericordia per il mondo e forza per i sacerdoti, affinché le loro parole non risuonino invano ed affinché essi stessi riescano a mantenersi nella loro inconcepibile dignità - sebbene così esposti - senza alcuna macchia … Non importa se di queste anime ce ne saranno poche, ma saranno anime eroiche. Per le anime pusillanimi e deboli non ci sarà posto. Fra di loro non ci sarà alcuna divisione in cori, né si divideranno in madri e mammine né in reverende e reverendissime, ma saranno tutte uguali fra loro, anche se all'origine c'era fra loro una grande differenza. Sappiamo chi era Gesù e come si è umiliato e con chi ha avuto rapporti. Porteranno una veste uguale a quella che Egli ha portato durante la Passione, e non solo la veste, ma dovranno imprimere su di sé le impronte per le quali Egli si distinse, e queste sono: la sofferenza ed il disprezzo. Ognuna dovrà tendere al massimo rinnegamento del proprio io e ad amare l'umiltà, e quella che si distinguerà maggiormente in questa virtù, sarà idonea a dirigere le altre. Dato che il Signore ci ha fatte compagne della Sua Misericordia, anzi di più, dispensatrici, dobbiamo avere un grande amore per ogni anima, a cominciare dalle anime elette fino alle anime che ancora non conoscono Dio. Con la preghiera e la mortificazione giungeremo fino ai paesi selvaggi, aprendo la strada ai missionari. Ricorderemo che il missionario è come il soldato al fronte, che non può resistere a lungo se non è sostenuto da forza esterna che non partecipa direttamente alla battaglia, ma gli fornisce tutto ciò di cui ha bisogno. Questo è rappresentato dalla preghiera. Ognuna pertanto deve distinguersi per spirito di apostolato. Mentre questa sera stavo scrivendo nella mia cella, ho udito questa voce: " Non uscire da questa congregazione, abbi pietà di tè stessa. Ti attendono grandi sofferenze ". Mi sono girata in direzione della voce, ma non ho visto nulla ed ho continuato a scrivere. Ad un tratto ho avvertito un sussurro e queste parole: " Appena esci, ti distruggeremo. Non ci tormentare ". Quando ho guardato, ho visto molti brutti ceffi, ma appena ho fatto col pensiero il segno della croce, sono spariti tutti immediatamente. Quanto è orribilmente brutto satana! Povere le anime dannate, che debbono vivere in sua compagnia; la sola sua vista è più ripugnante di tutte le pene dell'inferno. Dopo un momento ho udito questa voce nell'anima: " Non aver paura di nulla, non ti capiterà niente se Io non voglio ". Dopo queste parole del Signore, una forza misteriosa è entrata nella mia anima e gioisco immensamente della bontà di Dio. Il postulato. Età richiesta per essere accolta. Ogni persona dai quindici ai trent'anni può essere accolta. In primo luogo bisogna badare allo spirito dal quale è animata una data persona ed al carattere e vedere se ha una volontà decisa ed il coraggio di seguire le orme di Gesù e questo con gioia ed esultanza, poiché Dio ama chi da gioiosamente. Deve disprezzare il mondo e se stessa. La mancanza della dote non sarà mai motivo di mancata accettazione. Ci devono essere naturalmente tutte le formalità; non accogliere quando ci sono situazioni imbrogliate. Inoltre non possono essere accolte persone melanconiche, propense alla tristezza, con malattie infettive, caratteri ambigui, sospettosi, inadatti alla vita religiosa. Bisogna fare grande attenzione nella scelta dei membri, poiché basta una persona inadatta per mettere in subbuglio tutto un convento. La durata del postulato. Il postulato durerà un anno. In quel periodo una data persona dovrebbe vedere se quel tipo di vita le piace e se è adatto o meno a lei e nello stesso tempo la maestra deve controllare attentamente se quella data persona è adatta o meno a quel sistema di vita. Dopo un anno, se risulta che ha buona volontà ed un sincero desiderio di servire il Signore, bisogna accoglierla in noviziato. Il noviziato deve durare un anno senza alcuna interruzione. Le novizie devono essere istruite sulle virtù che riguardano i voti e sull'importanza dei voti stessi. La maestra deve mettere ogni impegno nel dar loro una solida formazione. Le eserciti nell'umiltà, poiché solo un cuore umile osserva con facilità i voti e prova grandi gioie che Dio elargisce alle anime fedeli. Non avranno l'impegno di un lavoro di responsabilità, in modo che possano dedicarsi liberamente al proprio perfezionamento. Sono rigorosamente tenute ad osservare le regole e le norme in vigore, come del resto le postulanti. Dopo un anno di noviziato, se la novizia si è mostrata fedele, si può ammetterla a pronunciare i voti per un anno; questi devono essere ripetuti per tre anni. Allora può già avere incarichi di responsabilità, ma apparterrà al noviziato ed una volta alla settimana deve partecipare alle lezioni assieme alle novizie e gli ultimi sei mesi li passerà del tutto in noviziato, per prepararsi bene alla professione solenne. Per quel che riguarda il vitto, non faremo uso di carne. Il vitto sarà tale che anche per questo i poveri non abbiano nulla da invidiarci. Tuttavia nei giorni di festa ci potrà essere qualche differenza rispetto ai giorni normali. Ci saranno tre pasti al giorno; osserveremo rigorosamente i digiuni nello spirito primitivo e soprattutto i due grandi digiuni. Il vitto sia identico per tutte le suore, escludendo qualsiasi eccezione, in modo che la vita comunitaria sia osservata in tutta la sua integrità, sia per il vitto che per il vestiario, come per l'arredamento della cella. Però se qualche suora si ammala, dovrà avere ogni miglior trattamento. Per quanto riguarda la preghiera. Un'ora di meditazione, santa Messa e santa Comunione, le preghiere, due esami di coscienza, l'ufficio,7 il rosario, la lettura spirituale, un'ora di preghiera durante la notte. Per quanto riguarda l'ordine del giorno e l'orario, si può far meglio quando cominceremo a vivere secondo questo sistema. Ad un tratto udii nell'anima queste parole: " Ti assicuro una entrata fissa con la quale vivrai. L'impegno tuo è una totale fiducia nella Mia bontà, il Mio impegno è quello di darti tutto ciò di cui hai bisogno. Divento Io stesso dipendente dalla tua fiducia; se la tua fiducia sarà grande, la Mia generosità non conoscerà limiti ". Sul lavoro. Come persone povere, eseguiranno da sole tutti i lavori che si debbono fare in convento. Ognuna deve rallegrarsi se le capita un lavoro umiliante o contrario alla sua natura, poiché le sarà d'aiuto per la propria formazione interiore. La superiora cambierà spesso le mansioni delle suore ed in questo modo le aiuterà a staccarsi completamente da quelle minuzie, alle quali le donne hanno una particolare tendenza ad affezionarsi. In verità qualche volta mi vienE da ridere quando vedo coi miei occhi delle anime, che hanno lasciato cose veramente grandi, attaccarsi a delle cianfrusaglie che non valgono nulla. Ogni suora starà per un mese in cucina, non escludendo nemmeno la superiora. Provino tutte qualsiasi fatica può capitare in convento, abbiano tutte sempre retta intenzione in tutto, poiché al Signore le situazioni poco chiare non piacciono affatto. Si accusino esse stesse delle mancanze esterne e chiedano la penitenza alla superiora; lo facciano in spirito di umiltà. Si amino vicendevolmente di un amore superiore, di un amore puro, vedendo in ogni consorella l'immagine di Dio. La caratteristica particolare di questa piccola congregazione è l'amore, e qui non restringano il proprio cuore, ma vi racchiudano il mondo intero, dando concreta testimonianza ad ogni anima per mezzo della preghiera secondo la propria vocazione. Se secondo questo spirito saremo misericordiose, anche noi troveremo Misericordia. Ognuna dovrebbe avere un grande amore per la Chiesa. Come una brava figlia che ama la Madre prega per lei, così ogni anima cristiana deve pregare per la Chiesa, che per lei è Madre. E che dire poi di noi religiose, che ci siamo impegnate in modo particolare a pregare per la Chiesa? Quanto è grande dunque il nostro apostolato, sebbene sia così nascosto. Queste piccole cose quotidiane saranno deposte ai piedi di Gesù come un'offerta di implorazione per il mondo. Ma, affinché l'offerta sia gradita a Dio, deve essere pura e affinché l'offerta sia pura, il cuore deve liberarsi da ogni attaccamento naturale ed indirizzare tutti i sentimenti verso il proprio Creatore, amando in Lui tutte le creature, secondo la Sua santa volontà. E se ognuna si comporta così, in spirito di fervore, apporterà gioia alla Chiesa. Oltre ai voti vedo una regola importantissima, sebbene tutte siano importanti; metto tuttavia questa al primo posto, ed è la regola del silenzio. Per la verità, se questa regola venisse osservata rigorosamente, sarei tranquilla anche per le altre. Le donne hanno una grande propensione a parlare. In verità lo Spirito Santo non parla alle anime distratte e ciarliere, ma per mezzo delle sue tacite ispirazioni parla alle anime raccolte, alle anime silenziose. Se venisse osservato scrupolosamente il silenzio, non ci sarebbero mormorazioni, amarezze, maldicenze, chiacchiere, non verrebbe maltrattato l'amore del prossimo, in una parola molte mancanze verrebbero evitate. Una bocca silenziosa è oro puro e da testimonianza della santità interiore. Ma ora desidero parlare subito della seconda regola, cioè del " parlare ". Tacere quando si deve parlare è un'imperfezione e talvolta anche un peccato. E perciò tutte devono partecipare alla ricreazione, e la superiora non esoneri le suore dalla ricreazione, se non per un motivo molto importante. La ricreazione sia allegra nello spirito di Dio. Durante la ricreazione c'è la possibilità di conoscersi a vicenda; ognuna esprima la propria opinione con semplicità per l'edificazione delle altre, e non per una qualche superiorità, oppure, Dio ne scampi, per bisticciare. Ciò sarebbe contrario alla perfezione ed allo spirito della nostra vocazione che deve distinguersi per l'amore. Due volte al giorno ci sarà una ricreazione di mezz'ora. Se qualche suora ha infranto il silenzio è tenuta ad accusarsi subito alla superiora ed a chiedere la penitenza; e la superiora per tale mancanza dia una penitenza pubblica, poiché se si comporterà diversamente, dovrà rispondere essa stessa davanti al Signore. Sulla clausura. Nei locali delimitati dalla clausura non potrà entrare nessuno, senza una speciale autorizzazione dell'Ordinario e ciò in casi eccezionali, come l'amministrazione dei sacramenti alle ammalate o l'assistenza e la preparazione alla morte o in occasione di funerali. Può capitare anche l'assoluta necessità di fare entrare dentro la clausura qualche operaio per riparazioni da fare nel convento, ad ogni modo occorre ottenere prima una chiara autorizzazione. La porta che conduce dentro la clausura deve essere sempre chiusa e la chiave deve averla solo la superiora. Dell'andata in parlatorio. Nessuna suora può andare in parlatorio senza un permesso speciale della superiora e la superiora non deve concedere permessi per andare di frequente in parlatorio. Coloro che sono morte per il mondo, non devono ritornarvi nemmeno con colloqui, ma se la superiora ritiene opportuno che una suora vada in parlatorio, si attenga alle seguenti norme: accompagni essa stessa quella suora, e se non può, incarichi una sua sostituta, la quale è obbligata alla discrezione e non riferirà quello che ha ascoltato in parlatorio, ma informerà di tutto la superiora. I colloqui devono essere brevi, a meno che un riguardo per la persona non li prolunghi un po', ad ogni modo non deve mai venire scostato il panno della grata, se non in casi eccezionali, come può capitare in seguito ad una insistente richiesta del padre o della madre. Delle lettere. Ogni suora può inviare lettere sigillate all'Ordinario dal quale dipende la casa. All'infuori di ciò, per ogni lettera chiederanno il permesso e la consegneranno aperta alla superiora, e la superiora deve regolarsi con spirito d'amore e con prudenza. Essa ha il diritto d'inviarla o di trattenerla, secondo quello che sarà per la maggior gloria di Dio, ma desidererei tanto che questi scritti ci fossero il più raramente possibile. Aiutiamo le anime con la preghiera e la mortificazione e non con gli scritti. Sulla confessione. I confessori per la comunità, sia quello ordinario, che quello straordinario, li assegna il Vescovo. Ci sarà un confessore ordinario che ascolterà le confessioni di tutta la comunità una volta la settimana. Il confessore straordinario verrà ogni tre mesi ed ogni suora è tenuta a presentarsi a lui, anche se non intende fare una vera confessione. Sia il confessore ordinario che quello straordinario non rimarranno in carica oltre i tre anni. Alla fine del triennio ci sarà una votazione segreta ed in base a questa la superiora sottoporrà la richiesta delle suore all'Ordinario. Ad ogni modo il confessore può essere confermato per un secondo ed anche per un terzo triennio. Le religiose si confesseranno vicino alla grata chiusa. Anche le conferenze che verranno tenute alla comunità, si svolgeranno attraverso la grata coperta da un panno scuro. Le suore non parleranno mai fra di loro della confessione e dei confessori; preghino piuttosto per loro, affinché Dio li illumini nel dirigere le loro anime. Della santa Comunione. Le suore non parlino del fatto che una si accosta più di rado e un'altra più spesso alla santa Comunione. Si astengano dall'emettere giudizi su questa materia, su cui non hanno diritto di parlare. Ogni giudizio in merito appartiene esclusivamente al confessore. La Superiora può interrogare una data suora, però non al fine di conoscere il motivo per cui non si accosta alla santa Comunione, ma allo scopo di facilitarle la confessione. Le superiore non si azzardino ad entrare nell'ambito della coscienza delle suore. La superiora può disporre che qualche volta la comunità offra la Comunione per una determinata intenzione. Ogni suora deve preoccuparsi della massima purezza dell'anima, in modo da poter accogliere ogni giorno l'Ospite divino. Una volta che ero entrata in cappella, vidi i muri di una casa mezzo scombinata: le finestre erano prive di vetri, la porta non era ultimata, c'era solo l'intelaiatura. Tutto ad un tratto sentii nell'anima queste parole: " Qui deve stare quel convento ". Per la verità non mi piacque molto che dovesse sorgere lì, fra quelle rovine. Giovedì. Mi sono sentita molto sollecitata a dare inizio al più presto all'opera, secondo il desiderio del Signore. Quando mi sono accostata alla santa confessione, ho anteposto una mia opinione all'opinione del confessore. In un primo momento non mi sono resa conto della cosa, ma mentre facevo l'ora santa ho visto Gesù nell'aspetto che ha nell'immagine, il quale mi ha detto che tutto ciò di cui parla con me e quello che mi chiede, debbo comunicarlo al confessore ed alle superiore. " E fa' soltanto quello per cui ottieni il permesso ". E Gesù mi ha fatto conoscere quanto poco Gli piaccia un'anima che agisce di proprio arbitrio. In quell'anima ho riconosciuto me stessa. Ho scorto in me quest'ombra di spirito arbitrario, mi sono gettata nella polvere davanti alla Sua Maestà e col cuore spezzato Gli ho chiesto perdono. Gesù però non ha permesso che rimanessi a lungo in quello stato d'animo, ma un Suo sguardo divino ha riempito la mia anima di una gioia così grande, che non ho parole per esprimerla. Gesù poi mi ha fatto sapere che debbo interrogarlo di più e consigliarmi con Lui. In verità quanto è dolce lo sguardo del mio Signore, il Suo occhio penetra nella mia anima fin negli angoli più segreti; c'è intesa fra il mio spirito e Dio senza pronunciare nemmeno una parola, sento che Egli vive in me e io in Lui. All'improvviso vidi quell'immagine in una piccola cappellina sconosciuta e vidi che quella cappellina in un attimo divenne una chiesa grande e bella e in quella chiesa vidi la Madonna col Bambino in braccio. Ad un tratto il Bambino scomparve dalle braccia della Madonna e vidi l'immagine viva di Gesù crocifisso. La Madonna mi disse di comportarmi come Lui, che, nonostante le gioie, aveva sempre guardato intensamente la croce ed aggiunse che le grazie che Iddio mi concedeva non erano soltanto per me, ma anche per le altre anime. Il Bambino Gesù che vedo durante la santa Messa, non è sempre identico; talvolta è molto esultante e altre volte non guarda affatto verso la cappella. Ora il più delle volte è lieto, quando celebra la santa Messa il nostro confessore. Sono rimasta enormemente stupita nel vedere quanto lo ami il Bambino Gesù. Qualche volta lo vedo con la fascia colorata. Prima di venire a Wilno e prima di conoscere questo confessore, avevo visto una volta una chiesa non grande e accanto ad essa questa comunità. Quel convento aveva dodici celle, ogni religiosa doveva avere la sua cella a parte. Vidi un sacerdote che mi aiutava nella sistemazione di quel convento e che poi conobbi alcuni anni dopo, ma l'avevo già conosciuto in visione. Vidi come sistemava tutto con grande dedizione in quel convento ed era aiutato anche da un altro sacerdote, che finora non ho conosciuto. Vidi la grata di ferro, dietro la quale c'era un panno scuro. In quella chiesa le suore non andavano. Il giorno dell'Immacolata Concezione della Madonna, durante la santa Messa, sentii un fruscio di vesti e vidi la Madre Santissima risplendente e di una bellezza straordinaria. Aveva una veste bianca con una sciarpa azzurra e mi disse: " Mi dai una grande gioia quando adori la SS.ma Trinità per le grazie ed i privilegi che mi ha concesso ". E scomparve subito. Delle penitenze e delle mortificazioni. Al primo posto ci sono le mortificazioni interiori, ma praticheremo anche mortificazioni esteriori, esattamente indicate in modo che tutte possano praticarle. Esse sono: tre giorni alla settimana faremo digiuno stretto. I giorni sono: venerdì, sabato e mercoledì. Ogni venerdì, per il tempo necessario a recitare il salmo 51, il Miserere, si sottoporranno alla disciplina, tutte alla stessa ora, nelle proprie celle. L'ora indicata, le tre del pomeriggio, l'offriranno per i peccatori che stanno per morire. Durante i due grandi digiuni; come nei giorni del trimestre e nelle vigilie, il vitto sarà questo: durante il giorno un pezzo di pane ed un po' d'acqua. Ciascuna procuri di praticare queste mortificazioni, che sono prescritte per tutte, ma se qualche suora desidera qualche cosa di più, chieda il permesso alla superiora. Ed ecco un'altra mortificazione generale: a nessuna suora è permesso entrare nella cella di un'altra, senza un permesso speciale della superiora; la superiora invece deve entrare talvolta anche inaspettatamente nelle celle delle suore, non per una qualche forma di spionaggio, ma in spirito d'amore e per la responsabilità che ha davanti a Dio. Nessuna chiuderà nulla a chiave; la regola sarà la chiave generale per tutte. Un giorno, dopo la santa Comunione, vidi all'improvviso il Bambino Gesù che era accanto al mio inginocchiatoio e si reggeva all'inginocchiatoio con entrambe le manine. Benché fosse presente come un Bambino piccolo, la mia anima fu presa da timore e da paura, poiché vedevo in Lui il mio Giudice, il mio Signore e Creatore, davanti alla cui santità tremano gli angeli, e dall'altra parte la mia anima veniva inondata da un amore ineffabile, sotto l'influsso del quale mi sembrava di morire. Vedo ora che Gesù prima fortifica la mia anima e poi la rende idonea a trattare familiarmente con Sé, poiché diversamente non potrei sopportare quello che provo in quel momento. Il comportamento delle suore verso la superiora. Tutte le suore rispettino la superiora come Gesù stesso, come ho ricordato parlando del voto dell'obbedienza; trattino con lei con fiducia infantile, non mormorino mai, non disapprovino i suoi ordini, poiché questo non piace affatto al Signore. Ognuna si comporti con spirito di fede nei confronti delle superiore, chieda con semplicità tutto quello di cui ha bisogno. Dio ce ne guardi e non si ripeta mai, anzi non avvenga mai, che qualcuna di voi debba essere motivo di tristezza o di lacrime per la superiora. Ognuna sappia che, come il quarto comandamento obbliga i figli a rispettare i genitori, lo stesso è per una religiosa verso la superiora. Non è una buona religiosa quella che si permette e osa giudicare la superiora. Siano sincere con la superiora e le parlino con semplicità infantile di tutto e delle loro necessità. Le suore si rivolgeranno alla loro superiora in questi termini: " La prego, suora superiora ". Non le baceranno mai la mano ed ogni volta che l'incontreranno lungo i corridoi, come pure quando andranno nella cella della superiora, diranno: " Sia lodato Gesù Cristo ", facendo un lieve inchino col capo. Le suore fra di loro diranno: " La prego suor… " aggiungendo il nome. Nei confronti della superiora si comportino con spirito di fede e non con sentimentalismi oppure con adulazione, cosa indegna di una religiosa e che la degraderebbe molto. Una religiosa dev'es-sere libera come una regina e lo sarà se vivrà con spirito di fede. Non dobbiamo ascoltare e rispettare la superiora perché è buona, santa, prudente, no, non per questo, ma soltanto perché per me occupa il posto di Dio ed ascoltando lei, obbedisco a Dio stesso. Il comportamento della superiora verso le suore. La superiora deve distinguersi per l'umiltà e per l'amore verso ciascuna suora, senza alcuna eccezione. Non si regoli sulla base della simpatia o dell'antipatia, ma secondo lo spirito di Cristo. Sappia che Iddio le chiederà conto di ogni suora. Non faccia prediche alle suore, ma dia l'esempio di una profonda umiltà e di rinnegamento di sé e questo sarà l'insegnamento più efficace per le suddite. Sia risoluta, però mai aspra, abbia pazienza se la importunano con le stesse identiche domande, anche se dovesse ripetere cento volte la stessa cosa, ma sempre con la medesima calma. Cerchi di rendersi conto delle necessità delle suore e non aspetti che le vengano a chiedere questo o quello, poiché è differente l'indole delle anime. Se s'accorge che qualche suora è triste oppure sofferente, cerchi di aiutarla in tutti i modi e di confortarla; preghi molto e chieda lumi per sapersi comportare con ognuna di loro, poiché ogni anima è un mondo diverso. Iddio ha diversi modi di trattare con le anime, che talvolta per noi sono incomprensibili ed inconcepibili, perciò la superiora sia prudente per non danneggiare l'azione di Dio in qualche anima. Non richiami mai le suore quando è nervosa, inoltre i rimproveri debbono essere sempre accompagnati da parole d'incoraggiamento. Occorre far capire ad un'anima che deve riconoscere il proprio errore, ma non bisogna abbatterla. La superiora deve distinguersi per l'amore concreto verso le suore; prenda ogni difficoltà sulle proprie spalle; per alleggerire gli impegni alle suore, non pretenda alcun servizio da parte delle suore, le rispetti come spose di Gesù e sia sempre pronta a servirle sia di giorno che di notte; sia più propensa a pregare che a comandare. Abbia un cuore sensibile per le sofferenze delle suore ed essa stessa studi e si concentri su di un libro aperto, Gesù Crocifisso. Preghi sempre fervorosamente per impetrare luce, e soprattutto quando ha qualcosa d'importante da decidere con qualche suora. Si guardi bene dall'entrare nell'ambito delle loro coscienze, poiché in questo campo ha la grazia solo il sacerdote; ma può capitare che qualche anima senta il bisogno di confidarsi con la superiora. La superiora quindi può ricevere le confidenze di un'anima, ma non dimentichi il segreto, poiché nulla disgusta maggiormente un'anima del fatto che si dica ad altri ciò che essa ha detto in fiducia, cioè in segreto. Le donne hanno sempre la testa debole a questo riguardo; di rado s'incontra una donna che abbia la mente di un uomo. Procuri di essere profondamente unita a Dio e Dio governerà tramite lei, la Madonna sarà la superiora di quel convento e noi saremo le Sue figlie fedeli. 15.12.35. Oggi, dal primo mattino, una forza misteriosa mi spinge ad agire, non mi da pace nemmeno per un minuto; un ardore misterioso si è acceso nel mio cuore che mi spinge all'azione, non riesco a contenerlo, è un martirio silenzioso noto soltanto a Dio. Faccia di me quello che Gli piace, il mio cuore è pronto a tutto. O Gesù, o mio carissimo Maestro, non allontanarTi da me nemmeno per un istante. Gesù, Tu lo sai bene quanto io sono debole da sola, pertanto la mia debolezza Ti obbliga a rimanere sempre con me. Una volta ho visto Gesù con una veste chiara. Fu nella serra. " Scrivi quello che ti dirò: Per Me è una delizia unirMi a te; attendo con un grande desiderio e non vedo l'ora che giunga il momento in cui abiterò sacramentalmente nel tuo convento. Il Mio Spirito riposerà in quel convento; benedirò in modo particolare i dintorni dove il convento si troverà. Per amore verso di voi allontanerò tutti i castighi che vengono equamente inflitti dalla giustizia del Padre Mio. Figlia Mia, il Mio Cuore si è piegato alle tue suppliche; il tuo compito ed impegno qui sulla terra è quello di impetrare la Misericordia per il mondo intero. Nessun'anima troverà giustificazione finché non si rivolgerà con fiducia alla Mia Misericordia e perciò la prima domenica dopo Pasqua dev'essere la festa della Misericordia ed i sacerdoti in quel giorno debbono parlare alle anime della Mia grande ed insondabile Misericordia. Ti nomino dispensatrice della Mia Misericordia. Di al confessore che quest'immagine deve venire esposta in chiesa e non nel convento dentro la clausura. Attraverso questa immagine concederò molte grazie alle anime, perciò ogni anima deve poter accedere ad essa ". O Gesù mio. Verità eterna, non temo nulla, nessuna difficoltà, nessuna sofferenza; di una cosa soltanto ho paura, offendere Te. O Gesù mio, preferirei non esistere piuttosto che rattristarTi. O Gesù, Tu sai che il mio amore non conosce nessuno, soltanto Te, in Te è immersa l'anima mia. Quanto dovrebbe essere grande il fervore di ogni anima che vive in questo convento, se Iddio desidera abitare con noi. Ognuna ricordi che, se non siamo noi anime consacrate a supplicare Dio a concedere Misericordia, chi Lo supplicherà? Ogni suora arda come una pura vittima d'amore davanti alla Maestà di Dio, ma per essere gradita a Dio, si unisca strettamente a Gesù; soltanto con Lui, in Lui e per Lui, possiamo piacere a Dio. 21.12.1935. Una volta il confessore mi disse di andare a vedere una casa e controllare se era la stessa che avevo visto in visione. Quando andai col mio confessore a vedere quella casa, o meglio quelle macerie, a colpo d'occhio riconobbi che tutto era tale e quale l'avevo visto in visione. Quando toccai le tavole che erano inchiodate in sostituzione della porta, in quel preciso momento ebbi come un lampo, una forza penetrò nella mia anima dandomi la certezza assoluta; mi allontanai presto da quel luogo, con l'anima piena di gioia. Mi sembrava che una forza m'inchiodasse a quel luogo. Gioii enormemente avendo visto la piena corrispondenza di quelle cose con quelle che avevo visto in visione. Quando il confessore parlò della sistemazione delle celle e di altre cose, conobbi tutto identico a come mi aveva detto Gesù. Sono oltremodo lieta che Iddio operi per mezzo di lui, ma non mi stupisco affatto per questo, che Iddio gli dia tanta luce, dato che in un cuore puro ed umile abita Iddio che è la luce stessa e tutte le sofferenze e le contrarietà esistono affinché sia manifestata la santità di un'anima. Quando tornai a casa, entrai subito nella nostra cappella, per riposare un momento ed all'improvviso udii nell'anima queste parole: " Non aver paura di nulla. Io sono con te; queste questioni sono nelle Mie mani e Io le realizzerò secondo la Mia Misericordia, e niente si può opporre alla Mia volontà ". Anno 1935. Vigilia di Natale Fin dal mattino il mio spirito fu immerso in Dio. La Sua presenza mi penetrò da una parte all'altra. Verso sera, prima di cena, entrai un momento in cappella, per scambiare l'optatek con coloro che sono lontano, che Gesù ama molto ed ai quali io debbo molta riconoscenza. Quando scambiai l'oplatek in spirito con una certa persona, udii nell'anima queste parole: " Il suo cuore per Me è il paradiso in terra ". Quando uscii dalla cappella, in un attimo m'investì l'onnipotenza di Dio. Compresi allora quanto Dio ci ama. Oh, se le anime potessero rendersi conto di ciò e comprenderlo almeno in parte! Il giorno di Natale La Messa di mezzanotte. Durante la santa Messa ho visto di nuovo il Bambino Gesù, straordinariamente bello, che allungava sorridendo le Sue manine verso di me. Dopo la santa Comunione ho sentito queste parole: " Io sono sempre nel tuo cuore, non solo nel momento in cui Mi accogli nella santa Comunione, ma sempre ". Ho vissuto queste feste in una grande gioia. O Santissima Trinità, Dio eterno, il mio spirito annega nella Tua bellezza; i secoli per Te sono nulla. Tu sei sempre lo stesso. Oh, quanto è grande la Tua Maestà! Gesù, quale è il motivo per cui nascondi la Tua Maestà, hai abbandonato il trono del cielo e dimori in mezzo a noi? Il Signore mi rispose: " Figlia Mia, l'amore Mi ha condotto qui e l'amore Mi trattiene. Figlia Mia, se sapessi che grande merito e ricompensa ha un atto di puro amore verso di Me, moriresti dalla gioia. Lo dico affinché ti unisca continuamente a Me per mezzo dell'amore, poiché questo è lo scopo della vita della tua anima; questo atto consiste in un atto di volontà. Sappi che un'anima pura è umile; quando ti umili e ti annienti davanti alla Mia Maestà, allora t'inseguo con le Mie grazie, faccio uso della Mia onnipotenza per innalzarti ". Una volta che il confessore mi aveva dato per penitenza da recitare un " Gloria Patri ", la cosa mi prese moltissimo tempo; ogni tanto cominciavo e non arrivavo a finire, poiché il mio spirito stava unendosi a Dio e non riuscivo ad esser presente a me stessa. Infatti certe volte, nonostante la mia volontà, vengo investita dall'onnipotenza di Dio e sono tutta immersa in Lui tramite l'amore, ed in quei casi non so quello che avviene attorno a me. Quando dissi al confessore che quella breve preghiera mi prendeva talvolta moltissimo tempo e che certe volte non riuscivo a recitarla, il confessore mi disse di recitarla subito lì, nel confessionale. Il mio spirito però era immerso in Dio e non riuscivo a pensare a quello che volevo, nonostante cercassi di sforzarmi. Allora il confessore mi disse: " La reciti con me ". Ripetei parola per parola, ma mentre ripetevo ogni parola, il mio spirito si immergeva nella Persona che avevo nominato. Una volta, parlando di un certo sacerdote, Gesù mi disse che questi anni sarebbero stati l'ornamento dei suoi anni di sacerdozio; i giorni della sofferenza sembrano sempre più lunghi, ma anch'essi passeranno, benché procedano così lentamente, che talvolta ci sembra che vadano quasi indietro, ma la loro fine verrà presto e poi ci sarà la gioia eterna ed inesprimibile. L'eternità … chi riesce a concepire ed a comprendere anche solo quest'unica parola che proviene da Te, o Dio ineffabile, cioè l'eternità? So che le grazie che mi concede Dio sono talvolta esclusivamente per certe anime. Questa consapevolezza mi dà una grande gioia, mi rallegro sempre del bene delle altre anime, come se lo possedessi io stessa. Una volta il Signore mi disse: " Mi feriscono di più le piccole imperfezioni delle anime elette, che i peccati delle anime che vivono nel mondo ". Mi rattristai molto per il fatto che Gesù dovesse soffrire a causa delle anime elette, ma Gesù mi disse: " Non finisce con queste piccole imperfezioni, ti rivelo un segreto del Mio Cuore, quello che soffro da parte delle anime elette: l'ingratitudine per tante grazie è il nutrimento continuo per il Mio Cuore da parte delle anime elette. Il loro amore è tiepido, il Mio Cuore non può sopportarlo, queste anime Mi costringono a respingerle da Me. Altre non hanno fiducia nella Mia bontà e non vogliono mai gustare la dolce intimità nel proprio cuore, ma Mi cercano chissà dove, lontano, e non Mi trovano. Questa mancanza di fiducia nella Mia bontà è quella che Mi ferisce maggiormente. Se la Mia morte non vi ha convinti del Mio amore, che cosa vi convincerà? Spesso un'anima Mi ferisce mortalmente e in tal caso nessuno Mi consola. Fanno uso delle Mie grazie per offenderMi. Ci sono delle anime che disprezzano le Mie grazie e tutte le dimostrazioni del Mio amore; non vogliono ascoltare i Miei richiami ma vanno nell'abisso infernale. La perdita di queste anime, Mi procura una tristezza mortale. In questo caso, benché sia Dio, non posso aiutare in nulla l'anima, poiché essa Mi disprezza; essendo libera Mi può disprezzare, oppure Mi può amare. Tu, dispensatrice della Mia Misericordia, parla a tutto il mondo della Mia bontà e così conforterai il Mio Cuore. Molte più cose ti dirò, quando parlerai con Me nel profondo del tuo cuore; li nessuno può ostacolare la Mia azione, lì riposo come in un orto chiuso ". L'interno della mia anima è come un grande e magnifico mondo, in cui abita Iddio insieme a me. All'infuori di Dio nessun altro può accedervi. All'inizio di questa mia vita con Dio, ero oltremodo timorosa e cieca. Il Suo bagliore mi aveva accecato e pensavo che Egli non fosse nel mio cuore, eppure erano momenti nei quali Iddio lavorava nella mia anima e l'amore diveniva più puro e più forte ed il Signore portò la mia volontà alla più stretta unione con la Sua santa volontà. Nessuno può comprendere quello che sto vivendo in questo magnifico palazzo della mia anima, dove dimoro continuamente col mio Amato. Nessuna cosa esterna mi ostacola nei rapporti familiari con Dio; anche se usassi i termini più incisivi, questo e questo, non esprimerei nemmeno l'ombra di quello che prova la mia anima inebriata di felicità e d'amore inesprimibile, così grande e puro, quale è la sorgente dalla quale proviene, cioè Dio stesso. L'anima è totalmente imbevuta di Dio da parte a parte, lo sento fisicamente ed il corpo partecipa a questa gioia; sebbene capiti che le ispirazioni di Dio siano diverse nella stessa anima, tuttavia provengono dalla stessa identica scane. Una volta vidi Gesù assetato e sul punto di svenire e mi disse: " Ho sete ". Quando porsi l'acqua al Signore, la prese ma non bevve e scomparve subito. Era vestito come durante la Passione. " Quando rifletti su quello che ti dico nel profondo del cuore, ne ricavi un vantaggio maggiore di quello che avresti leggendo molti libri. Oh! se le anime volessero ascoltare la Mia voce, quando parlo nel profondo dei loro cuori, in breve tempo giungerebbero al massimo della santità ". 8.1.1936. Quando andai dall'Arcivescovo e gli dissi che Gesù voleva da me che pregassi per impetrare la Misericordia divina per il mondo e che sorgesse una congregazione che impetrasse la Misericordia divina per il mondo e lo pregai perché mi concedesse l'autorizzazione per tutto quello che Gesù voleva da me, l'Arcivescovo mi disse queste parole: " Per quanto riguarda le preghiere, sorella, l'autorizzo, anzi l'esorto a pregare il più possibile per il mondo e ad impetrare per esso la Misericordia di Dio, poiché tutti abbiamo bisogno di Misericordia e certamente anche il confessore non le impedisce di pregare secondo questa intenzione. Per quanto riguarda questa congregazione attenda, sorella, che le cose si dispongano un po' più favorevolmente. Questa faccenda per sé è buona, ma non bisogna affrettarsi; se è volontà di Dio, un po' prima o un po' dopo si farà. Per qual motivo non dovrebbe esserci? Dopotutto ci sono tante diverse congregazioni, quindi anche questa sorgerà, se Dio lo vuole. La prego di stare pienamente tranquilla; il Signore può tutto. Procuri di stare strettamente unita a Dio e stia di buon animo ". Queste parole mi procurarono una grande gioia. Dopo che avevo lasciato l'Arcivescovo, udii nell'anima queste parole: " Per confermare il tuo spirito parlo attraverso i Miei rappresentanti, in conformità di quello che esigo da te, ma sappi che non sarà sempre così. Ti contrasteranno in molte cose e per questo si manifesterà in te la Mia grazia e che questa faccenda è Mia, ma tu non aver paura di nulla, Io sono sempre con te. Sappi ancora questo, figlia Mia, che tutte le creature, sia che lo sappiano, sia che non lo sappiano, sia che vogliano, sia che non vogliano, fanno sempre la Mia volontà ". Una volta vidi all'improvviso Gesù che aveva un aspetto di grande Maestà e mi disse queste parole: " Figlia Mia, se vuoi creo in questo momento un nuovo mondo più bello di questo e passerai in esso il resto dei tuoi giorni ". Risposi: " Non voglio nessun mondo, io voglio Te, Gesù, voglio amarTi con lo stesso amore col quale Tu ami me, di una cosa Ti supplico, rendi il mio cuore capace di amarTi. Mi stupisco molto, Gesù mio, che Tu mi abbia fatto una simile domanda, infatti che ne farei di questi mondi, anche se me ne offrissi mille? Che profitto ne avrei? Tu sai bene, Gesù, che il mio cuore muore di nostalgia per Te; tutto quello che è al di fuori di Te, per me è nulla ". In quel preciso momento non vidi più nulla, ma una forza strana avvolse la mia anima ed un fuoco misterioso si accese nel mio cuore ed entrai in una specie di agonia per Lui ed inaspettatamente udii queste parole: " Con nessun'anima mi unisco, così intimamente e in questo modo, come con te, e questo per la profonda umiltà e l'amore ardente che hai per Me ". Una volta udii nell'anima queste parole: " Ho presente ogni palpito del tuo cuore; sappi, figlia Mia, che un solo tuo sguardo verso qualcun altro. Mi ferirebbe più di molti peccati commessi da un'altra anima ". L'amore scaccia la paura dall'anima. Da quando ho cominciato ad amare Iddio con tutto il mio essere, con tutta la forza del mio cuore, da quel momento è scomparsa la paura e, benché mi si parli in qualunque modo della Sua giustizia, non ho alcun timore di Lui, perché L'ho conosciuto bene. Dio è amore ed il Suo Spirito è la pace. Ed ora vedo che le mie azioni scaturite dall'amore, sono più perfette delle azioni che ho compiuto per timore. Ho posto la mia fiducia in Dio e non temo nulla, mi affido completamente alla Sua santa volontà, faccia di me quello che vuole, io in ogni caso Lo amerò sempre. Quando mi accosto alla santa Comunione, prego e supplico il Salvatore di voler frenare la mia lingua, affinché non offenda mai l'amore del prossimo. O Gesù, Tu sai quanto io desideri ardentemente nascondermi, affinché nessuno mi conosca, eccetto il Tuo dolcissimo Cuore. Desidero essere una modesta violetta nascosta tra l'erba, sconosciuta in un magnifico giardino recintato, dove crescono magnifiche rose e gigli. La bella rosa e lo stupendo giglio si vedono da lontano, ma per vedere la piccola violetta bisogna abbassarsi molto, solo il profumo la fa scoprire. Oh, come sono contenta di potermi nascondere così! O mio Sposo Divino, il fiore del mio cuore ed il profumo del mio amore puro sono per Te. La mia anima è immersa in Te, o Dio eterno. Dal momento in cui Tu stesso mi hai attratto verso di Te, o mio Gesù, più Ti conosco più ardentemente Ti desidero. Ho appreso nel cuore di Gesù che in paradiso, per le anime elette, c'è un paradiso a parte dove non possono entrare tutti, ma solo le anime elette. Una felicità inconcepibile nella quale sarà immersa l'anima. O Dio mio, non riesco proprio a descrivere questo nemmeno in minima parte. Le anime sono imbevute della Sua Divinità, passano da bagliore a bagliore in una luce immutabile, ma mai monotona, sempre nuova, ma che non cambia mai. O SS.ma Trinità, fatti conoscere alle anime! O mio Gesù, non c'è nulla di meglio per un'anima delle umiliazioni. Nel disprezzo c'è il segreto della felicità, quando l'anima viene a conoscere che è una nullità, la miseria personificata e che tutto quello che ha di buono in sé, è esclusivamente dono di Dio. Quando l'anima si avvede che tutto quello che ha in sé le è stato dato gratuitamente e che di suo c'è solo la miseria, questo la mantiene continuamente umile davanti alla Maestà di Dio e Dio, vedendo l'anima in tale disposizione, l'insegne con le Sue grazie. Quando l'anima si sprofonda nell'abisso della sua miseria. Dio fa uso della Sua onnipotenza per innalzarla. Se c'è sulla terra un'anima veramente felice, questa è soltanto un'anima veramente umile. All'inizio l'amor proprio soffre molto per questo motivo, ma Iddio, dopo che l'anima ha affrontato valorosamente ripetuti combattimenti, le elargisce molta luce, con la quale essa viene a conoscere quanto tutto sia misero e pieno di illusioni. Nel suo cuore C'è soltanto Iddio. Un'anima umile non ha fiducia in se stessa, ma pone la sua fiducia in Dio. Dio difende l'anima umile e Lui stesso s'introduce nelle sue cose segrete ed è allora che l'anima esperimenta la più grande felicità, che nessuno può comprendere. Una volta di sera venne da me una delle Suore defunte, che in precedenza era già stata da me alcune volte. Quando l'avevo vista la prima volta era in uno stato di grande sofferenza, poi man mano venne in condizioni di sempre minor sofferenza e quella sera la vidi splendente di felicità e mi disse che era già in paradiso. Mi disse inoltre che Dio aveva provato con quella tribolazione questa casa, poiché la Madre Generale25 aveva dubitato non prestando fede a quello che avevo detto di quest'anima. Ma adesso, in segno che solo ora è in paradiso, Iddio benedirà questa casa. Poi mi si avvicinò e mi abbracciò affettuosamente e disse: " Ora debbo andare ". Compresi quanto è stretto il legame che intercorre fra queste tre tappe della vita delle anime, cioè fra la terra, il purgatorio e il paradiso. Ho notato parecchie volte che Dio ha sottoposto a prove delle persone per il fatto che, come mi dice, non Gli piace l'incredulità. Una volta quando notai che Dio stava per provare un certo arciprete, che era mal disposto e non credeva a questa causa … ne fui addolorata e pregai Dio per lui ed il Signore gli alleviò le sofferenze. A Dio dispiace molto la diffidenza verso di Lui e per tale motivo alcune anime perdono molte grazie. La diffidenza di un'anima ferisce il Suo dolcissimo Cuore, che è pieno di bontà e di amore inesprimibile per noi. C'è una grande differenza col dovere del sacerdote, che talvolta non deve credere per poter accertare a fondo la veridicità dei doni o quelle grazie in una data anima; e quando lo fa per poter convincere meglio un'anima e condurla ad una più profonda unione con Dio, ne avrà una grande, incalcolabile ricompensa. Ma non dare alcun peso e diffidare delle grazie di Dio in un'anima, per il solo fatto che non si riesce a sviscerarle ed a comprenderle col proprio cervello, questo non piace al Signore. Ho una gran pena per quelle anime che si imbattono in sacerdoti inesperti. Una volta un sacerdote mi chiese di pregare secondo la sua intenzione; promisi di pregare e chiesi una mortificazione. Quando ottenni il permesso per una certa mortificazione, mi sentii spinta nell'anima a cedere a quel sacerdote per quel giorno tutte le grazie che la bontà di Dio mi aveva destinate. E pregai Gesù che si degnasse di mandare a me tutte le sofferenze e le tribolazioni esteriori ed interiori che quel sacerdote doveva soffrire quel giorno. Iddio accolse in parte questo mio desiderio e subito, non si sa come, cominciarono a venire fuori varie difficoltà e contrarietà, a tal punto che una delle Suore disse ad alta voce queste parole: " Il Signore deve entrarci in qualche modo in questa faccenda, poiché tutti ce l'hanno contro Suor Faustina ". I fatti riportati erano talmente infondati, che alcune suore li sostenevano ed altre li negavano ed io in silenzio li offrivo per quel sacerdote. Ma non finì qui; provai sofferenze interiori. Dapprima fui presa da un'indisposizione e da un'avversione verso le suore, poi uno strano dubbio cominciò a tormentarmi e non riuscii a concentrarmi per la preghiera, mentre varie questioni mi frullavano in testa dandomi preoccupazioni. Quando, vinta dalla stanchezza, entrai in cappella, un dolore misterioso compresse la mia anima e cominciai a piangere silenziosamente. Ad un tratto udii nell'anima questa voce: " Figlia Mia, perché piangi? Dopotutto ti sei offerta da sola per questa sofferenza. Sappi che quello che tu hai ricevuto per quell'anima, è una parte molto piccola. Egli soffre ancora di più ". E chiesi al Signore perché si comportasse a questo modo con lui. Ed il Signore mi rispose che lo faceva per la triplice corona che gli era stata destinata: della verginità, del sacerdozio e del martirio. E subito la gioia invase la mia anima, al pensiero della grande gloria che avrebbe ottenuto in paradiso. Allora recitai il Te Deum per questa particolare grazia di Dio, cioè per aver appreso che Iddio si comporta così con coloro che intende avere vicino a Sé. E pertanto sono niente tutte le sofferenze, in confronto a quello che ci attende in paradiso. Un giorno, dopo la nostra santa Messa, all'improvviso vidi il mio confessore che stava celebrando la santa Messa nella chiesa di San Michele, davanti all'immagine della Madonna. Era l'offertorio della santa Messa e vidi il Bambino Gesù che si stringeva a lui, come se fosse fuggito davanti a qualcuno e cercasse rifugio presso di lui. Tuttavia, quando giunse il tempo della santa Comunione, scomparve come al solito. Ad un tratto vidi la Madre SS.ma che Lo coprì col suo manto e disse: " Coraggio, Figlio mio, coraggio. Figlio mio ", e disse ancora qualche cosa che non mi riuscì di sentire. Oh! come desidero ardentemente che ogni anima esalti la Tua Misericordia. Felice l'anima che invoca la Misericordia del Signore! Proverà quello che il Signore ha detto e cioè che la difenderà come Sua gloria. E chi oserà combattere contro Dio? Ogni anima esalti la Misericordia del Signore con la fiducia nella Sua Misericordia, per tutta la vita, e specialmente nell'ora della morte. Anima cara, non aver paura di nulla, chiunque tu sia; quanto più grande è il peccatore, tanto maggiore è il diritto che ha alla Tua Misericordia, o Signore. O bontà incomprensibile. Iddio per primo si abbassa verso il peccatore. O Gesù, desidero esaltare la Tua Misericordia per migliaia di anime. So bene, o Gesù mio, che debbo parlare alle anime della Tua bontà, della Tua inesprimibile Misericordia. Una volta che una certa persona mi aveva chiesto di pregare per lei, quando m'incontrai col Signore, Gli dissi queste parole: " Gesù, io amo in modo particolare le anime che ami Tu ". E Gesù mi rispose con queste parole: " Ed io concedo grazie particolari a quelle anime, per le quali tu intervieni presso di Me ". Gesù mi difende in modo misterioso, questa è veramente una grande grazia di Dio, che sto sperimentando da parecchio tempo. Una volta che si era ammalata gravemente, tanto che ne morì, una delle Suore e si era riunita tutta la Comunità, e c'era anche il sacerdote che diede l'assoluzione all'inferma, vidi all'improvviso una moltitudine di spiriti delle tenebre. In quel momento, dimenticandomi che ero in compagnia delle Suore, presi l'aspersorio e li spruzzai con acqua benedetta e scomparvero subito. Ma quando le Suore giunsero in refettorio, la Madre Superiora mi fece notare che non avrei dovuto aspergere l'ammalata in presenza del sacerdote, al quale appartiene tale funzione. Accettai l'ammonizione in spirito di penitenza, ma so per esperienza che l'acqua benedetta reca un grande sollievo ai moribondi. Mio Gesù, Tu vedi quanto sono debole da sola, perciò dirigi Tu stesso tutte le mie questioni. Sappi, o Gesù, che io senza di Te non m'accosto nemmeno ad un problema, ma con Te affronto le cose più difficili. 29.1.1936. La sera, quando ero nella cella, ad un tratto vidi una grande luce e in alto in quella luce una grande croce grigioscura ed all'improvviso venni attratta vicino alla croce e l'osservai attentamente, ma non capii nulla e pregavo per comprendere cosa volesse significare. Improvvisamente vidi Gesù e scomparve la croce. Gesù era seduto su una grande luce, i suoi piedi e le gambe fino alle ginocchia erano immersi in quella luce in modo tale che io non li vedevo. Gesù si piegò verso di me, mi guardò amabilmente e mi parlò della volontà del Padre Celeste. Mi disse che " l'anima più perfetta e santa è quella che fa la volontà del Padre Mio, ma tali anime sono poche ". Guarda con un amore particolare l'anima che vive secondo la Sua volontà. E Gesù mi disse che io adempio la volontà di Dio in modo perfetto, cioè perfettamente e disse: " Per questo Mi unisco a tè in modo così particolare e intimo e tratto familiarmente con te ". Iddio avvolge col Suo indicibile amore l'anima che vive secondo la Sua volontà. Compresi quanto sia grande l'amore di Dio per noi, quanto Egli sia semplice benché incomprensibile, quanto sia facile trattare con Lui, benché la Sua Maestà sia così grande. Con nessuno ho tale facilità di rapporto e tale libertà, come con Lui; neppure una madre naturale con un figlio sinceramente affezionato si comprendono così, come l'anima mia con Dio. Mentre ero in questa unione col Signore, ho visto due persone e non mi fu nascosto il loro intimo; è triste lo stato di queste anime, ma ho fiducia che anche loro finiranno col glorificare la divina Misericordia. Nello stesso momento vidi anche una certa persona ed in parte lo stato della sua anima e le grandi prove che Iddio manda a quest'anima. Tali sofferenze riguardavano la sua mente, ed in una forma così acuta, che ne provai dispiacere e dissi al Signore: " Perché agisci così con lui? ". Ed il Signore mi rispose: " Per la sua triplice corona ". Ed il Signore mi fece anche conoscere quale ineffabile gloria attende l'anima che è simile a Gesù sofferente su questa terra. Tale anima sarà simile a Gesù anche nella gloria. Il Padre Celeste onora e stima le nostre anime in quanto vede in noi la somiglianza col Figlio Suo. Compresi che tale somiglianza a Gesù ci viene data qui, sulla terra. Vedo delle anime pure ed innocenti, sulle quali Iddio esercita la Sua giustizia e queste anime sono le vittime che sostengono il mondo e completano ciò che è mancato alla Passione di Gesù. Di queste anime non ce ne sono molte. Sono enormemente felice che Iddio mi abbia concesso di conoscere simili anime. O Santissima Trinità, o Dio Eterno, Ti ringrazio per avermi fatto conoscere la grandezza e la differenza dei gradi di gloria che dividono le anime. Oh, che grande differenza c'è fra un grado di più profonda conoscenza di Dio! Oh, se le anime potessero saperlo! O mio Dio, se potessi conquistarne uno in più, sopporterei volentieri tutti i tormenti che hanno patito i martiri tutti insieme. Per la verità tutti questi tormenti mi sembrano nulla in confronto alla gloria che ci attende per tutta l'eternità. O Signore, immergi la mia anima nell'oceano della Tua Divinità e fammi la grazia di conoscerTi, poiché più Ti conosco, più ardentemente Ti desidero ed il mio amore per Te si rafforza. Sento nella mia anima una voragine insondabile, che soltanto Dio può colmare. Mi sciolgo in Lui come una goccia nell'oceano. Il Signore si è abbassato sulla mia miseria, come un raggio di sole su di una terra arida e sassosa. E tuttavia sotto l'influsso dei Suoi raggi la mia anima si è ricoperta di verde, di fiori e di frutti ed è divenuta un bel giardino per il Suo riposo. O mio Gesù, nonostante le Tue grazie, sento e vedo tutta la mia miseria. Comincio la giornata lottando e la termino lottando, appena rimuovo una difficoltà, al suo posto ne sorgono dieci da superare, ma non m'affliggo per questo, poiché so bene che questo è il tempo della lotta non della pace. Quando l'asprezza della battaglia supera le mie forze, mi getto come una bimba nelle braccia del Padre Celeste ed ho fiducia che non perirò. O mio Gesù, sono tanto propensa al male e questo mi costringe ad una vigilanza continua su di me, ma nulla mi scoraggia, ho fiducia nella grazia di Dio, che abbonda dov'è la più grande miseria. Fra le più grandi difficoltà e contrarietà non perdo la serenità interiore, né all'esterno l'equilibrio e questo scoraggia gli avversari. La pazienza nelle contrarietà rafforza l'anima. 2.2.1936. Fin da quando mi svegliai la mattina al suono della campanella, s'impadronì di me una tale sonnolenza che, non riuscendo a svegliarmi del tutto, ricorsi all'acqua fredda e dopo due minuti la sonnolenza se ne andò. Quando giunsi alla meditazione, mi si affollò nella mente tutto un groviglio di pensieri insensati che mi fecero combattere per tutto il tempo della meditazione. Lo stesso avvenne durante le preghiere, ma quando uscì la santa Messa nella mia anima stranamente regnò la quiete e la gioia. Ad un tratto vidi la Vergine SS.ma col Bambino Gesù ed il Nonno Santo, che era dietro la Madonna. La Madre Santissima mi disse: " Eccoti il Tesoro più prezioso ". E mi diede il Bambino Gesù. Appena presi il Bambino fra le braccia, scomparvero la Madonna e San Giuseppe e rimasi sola col Bambino Gesù. Gli dissi: " Io so che Tu sei il mio Signore e Creatore, benché sia così piccolo ". Gesù allungò le Sue braccine e mi guardò sorridendo. Il mio spirito era colmo di una gioia incomparabile. Gesù scomparve all'improvviso e la santa Messa era giunta al momento di accostarsi alla santa Comunione. Andai subito assieme alle suore a prendere la santa Comunione con l'anima ripiena della Sua presenza. Dopo la santa Comunione sentii nel mio intimo queste parole: " Io sono nel tuo cuore quello Stesso che hai tenuto in braccio ". Allora pregai il Signore per una certa anima, affinché le concedesse la grazia per la lotta e le togliesse quella prova. " Come chiedi, così sarà fatto, ma il suo merito non diminuirà ". Grande fu la gioia della mia anima vedendo quanto Dio è buono e misericordioso; Dio dà tutto quello che Gli chiediamo con fiducia. Dopo ogni colloquio col Signore, la mia anima viene singolarmente rafforzata, una quiete profonda regna nella mia anima e mi rende talmente coraggiosa, che non temo nulla al mondo; ho un solo timore, quello di rattristare Gesù. O Gesù mio, Ti supplico per la bontà del Tuo dolcissimo Cuore, si calmi il Tuo sdegno e mostraci la Tua Misericordia. Le Tue Piaghe siano il nostro scudo di fronte alla giustizia del Padre Tuo. Ti ho riconosciuto, o Dio, come sorgente di Misericordia, con cui si ravviva e si nutre ogni anima. Oh, quanto è grande la Misericordia del Signore, al di sopra di tutti i suoi attributi! La Misericordia è il più grande attributo di Dio; tutto ciò che mi circonda mi parla di questo. La Misericordia è la vita delle anime, la Sua compassione è inesauribile. O Signore, guarda verso di noi, comportaTi con noi secondo la Tua sconfinata pietà, secondo la Tua grande Misericordia. Una volta ebbi il dubbio che una cosa che m'era capitata avesse offeso gravemente Gesù. Siccome non ero in grado di rendermene conto, decisi di non accostarmi alla santa Comunione finché non mi fossi confessata, sebbene avessi immediatamente espresso il mio dolore per l'accaduto. Ho infatti l'abitudine di manifestare il mio dolore dopo ogni minima mancanza. Nei giorni in cui non mi accostai alla santa Comunione non avvertii la presenza di Dio, soffrii indicibilmente per questo motivo, ma lo sopportai come punizione per il peccato. Quando mi confessai, ricevetti un rimprovero, avrei potuto accostarmi alla santa Comunione, dato che quello che mi era capitato non era un impedimento a riceverla. Dopo la confessione, mi comunicai e tutto ad un tratto vidi Gesù che mi disse queste parole: " Sappi, figlia Mia, che per non esserti unita a Me nella santa Comunione, Mi hai procurato un dispiacere maggiore di quella piccola mancanza ". Un giorno vidi una cappella e in essa sei suore che stavano accostandosi alla santa Comunione, amministrata dal nostro confessore, che era vestito con cotta e stola. In quella cappella non c'erano addobbi, né inginocchiatoi. Dopo la santa Comunione vidi Gesù nell'aspetto che ha nell'immagine. Gesù passò oltre e io Lo chiamai: " Come puoi, Signore, passare e non dir nulla? Io non faccio nulla senza di Te, devi rimanere con me e benedire me, questa Congregazione e la mia Patria ". Gesù fece un segno di croce e disse: " Non aver paura di nulla, Io sono sempre con te ". Negli ultimi due giorni, prima della Quaresima, avemmo un'ora di adorazione riparatrice assieme alle educande. Durante entrambe le ore vidi Gesù nell'aspetto che ha dopo la flagellazione e fui colpita da un dolore così acuto, che mi sembrava di provare nel corpo e nell'anima tutti quei tormenti. 1.3.1936. In questo giorno, durante la santa Messa, si è impossessata di me una forza misteriosa ed una smania che mi sollecita a dare inizio all'esecuzione dei desideri di Dio. Inoltre mi è stata data una comprensione così limpida delle cose che il Signore vuole da me, che per la verità se mi giustificassi dicendo che non capisco qualche cosa di quello che esige da me il Signore, mentirei. Il Signore infatti mi ha fatto conoscere la Sua volontà in maniera evidente e chiara e non ho per questo un'ombra di dubbio. Ed ho capito che sarebbe la più grande ingratitudine rimandare ancora questa questione, che il Signore vuole concludere per la Sua gloria e per il bene di un gran numero di anime, e si serve di me come di un povero strumento, per mezzo del quale deve realizzare il Suo eterno disegno di Misericordia. In verità sarebbe veramente ingrata la mia anima, se si opponesse più a lungo alla volontà di Dio. Ormai più nulla mi trattiene da ciò, né la persecuzione, né le sofferenze, né gli scherni, né le minacce, né le suppliche, né la fame, né il freddo, né le lusinghe, né le amicizie, né le contrarietà, né gli amici, né i nemici, né le cose che sto vivendo ora, né quelle che verranno, né l'odio dell'inferno. Nulla mi può impedire di compiere la volontà di Dio. Non faccio affidamento sulle mie forze, ma sulla Sua onnipotenza, poiché se mi ha fatto la grazia di conoscere la Sua santa volontà, mi concederà anche la grazia di poterla compiere. Non posso tralasciare di dire quanto si opponga a questa mia aspirazione la mia propria bassa natura, che avanza le sue pretese e provoca talvolta una lotta così accanita nella mia anima che, come Gesù nell'Orto degli Ulivi, così anch'io grido all'Eterno Padre: " Se è possibile, passi da me questo calice; tuttavia non quello che io voglio, ma quello che vuoi Tu, Signore. Sia fatta la Tua volontà ". Non è tutto segreto per me quello che dovrò passare, ma, con piena consapevolezza, accetto tutto quello che mi manderai, o Signore. Ho fiducia in Te, o Dio misericordioso e desidero mostrare io per prima, quella fiducia che esigi dalle anime. O Verità eterna, aiutami ed illuminami lungo le strade della vita e fa' che si adempia in me la Tua volontà. Non desidero nulla, solo fare la Tua volontà, o mio Dio; non importa se mi sarà facile o mi sarà difficile. Sento che una forza misteriosa mi spinge ad agire; una sola cosa mi trattiene, la santa obbedienza. O mio Gesù, mi sproni e dall'altra parte mi reggi e mi freni. O Gesù mio, anche in questo sia fatta la Tua volontà. In una situazione simile durai per alcuni giorni ininterrottamente, le forze fisiche cominciarono a venirmi meno. Benché non avessi detto nulla di ciò a nessuno, tuttavia quando la Madre Superiora notò la mia sofferenza, disse: " Ho notato che lei, sorella, è cambiata e molto pallida ". E mi raccomandò di andare a riposare prima e di riposare più a lungo ed ordinò che la sera mi portassero una tazza di latte caldo. Il suo cuore premuroso e veramente materno avrebbe voluto aiutarmi, però le cose esterne non influiscono sulle sofferenze dello spirito e non procurano molto sollievo. Nel confessionale attinsi forza e consolazione venendo a sapere che ormai non avrei atteso a lungo per intraprendere l'azione. Giovedì, quando andai nella cella, vidi sopra di me un'Ostia sacra in una grande luce. All'improvviso udii una voce, che mi sembrava uscisse da sopra l'Ostia: " In Essa sta la tua forza: Essa ti difenderà ". Dopo queste parole la visione scomparve, ma una forza misteriosa entrò nella mia anima ed una strana luce mi fece conoscere in che consiste il nostro amore verso Dio, e cioè nel fare la Sua volontà. O Santissima Trinità, o Dio eterno, desidero risplendere nella corona della Tua Misericordia, come una minuscola pietra, la cui bellezza dipende dalla luce del Tuo raggio e della Tua inimmaginabile Misericordia. Tutto ciò che c'è di bello nella mia anima, è Tuo, o Dio, io, per quanto ho di mio, sono sempre una nullità. All'inizio della Quaresima chiesi al mio confessore di assegnarmi una mortificazione per quel periodo ed ottenni quella di non ridurrai le vivande, ma di meditare durante i pasti sul fatto che Gesù in croce accettò aceto misto a fiele. " Questa sarà la mortificazione ". Non pensavo che ne avrei ricavato un così grande vantaggio per la mia anima. Il vantaggio consiste nel fatto che medito continuamente sulla Sua dolorosa Passione e quando prendo i pasti, non distinguo quello che mangio, ma sono occupata a pensare alla morte del mio Signore. All'inizio della Quaresima chiesi anche che mi venisse cambiato l'esame particolare di coscienza ed ottenni questo: di compiere quello che faccio con la pura intenzione di riparare per i peccatori. Ciò mi mantiene in una continua unione con Dio e questa intenzione perfeziona le mie azioni, poiché tutto quello che faccio, lo faccio per le anime immortali. Tutte le pene e tutte le fatiche sono nulla, quando penso che servono a ricondurre a Dio delle anime di peccatori. Maria è la mia Maestra, che m'insegna sempre come vivere per Iddio. O Maria, il mio spirito s'illumina nella Tua mitezza e umiltà. Una volta che entrai in cappella per cinque minuti di adorazione e pregai per una certa persona, compresi che non sempre Dio accetta le nostre preghiere per quelle anime per le quali noi preghiamo, ma le destina per altre anime e non portiamo loro sollievo nelle pene che soffrono nel fuoco del purgatorio. La nostra preghiera però non va perduta. Il rapporto confidenziale dell'anima con Dio. Iddio si avvicina all'anima in una maniera particolare, nota solo a Dio e all'anima. Nessuno si accorge di questa unione misteriosa; in questa unione primeggia l'amore e solo l'amore fa tutto. Gesù si dà all'anima in un modo soave, dolce, e nel Suo profondo c'è la quiete. Gesù le concede molte grazie e la rende capace di condividere i suoi pensieri eterni e talvolta rivela all'anima i suoi divini intendimenti. Quando il Padre Andrasz mi disse che sarebbe bene che nella Chiesa di Dio ci fosse un gruppo di anime che impetrassero la divina Misericordia, poiché in verità noi tutti abbiamo bisogno di questa Misericordia, dopo queste sue parole, una luce singolare penetrò nella mia anima. Oh, quanto è buono il Signore! 18.3.1936. Una volta chiesi a Gesù che cominciasse Lui stesso a fare il primo passo con qualche cambiamento, o con qualche fatto esterno, o che mi dimettessero, poiché io di mia iniziativa non sono in grado di abbandonare questa Congregazione ed in questo stato d'animo agonizzai per più di tre ore. Non riuscivo a pregare, ma sottomisi la mia volontà alla volontà di Dio. La mattina del giorno dopo la Madre Superiora mi disse: " Sorella, la Madre Generale la trasferisce a Varsavia ". Risposi alla Madre che forse non sarei andata, ma sarei uscita di lì subito. Pensavo che quello fosse il segno esterno, per il quale avevo pregato Dio. La Madre Superiora non rispose a ciò, ma dopo un momento mi chiamò di nuovo e disse: " Sa una cosa, sorella? Lei intanto vada, non badi al viaggio sprecato, anche se dovesse ritornare indietro subito ". Risposi: " Va bene, andrò ", quantunque il dolore mi lacerasse l'anima, poiché sapevo che, a causa di quella partenza, la questione sarebbe stata rinviata; nonostante tutto però, cerco sempre di essere obbediente. Verso sera, mentre pregavo, la Madonna mi disse: " La vostra vita deve essere simile alla Mia vita; silenziosa e nascosta; essere unite incessantemente a Dio e pregare per l'umanità e preparare il mondo per la seconda venuta di Dio ". Verso sera, durante la benedizione, la mia anima per un momento fu in contatto diretto con Dio Padre, sentii che ero fra le Sue braccia come una bimba e udii nel mio intimo queste parole: " Non temere nulla, figlia Mia, tutti gli avversari andranno in frantumi ai Miei piedi ". Dopo queste parole entrarono nella mia anima una profondissima quiete ed uno stupendo silenzio interiore. Quando mi lamentai col Signore, perché mi toglieva quell'aiuto e sarei rimasta di nuovo sola e non avrei saputo come andare avanti, udii queste parole: " Non temere, io sono sempre con Te ". Dopo tali parole di nuovo una pace profonda entrò nella mia anima. La Sua presenza mi penetrò da una parte all'altra in modo sensibile. Il mio spirito fu inondato di luce ed anche il corpo vi partecipò. La sera dell'ultimo giorno, in cui dovevo partire da Wilno, una suora già avanti negli anni, mi svelò lo stato della sua anima. Mi disse che soffriva interiormente già da un paio d'anni, che le sembrava che tutte le sue confessioni fossero state fatte male e che non era sicura che Gesù le aveva perdonato. Le chiesi se ne avesse parlato qualche volta al confessore. Mi rispose che già parecchie volte ne aveva parlato al confessore. " E i confessori mi dicono sempre di stare tranquilla, io però soffro molto e nulla mi da sollievo e mi sembra sempre che Dio non mi abbia perdonato ". Le risposi: " Lei, sorella, obbedisca al confessore e stia pienamente tranquilla, poiché si tratta certamente di una tentazione ". Ma essa con le lacrime agli occhi supplicò che chiedessi a Gesù se le aveva perdonato e se le sue confessioni erano state buone. Le risposi energicamente: " Lo chieda lei stessa, sorella, se non crede ai confessori ". Essa però mi prese per una mano e non voleva lasciarmi se prima non le avessi detto che avrei pregato per lei e le avessi riferito ciò che m'avrebbe detto di lei Gesù. E continuava a piangere amaramente e non intendeva lasciare la presa e mi disse: " Sorella, io so che Gesù le parla ". E non potendo liberarmi da lei, poiché m'aveva afferrato per le mani, le promisi che avrei pregato per lei. Verso sera, durante la benedizione, udii nell'anima queste parole: " Dille che la sua diffidenza ferisce il Mio Cuore più dei peccati che ha commesso ". Quando lo riferii a lei, si mise a piangere come una bambina ed una grande gioia entrò nella sua anima. Compresi che Dio desiderava consolare quell'anima per mio mezzo e perciò, benché la cosa mi costasse molto, appagai il desiderio di Dio. Quando entrai un momento in cappella quella stessa sera, per ringraziare Iddio per tutte le grazie che mi aveva concesso in quella casa, all'improvviso la presenza di Dio s'impadronì di me. Mi sentii come una bambina nelle mani del migliore dei padri ed udii queste parole: " Non aver paura di nulla; Io sono sempre con te ". Il suo amore mi penetrò da parte a parte e sentii che entravo con Lui in una familiarità così intima, che non ho parole per esprimerla. Improvvisamente vidi accanto a me uno dei sette spiriti in aspetto luminoso, raggiante come l'avevo visto in precedenza continuamente vicino a me quando andavo in treno. Vidi che su ogni chiesa, che si scorgeva passando, c'era un Angelo ma in uno splendore più tenue di quello dello spirito che mi accompagnava nel viaggio. Ed ognuno degli spiriti che custodivano i sacri edifici s'inchinava allo spirito che era accanto a me. A Varsavia, appena entrai nella portineria del convento, lo spirito sparì. Ringraziai Dio per la Sua bontà, dato che ci da degli angeli per compagni. Oh, quanto poco la gente pensa a questo, che ha sempre presso di sé un tale ospite e nello stesso tempo un testimone di tutto! Peccatori, ricordate che avete un testimonio delle vostre azioni! O mio Gesù, la Tua bontà supera ogni intelligenza e nessuno esaurirà mai la Tua Misericordia. Perdizione per l'anima che vuole perdersi, poiché per chi desidera salvarsi, per lui c'è il mare inesauribile della Misericordia del Signore. Come può un piccolo recipiente contenere in sé un mare insondabile? Quando mi accomiatai dalle suore e stavo già per partire, una delle suore si scusò molto con me, per avermi aiutato così poco nell'impegno che avevo, e non solo per non avermi aiutato, ma perché aveva sempre cercato di rendermelo difficoltoso. Io però dentro di me l'avevo considerata una grande benefattrice, perché mi esercitava nella pazienza. Mi esercitava a tal punto che una delle suore anziane si era espressa così: " Suor Faustina, o è stupida, o è santa, poiché, a dir la verità, una persona normale non sopporterebbe che qualcuno le faccia dispetti in continuazione ". Io d'altronde mi ero sempre avvicinata a lei con cortesia. Quella suora si era talmente ostinata a mettermi i bastoni fra le ruote nel mio lavoro che, nonostante il mio impegno, era riuscita talvolta a guastare qualcosa di ciò che era stato fatto bene, come mi confessò essa stessa accomiatandosi e chiedendomi molte scuse. Non volli entrare nel merito delle sue intenzioni, ma presi la cosa come una prova di Dio … Rimango enormemente stupita, per il fatto che si possa avere un'invidia tanto grande. Io vedendo il bene di qualcuno, me ne rallegro come se lo possedessi io stessa; la gioia degli altri è la mia gioia, e la sofferenza degli altri è la mia sofferenza, poiché se fosse diversamente non oserei aver rapporti con Gesù. Lo spirito di Gesù è sempre semplice, mite, sincero; ogni malignità, invidia, ogni mancanza di benevolenza occultata sotto un sorriso di compiacenza, è un diavoletto malizioso. Una parola dura, ma che provenga da un amore sincero, non ferisce il cuore. 22.3.1936. Arrivata a Varsavia, entrai un momento nella piccola cappellina a ringraziare il Signore per aver fatto un buon viaggio. Inoltre Lo pregai di concedermi l'aiuto e le grazie per tutto ciò che qui mi attendeva, affidandomi in tutto alla Sua santa volontà. Udii queste parole: " Non temere nulla, tutti gli ostacoli servono a far realizzare la Mia volontà ". Il 25 marzo. La mattina, durante la meditazione, m'investì la presenza di Dio in maniera particolare, mentre riflettevo sulla grandezza incommensurabile di Dio e nello stesso tempo sul Suo abbassarsi fino ad una creatura. Ad un tratto vidi la Madonna che mi disse: " Oh, quanto è cara a Dio l'anima che segue fedelmente l'ispirazione della Sua grazia! Io ho dato al mondo il Salvatore e tu devi parlare al mondo della Sua grande Misericordia e preparare il mondo alla Sua seconda venuta. Egli verrà non come Salvatore misericordioso, ma come Giudice Giusto. Oh, quel giorno sarà tremendo! È stato stabilito il giorno della giustizia ( At 17,31 ), il giorno dell'ira di Dio davanti al quale tremano gli angeli. Parla alle anime di questa grande Misericordia, fino a quando dura il tempo della pietà. Se tu ora taci, in quel giorno tremendo dovrai rispondere di un gran numero di anime. Non aver paura di nulla; sii fedele fino alla fine. Io ti accompagno con la mia tenerezza ". Quando giunsi a Walendów, una Suora salutandomi mi disse: " Adesso che è arrivata qui lei, sorella, le cose andranno tutte bene ". La domandai: " Perché dice questo, sorella? ". Ed essa mi rispose che lo sentiva dentro di sé. Quella cara anima è piena di semplicità e molto amata dal Cuore di Gesù. Effettivamente quella casa era in condizioni di estremo disagio … Non starò qui a ricordare tutto. La confessione. Mentre mi preparavo alla confessione, dissi a Gesù nascosto nel SS.mo Sacramento: " Gesù, TE ne prego, parlami per bocca di questo sacerdote e per me il segno sarà questo: egli naturalmente non sa nulla del fatto che Tu, o Gesù, vuoi da me questa fondazione della Misericordia. Fa' in modo che mi dica qualche cosa sulla Misericordia ". Quando mi accostai al confessionale e cominciai la confessione, il sacerdote m'interruppe la confessione e cominciò a parlare della grande Misericordia di Dio e lo fece con tale vigore che non m'era mai capitato di sentirlo a quel modo e poi mi chiese: " Lo sa che la Misericordia del Signore è al di sopra di tutte le Sue opere, che è il coronamento delle Sue opere? ". Ed io ascoltai attentamente quelle parole che il Signore mi disse per bocca di quel sacerdote. Benché io creda che sempre in confessionale Iddio parli per bocca del sacerdote, in quel caso però l'ho constatato in modo singolare. Benché non avessi svelato nulla della vita di Dio che c'è nella mia anima, e mi fossi accusata solo delle mancanze commesse, tuttavia quel sacerdote mi disse molto di sua iniziativa di quello che c'è nella mia anima e fra l'altro che ero tenuta ad essere fedele alle ispirazioni di Dio. Mi disse: " Andrà attraverso la vita in compagnia della Madonna, che ha risposto fedelmente ad ogni ispirazione di Dio ". O mio Gesù, chi riuscirà a comprendere la Tua bontà? O Gesù, allontana da me i pensieri che non concordano con la Tua volontà. RiConosco che nulla mi lega più a questa terra, se non quest'opera della Misericordia. Giovedì. Durante l'adorazione serale, ho visto Gesù flagellato e torturato, che mi ha detto: " Figlia Mia, desidero che fin nelle più piccole cose dipenda dal confessore. I tuoi più grandi sacrifici non Mi piacciono, se li compi senza il permesso del confessore, mentre al contrario il più piccolo sacrificio ha una grande importanza ai Miei occhi, se è fatto col permesso del confessore. Le più grandi opere sono senza importanza ai Miei occhi se sono frutto del proprio arbitrio, e spesso non s'accordano con la Mia volontà e meritano piuttosto un castigo e non un premio; mentre la tua più piccola azione fatta col permesso del confessore, è gradita ai Miei occhi e Mi è immensamente cara. Convinciti bene di questo per sempre. Vigila incessantemente, poiché tutto l'inferno si sta impegnando in tutti modi contro di te, a causa di quest'opera, poiché molte anime si allontaneranno dalla bocca dell'inferno e glorificheranno la Mia Misericordia. Ma non temere nulla, poiché Io sono con te; sappi che da sola non puoi fare nulla ". Il primo venerdì del mese, prima della Comunione, vidi una grande pisside piena di Ostie consacrate. Una mano posò quella pisside vicino a me e la presi in mano. In essa c'erano mille Ostie viventi. Ad un tratto udii una voce: " Queste Ostie sono ricevute dalle anime, per le quali hai ottenuto la grazia di una sincera conversione durante questa Quaresima ". Ed eravamo ad una settimana prima del Venerdì Santo. Trascorsi quel giorno in un profondo raccoglimento interiore, annientandomi per il bene delle anime. Oh, che gioia annientarsi a vantaggio delle anime immortali! So che il chicco di grano, per diventare alimento, deve essere distrutto e stritolato fra le macine, così anch'io, affinché diventi utile alla Chiesa ed alle anime, devo essere annientata, benché nessuno all'esterno si accorga del mio sacrificio. O Gesù, voglio essere nascosta all'esterno come quest'ostia, nella quale l'occhio non distingue nulla e anch'io sono un'ostia consacrata a Te. La Domenica delle Palme. In questa domenica ho sperimentato in modo particolare i sentimenti del dolcissimo Cuore di Gesù. Il mio spirito era là dov'era Gesù. Ho visto Gesù seduto sull'asinello, e i discepoli ed una grande folla che andava assieme a Gesù tutta festante con dei rami in mano. Ed alcuni li gettavano sotto i piedi dove passava Gesù, ed altri tenevano i rami in alto agitandosi e saltando davanti al Signore e non sapevano che fare dalla gioia. E vidi un'altra folla che usciva incontro a Gesù, anche loro coi volti sorridenti e con rami in mano e gridavano in continuazione dalla gioia e c'erano anche dei bambini piccoli, ma Gesù era molto serio. Ed il Signore mi fece conoscere quanto soffrì in quelle circostanze. E in quel momento non vidi nient'altro all'infuori di Gesù che aveva il cuore gonfio per l'ingratitudine. La confessione trimestrale. Il Padre Bukowski. Quando una misteriosa forza interiore mi sollecitò nuovamente, affinché non rinviassi oltre questa causa, non trovando pace, ne parlai al confessore Padre Bukowski, dicendogli che ormai non potevo attendere più a lungo. Il Padre mi rispose: " Sorella, questa è un'illusione. Gesù non può esigere questo, lei ha i voti perpetui, è tutta un'illusione. Lei, sorella, sta inventando qualche eresia ". E gridava contro di me quasi con tutta la voce che aveva. Chiesi se era tutto illusione. Mi rispose: " Tutto ". " E allora come debbo comportarmi d'ora innanzi, la prego di dirmelo ". " Ecco qua, lei, sorella, non deve seguire nessuna ispirazione, deve distrarsi, non badare affatto a quello che udrà nell'anima, cercare di adempiere bene i propri doveri esterni e non pensare per niente a queste cose, vivere in completa distrazione ". Risposi: " Va bene, poiché finora mi sono regolata secondo la mia coscienza, ma ora, dato che lei mi ordina di non far caso al mio intimo, non lo farò ". E disse: " Se Gesù le dirà di nuovo qualche cosa, la prego di riferirmela, ma lei non deve farla ". Risposi: " Cercherò di essere obbediente ". Non so da dove il Padre abbia preso tanta severità. Quando m'allontanai dal confessionale, tutto un groviglio di pensieri oppresse la mia anima. A che scopo essere sincera? In fin dei conti, quello che ho detto non sono peccati e perciò non ero obbligata a parlarne al confessore. E ancora, com'è bello che non devo più badare al mio intimo, purché vadano bene le cose all'esterno. Ora non ho più bisogno di badare a niente. In realtà fin da ora non dovrò più seguire certe voci interiori, che talvolta mi costano tante umiliazioni. Ma di nuovo un misterioso dolore compresse la mia anima: allora non potrò più trattare familiarmente con Colui al quale anelo così ardentemente? Colui che è tutta la forza della mia anima? Cominciai a gridare: " Da chi andrò, o Gesù? ". Ma dal momento della proibizione del confessore, delle fitte tenebre sono cadute sulla mia anima. Ho paura di sentire qualche voce interiore, per non infrangere la proibizione del confessore, d'altra parte agonizzo di nostalgia per Iddio. Il mio intimo è dilaniato, non avendo la mia volontà, ma sono affidata totalmente a Dio. Questo avveniva il Mercoledì Santo, la sofferenza aumentò maggiormente il Giovedì Santo. Quando giunsi alla meditazione, entrai in una specie di agonia, non sentivo la presenza di Dio, ma tutta la giustizia di Dio gravava sopra di me. Mi vidi quasi annientata per i peccati del mondo. Satana cominciò a scherzarmi: " Ecco qua, d'ora in poi non ti interesserai più di anime. Vedi che ricompensa ne hai. Nessuno ti crederà che questo lo vuole Gesù. Guarda come soffri adesso e quello che soffrirai ancora. Dopo tutto, il confessore ti ha liberato fin d'ora da tutto questo ". Adesso posso vivere come mi pare, purché vada bene all'esterno. Questi pensieri terribili mi tormentarono per un'ora intera. Quando s'avvicinò il momento della santa Messa un dolore mi strinse il cuore: io dovrei uscire dalla Congregazione? E dato che il Padre mi ha parlato di eresia, dovrei staccarmi dalla Chiesa? Con voce interiore e dolorosa gridai al Signore: " Gesù, salvami! ". Ma nemmeno un raggio di luce entrò nella mia anima e sentii che le forze mi abbandonavano, come se avvenisse la separazione del corpo dall'anima. Mi sottomisi alla volontà di Dio e ripetei: avvenga di me, o Dio, quello che hai stabilito, ormai in me non c'è più nulla di mio. All'improvviso s'impossessò di me la presenza di Dio e mi penetrò da una parte all'altra fino al midollo delle ossa. Era il momento di accostarsi alla santa Comunione. Un istante dopo la santa Comunione persi la cognizione di tutto ciò che mi circondava e del luogo dove mi trovavo. Ad un tratto vidi Gesù, così come è dipinto nell'immagine, che mi disse: " Dì al confessore che quest'opera è Mia e Mi servo di te come di un misero strumento ". E dissi: " Gesù, io non posso far nulla di quello che mi ordini, poiché il confessore mi ha detto che tutto questo è un'illusione e non debbo dar retta ai Tuoi ordini, io perciò non farò nulla di quello che ora mi raccomanderai. Scusami, Signore, ma a me non è permesso nulla, debbo ubbidire al confessore. Gesù, Ti chiedo perdono nel modo più sentito. Tu sai quello che sto soffrendo per questo motivo, ma purtroppo, Gesù, il confessore mi ha proibito di eseguire i Tuoi ordini ". Gesù ascoltò con amabilità e soddisfazione queste mie argomentazioni e lamentele. Io pensavo che ciò avrebbe offeso molto Gesù e invece, al contrario. Gesù era contento e mi disse amabilmente: " Riferisci sempre al confessore tutto ciò che Io ti raccomando e quello di cui parlo con te e fa' soltanto quello per cui ottieni il permesso. Non ti turbare e non aver paura di nulla, Io sono con te ". La mia anima fu ripiena di gioia e svanirono tutti i pensieri che la tormentavano, mentre entrarono nell'anima la certezza ed il coraggio. Un momento dopo però fui investita dai tormenti che Gesù soffrì nell'Orto degli Ulivi. Questo durò fino al venerdì mattina. Il venerdì sperimentai la Passione di Gesù, ma già in un modo diverso. In quel giorno giunse da noi da Derdy il Padre Bukowski. Una forza misteriosa mi ingiunse di andare a confessarmi e di dire tutto quello che mi era capitato e quello che mi aveva detto Gesù. Il Padre era completamente cambiato e mi disse: " Non abbia paura di nulla, sorella, non le capiterà nulla di male, poiché Gesù non lo permetterà. Dato che lei è obbediente e in questa disposizione d'animo, la prego di non preoccuparsi di nulla. Iddio troverà il modo di realizzare quest'opera, abbia sempre questa semplicità e sincerità e dica tutto alla Madre Generale. Quello che le avevo detto è stato per metterla in guardia, sorella, poiché capitano illusioni anche in persone sante. A queste cose può talvolta mischiarsi qualche suggerimento del diavolo, e proveniente alle volte anche da noi stessi, perciò deve essere prudente. Lei, sorella, continui a comportarsi come ha fatto finora. Lei ha visto che Gesù non si è adirato per questo. Può ripetere queste poche cose, che sono successe ora, al suo confessore fisso ". Una cosa l'ho capita, che debbo pregare molto per ogni confessore, perché lo Spirito Santo lo illumini, poiché quando mi accosto al confessionale e prima non ho pregato fervorosamente, il confessore mi capisce poco. Questo Padre mi esortò a pregare con fervore secondo questa intenzione, perché Dio faccia conoscere e comprendere meglio le cose che vuole da me. " Sorella, faccia una novena dietro l'altra e Dio non rifiuterà la grazia ". Venerdì Santo. Alle tre vidi Gesù Crocifisso che mi guardava e disse: " Ho sete ". Ad un tratto vidi che dal Suo costato uscirono gli stessi due raggi che sono nell'immagine. Nello stesso momento sentii nell'anima un gran desiderio di salvare le anime e di annientarmi per i poveri peccatori. Assieme a Gesù agonizzante mi offrii all'Eterno Padre per la salvezza del mondo. Con Gesù, per Gesù e in Gesù sono unita a Te, o Eterno Padre. Il Venerdì Santo, Gesù soffrì in modo diverso nell'anima, da come aveva sofferto il Giovedì. La S. Messa della Resurrezione. 12.4.1936. Quando entrai nella cappella, il mio spirito s'immerse in Dio, unico mio Tesoro. La Sua presenza mi inondò. O mio Gesù, o mio Maestro e Direttore spirituale, fortificami, illuminami in questi difficili momenti della mia vita; non attendo aiuto dagli uomini, ogni mia speranza è riposta in Te. Sento che sono sola di fronte alle Tue richieste, Signore. Nonostante i timori e l'avversione della natura, compio la Tua santa volontà e desidero compierla nella maniera più fedele per tutta la vita e nell'ora della morte. Gesù, con Te posso tutto, fa' di me quello che Ti piace, dammi soltanto il Tuo Cuore misericordioso e sarà sufficiente per me. O Gesù e Signore mio, aiutami, avvenga di me quello che hai stabilito prima dei secoli; sono pronta ad ogni cenno della Tua santa volontà. Illumina la mia mente, in modo che io possa conoscere qual è la Tua santa volontà. O Dio, che scruti nel profondo la mia anima. Tu lo sai che non desidero altro all'infuori della Tua gloria. O volontà divina, delizia del mio cuore, nutrimento della mia anima, luce del mio intelletto, forza onnipotente della mia volontà, poiché quando sono unita alla Tua volontà. Signore, la Tua potenza agisce in me e prende il posto della mia volontà. Ogni giorno cerco di compiere i desideri di Dio. O Dio incomprensibile, quanto è grande la Tua Misericordia! Oltrepassa ogni concezione umana ed angelica messe assieme. Tutti gli angeli e gli uomini sono usciti dalle viscere della Tua Misericordia. La Misericordia è il fiore dell'amore. Dio è amore, la Misericordia è la Sua azione, nell'amore ha il suo inizio, nella Misericordia la sua manifestazione. Ovunque io guardi, tutto mi parla della Sua Misericordia, anche la stessa giustizia di Dio mi paria della Sua infinita Misericordia, poiché la giustizia deriva dall'amore. Ad una parola faccio attenzione, e con quest'unica parola faccio sempre i conti e questa parola per me è tutto, di essa vivo e con essa muoio, essa è la santa volontà di Dio. Essa è il mio nutrimento quotidiano, tutta la mia anima è tesa ad ascoltare i desideri di Dio. Compio sempre quello che vuole Dio da me, sebbene qualche volta la mia natura frema e senta che la grandezza delle richieste supera le mie forze. So bene chi sono da me stessa, ma so anche quello che è la grazia di Dio che mi sostiene. 25.4.1936. Walendów. La sofferenza della mia anima quel giorno fu così acuta, come m'era capitato raramente. Fin dal mattino sentii quasi il distacco del corpo dall'anima, sentii che Dio mi penetrava da parte a parte, sentii tutta la giustizia di Dio in me, sentii che ero sola davanti a Dio. Pensai che una parola del direttore spirituale mi avrebbe tranquillizzata completamente. Ma che fare? Egli qui non c'era. Ad ogni modo decisi di cercare luce nella santa confessione. Quando svelai la mia anima, quel sacerdote ebbe paura di continuare ad ascoltare la mia confessione e questo mi provocò una sofferenza ancora maggiore. Quando avverto la timidezza di qualche sacerdote, non riesco ad ottenere affatto la tranquillità interiore, perciò ho deciso che farò in modo di rivelare la mia anima in tutto, dalle cose più grandi alla più piccola soltanto al direttore spirituale e di attenermi strettamente alle sue indicazioni. Ora comprendo che la confessione è soltanto la dichiarazione dei peccati, mentre la direzione spirituale è completamente un'altra cosa. Ma non voglio parlare di questo. Desidero raccontare una cosa singolare, che mi è capitata per la prima volta. Quando il confessore cominciò a parlarmi, non capii nemmeno una parola. All'improvviso vidi Gesù Crocifisso, che mi disse: " Cerca la forza e la luce nella mia Passione ". Terminata la confessione, meditai la tremenda Passione di Gesù e compresi che quello che soffrivo era nulla a confronto della Passione del Salvatore ed ogni anche più piccola imperfezione era stata la causa di quella tremenda Passione. Tutto ad un tratto la mia anima fu presa da un grande pentimento e solo allora sentii che ero nel mare sconfinato della Misericordia di Dio. Oh, quante poche parole ho per esprimere quello che ho vissuto! Sentii che ero come una goccia di rugiada assorbita nel profondo dell'oceano sconfinato della Misericordia di Dio. +11 maggio 1936. Sono arrivata a Cracovia e sono contenta, perché ora potrò fare tutto quello che Gesù richiede. Un certo momento m'incontrai con Padre Andrasz e, dopo avergli detto tutto, ottenni questa risposta: " Sorella, preghi fino al giorno della festa del Sacro Cuore e vi aggiunga anche una qualche mortificazione, e nel giorno del Sacro Cuore le darò la risposta ". Ma un certo giorno udii nell'anima questa voce: " Non aver paura di nulla; Io sono con te ". E dopo queste parole avvertii nell'anima una così forte sollecitazione, che non attesi la festa del Sacro Cuore, ma in confessione dichiarai che lasciavo la Congregazione. Il Padre mi rispose: " Se lei ha deciso da sola, da sola prenda la responsabilità per sé, perciò vada pure ". Mi rallegrai, perché ormai sarei uscita. La mattina del giorno dopo tutto ad un tratto mi abbandonò la presenza di Dio, fitte tenebre invasero la mia anima, non riuscivo a pregare. In seguito a questo improvviso abbandono da parte di Dio, decisi di rinviare per un po' questa causa, finché non avessi consultato il Padre. Padre Andrasz mi disse che cambiamenti del genere capitano spesso nelle anime e che questo non è un impedimento ad agire. La Madre Generale, quando le parlai di tutto quello che era successo, mi disse queste parole: " Sorella, io la chiudo nel tabernacolo con Gesù, ovunque andrà uscendo di lì, sarà volontà di Dio ". 19 giugno. Quando andammo dai Gesuiti per la processione del Sacro Cuore, durante i vespri, gli stessi raggi come sono dipinti nell'immagine, li vidi uscire dall'Ostia santissima. La mia anima fu presa da una grande nostalgia per Dio. Giugno 1936. Colloquio con Padre Andrasz. " Sappia che queste cose sono difficili e gravide di responsabilità. Il suo direttore principale è lo Spirito Santo. Noi possiamo soltanto indirizzare queste ispirazioni; ma il suo vero direttore è lo Spirito Santo. Se lei, sorella, di sua iniziativa ha deciso di uscire, io ne glielo proibisco ne glielo ordino, lei prenda la responsabilità per se stessa. Questo lo dico per lei, sorella, che può cominciare ad agire, è in condizioni di farlo, e quindi può. Queste sono cose verosimili, tutto quello che mi ha detto ora e in precedenza, quindi sono a suo favore, ma in tutto ciò deve essere molto prudente e pregare molto e chiedere lumi per me ". Durante la santa Messa, che celebrò il Padre Andrasz vidi il Bambino Gesù, che mi disse che dovevo dipendere in tutto da lui. " Non Mi piace alcuna azione fatta di proprio arbitrio, anche se ti fosse costata molti sforzi ". E così compresi questa dipendenza. O mio Gesù, Tu nel giorno del giudizio finale, chiederai conto di quest'opera della Misericordia. O Giudice giusto, ma anche mio Sposo, aiutami a compiere la Tua santa volontà. O Misericordia, virtù divina. O Misericordiosissimo Cuore di Gesù, mio Sposo, rendi il mio cuore simile al Tuo. 16 luglio. Oggi ho passato tutta la notte in preghiera. Ho meditato sulla Passione del Signore, e la mia anima è rimasta schiacciata dalla giustizia di Dio. La mano del Signore mi ha toccato. 17 luglio. O mio Gesù, Tu sai quali grandi contrarietà ho per questa causa, quante obiezioni debbo sopportare, quanti sorrisi ironici debbo accettare con serenità. Oh, da sola non riuscirei a sopportare tutto questo, ma con Te posso tutto, o mio Maestro. Oh, quanto dolorosamente ferisce un sorriso ironico, allorquando si è parlato con grande sincerità! 22 luglio. O mio Gesù, so che della grandezza dell'uomo danno testimonianza le opere, non le parole, ne i sentimenti. Le opere che sono venute da noi, queste parleranno di noi. Gesù mio, non permettermi di fantasticare, ma dammi il coraggio e la forza di compiere la Tua santa volontà. O Gesù, se vuoi lasciarmi nell'incertezza, anche fino alla fine della vita, sia per questo benedetto il Tuo Nome. Giugno. O mio Gesù, sono enormemente contenta per il fatto che mi hai assicurato che questa Congregazione sorgerà. Non ho più alcun dubbio per questo, nemmeno l'ombra e vedo quale grande gloria darà a Dio. Sarà il riflesso del più grande attributo che è in Dio, cioè la Divina Misericordia. Impetreranno incessantemente per sé e per tutto il mondo la Misericordia di Dio ed ogni atto di Misericordia emanerà dall'amore di Dio, di cui saranno ripiene. Si impegneranno per assimilare questo grande attributo di Dio e vivranno di esso e si daranno da fare perché gli altri lo conoscano ed abbiano fiducia nella bontà di Dio. Questa Congregazione della Divina Misericordia sarà nella Chiesa di Dio come un alveare in un magnifico giardino; nascoste, silenziose, le suore lavoreranno come api, per nutrire col miele le anime del prossimo e la cera verrà arsa in onore di Dio. + 29 giugno 1936. Padre Andrasz mi ha raccomandato di fare una novena per conoscere meglio la volontà di Dio. Ho pregato con fervore, aggiungendo una mortificazione del corpo. Verso la fine della novena ho ricevuto una luce interiore e l'assicurazione che la Congregazione ci sarà e che è gradita a Dio. Nonostante le difficoltà e le contrarietà, nella mia anima è penetrata una completa tranquillità ed una forza dall'alto. Ho conosciuto che alla volontà di Dio nulla può opporsi, niente può annullarla, ho capito che debbo compiere la volontà di Dio nonostante le contrarietà, le persecuzioni, le sofferenze di ogni genere, nonostante l'avversione ed i timori della mia natura. Ho capito che ogni aspirazione alla perfezione ed ogni santità consiste nel fare la volontà di Dio. Il perfetto adempimento della volontà di Dio è la maturità nella santità. Qui non c'è motivo di dubbio. Ricevere la luce di Dio, conoscere quello che Dio vuole da noi e non farlo, è un grande oltraggio alla Maestà di Dio. Una tale anima merita che Iddio l'abbandoni completamente; è simile a Lucifero, che ricevette tanta luce, ma non eseguì la volontà di Dio. Una misteriosa tranquillità è entrata nella mia anima, quando ho considerato che, nonostante le grandi difficoltà, ho sempre seguito fedelmente la volontà di Dio da me conosciuta. O Gesù, concedimi la grazia di attuare la Tua volontà da me conosciuta, o Dio. 14 luglio. Alle tre ricevetti una lettera. O Gesù, Tu Solo sai quello che soffro, ma tacerò e non parlerò a creatura vivente, poiché so che nessuna può consolarmi. Tu sei tutto per me, o Dio, e la Tua santa volontà è il mio nutrimento, vivo già ora di quello di cui vivrò nell'eternità. Ho una grande venerazione per San Michele Arcangelo, egli non ebbe esempi nel compiere la volontà di Dio, e tuttavia eseguì fedelmente i desideri di Dio. + 15 luglio. Durante la Santa Messa mi sono offerta come disposta a tutto al Padre Celeste per mezzo del dolcissimo Cuore di Gesù; faccia di me quello che Gli piace; io da sola sono una nullità e nella mia miseria non ho nulla che sia degno di essere preso in considerazione, mi getto pertanto nel mare della Tua Misericordia, o Signore. 16 luglio. Imparo ad essere buona da Gesù, da Colui che è la bontà stessa, affinché possa essere chiamata figlia del Padre Celeste. Oggi prima di mezzogiorno mi è capitato un grande dispiacere. In tale sofferenza ho cercato di unire la mia volontà alla volontà di Dio ed ho adorato Iddio col silenzio. Nel pomeriggio sono andata per cinque minuti all'adorazione, all'improvviso mi sono accorta che la piccola croce che ho sul petto, era viva e Gesù mi ha detto: " Figlia Mia, la sofferenza sarà per te il segno che Io sono con te ". Dopo queste parole una grande commozione entrò nella mia anima. O Gesù, o mio Maestro e Direttore spirituale, solo con Te riesco a parlare, con nessun altro è per me così facile il colloquio, come con Te, o Dio. Nella vita spirituale mi terrò sempre stretta alla mano del sacerdote. Della vita dell'anima e delle sue necessità parlerò soltanto col confessore. + 4 agosto 1936. Un tormento interiore per oltre due ore … Agonia … Improvvisamente penetra in me la presenza di Dio, sento che passo sotto l'autorità del Dio giusto; questa giustizia mi penetra fino al midollo delle ossa, esternamente perdo le forze e la conoscenza. Ad un tratto vengo a conoscere la grande santità di Dio e la mia grande miseria, sorge nell'anima una tortura tremenda, l'anima vede che tutte le sue azioni non sono senza macchie. Si sveglia nell'anima uno stimolo alla fiducia … e l'anima con tutta la sua forza anela a Dio, ma vede quanto è misera e quanto è vano tutto ciò che la circonda. E così di fronte a quella santità, o povera anima! 13 agosto. Per tutto il giorno sono stata tormentata da terribili tentazioni. Delle bestemmie premevano contro le mie labbra e provavo un'avversione per tutto ciò che è santo e divino, ma lottai per tutta la giornata. Verso sera cominciò a sopraffarmi un'idea: " Perché parlare di ciò al confessore? Egli si metterà a ridere per questo ". L'avversione e lo sconforto s'impadronirono della mia anima e mi sembrava che in tale stato non potessi in nessun modo accostarmi alla santa Comunione. Un dolore così acuto colpì la mia anima, che per poco non gridai a gran voce in cappella. Tuttavia mi accorsi che c'erano le suore e decisi di andare nell'orto a nascondermi per poter almeno piangere forte. Ma improvvisamente Gesù stette vicino a me e disse: " Dove intendi andare? ". Non risposi nulla a Gesù, ma riversai davanti a Lui tutta la mia sofferenza e cessarono tutte le insidie di satana. Gesù mi disse: " La pace interiore che hai è una grazia ". E sparì improvvisamente. Io mi sentii felice e tranquillizzata in modo misterioso. Per la verità far in modo che possa tornare in un attimo una tranquillità così forte, questo in realtà può farlo soltanto Gesù, Egli, l'Altissimo. + 7 agosto 1936. Quando ricevetti questo articolo sulla Misericordia di Dio insieme all'immaginetta, la presenza di Dio penetrò in me in modo singolare. Quando m'immersi nella preghiera di ringraziamento, ad un tratto vidi Gesù in una grande luce, così come è dipinto ed ai piedi di Gesù vidi Padre Andrasz e Don Sopocko. Tenevano entrambi la penna in mano, e dalla punta di entrambe le penne uscivano bagliori di fuoco, simili a lampi, che colpivano una gran folla di gente che era spinta non so dove nel suo cammino. Appena qualcuno veniva toccato da quel raggio, si staccava dalla folla e allungava le braccia verso Gesù. Alcuni ritornavano con grande gioia, e altri con grande dolore e rimpianto. Gesù guardava con tanta amabilità sia gli uni che gli altri. Dopo un momento rimasi soltanto con Gesù e dissi: " Gesù, prendimi ormai, poiché la tua volontà si è già compiuta ". E Gesù mi rispose: " La Mia volontà non si è compiuta ancora tutta in te, soffrirai ancora molto, ma Io sono con te, non temere ". Parlo molto col Signore di Padre Andrasz e anche di Don Sopocko, so che quello che chiedo al Signore non me lo rifiuta, ma concede loro quello che chiedo. Ho sentito e so quanto li ama Gesù; non descrivo ciò nei particolari, ma lo so e me ne rallegro enormemente. + 15 agosto 1936. Durante la santa Messa, che celebrò Padre Andrasz, un momento prima dell'elevazione, la presenza di Dio penetrò nella mia anima e la mia anima venne attratta verso l'altare. Ad un tratto vidi la Madonna col Bambino Gesù. Il Bambino Gesù teneva la mano della Madonna. In un momento il Bambino Gesù corse gioiosamente nel mezzo dell'altare e la Madonna mi disse: " Guarda con quanta tranquillità affido Gesù nelle sue mani così anche tu devi affidare la tua anima ed essere come una bambina di fronte a lui ". Dopo tali parole la mia anima fu ripiena di una misteriosa fiducia. La Madonna era vestita con una veste bianca, singolarmente bianca, trasparente, sulle spalle aveva un manto trasparente color del cielo, cioè come l'azzurro, il capo scoperto, i capelli sciolti, stupenda, indicibilmente bella. La Madonna guardava al Padre con tanta amabilità, tuttavia dopo un momento il Padre spezzò quello stupendo Bambino ed uscì veramente sangue vivo; il Padre s'inchinò ed assunse in sé quel Gesù vivo e vero. Se Lo mangiò, non so come ciò avvenga. Gesù, Gesù, non riesco a starTi appresso, poiché Tu in un attimo mi diventi incomprensibile. La sintesi delle virtù è la volontà di Dio; chi adempie fedelmente la volontà di Dio, si esercita in tutte le virtù. In tutti i casi e le circostanze della vita adoro e benedico la santa volontà di Dio. La santa volontà di Dio è l'oggetto del mio amore. Nelle profondità più segrete dell'anima vivo della volontà di Lui, ed all'esterno agisco in quanto conosco inferiormente che tale è la volontà di Dio. I tormenti, le sofferenze, le persecuzioni e le contrarietà di vario genere che provengono dalla volontà di Dio, mi sono più graditi che il successo, le lodi e i riconoscimenti che vengono dalla mia volontà. O mio Gesù, buonanotte. La campanella mi invita al riposo. Gesù mio, vedi che agonizzo dal desiderio della salvezza delle anime. Buonanotte, mio Sposo. Sono lieta perché sono più vicina di un giorno all'eternità e se domani, Gesù, mi permetterai di svegliarmi, comincerò un nuovo inno per la Tua gloria. + 13 luglio [sic!]. Oggi durante la meditazione mi è capitato di capire che non debbo mai parlare delle mie esperienze interiori, che non debbo tener nascosto nulla al direttore spirituale, che debbo pregare Dio in modo particolare, perché conceda luce al direttore della mia anima. Do maggiore importanza alla parola del confessore, che a tutte le illuminazioni interiori che ricevo messe assieme. + Nei tormenti più acuti affondo lo sguardo della mia anima in Gesù Crocifisso. Non attendo aiuto dagli uomini, ma pongo la mia fiducia in Dio; nella sua insondabile Misericordia è tutta la mia speranza. + Quanto più sento che Iddio mi trasfigura, tanto più desidero immergermi nel silenzio. L'amore di Dio compie la sua opera nel profondo della mia anima; vedo che ha inizio la mia missione, quella che mi ha raccomandato il Signore. + Una volta che pregai molto i santi gesuiti, vidi improvvisamente il mio Angelo Custode, che mi condusse davanti al trono di Dio. Attraversai grandi schiere di santi, vidi molti volti noti, che avevo conosciuto dalle loro immagini, vidi molti gesuiti che mi domandarono: " Di che Congregazione è quest'anima? ". Quando risposi, mi domandarono: " Chi è il tuo direttore? ". Risposi che era Padre Andrasz … Quando volevano continuare a parlare, il mio Angelo Custode fece segno di tacere e passai davanti al trono stesso di Dio. Vidi un bagliore grande e inaccessibile, vidi il posto a me destinato nelle vicinanze di Dio, ma come sia non lo so, poiché era coperto da una nuvola, e il mio Angelo Custode mi disse: " Qui c'è il tuo trono, per la fedeltà nell'adempiere la volontà di Dio ". + Ora santa, Giovedì. In quell'ora di preghiera Gesù mi permise di entrare nel Cenacolo e fui presente a quello che avvenne là. Ciò che mi colpì più profondamente, fu il momento in cui Gesù prima della consacrazione innalzò gli occhi al cielo ed entrò in un misterioso colloquio col Padre Suo. Questo momento lo conosceremo adeguatamente solo nell'eternità. I Suoi occhi erano come due fiamme, il volto raggiante, bianco come la neve, tutto l'aspetto maestoso, la Sua anima piena di nostalgia. Nel momento della consacrazione, l'amore appagato riposò, il sacrificio era stato compiuto completamente. Ora avverrà soltanto la cerimonia esteriore della morte, la distruzione esteriore, ma l'essenza avviene nel Cenacolo. In tutta la mia vita non avevo avuto una conoscenza così profonda di questo mistero come in quell'ora di adorazione. Oh, come desidero ardentemente che tutto il mondo conosca questo insondabile mistero! Terminata l'ora di adorazione, allorché mi recai nella cella, conobbi all'improvviso quanto Dio venisse offeso da una persona vicina al mio cuore. A quella vista il dolore mi trapassò l'anima, mi prostrai nella polvere davanti al Signore e mendicai Misericordia. Per due ore, piangendo, pregando e flagellandomi, mi opposi al peccato e conobbi che la Divina Misericordia aveva preso possesso di quella povera anima. Oh, quanto costa un solo ed unico peccato! + Settembre. Primo venerdì. Verso sera vidi la Madonna col petto scoperto, trafitto da una spada, che piangeva a calde lacrime e ci metteva al riparo da un tremendo castigo di Dio. Iddio voleva colpirà con un terribile castigo, ma non poté perché la Madonna ci protesse. Una paura tremenda attraversò la mia anima. Prego incessantemente per la Polonia, per la mia cara Polonia, che è così poco riconoscente alla Madonna. Se non ci fosse stata la Madonna, a ben poco sarebbero serviti i nostri sforzi. Moltiplicai il mio impegno nelle preghiere e nei sacrifici per la mia cara Patria, ma vidi che ero una goccia di fronte all'ondata del male. Come può una goccia trattenere un'ondata? Oh, si! Una goccia da sola è nulla, ma con Te, o Gesù, posso fronteggiare coraggiosamente tutta l'ondata del male e perfino l'inferno intero. La Tua onnipotenza può tutto. Una volta mentre attraversavo il corridoio andando verso la cucina, sentii nell'anima queste parole: " Recita continuamente la coroncina che ti ho insegnato. Chiunque la reciterà, otterrà tanta Misericordia nell'ora della morte. I sacerdoti la consiglieranno ai peccatori come ultima tavola di salvezza; anche se si trattasse del peccatore più incallito se recita questa coroncina una volta sola, otterrà la grazia dalla Mia infinita Misericordia. Desidero che tutto il mondo conosca la Mia Misericordia. Desidero concedere grazie inimmaginabili alle anime, che hanno fiducia nella Mia Misericordia ". O Gesù, Vita e Verità, o mio Maestro, dirigi ogni passo della mia vita, in modo che io proceda secondo la Tua santa volontà. + Una volta vidi il trono dell'Agnello di Dio e davanti al trono tre santi: Stanislao Kostka, Andrea Bobola ed il principe Casimiro, che intercedevano per la Polonia. Ad un tratto vidi un gran libro che è davanti al trono e mi venne dato il libro perché lo leggessi. Quel libro era scritto col sangue; io però non potei leggere nulla se non il Nome di Gesù. Allora sentii una voce, che mi disse: " Non è ancora venuta la tua ora ". Prese il libro e udii queste parole: " Tu sarai testimone della Mia infinita Misericordia. In questo libro sono scritte le anime che hanno venerato la Mia Misericordia ". Fui inondata di gioia, vedendo la grande bontà di Dio. + Una volta conobbi lo stato di due Suore, che in seguito ad un ordine della superiora avevano interiormente mormorato ed in conseguenza di ciò Iddio le aveva private di molte grazie particolari. A quella vista il cuore mi si strinse per il dolore. O Gesù, quanto è triste, quando noi stessi siamo la causa della perdita delle grazie. Chi lo comprende, rimane sempre fedele. + Giovedì. Oggi, benché sia molto stanca, ho deciso di fare l'ora santa. Non ho potuto pregare, non ho potuto nemmeno stare in ginocchio, ma rimasi in preghiera un'ora intera e mi unii in spirito alle anime che adorano Dio in modo perfetto. Verso la fine dell'ora all'improvviso vidi Gesù che mi guardò profondamente e con una dolcezza indicibile e disse: " La tua preghiera Mi è immensamente gradita ". Dopo tali parole entrò nella mia anima una forza misteriosa ed una gioia spirituale; la presenza di Dio mi penetrò nell'anima da una parte all'altra. Oh! quello che succede in un'anima quando s'incontra faccia a faccia col Signore! Questo nessuna penna è riuscita ad esprimerlo, ne mai riuscirà … + O Gesù, comprendo che la Tua Misericordia è inesprimibile, per questo Ti supplico, rendi il mio cuore così grande che possa contenere le necessità di tutte le anime che vivono sulla faccia della terra. O Gesù, il mio amore va oltre il mondo, alle anime che soffrono in purgatorio e anche per loro voglio ottenere Misericordia con le preghiere che hanno le indulgenze. La Misericordia di Dio è sempre insondabile ed inesauribile, come è insondabile Iddio stesso. Anche se facessi uso delle parole più forti per esprimere la Divina Misericordia, tutto questo sarebbe nulla a confronto di quello che essa è in realtà. O Gesù, rendi il mio cuore sensibile ad ogni sofferenza dell'anima e del corpo del mio prossimo. O mio Gesù, so che Tu ti comporti con noi, come noi ci comportiamo col prossimo. Gesù mio, rendi il mio cuore simile al Tuo cuore misericordioso. Gesù, aiutami a vivere facendo del bene a tutti … 14 settembre 1936. È venuto da noi l'Arcivescovo di Wilno. Benché si sia fermato tanto poco presso di noi, ho avuto modo di parlare dell'opera della Misericordia con questo venerando sacerdote. Mi ha manifestato molta disponibilità per la causa di questa opera della Misericordia. " Lei, sorella, stia pienamente tranquilla; se è nei disegni della Divina Provvidenza, sorgerà. Nel frattempo lei preghi per un segno esterno più evidente, perché Gesù le faccia conoscere la cosa con maggior chiarezza. Attenda ancora un po'; Gesù disporrà le circostanze in modo che tutto si risolverà bene ". 19 settembre 1936. Quando uscimmo dopo essere state dal medico ed entrammo un momento nella cappella che è nel sanatorio, udii nell'anima questa parola: " Bambina mia, ancora qualche goccia nel calice, fra non molto ormai ". La gioia m'inondò l'anima, questa è la prima chiamata del mio Sposo e Maestro. Il mio cuore fu pieno di tenerezza e ci fu un momento in cui la mia anima s'immerse tutta nel mare della Divina Misericordia. Prego quanto mai per le anime che hanno sofferenze interiori. Una volta ricevetti un'illuminazione inferiore in merito a due suore; compresi che non con tutti ci si può comportare allo stesso modo. Ci sono persone che in modo strano riescono ad entrare in amicizia e poi, come amiche, quasi volessero recar sollievo, riescono a strappare una parola dietro l'altra ed al momento opportuno usano le stesse parole per recare dispiacere. O mio Gesù, quanto è strana la debolezza umana! Il Tuo amore, Gesù, da all'anima una grande prudenza nel trattare con gli altri. + 24 settembre 1936. La Madre Superiora mi comandò di recitare un mistero del rosario in luogo di tutti gli altri esercizi di pietà e di andarmi a coricare immediatamente. Non appena coricata m'addormentai di colpo, perché ero molto stanca. Dopo un istante, tuttavia, fui svegliata dal dolore. Era un dolore così acuto da non permettermi il minimo movimento, nemmeno quello d'inghiottire la saliva. Durò circa tre ore. Pensai di destare la suora novizia con cui abitavo. Riflettei però che essa non m'avrebbe potuto portare alcun aiuto: che dormisse, dunque; sarebbe stato un vero peccato svegliarla. M'abbandonai totalmente alla volontà di Dio, pensando che stesse giungendo per me il giorno della morte, giorno da me desiderato. Avevo la possibilità di unirmi a Gesù sofferente sulla croce; non ero in grado di pregare in altro modo. Non appena il dolore fu passato, incominciai a sudare, ma non potevo fare nessun movimento per non ricadere nello stato precedente. Al mattino mi sentii spossata, ma fisicamente non soffrivo più. Tuttavia non fui in grado di alzarmi per la santa Messa. Dentro di me pensavo: se, dopo dolori simili, la morte non viene ancora, quanto devono essere grandi i dolori della morte? Gesù, Tu sai che amo la sofferenza e desidero vuotare il calice delle sofferenze fino all'ultima goccia e tuttavia un leggero brivido misto a paura ha scosso la mia natura, ma subito la mia fiducia nella infinita Misericordia di Dio si è risvegliata con tutta la sua potenza e di fronte ad essa tutto dovette cedere, come l'ombra di fronte ad un raggio di sole. O Gesù, quanto è grande la Tua bontà, questa Tua infinita bontà, che conosco bene e mi permette di guardare coraggiosamente negli occhi alla morte stessa. So che nulla può succedermi senza il Suo permesso. Desidero esaltare la Tua infinita Misericordia in vita, nell'ora della morte, nella resurrezione e nei secoli infiniti. + O mio Gesù, mia forza, mia pace e riposo, nei raggi della Tua Misericordia s'immerge ogni giorno la mia anima. Non c'è un solo momento nella mia vita in cui non tocchi con mano, o Dio, la Tua Misericordia. Nella mia vita non faccio affidamento su nulla, ma unicamente sulla Tua infinita Misericordia, o Signore; essa è la guida della mia vita. La mia anima è piena della Misericordia di Dio. + Oh, quanto ferisce Gesù l'ingratitudine di un'anima eletta! Il Suo amore ineffabile è sottoposto al martirio. Iddio ci ama con tutto il Suo essere infinito quale Egli è, e qui un po' di misera polvere disprezza questo amore. Mi si spezza il cuore dal dolore, quando vengo a conoscenza di tale ingratitudine. Una volta udii queste parole: " Figlia Mia, parla a tutto il mondo della Mia inconcepibile Misericordia. Desidero che la festa della Misericordia sia di riparo e rifugio per tutte le anime e specialmente per i poveri peccatori. In quel giorno sono aperte le viscere della Mia, Misericordia, riverserò tutto un mare di grazie sulle anime che si avvicinano alla sorgente della Mia Misericordia. L'anima che si accosta alla confessione ed alla santa Comunione, riceve il perdono totale delle colpe e delle pene. In quel giorno sono aperti tutti i canali attraverso i quali scorrono le grazie divine. Nessuna anima abbia paura di accostarsi a Me, anche se i suoi peccati fossero come lo scarlatto. La Mia Misericordia è talmente grande che nessuna mente, né umana né angelica, riuscirà a sviscerarla pur impegnandovisi per tutta l'eternità. Tutto quello che esiste, è uscito dalle viscere della Mia Misericordia. Ogni anima nei Miei confronti rifletterà per tutta l'eternità sul Mio amore e sulla Mia Misericordia. La festa della Misericordia è uscita dalle Mie viscere; desidero che venga celebrata solennemente la prima domenica dopo Pasqua. L'umanità non troverà pace finché non si rivolgerà alla sorgente della Mia Misericordia ". + Una volta in cui ero tanto stanca e sofferente, ne parlai alla Madre Superiora, ed ella rispose che dovevo familiarizzarmi con la sofferenza. Ascoltai quanto la Madre mi disse e, subito dopo, lasciai la sua stanza. La nostra Madre Superiora ha tanta carità per il prossimo e specialmente per le suore inferme, come tutti riconoscono; per quanto mi concerne però, stranamente Gesù permise che essa non mi capisse e mi mettesse alla prova molto spesso a questo riguardo. Un giorno in cui mi sentivo molto male e andai al lavoro, mi pareva di venir meno ogni momento e l'afa era tanto pesante che, a cagione del calore, si sarebbe sentito male anche chi non lavorava. Che dire, quindi, quando si lavora e si è in cattive condizioni di salute? Così, prima di mezzogiorno sospesi il mio lavoro e guardai il cielo con grande fiducia e dissi al Signore: " Gesù, copri il sole perché non riesco a sopportare più a lungo questo caldo ". E all'istante, strano a dirsi, una nuvoletta bianca coprì il sole e dopo d'allora non si ebbe più una così grande calura. Quando, poco dopo, cominciai a rimproverarmi per non aver saputo sopportare l'afa e per aver chiesto che ne fossi sollevata, fu Gesù stesso che, in proposito, venne a ridarmi la tranquillità. 13 agosto 1936. Questa sera la presenza di Dio mi ha investito, in un attimo ho conosciuto la grande Santità di Dio. Oh, come mi ha schiacciato la grandezza di Dio, poiché nello stesso momento ho conosciuto il mio abisso e la mia nullità! È stato un grande tormento, poiché alla conoscenza segue l'amore. L'anima si slancia impetuosamente verso Dio e si trovano di fronte due amori: il Creatore e la creatura; una gocciolina che vuoi misurarsi con l'oceano. In un primo istante la goccia vorrebbe racchiudere in sé l'oceano sconfinato, ma nello stesso momento viene a conoscere che è una gocciolina ed allora è vinta e passa tutta in Dio, come una goccia nell'oceano … Quest'attimo sulle prime è un tormento, ma così dolce che l'anima che lo prova ne è felice. Attualmente faccio un esame di coscienza particolare per rimanere unita a Cristo Misericordioso. Questo esercizio mi da una forza misteriosa, il cuore è sempre unito a Colui che desidera e le azioni vengono regolate dalla Misericordia che scaturisce dall'amore. Passo ogni momento libero ai piedi di Dio nascosto nel tabernacolo. Egli è il mio Maestro, chiedo tutto a Lui, con Lui parlo di tutto, lì attingo forza e luce, lì imparo tutto, di lì mi vengono i lumi sul modo di comportarmi col prossimo. Dal momento in cui sono uscita dal noviziato, mi sono chiusa nel tabernacolo col mio Maestro Gesù. E stato Lui stesso ad attirarmi in questo fuoco di amore vivo, attorno al quale si concentra tutto. 25.9. Provo dei dolori alle mani, ai piedi e al fianco, nei punti dove Gesù venne trafitto. Sperimento particolarmente queste sofferenze quando m'incontro con un'anima che non è in stato di grazia. Allora prego ardentemente affinché la Divina Misericordia prenda possesso di quell'anima. 29.9. Nel giorno di San Michele Arcangelo vidi questo Condottiero accanto a me, che mi disse queste parole: " Il Signore mi ha raccomandato di avere una cura particolare di te. Sappi che sei odiata dal male, ma non temere. Chi è come Dio? ". E scomparve. Io però sento la sua presenza ed il suo aiuto. 2.10.1936. Primo venerdì del mese. Dopo la S. Comunione improvvisamente vidi Gesù che mi disse queste parole; " Adesso so che non Mi ami per le grazie né per i doni, ma perché la Mia volontà ti è più cara della vita. Per questo Mi unisco a te così intimamente come con nessun'altra creatura ". In un momento Gesù scomparve. La presenza di Dio inondò la mia anima; so di essere sotto lo sguardo di un Sovrano. M'immersi tutta nella gioia che proviene da Dio. Per tutto il giorno vissi in quell'immersione in Dio, senza alcun intervallo. Verso sera all'improvviso entrai in una specie di deliquio ed in una strana forma di agonia. Il mio amore desiderava essere uguale all'amore di quel Sovrano. Era attratto verso di Lui così violentemente che senza una specialissima grazia del Signore, sarebbe stato impossibile poter sopportare un così enorme carico di grazia. Ma vedo chiaramente che è Gesù stesso che mi sostiene, mi fortifica e mi rende idonea a trattare intimamente con Lui. In questo l'anima è attiva in un modo singolare. 3.10.36. Oggi durante il rosario ad un tratto ho visto una pisside col SS.mo Sacramento. La pisside era scoperta e piuttosto abbondantemente piena di ostie. Dalla pisside uscì una voce: " Queste ostie sono state ricevute da anime convertite dalle tue preghiere e sofferenze ". E subito avvertii la presenza di Dio in maniera infantile. Mi sentii stranamente una bambina. Un giorno sentii che non sarei riuscita a stare alzata fino alle nove, pregai perciò Sr. N. di darmi qualche cosa da mangiare, perché andavo a coricarmi prima, dato che non mi sentivo bene. Sr. N. mi rispose: " Lei, sorella, non è malata; hanno voluto semplicemente darle un po' di riposo, fingendo che sia malata ". O mio Gesù, e pensare che la malattia è talmente avanzata, che il medico mi ha isolato dalle consorelle affinché non si comunichi ad altre, ed ecco qui come viene giudicata una persona. Ma va bene così. Tutto questo è per Te, o mio Gesù. Non voglio dilungarmi a scrivere di cose esteriori, perché non sono esse che mi motivano a scrivere. Io desidero prender nota soprattutto delle grazie, che mi concede il Signore, poiché esse non sono soltanto per me, ma per molte anime. 5.10.1936. Oggi ho ricevuto una lettera da Don Sopocko, dalla quale ho appreso che ha intenzione di far stampare una immaginetta di Cristo Misericordioso e mi chiede di inviargli una certa preghiera, che vuoi mettere nel retro dell'immaginetta se ottiene l'autorizzazione dell'Arcivescovo. Oh! di quanta gioia si riempie il mio cuore per il fatto che Iddio ha permesso che vedessi l'opera della Sua Misericordia. Oh! grande è quest'opera dell'Altissimo; io sono soltanto il Suo strumento. Oh! quanto ardentemente desidero vedere la festa della Divina Misericordia, che Iddio chiede insistentemente per mio mezzo, ma se questa è la volontà di Dio; e se essa verrà celebrata solennemente solo dopo la mia morte, io mi rallegro per questo fin d'ora e la celebro già interiormente col permesso del confessore. + Oggi ho visto Padre Andrasz in ginocchio, immerso in preghiera, e ad un tratto si è presentato Gesù accanto a lui ed ha steso entrambe le mani sulla sua testa e mi ha detto: " Egli ti condurrà, non temere ". 11 ottobre. Questa sera mentre scrivevo sulla grande Misericordia divina e sul grande profitto che ne ricavano le anime, si precipitò nella cella satana con gran malvagità e furore. Prese il paravento e cominciò a farlo a pezzi per annientarlo. In un primo momento mi spaventai un po', ma subito con un piccolo crocifisso feci il segno della santa croce. Immediatamente la bestia si calmò e scomparve. Oggi non ho visto quella figura mostruosa, ma solo la sua malvagità; è tremenda la rabbia perversa di satana. Il paravento tuttavia non era stato né rotto né danneggiato. Continuai pertanto a scrivere in tutta tranquillità. So bene che, senza il permesso di Dio, quel miserabile non può toccarmi. Allora perché agisce così? Comincia ad assalirmi apertamente con tanta rabbia e tanto odio; ma non turba la mia pace nemmeno per un momento. Questo mio equilibrio provoca la sua rabbia malvagia. + Oggi il Signore mi ha detto: " Va' dalla Superiora e dille che desidero che tutte le suore e le ragazze recitino la coroncina che ti ho insegnato. Devono recitarla per nove giorni e in cappella, al fine di placare lo sdegno del Padre Mio ed impetrare la divina Misericordia per la Polonia ". Risposi al Signore che l'avrei detto alla Superiora, ma dovevo prima mettermi d'accordo con Padre Andrasz e decisi quindi che, appena il Padre fosse venuto, mi sarei accordata con lui. Quando venne il Padre, le circostanze si svolsero in modo che non potei vederlo; tuttavia non avrei dovuto badare ad alcuna circostanza, ma andare da lui e definire la questione. Pensai: " Lo farò la prossima volta che verrà il Padre ". E questo non piacque affatto a Dio. In un attimo la presenza di Dio mi abbandonò, questa grande presenza di Dio che è in me anche in maniera sensibile. In questo momento però mi ha abbandonato completamente, ed una specie di tenebra ha preso possesso della mia anima, al punto che non so se sono in stato di grazia o meno. In conseguenza di ciò per quattro giorni non mi sono accostata alla santa Comunione. Dopo quattro giorni m'incontrai col Padre e gli raccontai tutto. Il Padre mi consolò: " Non ha perso la grazia di Dio, ma nello stesso tempo sia fedele a Dio ". Nel momento in cui mi allontanai dal confessionale, m'investì nuovamente la presenza di Dio come prima. Compresi che la grazia di Dio bisogna prenderla come Dio la manda e nel modo che Egli vuole e bisogna prenderla nella forma sotto la quale Dio ce la manda. O Gesù mio, in questo momento faccio un proposito deciso e perenne basandomi sulla tua grazia e Misericordia, di essere fedele anche alla più piccola delle Tue grazie. Per tutta la notte mi sono preparata per ricevere la santa Comunione, dato che non ho potuto dormire a causa delle sofferenze fisiche. La mia anima si è immersa nell'amore e nella contrizione. Dopo la S. Comunione ho udito queste parole: " Vedi quello che sei in te stessa, ma non spaventarti per questo; se ti svelassi tutta la miseria che sei, moriresti per lo spavento; sappi tuttavia quello che sei. Proprio perché sei una miseria così grande, ti ho svelato tutto il mare della Mia Misericordia. Cerco e desidero anime come la tua, ma ce ne sono poche. La tua grande fiducia verso di Me mi costringe a concederti continuamente grazie. Hai dei grandi ed inesprimibili diritti sul Mio Cuore, poiché sei una figlia di piena fiducia. Non potresti sopportare l'enormità dell'amore che ho per te, se te lo svelassi qui in terra in tutta la sua pienezza. Spesso sollevo per te un lembo del velo, ma sappi che questo è soltanto una Mia grazia eccezionale. Il Mio amore e la Mia Misericordia non conoscono limiti ". Oggi ho udito queste parole: " Sappi, bambina Mia, che per riguardo a te concedo grazie a tutto il territorio circostante, ma tu devi ringraziarMi per loro, poiché essi non Mi ringraziano per i benefici che concedo loro. In base alla tua riconoscenza, continuerò a benedirli ". O Gesù mio, Tu sai quanto è pesante la vita di comunità, quante incomprensioni, quanti malintesi, nonostante talvolta vi sia la più sincera volontà da ambo le parti, ma questo è un tuo mistero, o Signore, che noi conosceremo nell'eternità. I nostri giudizi tuttavia dovrebbero essere sempre miti. Avere un direttore spirituale è una grande grazia, una grazia di Dio enormemente grande. Sento che ora da sola non saprei affrontare la vita spirituale. Grande è la potenza del sacerdote; ringrazio Iddio incessantemente per avermi dato un direttore spirituale. + Oggi ho udito queste parole: " Vedi quanto sei debole? E quando potrò contare su di te? ". Risposi: " Gesù, Tu resta sempre con me, dato che io sono la Tua piccola bimba; Gesù, Tu lo sai quello che fanno i bambini ". + Oggi ho udito queste parole: " Le grazie che ti concedo non sono soltanto per te, ma anche per un gran numero di anime … E nel tuo cuore c'è la Mia stabile dimora; nonostante la miseria che sei. Mi unisco a te, ti tolgo la tua miseria e ti do la Mia Misericordia. In ogni anima compio l'opera della Misericordia e più è grande il peccatore, tanto maggiori sono i diritti che ha alla Mia Misericordia. Chi confida nella Mia Misericordia non perirà, poiché tutti i suoi problemi sono Miei ed i nemici s'infrangeranno ai piedi del Mio sgabello ". Il giorno prima degli esercizi spirituali cominciai a pregare affinché Gesù mi concedesse almeno un po' di salute, per poter partecipare agli esercizi; poiché mi sento così male che forse saranno gli ultimi per me. Però appena cominciai a pregare, provai subito una strana insoddisfazione, perciò interruppi la preghiera di supplica e cominciai a ringraziare il Signore per tutto quello che mi manda, sottomettendomi completamente alla Sua santa volontà. Allora sentii nell'anima una profonda pace. + La fedele sottomissione sempre e ovunque alla volontà di Dio, in tutti i casi e le circostanze della vita, rende a Dio una grande gloria. Tale sottomissione alla volontà di Dio, ai Suoi occhi ha un valore maggiore di lunghi digiuni e mortificazioni e delle più rigide penitenze. Oh, guanto grande è la ricompensa per un solo atto di amorevole sottomissione alla volontà di Dio! Mentre scrivo queste cose, la mia anima rimane estasiata, pensando a quanto Iddio l'ama e a quanta pace gode l'anima già su questa terra. + G.M.G. Cracovia, 1936 O Volontà di Dio, sii il mio amore! + Esercizi spirituali di otto giorni 20.10.1936 Gesù mio, oggi mi ritiro nel deserto per parlare solo con Te, o mio Maestro e Signore. Taccia la terra. Tu solo parli a me, o Gesù. Tu sai che non comprendo altra voce all'infuori della Tua, o buon Pastore. Nella dimora del mio cuore c'è il deserto, dove nessuna creatura può entrare. Tu solo vi sei Re. + Quando andai in cappella per cinque minuti di adorazione, chiesi a Gesù come dovevo fare questi esercizi spirituali. All'improvviso sentii nell'anima questa voce: " Desidero che ti trasformi tutta in amore e arda nel fuoco come una pura vittima d'amore ". O Verità Eterna, concedimi un raggio della Tua luce, per conoscere Te, Signore, ed esaltare degnamente la Tua infinita Misericordia e nello stesso tempo fammi conoscere me stessa e tutto l'abisso di miseria che sono. + Ho scelto per patroni durante questi esercizi spirituali, S. [ sic! ] Claudio de la Colombière e S. Geltrude, perché intercedano incessantemente per me presso la Madonna ed il Salvatore Misericordioso. In questa meditazione sulla creazione … in un attimo la mia anima si è unita al Suo Creatore e Signore. Durante questa unione ho conosciuto il mio scopo e la mia destinazione. Il mio scopo è quello di unirmi intimamente a Dio attraverso l'amore e la mia destinazione è quella di adorare ed esaltare la Misericordia di Dio. Il Signore me l'ha fatto conoscere chiaramente e sperimentare in modo avvertibile anche fisicamente. Non finisco di stupirmi, quando conosco ed esperimento l'amore sconfinato che Dio ha per me. Chi è Dio? E chi sono io? Altro non posso pensare. Solo l'amore comprende questo incontro e l'unione di questi due spiriti, cioè Dio Spirito e l'anima della creatura. Più Lo conosco, più mi sprofondo in Lui con tutta la potenza del mio essere. + " Durante questi esercizi ti terrò continuamente accanto al Mio Cuore, in modo che conosca meglio la Misericordia che ho per gli uomini e specialmente per i poveri peccatori ". Il giorno in cui cominciarono gli esercizi spirituali venne a trovarmi una suora che era venuta per pronunciare i voti perpetui, e mi confidò che non aveva affatto fiducia in Dio e che si abbatteva per un nonnulla. Le risposi: " Ha fatto bene, sorella, a dirmelo, pregherò per lei ". E le dissi alcune parole e quanto dispiaccia a Gesù la mancanza di fiducia ed in particolare da parte di un'anima eletta. Mi rispose che a cominciare dai voti perpetui, si sarebbe esercitata nella fiducia. Ora so che perfino anime elette e già avanti nella vita religiosa e spirituale, non hanno il coraggio di fidarsi completamente di Dio. E ciò avviene perché poche anime conoscono l'insondabile Misericordia di Dio e la Sua grande bontà. + La grande Maestà di Dio, che è penetrata in me oggi e ancora mi penetra, mi ha procurato un grande timore, ma un timore reverenziale e non un timore servile che è una cosa ben diversa dal timore reverenziale. Il timore reverenziale è sorto oggi nel mio cuore dall'amore e dalla conoscenza della grandezza di Dio e questa è una grande gioia per l'anima. L'anima trema di fronte alla più piccola offesa di Dio, ma questo non la turba né le offusca la felicità. Dove governa l'amore, lì tutto va bene. Mi capita che mentre ascolto la meditazione, una parola m'introduce in una più stretta unione col Signore e non so più quello che dice il Padre. So che mi trovo accanto al misericordiosissimo Cuore di Gesù, il mio spirito s'immerge totalmente in Lui e vengo a conoscere in un attimo più cose di quante potrei conoscerne dopo lunghe ore di ricerche intellettuali o di meditazione. Sono lampi improvvisi di luce, che mi fanno conoscere una cosa come la vede Iddio, sia per quanto concerne il mondo interiore, come pure quello esterno. Vedo che Gesù opera Lui stesso nella mia anima durante questi esercizi spirituali; io cerco soltanto di essere fedele alla Sua grazia. Ho affidato l'anima completamente all'influsso di Dio. Questo Sovrano celeste si è impossessato totalmente della mia anima. Sento che vengo trasportata al di sopra della terra e del cielo, nella vita intima di Dio, dove conosco il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, ma sempre nell'unità della Maestà. + Mi chiuderò nel calice di Gesù, al fine di confortarLo continuamente. Fare tutto ciò che sarà in mio potere per salvare le anime, farlo attraverso la preghiera e la sofferenza. + Cerco di essere sempre come Betania per Gesù, affinché dopo le numerose fatiche possa riposare. Nella santa Comunione trovo un'unione così stretta ed indicibile che, se anche volessi descriverla, non troverei le espressioni adatte. Questa sera ho visto Gesù nell'aspetto che aveva durante la Sua Passione. Aveva gli occhi rivolti al Padre Suo e pregava per noi. + Sebbene fossi malata, oggi ho deciso di fare come al solito l'ora santa. Durante tale ora ho visto Gesù flagellato alla colonna. Durante quella tremenda tortura, Gesù pregava e dopo un momento mi ha detto: " Sono poche le anime che meditano sulla Mia Passione con vero sentimento. Alle anime che meditano devotamente sulla Mia Passione, concedo il maggior numero di grazie. + Senza un Mio aiuto particolare, non sei nemmeno capace di ricevere le Mie grazie; sai che cosa sei ". Oggi dopo la santa Comunione ho parlato moltissimo con Gesù di persone che mi sono particolarmente care. Tutto ad un tratto ho udito queste parole: " Figlia Mia, non ti sforzare con tale loquacità. Quelli che tu ami in modo particolare, anch'io li amo in modo particolare e per riguardo a te, li colmo con le mie grazie. Mi fai piacere quando Mi parli di loro, ma non farlo con sforzi eccessivi ". + O Salvatore del mondo, mi unisco alla Tua Misericordia. O mio Gesù, unisco tutte le mie sofferenze alle Tue e le depongo nel tesoro della Chiesa per il bene delle anime. Oggi, sotto la guida di un angelo, sono stata negli abissi dell'inferno. È un luogo di grandi tormenti per tutta la sua estensione spaventosamente grande. Queste le varie pene che ho viste; la prima pena, quella che costituisce l'inferno, è la perdita di Dio; la seconda, i continui rimorsi di coscienza; la terza, la consapevolezza che quella sorte non cambierà mai; la quarta pena è il fuoco che penetra l'anima, ma non l'annienta; è una pena terribile: è un fuoco puramente spirituale acceso dall'ira di Dio; la quinta pena è l'oscurità continua, un orribile soffocante fetore, e benché sia buio i demoni e le anime dannate si vedono fra di loro e vedono tutto il male degli altri ed il proprio; la sesta pena è la compagnia continua di satana; la settima pena è la tremenda disperazione, l'odio di Dio, le imprecazioni, le maledizioni, le bestemmie. Queste sono pene che tutti i dannati soffrono insieme, ma questa non è la fine dei tormenti. Ci sono tormenti particolari per le varie anime che sono i tormenti dei sensi. Ogni anima con quello che ha peccato viene tormentata in maniera tremenda e indescrivibile. Ci sono delle orribili caverne, voragini di tormenti, dove ogni supplizio si differenzia dall'altro. Sarei morta alla vista di quelle orribili torture, se non mi avesse sostenuta l'onnipotenza di Dio. Il peccatore sappia che col senso col quale pecca verrà torturato per tutta l'eternità. Scrivo questo per ordine di Dio, affinché nessun'anima si giustifichi dicendo che l'inferno non c'è, oppure che nessuno c'è mai stato e nessuno sa come sia. Io, Suor Faustina, per ordine di Dio sono stata negli abissi dell'inferno, allo scopo di raccontarlo alle anime e testimoniare che l'inferno c'è. Ora non posso parlare di questo. Ho l'ordine da Dio di lasciarlo per iscritto. I demoni hanno dimostrato un grande odio contro di me, ma per ordine di Dio hanno dovuto ubbidirmi. Quello che ho scritto è una debole ombra delle cose che ho visto. Una cosa ho notato e cioè che la maggior parte delle anime che ci sono, sono anime che non credevano che ci fosse l'inferno. Quando ritornai in me, non riuscivo a riprendermi per lo spavento, al pensiero che delle anime là soffrono così tremendamente, per questo prego con maggior fervore per la conversione dei peccatori, ed invoco incessantemente la Misericordia di Dio per loro. O mio Gesù, preferisco agonizzare fino alla fine del mondo nelle più grandi torture, piuttosto che offenderTi col più piccolo peccato. + G.M.G. " Figlia Mia, se per tuo mezzo esigo dagli uomini il culto della Mia Misericordia, tu devi essere la prima a distinguerti per la fiducia nella Mia Misericordia. Esigo da te atti di Misericordia, che debbono derivare dall'amore verso di Me. Devi mostrare Misericordia sempre e ovunque verso il prossimo: non puoi esimerti da questo, né rifiutarti né giustificarti. Ti sottopongo tre modi per dimostrare Misericordia verso il prossimo: il primo è l'azione, il secondo è la parola, il terzo la preghiera. In questi tre gradi è racchiusa la pienezza della Misericordia ed è una dimostrazione irrefutabile dell'amore verso di Me. In questo modo l'anima esalta e rende culto alla Mia Misericordia. Sì, la prima domenica dopo Pasqua è la festa della Misericordia, ma deve esserci anche l'azione ed esigo il culto della Mia Misericordia con la solenne celebrazione di questa festa e col culto all'immagine che è stata dipinta. Per mezzo di questa immagine concederò molte grazie alle anime, essa deve ricordare le esigenze della Mia Misericordia, poiché anche la fede più forte, non serve a nulla senza le opere ". O mio Gesù, aiutami Tu direttamente in tutto, poiché vedi quanto sono piccolina e per questo conto unicamente sulla Tua bontà, o Dio. + Esame di coscienza particolare Unione con Cristo Misericordioso. Col cuore abbraccio il mondo intero e specialmente i paesi selvaggi e perseguitati; per essi chiedo Misericordia. Due propositi di carattere generale. Primo: cercare il raccoglimento interiore ed osservare rigorosamente la regola del silenzio. Secondo: fedeltà alle ispirazioni Ulteriori; tradurle in vita e in azioni secondo il parere del direttore spirituale. Durante questa malattia desidero adorare la volontà di Dio e, per quanto sarà in mio potere, cercherò di prendere parte a tutte le pratiche di pietà che si fanno in comune. Per ogni dispiacere e sofferenza ringrazierò ardentemente il Signore. + Sento spesso che all'infuori di Gesù, non ho aiuti da nessuna parte, benché qualche volta abbia molto bisogno di chiarimenti in merito alle richieste del Signore. Questa sera improvvisamente ho ricevuto uno sprazzo di luce da Dio in merito ad una certa questione. Per dodici anni avevo riflettuto su una certa questione e non ero riuscita a comprenderla. Oggi Gesù mi ha fatto conoscere quanto ciò Gli è piaciuto. Festa di Cristo Re. 25.10.1956 Durante la santa Messa mi ha investito un tale ardore interiore d'amor di Dio e per la salvezza delle anime, che non riesco ad esprimere. Sento che sono tutta un fuoco, che combatterò contro ogni male con l'arma della Misericordia. Ardo dal desiderio di salvare le anime; percorro tutto il mondo in lungo e in largo e m'inoltro fino agli estremi di esso, fin nei luoghi più selvaggi, per salvare le anime. Lo faccio mediante la preghiera ed il sacrificio. Desidero che ogni anima esalti la Misericordia di Dio, poiché ognuno sperimenta su di sé gli effetti di tale Misericordia. I santi in cielo adorano la Misericordia del Signore, io desidero adorarla fin d'ora qui in terra e diffonderne il culto, come Dio lo vuole da me. Mi sono resa conto che in certi momenti e nei più difficili sarò sola, abbandonata da tutti e dovrò far fronte a tutte le tempeste e combattere con tutte le forze dell'anima, perfino contro coloro dai quali mi attendevo un aiuto. Ma non sono sola, con me c'è Gesù; con Lui non ho paura di nulla. Mi rendo bene conto di tutto e so quello che Dio vuole da me. La sofferenza, il disprezzo, lo scherno, la persecuzione, l'umiliazione saranno la mia porzione stabile, non conosco altra via; per un amore sincero, l'ingratitudine. Questa è la strada che devo battere, seguendo le orme di Gesù. Gesù mio, mia forza ed unica mia speranza, sì, in Te solo c'è tutta la mia speranza; la mia fiducia non rimarrà delusa. Il giorno della rinnovazione dei voti. La presenza di Dio penetra nella mia anima in modo non solo spirituale, ma l'avverto anche fisicamente. 2 novembre 1936. Verso sera dopo i vespri andai al cimitero, pregai un momento e all'improvviso vidi una delle nostre suore che mi disse: " Siamo nella cappella ". Compresi che dovevo andare nella cappella e pregare lì per acquistare le indulgenze. Il giorno dopo, durante la santa Messa, vidi tre colombe bianche che si alzavano in volo dall'altare verso il cielo. Mi fu dato di comprendere che non solo quelle tre care anime, che avevo visto, erano andate in paradiso, ma molte altre che non erano morte nel nostro istituto. Oh, quanto è buono e misericordioso il Signore! Colloquio con Padre Andrasz alla fine degli esercizi spirituali. Mi ha meravigliato enormemente una cosa, che ho notato durante ogni conversazione in cui ho attinto consigli e indicazioni dal Padre e precisamente: ho notato che Padre Andrasz, a tutte le domande che gli facevo sulle cose che esige da me il Signore, mi rispondeva con tale chiarezza e decisione, come se lui stesso avesse vissuto questo. O Gesù mio, se ce ne fossero di più di tali guide spirituali, le anime sotto una simile direzione giungerebbero in breve tempo all'apice della santità e non sprecherebbero grazie tanto grandi. Io ringrazio continuamente Dio per questa grande grazia, perché nella Sua bontà si è degnato di porre sulla strada della mia vita spirituale queste colonne luminose che mi rischiarano il cammino, affinché non vada fuori strada o non mi attardi nel tendere all'intima unione col Signore. Ho un grande amore per la Chiesa che educa le anime e le conduce a Dio. 31.10.36. Colloquio con la Madre Generale. Quando parlai con la Madre Generale della questione di uscire, ottenni questa risposta: " Se Gesù vuole che lei, sorella, abbandoni questa Congregazione, mi dia un qualche segno che è Lui che lo vuole. Lei, sorella, preghi per tale segno, poiché io temo che lei possa essere vittima di qualche illusione. Ma d'altra parte non vorrei porre ostacoli alla volontà di Dio, né oppormi ad essa, poiché anch'io desidero fare la volontà di Dio ". E così ci accordammo che rimango ancora così come sono, fino al momento in cui il Signore farà conoscere alla Madre Superiora che Lui vuole che abbandoni questa Congregazione. E quindi tutta questa faccenda è stata rinviata ancora per un po'. Vedi, Gesù, che ora dipende soltanto da Te. Sono completamente tranquilla, nonostante le grandi sollecitazioni; io da parte mia ho fatto tutto, ed ora tocca a Te, Gesù mio, e così apparirà evidente che la causa è Tua. Io da parte mia sono pienamente d'accordo con la Tua volontà, fa' di me quello che Ti piace, o Signore, dammi solo la grazia di amarTi con sempre maggior ardore; questa è la cosa che mi sta più a cuore, non desidero nient'altro all'infuori di Te, o Eterno Amore. Non importa per quali strade mi condurrai, se dolorose o gioiose. Io desidero amarTi in ogni attimo della mia vita. O Gesù, se Tu mi ordini di andare a compiere la Tua volontà, io andrò … se mi ordini di restare, resterò. Non importa quello che dovrò soffrire, sia in un caso che nell'altro. O mio Gesù, se andrò, so quello che debbo sopportare e patire; sono d'accordo con ciò con piena consapevolezza e l'ho già accettato con un atto della mia volontà. Non m'importa quello che è racchiuso per me in questo calice, mi è sufficiente sapere che me l'ha dato la mano amorevole di Dio. Se mi richiami da questa strada e mi ordini di restare, resterò nonostante tutte le sollecitazioni interiori. Se me le manterrai ancora nell'anima e mi lascerai in questa agonia inferiore anche fino alla fine della vita, l'accetto con piena consapevolezza della volontà e con amorevole sottomissione a Te, o mio Dio. Se rimarrò, mi nasconderò nella Tua Misericordia, o mio Dio, così profondamente in modo che nessuno sguardo possa scorgermi. Nella mia vita desidero essere un incensiere pieno di fuoco nascosto; e Ti sia gradito il fumo che s'innalza verso di Te, o Ostia viva. Sento nel mio cuore che ogni piccolo sacrificio fomenta il fuoco del mio amore verso di Te, benché in modo così silenzioso e nascosto, che nessuno riesce a vederlo. Quando dissi alla Madre Generale che il Signore voleva che la Congregazione recitasse questa coroncina per placare lo sdegno di Dio, la Madre mi rispose che per il momento non poteva introdurre queste nuove preghiere non approvate. " Ma, sorella, mi dia questa coroncina; forse durante qualche adorazione si potrà recitare. Vedremo. Sarebbe bene che il reverendo dr. Sopocko stampasse un opuscoletto con la coroncina. In tal caso sarebbe meglio e più facile poterla recitare in Congregazione; mentre così è un po' difficile ". Le anime sante in paradiso esaltano la Misericordia del Signore, poiché esse hanno sperimentato su di sé questa infinita Misericordia. Ciò che quelle anime fanno in paradiso, io incomincio a farlo già su questa terra. Glorificherò Dio per la Sua infinita bontà e m'impegnerò perché altre anime conoscano e adorino questa inesprimibile ed inconcepibile Misericordia di Dio. + Promessa del Signore: " La Mia Misericordia avvolgerà in vita e specialmente nell'ora della morte le anime che reciteranno questa coroncina ". O mio Gesù, insegnami ad aprire le viscere della Misericordia e dell'amore a tutti coloro che me lo chiedano. O Gesù, o mia Guida, ammaestrami Tu, affinché tutte le mie preghiere ed azioni abbiano impresso il sigillo della Tua Misericordia. 18.11.1936. Oggi ho cercato di fare tutte le mie pratiche di pietà prima della benedizione, perché mi sentivo peggio del solito. Perciò subito dopo la benedizione sono andata a coricarmi. Però quando entrai in dormitorio, conobbi all'improvviso interiormente che dovevo entrare nella cella di Sr. N. che aveva bisogno d'aiuto. Entrai subito in quella cella e Sr. N. mi disse: " Che fortuna che Dio l'ha condotta qui sorella ". E parlava con una voce così bassa che riuscii a capire a malapena. Mi disse: " Sorella, mi porti per favore un po' di tè col limone, perché ho una gran sete e non posso muovermi perché soffro molto ". Ed in realtà soffriva molto ed aveva la febbre alta. Le feci il servizio e con quel po' di tè spense l'arsura delle sue labbra. Quando entrai nella mia cella, la mia anima venne avvolta da un grande amor di Dio e compresi quanto occorra fare attenzione alle ispirazioni interiori e seguirle fedelmente. E la fedeltà ad una grazia, ne attira altre. 19.11.1936. Oggi, durante la S. Messa, ho visto Gesù che mi ha detto: " Sta' tranquilla, figlia Mia; vedo i tuoi sforzi, che gradisco molto ". Ed il Signore scomparve ed era il momento di accostarsi alla S. Comunione. Dopo la S. Comunione all'improvviso vidi il Cenacolo ed in esso Gesù e gli Apostoli. Vidi l'istituzione del SS.mo Sacramento. Gesù mi permise di penetrare nel Suo intimo e conobbi la Sua grande Maestà e nello stesso tempo il Suo grande abbassamento. Quella luce misteriosa, che mi permise di conoscere la Sua Maestà, mi svelò contemporaneamente quello che c'è nella mia anima. Gesù mi fece conoscere l'abisso della Sua mitezza e della Sua umiltà e mi fece capire espressamente che vuole questo da me. Sentii lo sguardo di Dio nella mia anima, che mi riempì di un amore ineffabile, ma capii che il Signore guardava con amore le virtù ed i miei sforzi eroici e conobbi, che questo attirava Iddio verso il mio cuore. Per questo compresi che non era sufficiente che mi preoccupassi solo delle virtù normali; perciò m'impegno a praticare le virtù eroiche. Benché la cosa all'esterno sia del tutto normale, tuttavia diverso è il modo che solo l'occhio di Dio riesce a scorgere. O Gesù mio, quello che ho scritto è soltanto una pallida ombra di quello che comprendo nell'anima; e queste sono cose puramente spirituali. Ma per scrivere qualche cosa di quello che il Signore mi fa conoscere, debbo usare dei termini che non mi soddisfano affatto, poiché non rendono bene la realtà. La prima volta che ricevetti questa sofferenza fu così: dopo i voti annuali, un certo giorno mentre pregavo vidi un grande bagliore e da quel bagliore uscirono dei raggi che m'investirono e subito provai un terribile dolore alle mani, ai piedi ed al costato e le punture della corona di spine. Provavo questa sofferenza il venerdì durante la santa Messa, ma durava un momento molto breve. La cosa si ripeté per alcuni venerdì, ma in seguito non sentii alcun dolore fino al momento attuale cioè fino alla fine di settembre di quest'anno. Nel corso di questa malattia, il venerdì durante la santa Messa, sento che vengo investita dalla stessa sofferenza, che si ripete ogni venerdì e qualche volta quando incontro un'anima che non è in stato di grazia. Benché la cosa avvenga raramente, la sofferenza dura pochissimo; ma è terribile e senza una particolare grazia di Dio non potrei sopportarla. Esternamente non ho alcun segno di questa sofferenza. Quello che verrà in seguito non lo so. Tutto per le anime … 21.11.1936. O Gesù, vedi che non sono ne gravemente malata e nemmeno sana. M'infondi nell'anima l'entusiasmo per l'azione e non ho le forze, arde in me il fuoco del Tuo amore e quello che non riesco ad ottenere con le forze fisiche, viene pareggiato con l'amore. Gesù, il mio spirito soffre di nostalgia e desidera ardentemente unirsi a Te, ma mi trattengono le Tue opere. Non è ancora completo il numero delle anime che debbo condurre a Te. Desidero le fatiche, le sofferenze; si adempia in me tutto quello che hai stabilito prima dei secoli, o mio Creatore e Signore. Comprendo soltanto la Tua parola; essa sola mi da forza. Il Tuo spirito, Signore, è spirito di pace e nulla riesce a turbare il mio intimo, poiché vi dimori Tu, Signore. So di essere sotto il Tuo particolarissimo sguardo, o Signore. Non indago con timore sui Tuoi disegni nei miei riguardi; il mio compito è quello di accettare tutto dalle Tue mani. Non temo nulla, benché imperversi la tempesta e tremendi fulmini si abbattano attorno a me. Ed allora mi sento veramente sola, ma il mio cuore sente Te e la mia fiducia aumenta notevolmente e vedo tutta la Tua onnipotenza che mi sostiene. Con Te, o Gesù, vado attraverso la vita, nelle giornate serene e in quelle di tempesta, con un grido di gioia, cantando sottovoce l'inno della Tua Misericordia. Non interromperò il mio canto d'amore, finché non lo riprenderà il coro degli angeli. Non c'è alcuna forza al mondo che possa trattenermi nella mia corsa verso Dio. Vedo che non sempre, nemmeno i superiori, comprendono la strada attraverso la quale il Signore mi conduce e non me ne meraviglio. Un certo momento vidi Don Sopocko che pregava e che esaminava questa causa. Ad un tratto vidi che veniva tracciato un cerchio di luce sul suo capo. Benché lo spazio ci separi, lo vedo spesso, specialmente quando lavora, allo scrittoio, nonostante la stanchezza. 22.11.1936. Oggi durante la santa confessione Gesù mi ha parlato per bocca di un certo sacerdote. Quel sacerdote non conosceva la mia anima ed io mi sono accusata solo dei peccati. Egli tuttavia mi ha detto queste parole: " Adempì fedelmente tutto quello che Gesù vuole da te, nonostante le difficoltà. Sappi che, se gli uomini dovessero anche adirarsi contro di te, Gesù non si adira e non si adirerà mai contro di te. Non badare ad alcuna considerazione umana ". Sulle prime mi stupii di questo insegnamento, ma poi compresi che il Signore parlava per mezzo suo, mentre lui si rendeva ben poco conto della questione. O sacro mistero, quali grandi tesori racchiudi in te! O fede santa, segnale nel mio cammino! 24.11. Oggi ho ricevuto una lettera da Don Sopocko. Da questa lettera ho saputo che di tutta questa causa s'interessa Dio stesso. Come l'ha iniziata il Signore, allo stesso modo il Signore la porterà a termine, e più difficoltà vedo, più sono tranquilla. Se tutta questa causa non riguardasse una grande gloria per Dio ed il bene di tante anime, il demonio non si opporrebbe a questo modo; ma egli intuisce quello che sta per perdere con quest'opera. Ora ho capito che satana odia più che mai la Misericordia; essa è il suo maggior tormento. Ma la parola del Signore si realizzerà. La parola di Dio è viva e le difficoltà non annientano le opere di Dio, ma dimostrano che sono di Dio … Un certo momento ho visto il convento di questa nuova Congregazione. Mentre giravo e visitavo tutto, all'improvviso ho visto un gruppo di bambini, la cui età si aggirava dai cinque agli undici anni. Appena mi videro, mi circondarono e cominciarono a gridare ad alta voce: " Difendici dal male " e mi fecero entrare nella cappella che c'era in quel convento. Quando entrai nella cappella, vidi Gesù, martoriato. Gesù guardò benevolmente verso di me e mi disse che veniva " Offeso gravemente dai fanciulli. Tu difendili dal male! ". Da quel momento prego per i fanciulli. Ma sento che la sola preghiera non basta. O mio Gesù, Tu sai quanta fatica occorre per trattare sinceramente e con semplicità con coloro dai quali la nostra natura rifugge, oppure con coloro che consapevolmente od anche inconsapevolmente ci hanno fatto soffrire. Umanamente la cosa è impossibile. In quei momenti più che in altre circostanze, cerco di scoprire Gesù in quelle date persone e per amore di Gesù faccio tutto per quelle persone. In queste azioni l'amore è puro; questo esercitarsi nella carità tempra l'anima e la rafforza. Non m'aspetto nulla dalle creature. Per questo non provo alcuna delusione; so che la creatura è povera in sé e che posso dunque attendermi da essa? Dio per me è tutto, desidero valutare tutto alla luce di Dio. + Il mio rapporto col Signore è al presente totalmente spirituale. La mia anima è toccata da Dio e s'immerge tutta in Lui fino a dimenticare se stessa. Imbevuta di Dio da parte a parte annega nella Sua bellezza, annega tutta in Lui. Non riesco a descrivere ciò, poiché scrivendo adopero i sensi e lì, in quell'unione, i sensi non agiscono. C'è la fusione di Dio e dell'anima, c'è una così stretta vita in Dio alla quale è ammessa l'anima, che è impossibile esprimerla a parole. Quando l'anima ritorna alla vita normale, allora s'accorge che questa vita è un crepuscolo, una foschia, una sonnolenta inerzia, quasi una fasciatura che avvolge un bimbo. In quei momenti l'anima riceve soltanto da Dio, poiché essa da sé non fa nulla, non fa il minimo sforzo; Dio opera tutto in lei. Però quando l'anima torna allo stato normale, vede che non è in suo potere rimanere di più in quell'unione. Quei momenti sono brevi, ma duraturi nei loro effetti. L'anima non può rimanere a lungo in quello stato, poiché diversamente per forza di cose si libererebbe per sempre dai vincoli del corpo, sebbene anche così sia sostenuta miracolosamente da Dio. Iddio fa conoscere all'anima in modo chiaro quanto l'ama, come se essa sola fosse oggetto della Sua compiacenza. L'anima conosce ciò in modo chiaro e quasi senza veli. Si lancia di getto verso Dio, ma si sente bambina. Essa sa che ciò non è in suo potere; perciò Iddio si abbassa fino a lei e la unisce a Sé in un modo … Qui debbo tacere poiché non so descrivere quello che l'anima sta vivendo. È strano che, sebbene l'anima che vive quest'unione con Dio non sappia darle una forma precisa e una definizione, tuttavia quando incontra un'altra anima simile, s'intendono misteriosamente fra di loro in queste cose, anche se non parlano molto fra loro. L'anima unita in tal modo a Dio conosce facilmente un'altra anima simile, anche se quella non le ha svelato il suo intimo, ma ha solo parlato normalmente con lei. È una specie di parentela spirituale. Di anime unite in questo modo a Dio non ce ne sono molte: sono meno di quanto pensiamo. Ho notato che il Signore concede questa grazia alle anime per due motivi. Il primo è quando l'anima deve compiere una grande opera che, parlando esclusivamente dal punto di vista umano, supera le sue forze. Nel secondo caso ho notato che Dio la concede per guidare e tranquillizzare simili anime, benché il Signore possa concedere questa grazia come Gli piace ed a chi Gli piace. Inoltre ho notato questa grazia in tre sacerdoti, uno dei quali è un sacerdote secolare e due sono religiosi e in due suore, ma non nello stesso grado. In quanto a me, ho ottenuto per la prima volta questa grazia e per un brevissimo momento all'età di diciotto anni, nell'ottava del Corpus Domini, durante i vespri, quando feci a Gesù il voto perpetuo di castità. Vivevo ancora nel mondo, ma dopo poco entrai in convento. Questa grazia durò un brevissimo momento, ma la potenza di tale grazia è grande. Dopo questa grazia sopravvenne un lungo intervallo. Per la verità durante questo intervallo ottenni dal Signore molte grazie, ma di altro genere. Quello fu un periodo di prove e di purificazione. Quelle prove furono così dolorose che la mia anima sperimentò il completo abbandono da parte di Dio, venne immersa in tenebre fitte. Notai e compresi che nessuno poteva liberarmi da quei tormenti e che non potevano nemmeno capirmi. Ci furono due momenti nei quali la mia anima fu sprofondata nella disperazione, una volta per mezz'ora, la seconda volta per tre quarti d'ora. Sia per quanto riguarda le grazie sia per quanto concerne le prove di Dio, non posso descriverne esattamente la grandezza; anche se usassi non so quali parole, tutto ciò non sarebbe che una pallida ombra. Tuttavia il Signore m'immerse in quei tormenti ed il Signore mi liberò. La cosa però durò un paio d'anni; poi ottenni di nuovo questa eccezionale grazia dell'unione col Signore che dura tuttora. Tuttavia anche in questo secondo periodo dell'unione ci furono dei brevi intervalli. Però al presente da un po' di tempo non ho avuto alcun intervallo, ma la grazia m'immerge sempre più profondamente in Dio. La grande luce, da cui viene illuminato l'intelletto, fa conoscere la grandezza di Dio, non come se l'anima dovesse conoscere in Lui i singoli attributi come prima; no, qui avviene diversamente: in un attimo conosco tutta l'essenza di Dio. L'anima nello stesso istante si sprofonda tutta in Lui e prova una felicità così grande come gli eletti in paradiso, benché gli eletti in paradiso vedano Dio faccia a faccia e siano completamente felici, in modo assoluto. La loro conoscenza di Dio però non è uguale, come mi ha fatto conoscere Dio. Questa conoscenza più profonda ha inizio qui sulla terra in base alla grazia, ma in larga misura dipende dalla nostra fedeltà alla grazia. Tuttavia l'anima che sperimenta questa ineffabile grazia dell'unione, non può dire di vedere Iddio faccia a faccia, dato che qui c'è il lievissimo velo della fede; ma così lieve che l'anima può dire che vede Dio e parla con Lui. Essa è divinizzata, Iddio fa conoscere all'anima quanto l'ama e l'anima vede che anime migliori e più sante di lei non hanno ottenuto queste grazie, perciò è investita da un sacro stupore, che la mantiene in una profonda umiltà e si sprofonda nel suo nulla e nel suo sacro stupore e più essa si umilia, tanto più intimamente Iddio si unisce a lei e si abbassa fino a lei. L'anima in quel momento è come nascosta; i suoi sensi inattivi; essa in un attimo conosce Dio e s'immerge in Lui. Conosce tutta la profondità dell'Insondabile e più la sua conoscenza è profonda, tanto più ardentemente l'anima anela a Lui. È grande la reciprocità tra l'anima e Dio! Quando l'anima esce dal nascondimento, i sensi gustano ciò di cui l'anima si è deliziata; senz'altro anche questa è una grande grazia di Dio, ma non è puramente spirituale. Alla prima fase i sensi non prendono parte. Ogni grazia dà all'anima potenza ed energia per l'azione, coraggio per affrontare le sofferenze. L'anima sa bene quello che Dio vuole da lei e compie il Suo volere nonostante le contrarietà. L'anima però in cose di questo genere non può procedere da sola, deve attenersi ai consigli di un confessore illuminato, poiché diversamente può sbagliare oppure non ottenere alcun profitto. + Comprendo bene, o mio Gesù, che come una malattia si misura col termometro ed una febbre alta indica la gravita della malattia, così nella vita spirituale la sofferenza è il termometro che misura l'amor di Dio di un'anima. + Il mio fine è Dio… e la mia felicità è fare la volontà di Dio e nessuna cosa al mondo riuscirà a turbarmi questa felicità: nessuna potenza, nessuna forza. Oggi in cella da me c'è stato il Signore e mi ha detto: " Figlia Mia, ti lascio ormai per poco in questa Congregazione. Tè lo dico, affinché approfitti con maggior diligenza delle grazie che ti concedo ". 27.11.1936. Oggi in spirito sono stata in paradiso e ho visto l'inconcepibile bellezza e felicità che ci attende dopo la morte. Ho visto come tutte le creature rendono incessantemente onore e gloria a Dio. Ho visto quanto è grande la felicità in Dio, che si riversa su tutte le creature, rendendole felici. Poi ogni gloria ed onore che ha reso felici le creature ritorna alla sorgente ed esse entrano nella profondità di Dio, contemplano la vita inferiore di Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo, che non riusciranno mai ne a capire ne a sviscerare. Questa sorgente di felicità è immutabile nella sua essenza, ma sempre nuova e scaturisce per la beatitudine di tutte le creature. Comprendo ora San Paolo che ha detto: " Occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrò nel cuore d'uomo ciò che Dio prepara per coloro che Lo amano ". E Dio mi fece conoscere la sola ed unica cosa che ai Suoi occhi ha un valore infinito e questa è l'amore di Dio, l'amore, l'amore ed ancora una volta l'amore. E nulla è paragonabile ad un solo atto di puro amor di Dio. Oh, quali ineffabili favori concede Iddio ad un'anima che Lo ama sinceramente! Oh, felici quelle anime che già qui su questa terra godono dei Suoi particolari favori! Ed esse sono le anime piccole ed umili. Grande è la Maestà di Dio, che ho conosciuto più a fondo, che gli spiriti celesti adorano secondo il grado della loro grazia e la gerarchia in cui si dividono. La mia anima quando ha visto la potenza e la grandezza di Dio non è stata colpita dallo spavento né dal timore; no, no, assolutamente no! La mia anima è stata colmata di serenità e d'amore e più conosco la grandezza di Dio e più gioisco per come Egli è. E gioisco immensamente per la sua grandezza e sono lieta di essere così piccola, perché, proprio perché sono piccola, mi prende in braccio e mi tiene accanto al Suo cuore. O mio Dio, quanta pena mi fanno gli uomini che non credono nella vita eterna! Quanto prego per loro, affinché li investa il raggio della Misericordia e Dio li stringa al Suo seno paterno. O Amore, o regina delle virtù! L'amore non conosce timore; attraversa tutti i cori degli angeli che montano la guardia davanti al Suo trono. Esso non teme nessuno, esso raggiunge Dio e s'immerge in Lui come nel suo unico tesoro. Il Cherubino con la spada di fuoco, che fa la guardia al paradiso, non ha potere su di esso. O puro amor di Dio, quanto sei grande ed impareggiabile! Oh, se le anime conoscessero la Tua potenza! + Oggi sono molto debole, non posso nemmeno fare la meditazione in cappella, ma debbo andare a coricarmi. O mio Gesù, Ti amo e desidero adorarTi con la mia debolezza, sottomettendomi totalmente alla Tua santa volontà. + Devo vegliare molto su me stessa soprattutto oggi, perché comincia a invadermi un'eccessiva sensibilità per tutto. Cose alle quali, se fossi in buona salute, non baderei affatto, oggi mi irritano. O mio Gesù, mio scudo e mia forza, concedimi la grazia di uscire vittoriosa da questa contingenza. O mio Gesù, trasformami in Tè, con la potenza del Tuo amore, affinché io sia un degno strumento per annunciare la Tua Misericordia. + Ringrazio il Signore per questa malattia e per i disturbi fisici, poiché ho tempo per parlare con Gesù. La mia delizia sta nel trascorrere lunghi momenti ai piedi di Dio nascosto; e le ore mi passano come minuti, senza che me ne accorga. Sento che arde in me un fuoco e non comprendo altra vita, se non quella del sacrificio, che proviene dall'amore puro. 29.11.1936. La Madonna mi ha insegnato a prepararmi alla festa del Natale del Signore. L'ho vista oggi senza il Bambino Gesù e mi ha detto: " Figlia Mia, procura di essere mite e umile affinché Gesù che dimora continuamente nel Tuo cuore possa riposare. Adoralo nel tuo cuore. Non uscire dal tuo raccoglimento interiore. Ti otterrò, figlia Mia, la grazia di questo genere di vita interiore, di modo che senza che abbandoni la tua intimità, possa adempiere all'esterno tutti i tuoi doveri con maggior precisione. Rimani continuamente con Lui nel tuo cuore. Egli sarà la tua forza. Con le creature mantieni quei rapporti che la necessità ed i tuoi doveri esigono. Sei un'abitazione gradita del Dio vivente, nella quale Egli dimora continuamente con amore e compiacimento, e la viva presenza di Dio, che senti in maniera più viva ed evidente, ti confermerà, figlia Mia, in ciò che ti ho detto. Cerca di comportarti così fino al giorno di Natale ed in seguito Egli ti farà conoscere come dovrai trattare con Lui e come unirti a Lui ". 30.11.1936. Oggi, durante i vespri, un dolore mi ha attraversato l'anima. Vedo che quest'opera oltrepassa le mie forze sotto ogni aspetto. Sono una piccola bimba di fronte all'enormità di questo compito e solo per un ordine preciso di Dio mi accingo a compierla. E d'altra parte anche queste grandi grazie sono divenute per me un peso che riesco a sopportare a malapena. Vedo l'incredulità da parte dei superiori e i dubbi di vario genere e di conseguenza il comportamento diffidente nei miei confronti. O Gesù mio, vedo che anche grazie così grandi possono essere una sofferenza ed è proprio così; non solo possono essere per questo motivo delle sofferenze, ma debbono esserlo come caratteristica dell'azione di Dio. Comprendo bene che se non fosse Dio stesso a tener salda l'anima in queste varie prove, essa da sola non ci riuscirebbe; e per questo Dio stesso è il suo scudo. Mentre di seguito, durante i vespri, continuavo ad esaminare questa specie di miscuglio di sofferenze e di grazie, ad un tratto udii la voce della Madonna: " Sappi, figlia Mia, che sebbene Io sia stata innalzata alla dignità di Madre di Dio, sette spade dolorose mi hanno trafitto il cuore. Non far nulla a tua difesa; sopporta tutto con umiltà. Dio stesso prenderà le tue difese ". 1.12.1936. Ritiro spirituale di un giorno Oggi, durante la meditazione del mattino, il Signore mi ha fatto conoscere e comprendere chiaramente l'immutabilità dei Suoi desideri. E vedo chiaramente che nessuno mi può dispensare dall'obbligo di compiere la volontà di Dio76 da me conosciuta. La salute gravemente compromessa e la mancanza delle forze fisiche non sono un motivo sufficiente e non mi dispensano da quest'opera, che il Signore stesso sta portando avanti, mentre io debbo essere soltanto uno strumento nelle Sue mani. Ed eccomi dunque, Signore, per fare la Tua volontà. Comandami secondo i Tuoi eterni disegni e le Tue predilezioni, concedimi però la grazia di esserTi sempre fedele. Quando ho parlato con Dio nascosto, mi ha fatto conoscere e comprendere che non debbo pensarci su molto e non debbo aver paura delle difficoltà che posso incontrare. " Sappi che Io sono con te. Io stabilisco le difficoltà e Io le supero e in un attimo posso mutare gli atteggiamenti contrari in atteggiamenti favorevoli a questa causa ". Nel colloquio odierno il Signore mi ha chiarito molte cose, ma qui non scrivo tutto. Dare sempre la precedenza agli altri in tutte le circostanze specialmente durante la ricreazione. Ascoltare tranquillamente senza interrompere, anche se mi raccontassero dieci volte la stessa cosa. Non farò mai domande su di una cosa che suscita molto la mia curiosità, Proposito: continuare la stessa cosa, cioè unirmi con Cristo Misericordioso. Proposito generale: raccoglimento ulteriore, silenzio. Nascondimi, Gesù, negli abissi della Tua Misericordia e poi mi giudichino pure gli altri come loro piace. Non parlare mai delle proprie vicende. Nella sofferenza cercare sollievo nella preghiera. Nei dubbi anche i più piccoli, consigliarsi solo col confessore. Avere sempre il cuore aperto per accogliere le sofferenze degli altri, e le proprie sofferenze immergerle nel cuore di Gesù, in modo che all'esterno non vengano notate, per quanto è possibile. Cercare di mantenere sempre l'equilibrio, anche se le circostanze sono eccezionalmente tempestose. Non permettere che venga turbata la propria quiete ed il proprio raccoglimento interiore. Nessuna cosa è paragonabile alla tranquillità dell'anima. Quando mi viene rimproverata qualche cosa ingiustamente, non giustificarsi; se la superiora vorrà conoscere la verità, cioè se ho torto o ragione, lo apprenderà non necessariamente da me. Io debbo accettare tutto con un atteggiamento interiore di umiltà. Trascorrerò questo Avvento secondo le indicazioni datemi dalla Madonna: nella mitezza e nell'umiltà. Trascorro dei momenti con la SS.ma Vergine. Attendo con ardente nostalgia la venuta del Signore. I miei desideri sono grandi. Desidero che tutti i popoli conoscano il Signore; desidero preparare tutte le nazioni a ricevere il Verbo Incarnato. O Gesù, fa' che la sorgente della Tua Misericordia scaturisca con maggiore abbondanza, poiché l'umanità è molto malata, e perciò ha più che mai bisogno della Tua compassione. Tu sei un mare sconfinato di Misericordia per noi peccatori e maggiore è la nostra miseria, maggiore è il diritto che abbiamo alla Tua Misericordia. Tu sei la sorgente che rende felice ogni creatura per mezzo della Tua infinita Misericordia. Oggi parto per Pradnik, che è nei dintorni di Cracovia; vado a curarmi e debbo restarvi tre mesi. Mi sistema colà il grande ed amorevole interessamento dei superiori e specialmente della nostra amata Madre Generale, che ha tanta sollecitudine per le suore ammalate. Ho accettato questa grazia della cura, ma mi affido completamente alla volontà di Dio. Faccia Dio di me quello che vuole. Non desidero altro se non fare la Sua santa volontà. Mi unisco alla Madonna e abbandono Nazaret per andare a Betlemme, dove trascorrerò le feste del santo Natale fra estranei, ma con Gesù, Maria e Giuseppe, poiché questa è la volontà di Dio. Cerco di compiere in tutto la volontà di Dio, non desidero maggiormente la guarigione che la morte; mi sono affidata totalmente alla Sua infinita Misericordia e come una piccola bimba vivo nella massima tranquillità. Procuro soltanto che il mio amore per Lui sia sempre più profondo e più puro, per essere la delizia del Suo sguardo divino … Il Signore mi ha detto di recitare questa coroncina per nove giorni prima della festa della Misericordia. La novena deve cominciare il Venerdì Santo. " Durante questa novena elargirò alle anime grazie di ogni genere ". Quando fui presa da un po' di timore per dover rimanere così a lungo sola fuori dalla Congregazione, Gesù mi disse: " Non sarai sola, poiché Io sono con te sempre ed ovunque. Accanto al Mio Cuore non aver paura di nulla. Sono Io stesso che ho provocato la tua partenza. Sappi che il mio occhio controlla con grande attenzione ogni movimento del tuo cuore. Ti trasferisco in quel luogo isolato, per poter Io solo plasmare il tuo cuore secondo le Mie intenzioni per il futuro. Di che cosa hai paura? Se sei con Me, chi oserà toccarti? Però sono enormemente contento, figlia Mia, che tu Mi confidi i tuoi timori. ParlaMi di tutto così semplicemente ed alla buona. Mi procurerai una grande soddisfazione. Io ti comprendo, poiché sono Dio e Uomo. Questo linguaggio semplice del tuo cuore Mi è più gradito degli inni composti appositamente per onorarMi. Sappi, figlia Mia, che più il tuo linguaggio è semplice, più riesci ad attirarMi verso di te. Ed ora sta' tranquilla accanto al Mio Cuore; deponi la penna e preparati a partire ". 9.12.1936. Questa mattina sono partita per Pradnik. Mi ha accompagnata Suor Crisostoma, Ho una cameretta per conto mio; assomiglio in tutto ad una carmelitana. Dopo che è partita Suor Crisostoma e sono rimasta sola, mi sono immersa nella preghiera, affidandomi alla speciale protezione della Madonna. Essa sola è sempre con me ed Essa, come una buona Madre, segue tutte le mie vicende ed i miei sforzi. All'improvviso vidi Gesù, che mi disse: " Sta' tranquilla, bambina Mia; vedi che non sei sola. Il Mio Cuore veglia su di te ". Gesù mi ha dato tanta forza nei riguardi di una certa persona; sento la forza nell'anima. Un principio morale Quando non si sa che cosa sia meglio fare, occorre riflettere, esaminare la cosa e chiedere consiglio, poiché non è lecito agire nel dubbio della coscienza. Nell'incertezza dire a se stessi: qualunque cosa farò, sarà ben fatta; ho l'intenzione di farla bene. Dio accetta quello che noi consideriamo buono, questo Dio lo accetta e lo considera buono. Non abbattersi se, passato il tempo, ciò che abbiamo fatto non si dimostra buono. Il Signore Dio guarda l'intenzione con la quale cominciamo e secondo questa darà la ricompensa. Questo è un principio al quale dobbiamo attenerci. Anche oggi sono andata a fare una breve visita al Signore prima di coricarmi. Il mio spirito si è immerso in Lui, come nell'unico mio tesoro; il mio cuore ha riposato un momento vicino al Cuore del mio Sposo. Sono stata illuminata su come comportarmi con le persone che mi stanno attorno e sono tornata alla mia solitudine. Il medico mi ha circondato con le sue premure; vedo attorno a me dei cuori ben disposti. 10.12.1936. Oggi mi sono alzata presto e, ancora prima della santa Messa, ho fatto la meditazione. Qui la santa Messa è alle sei. Dopo la santa Comunione il mio spirito è sprofondato nel Signore, come l'unico oggetto del suo amore. Ho notato che venivo inghiottita dalla Sua onnipotenza. Quando sono tornata nella mia solitudine non mi sono sentita bene ed ho dovuto coricarmi subito. Una suora mi ha portato delle gocce, ma mi sono sentita male tutto il giorno. Verso sera ho cercato di fare l'ora santa, ma non ci sono riuscita; mi sono unita soltanto a Gesù sofferente. La mia stanzetta isolata è vicino ad una sala dove ci sono gli uomini. Non sapevo che gli uomini fossero così chiacchieroni; dal mattino fino a notte fonda continuano a parlare di svariati argomenti. Nella sala delle donne c'è molto più silenzio. Si fa sempre questa accusa alle donne; io però ho avuto modo di convincermi del contrario. Difficile per me concentrarmi nella preghiera in mezzo a quelle risate e a quelle spiritosaggini. Non mi danno alcun disturbo solo quando la grazia di Dio prende totalmente possesso di me, poiché allora non so quello che avvenga attorno a me. O Gesù mio, questa gente quanto poco parla di Te! Parlano di tutto, ma non di Te, o Gesù. E se parlano poco, certamente non Ti pensano affatto. Si occupano del mondo intero, ma su di Te, o Creatore, il silenzio. È triste per me, o Gesù, vedere questa grande indifferenza e ingratitudine da parte delle Tue creature. O mio Gesù, desidero amarTi per loro e ricompensarTi col mio amore. L'Immacolata concezione Fin dal mattino ho avvertito la vicinanza della Madre SS. ma. Durante la santa Messa l'ho vista così splendente e bella, che non ho parole per poter esprimere almeno in piccola parte la Sua bellezza. Era tutta bianca, cinta da una sciarpa azzurra; anche il manto azzurro, la corona sul capo e da tutta la Sua persona s'irradiava uno splendore inconcepibile. " Sono la Regina del cielo e della terra, ma soprattutto la vostra Madre ". Mi strinse al Suo Cuore e disse: " Ti sono sempre vicina nelle sofferenze ". Sentii la potenza del Suo Cuore Immacolato che si trasmise alla mia anima. Ora comprendo perché da due mesi mi sono preparata a questa festa e perché l'ho attesa con tanta nostalgia. Da oggi m'impegnerò per la massima purezza dell'anima, in modo che i raggi della grazia di Dio vi si riflettano in tutto il loro splendore. Desidero essere come il cristallo, per trovare compiacimento davanti ai Suoi occhi. + In questo giorno ho visto un certo sacerdote circondato dallo splendore che proveniva da Lei; evidentemente quell'anima ama l'Immacolata. Una misteriosa nostalgia avvolge la mia anima; mi meraviglio che essa non distacchi l'anima dal corpo. Desidero Iddio, desidero immergermi in Lui. Comprendo che mi trovo in un terribile esilio; tutta la potenza della mia anima tende ad innalzarsi verso Dio. O abitanti della mia patria, ricordatevi di questa esiliata. Quando cadranno i veli anche per me? Benché io veda e senta in maniera ravvicinata, un velo molto tenue mi divide dal Signore. Io desidero vederLo faccia a faccia, ma avvenga tutto secondo la Tua volontà. + 11.12. Oggi non ho potuto esser presente a tutta la santa Messa; sono rimasta solo durante le parti più importanti e, dopo la santa Comunione, sono tornata subito nella mia stanzetta d'isolamento. All'improvviso mi ha investito la presenza di Dio e in quel momento per un brevissimo istante ho sperimentato la Passione del Signore. In quell'attimo ho conosciuto più a fondo l'opera della Misericordia. Di notte sono stata svegliata di soprassalto e sono venuta a sapere che una certa anima si rivolgeva a me perché pregassi e che aveva un gran bisogno di preghiere. Brevemente, ma con tutta l'anima, ho pregato che il Signore le facesse la grazia. Il giorno appresso, dopo mezzogiorno, quando sono entrata nella sala, ho visto una persona che stava agonizzando ed ho saputo che l'agonia era cominciata di notte. Dopo aver verificato ho saputo che era proprio quando mi era stato chiesto di pregare. Ad un tratto sentii nell'anima una voce: " Recita la coroncina che ti ho insegnato ". Corsi a prendere il rosario, m'inginocchiai vicino all'agonizzante e cominciai con tutto il fervore dello spirito a recitare la coroncina. Improvvisamente l'agonizzante aprì gli occhi, guardò verso di me e non riuscii a terminare tutta la coroncina che essa era già morta in una misteriosa serenità. Pregai fervorosamente il Signore, perché mantenesse la promessa che mi aveva fatto per la recita della coroncina. Il Signore mi fece conoscere che quell'anima aveva ottenuto la grazia che il Signore mi aveva promesso. Quell'anima fu la prima che sperimentò la promessa del Signore. Sentii come la potenza della Misericordia avvolgeva quell'anima. Quando entrai nella mia cameretta d'isolamento udii queste parole: " Nell'ora della morte difenderò come Mia gloria ogni anima che reciterà questa coroncina, oppure altri la reciteranno vicino ad un agonizzante, ed otterranno per l'agonizzante lo stesso perdono. Quando vicino ad un agonizzante viene recitata questa coroncina, si placa l'ira di Dio e l'imperscrutabile Misericordia avvolge l'anima e si commuovono le viscere della Mia Misericordia, per la dolorosa Passione di Mio Figlio ". Oh, se tutti conoscessero quanto è grande la Misericordia del Signore, e quanto noi tutti abbiamo bisogno di questa Misericordia e specialmente in quell'ora decisiva! + Oggi per un'anima ho ingaggiato una battaglia con gli spiriti delle tenebre. Che odio tremendo nutre satana per la Misericordia di Dio! Lo vedo da come si oppone a tutta quest'opera. + O Gesù Misericordioso, disteso sulla croce, ricordati dell'ora della nostra morte! O Misericordiosissimo Cuore di Gesù, aperto dalla lancia, nascondimi nell'ultima ora della morte. O Sangue e Acqua, che scaturisti dal Cuore di Gesù, come sorgente d'insondabile Misericordia per me, o Gesù agonizzante, ostaggio di Misericordia, mitiga l'ira di Dio nell'ora della mia morte. + 12.12.1936. Oggi sono stata soltanto alla santa Comunione e per un po' alla santa Messa. Tutta la mia forza sta in Te, o Pane Vivo. Sarebbe difficile per me trascorrere una giornata, senza accostarmi alla S. Comunione. Egli è il mio scudo. Senza di Te, Gesù, non riesco a vivere. Gesù, il mio Amore, oggi mi ha fatto comprendere quanto mi ami, sebbene fra di noi ci sia un abisso così grande: il Creatore e la creatura, e tuttavia in un certo modo è come se ci fosse l'uguaglianza; l'amore pareggia l'abisso. Egli stesso si abbassa fino a me e mi rende idonea a trattare familiarmente con Lui. Mi sono immersa in Lui annientandomi quasi completamente, e tuttavia, sotto il Suo sguardo amorevole la mia anima acquista potenza, vigore e la consapevolezza che ama ed è amata in modo particolare, sa che l'Onnipotente la difende. Una simile preghiera benché breve, da però molto all'anima, mentre ore intere di preghiera normale non danno all'anima la luce, che le da un breve istante di preghiera superiore. + Dopo mezzogiorno sono stata per la prima volta sulla veranda. È venuta a trovarmi Suor Felicia e mi ha portato qualche cosetta che mi serviva e alcune bellissime mele e i saluti dell'amata Madre Superiora e delle care consorelle. 13.12.1936. La confessione davanti a Gesù Quando considerai che erano già tre settimane che non mi confessavo, mi misi a piangere, vedendo la fragilità della mia anima e certe difficoltà. Non mi ero confessata a causa di circostanze sfavorevoli. Il giorno in cui ci fu la confessione, io ero a letto. La settimana dopo, la confessione ci fu nel pomeriggio ed io la mattina ero partita per l'ospedale. Questo pomeriggio è venuto nella mia cameretta d'isolamento Padre Andrasz e si è seduto, affinché mi confessassi. Prima non ha scambiato nemmeno una parola. Sono stata enormemente contenta, poiché desideravo tanto confessarmi. Come al solito svelai tutta la mia anima. Il Padre mi rispose ad ogni piccola cosa. Mi sentii stranamente felice per aver potuto così dire tutto. Per penitenza mi disse di recitare le litanie del Nome di Gesù. Quando volevo fargli presente la difficoltà che avevo per recitare quelle litanie, si alzò e mi diede l'assoluzione. Improvvisamente dalla Sua persona cominciò a sprigionarsi un grande splendore e vidi che non era Padre Andrasz, ma Gesù. Le Sue vesti erano bianche come la neve e scomparve immediatamente. In un primo momento rimasi un po' ansiosa, ma poco dopo una certa tranquillità entrò nella mia anima. Notai che Gesù confessa come gli altri confessori. Tuttavia il mio cuore durante quella confessione intuì stranamente qualche cosa, che in un primo momento non ero riuscita a capire che significato avesse. 16.12.1936. La giornata odierna l'ho offerta per la Russia; tutte le mie sofferenze e preghiere le ho offerte per quel povero paese. Dopo la S. Comunione, Gesù mi ha detto: " Non posso sopportare più a lungo questo paese; non legarMi le mani, figlia Mia ". Compresi che, se non fosse per le preghiere delle anime care a Dio, tutta questa nazione sarebbe stata già annientata. Oh, quanto soffro per questa nazione, che ha espulso Dio dai propri confini! + O sorgente inesauribile della Misericordia di Dio, riversati sopra di noi. La Tua bontà non ha confini. Conferma, Signore, la potenza della tua Misericordia sull'abisso della mia miseria, poiché la Tua pietà è senza limiti. Misteriosa ed irraggiungibile è la Tua Misericordia, che riempie di stupore le menti degli uomini e degli angeli. L'Angelo Custode mi ha raccomandato di pregare per una certa anima e la mattina ho saputo che si trattava di una persona che era entrata in agonia in quel momento. In maniera sorprendente Gesù mi fa conoscere che qualcuno ha bisogno delle mie preghiere. In modo particolare vengo a conoscerlo quando, chi ha bisogno delle mie preghiere, è un'anima in agonia. Questo ora si verifica più spesso che in passato. Gesù mi ha fatto conoscere quanto Gli è cara un'anima che vive della volontà di Dio, dando con ciò a Dio la massima gloria. Oggi ho compreso che, se anche non portassi a termine nulla di quello che vuole il Signore da me, so che verrò ricompensata come se avessi concluso tutto, poiché Egli vede l'intenzione con la quale ho iniziato. E se anche mi chiamasse a Sé oggi stesso, quest'opera non soffrirebbe nulla per questo, poiché Lui solo è il Padrone e dell'opera e dell'operaio. Il mio compito è quello di amarLo alla follia. Tutte le opere sono una gocciolina davanti a Lui; l'amore ha un significato, ha forza e merito. Ha svelato alla mia anima vasti orizzonti; l'amore pareggia gli abissi. 17.12.1936. Ho offerto la giornata odierna per i sacerdoti. Oggi ho sofferto più di qualunque altro giorno, sia interiormente che esteriormente. Non pensavo che si potesse soffrire tanto in un giorno solo. Ho cercato di fare l'ora santa, durante la quale il mio spirito ha assaporato l'amarezza dell'Orto degli Ulivi. Lotto da sola sostenuta dal Suo braccio contro ogni genere di difficoltà, che mi si posano davanti come muri incrollabili; tuttavia ho fiducia nella potenza del Suo Nome e non ho paura di nulla. In questa solitudine Gesù stesso è il mio Maestro. Egli stesso mi educa e mi ammaestra, sento che mi trovo sotto l'influsso di una Sua attività particolare. Per i Suoi inesplicabili disegni ed insondabili decreti, mi unisce a sé in modo speciale e mi permette di penetrare in segreti impensabili. C'è un segreto che mi unisce al Signore, di cui nessuno deve essere messo a conoscenza, nemmeno gli angeli. E benché io volessi rivelarlo, non saprei come esprimermi; e tuttavia vivo di questo e vivrò in eterno. Questo segreto mi differenzia dalle altre anime qui in terra e nell'eternità. + O giorno luminoso e bello, nel quale si adempiranno tutti i miei desideri! O giorno agognato, che sarai l'ultimo della mia vita! Sono lieta per l'ultimo tocco che il mio Artista divino darà alla mia anima, che conferirà alla mia anima una bellezza particolare, che mi distinguerà dalla bellezza delle altre anime. O gran giorno, nel quale si confermerà l'amore di Dio in me! In quel giorno per la prima volta canterò davanti al cielo ed alla terra l'inno della Misericordia infinita del Signore. Questa è la mia opera e la missione assegnatami dal Signore fin dalla fondazione del mondo. Affinché il canto della mia anima sia gradito alla Santissima Trinità, guida e plasma la mia anima Tu stesso, o Spirito di Dio. Mi armo di pazienza ed attendo la Tua venuta, o Dio Misericordioso; ed in quanto ai tremendi dolori ed ai umori dell'agonia in quel momento, più che in ogni altro, confiderò nell'abisso della Tua Misericordia e Ti ricorderò, o Misericordioso Gesù e dolce Salvatore, tutte le promesse che mi hai fatto. Questa mattina ho avuto una specie di avventura; mi si era fermato l'orologio e non sapevo quando dovevo alzarmi e mi dispiaceva tralasciare la santa Comunione. Era sempre buio, perciò non potevo orientarmi per sapere quand'era l'ora di alzarmi. Mi sono vestita, ho fatto la meditazione e sono andata in cappella, ma era ancora chiusa e c'era ovunque un gran silenzio. Mi sono immersa in preghiera, specialmente per gli ammalati. Adesso vedo che gli ammalati hanno bisogno di tante preghiere. Finalmente la piccola cappella venne aperta. Ho fatto fatica a pregare, poiché mi sentivo fortemente esausta e, dopo la santa Comunione, tornai subito nella mia stanzetta d'isolamento. Improvvisamente vidi il Signore che mi disse: " Sappi, figlia Mia, che Mi è gradito l'ardore del tuo cuore, e come tu desideri ardentemente unirti a Me nella santa Comunione, cosi anch'io desidero donarMi tutto a te. E come ricompensa per il tuo zelo ardente, riposa accanto al Mio Cuore ". In quel momento il mio spirito sprofondò nel Suo Essere, come una goccia in un oceano sconfinato annegò in Lui, come nell'unico suo tesoro. Fu allora che conobbi che il Signore permetteva certe difficoltà per la Sua maggior gloria. 18.12.1936. Oggi ero abbattuta poiché è già una settimana che non viene nessuno a farmi visita. Quando mi sono lamentata col Signore, mi ha detto: " Non ti basta che vengo Io ogni giorno a farti visita? ". Chiesi perdono al Signore e scomparve l'abbattimento. O Dio, o mio Sostegno, mi basti Tu. Questa sera sono venuta a sapere che una certa anima aveva bisogno delle mie preghiere; ho pregato con fervore, ma ho avvertito che era ancora troppo poco, quindi ho continuato più a lungo. Il giorno dopo ho saputo che proprio a quell'ora era entrata in agonia una certa anima e l'agonia era durata fino al mattino. Ho saputo anche che era passata attraverso dure battaglie. In modo misterioso Gesù mi fa conoscere che un'anima agonizzante ha bisogno delle mie preghiere. Sento quello spirito che mi chiede in modo vivo e chiaro di pregare. Non sapevo che ci fosse una tale unione fra le anime. Spesso è il mio Angelo Custode che me lo dice. Il Bambino Gesù, durante la santa Messa, è la gioia della mia anima. Spesso lo spazio non esiste per me, vedo un certo sacerdote che lo fa scendere sull'altare. Con grande nostalgia attendo il Natale vivo, l'attesa assieme alla Madonna. O Luce eterna, che vieni su questa terra, illumina la mia mente e rafforza la mia volontà, affinché non venga meno nei momenti delle prove impegnative. La Tua luce disperda ogni ombra di dubbio, la Tua onnipotenza operi attraverso me. Confido in Tè, o Luce increata. Tu, o Bambino Gesù, mi sei d'esempio nel compiere la volontà del Padre Tuo, Tu che hai detto: " Ecco Io vengo a fare la Tua volontà ", fa' che anch'io adempia fedelmente in tutto la volontà di Dio. O Bambino Divino, concedimi questa grazia. O mio Gesù, l'anima mia prova nostalgia per i giorni delle prove, ma quando la mia anima è offuscata, non lasciarmi sola, stringimi fortemente a Te. Metti una custodia alle mie labbra, affinché il profumo delle sofferenze sia conosciuto e gradito soltanto da Te. O Gesù misericordioso, con quale ardente desiderio Ti sei affrettato verso il Cenacolo, per consacrare l'ostia che debbo prendere durante la mia vita. Hai desiderato, o Gesù, dimorare nel mio cuore; il Tuo Sangue vivo si unisce al mio sangue. Chi può comprendere quest'intima unione? Il mio cuore racchiude l'Onnipotente, l'Incomprensibile. O Gesù, donami la Tua vita divina; il Tuo Sangue puro e generoso pulsi nel mio cuore con tutta la Sua forza. Ti dono tutto il mio essere. Trasformami in Te e rendimi idonea a compiere in tutto la Tua santa volontà e a contraccambiarTi il mio amore. O mio dolce Sposo, Tu sai che il mio cuore non conosce nessuno all'infuori di Te. Hai aperto nel mio cuore un abisso insaziabile di amore per Te; dal primo istante che Ti ho conosciuto, il mio cuore Ti ha amato e si è immerso in Te, come nell'unico suo oggetto d'amore. Il Tuo amore puro e onnipotente sia uno stimolo ad agire. Chi concepisce e comprende a fondo l'abisso di Misericordia che è scaturito dal Tuo cuore? Ho conosciuto per esperienza quanta invidia c'è anche nella vita spirituale. Riconosco che sono poche le anime veramente grandi, pronte a calpestare tutto ciò che non è Dio. O anima, fuori di Dio non troverai la bellezza. Oh, che base fragile ha chi s'innalza a danno degli altri! Che perdita! 19.12.1936. Questa sera ho avvertito nella mia anima che una certa persona aveva bisogno delle mie preghiere. Ho cominciato subito a pregare e improvvisamente ho conosciuto nel mio intimo e sentito lo spirito che me lo chiedeva. Ho pregato tanto a lungo, finché mi sono sentita tranquilla. La coroncina è un grande aiuto per gli agonizzanti. Prego spesso secondo un'intenzione che vengo a conoscere interiormente e prego tanto a lungo, finché nella mia anima avverto che la preghiera ha ottenuto il suo effetto. Specialmente ora che sono qui in quest'ospedale, sperimento un'intima unione con gli agonizzanti che, all'inizio della loro agonia, mi chiedono di pregare. Iddio mi ha dato un contatto misterioso con gli agonizzanti. Dato che la cosa succede abbastanza spesso, ho avuto modo di verificare anche l'ora. Oggi, alle undici di sera, sono stata svegliata all'improvviso ed ho sentito chiaramente che c'era accanto a me uno spirito che chiedeva preghiere; addirittura una forza sconosciuta mi ha costretta a pregare. La mia visione è puramente spirituale, per mezzo di una illuminazione improvvisa che in quel momento Dio mi trasmette. Prego tanto a lungo, finché sento la tranquillità nell'anima. Non dura sempre a lungo allo stesso modo; capita qualche volta che dopo una " Ave Maria " sono già tranquilla ed allora recito il " De Profundis " e non prego oltre. E alle volte capita che recito tutta la coroncina e solo allora arriva la tranquillità. Ed ho constatato anche che, quando mi sento costretta a pregare per un tempo più lungo e provo un'inquietudine interiore, l'anima affronta lotte più accanite ed un'agonia più lunga. Il modo usato per verificare l'ora è il seguente: ho l'orologio e controllo l'ora; il giorno dopo mi parlano della morte di quella persona. Domando l'ora, che corrisponde alla lettera, e lo stesso è per l'agonia. Mi dicono: " Oggi è morta la tale persona, ma così subito e si è addormentata tranquillamente ". Capita che la persona morente si trovi nel secondo o nel terzo padiglione, ma per lo spirito lo spazio non esiste. Mi capita di venire a conoscere le stesse cose anche a qualche centinaia di chilometri di distanza. Mi è capitato più di una volta con parenti e familiari ed anche con consorelle e con anime che in vita non avevo conosciuto affatto. O Dio d'infinita Misericordia, che mi permetti di recare sollievo e aiuto agli agonizzanti con le mie povere preghiere, sii benedetto tante migliaia di volte, quante sono le stelle nel cielo e le gocce d'acqua in tutti gli oceani. La Tua Misericordia risuoni da tutta l'estensione della terra e s'innalzi fino ai piedi del Tuo trono, per esaltare questo Tuo massimo attributo, cioè la Tua indicibile Misericordia. O Dio, questa sconfinata Misericordia rapisce in una nuova estasi le anime sante e tutti gli spiriti celesti. Quei puri spiriti s'immergono in un sacro stupore, adorando l'incomprensibile Misericordia di Dio che li rapisce in una nuova estasi; la loro adorazione avviene in maniera perfetta. O Dio eterno, quanto ardentemente desidero adorare questo Tuo massimo attributo, cioè la Tua insondabile Misericordia. Vedo tutta la mia piccolezza e non posso paragonarmi agli abitanti del paradiso, che, in una santa ammirazione, esaltano la Misericordia del Signore, ma anch'io ho trovato un modo perfetto per adorare questa inconcepibile Misericordia di Dio. O Gesù dolcissimo, che Ti sei degnato di permettere a me misera di conoscere la Tua insondabile Misericordia. O Gesù dolcissimo, che hai amabilmente voluto che io parlassi al mondo intero della Tua inconcepibile Misericordia, ecco oggi prendo in mano questi due raggi, che sono scaturiti dal Tuo Cuore misericordioso, cioè il Sangue e l'Acqua e li spargo su tutta la faccia della terra, affinché ogni anima sperimenti la Tua Misericordia e, dopo averla sperimentata, l'adori per i secoli infiniti. O Gesù dolcissimo, che nella Tua inconcepibile benevolenza Ti sei degnato di unire il mio misero cuore al Tuo Cuore misericordiosissimo, ecco col Tuo Cuore adoro Dio nostro Padre, come nessun'anima l'ha mai adorato. 21.12.1936. Nel pomeriggio c'è sempre una radio accesa, perciò avverto la mancanza del silenzio. Fino a mezzogiorno, continua conversazione e chiasso. Mio Dio, mi ero rallegrata per il silenzio, per parlare solo col Signore, ma qui è tutto l'opposto. Adesso però non mi disturba più niente, né le conversazioni né la radio. In una parola, niente. La grazia di Dio ha fatto in modo che, quando prego, non so nemmeno dove mi trovi; so soltanto che la mia anima è unita al Signore e così mi passano i giorni in questo ospedale. + Resto ammirata per le tante umiliazioni e sofferenze che affronta quel sacerdote per la causa; lo vedo in momenti particolari e lo sostengo con la mia indegna preghiera. Soltanto Dio può dare un tale coraggio, poiché diversamente l'anima cederebbe. Ma vedo con gioia che tutte queste difficoltà contribuiscono a procurare una maggior gloria di Dio. Il Signore non ne ha molte di queste anime. O eternità infinita, tu illumini gli sforzi delle anime eroiche, dato che la terra ripaga questi sforzi con l'ingratitudine e con l'odio. Queste anime non hanno amici, sono solitarie. In quella solitudine si rafforzano, attingono la forza soltanto da Dio; sia pure con umiltà, ma anche con coraggio affrontano tutte le tempeste che s'abbattono su di loro. Essi, come quelle querce alte come il cielo, sono irremovibili e solo in questo c'è il loro unico segreto: attingono la forza da Dio e tutto ciò di cui hanno bisogno, lo hanno per sé e per gli altri. Portano il loro peso, ma sanno e sono capaci di prendere su di sé i pesi degli altri. Sono vere colonne luminose, sulle vie di Dio, che vivono esse stesse nella luce ed illuminano gli altri. Loro stessi vivono sulle alture e agli altri, più piccoli, sanno indicarle, aiutandoli a raggiungerle. + O mio Gesù, Tu vedi che non so scrivere come si deve; per di più non ho nemmeno una penna buona e certe volte scrive così male, tanto che debbo scrivere frasi intere lettera per lettera e questo non è ancora tutto. Ho anche la difficoltà che prendo nota di queste poche cose di nascosto dalle suore; perciò certe volte debbo chiudere il quaderno ogni momento ed ascoltare pazientemente i racconti di una data persona e così se ne va il tempo che avevo destinato per scrivere e quando lo chiudo in tutta fretta, il quaderno si macchia. Scrivo col permesso dei superiori e per ordine del confessore. E curioso il fatto che qualche volta scrivo in modo passabile, mentre altre volte in verità, io stessa riesco a leggere a fatica. 23.12.1936. Trascorro dei momenti con la Madonna e mi preparo al momento solenne della venuta di Gesù. La Madonna mi dà degli insegnamenti in merito alla vita interiore dell'anima con Gesù, specialmente nella santa Comunione. Solo nell'eternità conosceremo quale grande mistero compie in noi la santa Comunione. Sono i momenti più preziosi della vita. O mio Creatore, ho nostalgia di Te. Tu mi comprendi. Signore mio. Tutto ciò che c'è sulla terra, mi sembra una pallida ombra. Io voglio e desidero Te, benché Tu faccia per me molte cose inconcepibili, poiché Tu stesso mi fai visita in modo singolare; tuttavia tali visite non leniscono le ferite del cuore, ma suscitano in me una sempre maggiore nostalgia di Te, o Signore. Prendimi con Te, Signore, se questa è la Tua volontà. Tu sai che muoio, sì muoio di nostalgia di Te, ma non posso morire. O morte, dove sei? Mi attiri nell'abisso della Tua Divinità, ma Ti nascondi dietro una fitta nebbia. Tutto il mio essere è immerso in Te; io però desidero contemplarTi faccia a faccia. Quando avverrà questo per me? Oggi mi ha fatto visita Suor Crisostoma. Mi ha portato dei limoni, delle mele ed un piccolo albero di Natale. Mi ha fatto un grandissimo piacere. La Madre Superiora ha chiesto al medico, tramite Suor Crisostoma, di permettermi di andare a casa per le feste ed il medico ha acconsentito volentieri. È stata una gioia per me ed ho pianto come una bimba. Suor Crisostoma è rimasta meravigliata vedendo il mio brutto aspetto e che sono tanto cambiata. E mi ha detto: " Sai, mia cara Faustina, di sicuro morirai; devi soffrire tremendamente! ". Le ho risposto che oggi soffrivo più degli altri giorni, ma non era niente; che per la salvezza delle anime non era troppo. O Gesù misericordioso, dammi le anime dei peccatori. 24.12.1936. Oggi durante la santa Messa sono stata particolarmente unita a Dio ed alla Sua Madre Immacolata. L'umiltà e l'amore della Vergine Immacolata sono penetrati nella mia anima. Più imito la Madre di Dio, più profondamente conosco Dio. Oh, quale inconcepibile nostalgia pervade la mia anima! Gesù, come puoi lasciarmi ancora in quest'esilio? Muoio di desiderio per te. Ogni volta che Tu tocchi la mia anima, mi procuri una ferita enorme. L'amore e la sofferenza vanno assieme. Tuttavia non cambierei la sofferenza, che Tu mi procuri, con nessun tesoro al mondo, poiché questa è una sofferenza di un'indicibile delizia ed è una mano amorevole che procura queste ferite alla mia anima. Nel pomeriggio è venuta Suor Gaetana e mi ha accompagnato a casa per le feste. Ero contenta di poter stare assieme alla comunità. Attraversando la città, immaginavo che fosse Betlemme. Vedevo che tutta la gente si affrettava e pensavo: " Chi medita oggi su questo Mistero ineffabile nel raccoglimento e nel silenzio? ". O Vergine Purissima, Tu oggi sei in viaggio ed anch'io sono in viaggio. Sento che il viaggio odierno ha un significato. O Vergine Radiosa, pura come il cristallo, tutta immersa in Dio, affido a Te la mia vita interiore. Organizza tutto in modo che sia gradito a Tuo Figlio, o Madre mia, ed io desidero tanto che Tu mi dia il Piccolo Gesù durante la Messa di Mezzanotte. E sentii in fondo all'anima talmente viva la presenza di Dio, che dovetti trattenere la gioia con la forza della volontà, per non far capire all'esterno quello che avveniva nella mia anima. Prima di cena sono entrata un momento in cappella, per scambiare spiritualmente l'optatek con le persone care al mio cuore. Ho presentato tutti per nome a Gesù ed ho chiesto delle grazie per loro. Ma questo non è tutto; ho raccomandato al Signore i perseguitati, i sofferenti e coloro che non conoscono il Tuo Nome e specialmente i poveri peccatori. O Piccolo Gesù, Ti prego ardentemente, chiudi tutti nel mare della Tua inimmaginabile Misericordia. O dolce, Piccolo Gesù, hai il mio cuore; sia per Te una gradita e comoda dimora. O infinita Maestà, con quanta dolcezza Ti sei avvicinata a noi! Qui non c'è il terrore dei fulmini del grande Jahvé; qui c'è il dolce, Piccolo Gesù. Qui nessun'anima ha paura, benché non sia diminuita la Tua Maestà, ma si sia semplicemente celata. Dopo cena ero molto stanca e sofferente; ho dovuto andare a coricarmi, ma ho vegliato assieme alla Madonna in attesa della venuta del Bambinello. 25.12.1936. Messa di mezzanotte. Durante la santa Messa la presenza di Dio mi penetrò da parte a parte. Un momento prima dell'elevazione vidi la Madre ed il piccolo Gesù Bambino ed il vecchio Nonno. La Madre SS.ma mi disse queste parole: " Figlia Mia, Faustina, prendi questo Tesoro preziosissimo ". E mi diede il piccolo Gesù. Quando presi Gesù in braccio, la mia anima provò una gioia inconcepibile, che non sono in grado di descrivere. Ma, cosa strana, dopo un momento Gesù divenne terribile, spaventoso, grande, sofferente e la visione scomparve. Mancava poco al momento di accostarsi alla santa Comunione. Quando ricevetti Gesù nella santa Comunione la mia anima tremava tutta sotto l'influsso della presenza di Dio. Il giorno dopo vidi per un momento il Bambinello divino durante l'elevazione. Il secondo giorno della festa venne da noi Padre Andrasz a celebrare la santa Messa, durante la quale vidi pure il piccolo Gesù. Nel pomeriggio andai a confessarmi. Ad alcune domande che riguardavano quest'opera, il Padre non mi rispose. Disse: " Quando starà bene, allora parleremo concretamente; per ora procuri di far tesoro delle grazie che il Signore le dà e cerchi di ristabilirsi bene in salute. Per il resto sa come comportarsi e che regole seguire in queste cose ". Per penitenza il Padre mi diede da recitare la coroncina che mi ha insegnato Gesù. Mentre recitavo la coroncina sentii improvvisamente una voce: " Oh! che grandi grazie concederò alle anime che reciteranno questa coroncina: le viscere della Mia Misericordia s'inteneriscono per coloro che recitano la coroncina. Scrivi queste parole, figlia Mia, parla al mondo della Mia Misericordia. Che conosca tutta l'umanità la Mia insondabile Misericordia. Questo è un segno per gli ultimi tempi, dopo i quali arriverà il giorno della giustizia. Fintante che c'è tempo ricorrano alla sorgente della Mia Misericordia, approfittino del Sangue e Acqua scaturiti per loro ". O anime umane, dove troverete riparo nel giorno dell'ira di Dio? Accorrete ora alla sorgente della Misericordia di Dio. Oh, che gran numero di anime vedo! Vedo che hanno adorato la, Misericordia di Dio e canteranno nell'eternità l'inno della gloria. 27.12.1936. Oggi sono tornata nell'eremo della mia stanza. Ho avuto un viaggio piacevole, poiché ha viaggiato con me una persona che portava a battezzare un bambino. L'abbiamo accompagnata fino alla chiesa di Podgórze. Per poter scendere mi ha dato il bambino in braccio. Appena ebbi il bimbo in braccio, con una fervorosa preghiera l'offrii a Dio, affinché un giorno potesse recare una gloria speciale al Signore. Sentii nel mio intimo che il Signore guardò in modo particolare verso quella cara piccola anima. Quando arrivammo a Pradnik, Suor Damiana mi aiutò a portare un pacco. Appena entrammo nella mia stanzetta, vedemmo un bellissimo angelo di carta con la scritta: " Gloria in " … Ho l'impressione che sia da parte della suora ammalata, alla quale avevo mandato il piccolo albero di Natale. E così sono passate le feste. Nulla è in grado di acquietare la nostalgia della mia anima. Ho nostalgia di Te, o mio Creatore e Dio eterno. Né le solennità né i bei canti riescono a lenire la mia anima, ma mi procurano una nostalgia sempre maggiore. Al solo ricordo del Tuo Nome, il mio spirito si lancia verso di Tè, Signore. 28.12.1936. Oggi ho cominciato una novena alla Divina Misericordia. Mi porto in spirito davanti a quell'immagine e recito la coroncina che mi ha insegnato il Signore. Il secondo giorno della novena ho visto l'immagine come fosse viva; attorno c'erano appesi innumerevoli ex voto ed ho visto una gran folla di gente che accorreva ed ho visto che molti di loro erano felici. O Gesù, quanta gioia ho provato nel mio cuore! Faccio questa novena per due persone, cioè per l'arcivescovo e Don Sopocko. Prego fervorosamente il Signore perché ispiri all'arcivescovo di voler approvare questa coroncina tanto gradita a Dio e questa immagine, affinché non rinvii e non sia motivo di ritardo per quest'opera. Oggi improvvisamente mi penetrò come un lampo lo sguardo del Signore e conobbi subito i più minuscoli pulviscoli della mia anima ed avendo conosciuto il mio nulla fino in fondo caddi in ginocchio e domandai perdono al Signore e con grande fiducia mi affidai alla Sua infinita Misericordia. Questa conoscenza non mi deprime, né mi allontana dal Signore, anzi suscita nella mia anima un maggior amore ed una fiducia illimitata ed il pentimento del mio cuore è unito all'amore. Questi lampi particolari plasmano la mia anima. O dolce Raggio Divino, illuminami fin nei punti più segreti e profondi, poiché desidero giungere alla più grande purezza di cuore e di anima. Verso sera una grande nostalgia s'impadronì della mia anima. Presi l'opuscolo con l'immagine di Gesù Misericordioso e lo strinsi al cuore e mi uscirono dall'anima queste parole: " Gesù, Amore eterno, per Te vivo, per Te muoio e desidero unirmi a Te ". All'improvviso vidi il Signore di una bellezza inconcepibile, che mi guardò benevolmente e disse: " Figlia Mia, anch'Io per amor tuo sono sceso dal cielo, per te ho vissuto, per te sono morto e per te ho creato i cieli ". E Gesù mi strinse al Suo Cuore e mi disse: " Fra non molto; sta' tranquilla, figlia Mia ". Quando rimasi sola, l'anima mia s'infiammò dal desiderio di soffrire fino al momento in cui il Signore dirà: ora basta. Ed anche se dovessi vivere migliaia di anni, alla luce di Dio vedo che è soltanto un momento. + Le anime … [ La frase è rimasta incompiuta ]. 29.12.1936. Oggi dopo la santa Comunione ho udito una voce nell'anima: " Figlia Mia, vigila, poiché verrò inavvertitamente ". " Gesù, non vuoi dirmi l'ora che attendo con tanta nostalgia? ". " Figlia Mia, per il tuo bene la saprai, ma non ora, vigila ". O Gesù, fa' di me quello che Ti piace. So che sei il Salvatore misericordioso e so che non cambierai per me nell'ora della morte. Se ora mi dimostri un amore così particolare e se Ti degni unirTi a me in una maniera così confidenziale ed amorevole, per questo spero ancora di più nell'ora della morte. Tu Signore, Dio mio, non puoi cambiare; sei sempre lo stesso. I cieli possono cambiare e tutto ciò che è stato creato, ma Tu Signore, sempre lo stesso durerai nei secoli. Quindi vieni come vuoi e quando vuoi. Padre d'infinita Misericordia, io Tua figlia attendo con nostalgia la Tua venuta. O Gesù, Tu hai detto nel santo Vangelo: " Ti giudico dalle tue labbra "; perciò Gesù, io parlo sempre della Tua inimmaginabile Misericordia. Confido pertanto che mi giudicherai secondo la Tua infinita Misericordia. 30.12.1936. Finisce l'anno. Oggi ho fatto il ritiro spirituale mensile. Il mio spirito si è concentrato sui benefici elargitimi dal Signore nel corso di tutto l'anno. La mia anima ha tremato alla vista dell'enorme quantità di grazie che Dio mi ha concesso. È sgorgato dalla mia anima un inno di ringraziamento a Dio. Per un'ora intera mi sono immersa nell'adorazione e nel ringraziamento, considerando i singoli benefici di Dio ed anche le mie piccole manchevolezze. Tutto ciò che quest'anno ha racchiuso in sé, è andato nell'abisso dell'eternità. Nulla si perde. Sono contenta che non si perda nulla. + 30.12.1936. Ritiro spirituale di un giorno. Nella meditazione del mattino provo avversione e ripugnanza per tutto ciò che è creato. Ogni cosa è sbiadita ai miei occhi, il mio spirito è staccato da tutto, desidero Dio solo, però debbo vivere. E un martirio indescrivibile. Iddio si dona all'anima in modo amorevole e l'attira nell'abisso della Sua insondabile Divinità, ma nello stesso tempo la lascia qui sulla terra unicamente perché soffra e agonizzi di nostalgia per Lui. E questo grande amore è così puro, che Dio stesso vi trova il Suo compiacimento. Nelle sue azioni l'amor proprio non ha accesso, poiché qui tutto è completamente pieno d'amarezza, e quindi anche completamente puro. La vita è una morte continua, dolorosa e tremenda, e nello stesso tempo è il nucleo della vera vita e della felicità inconcepibile e la forza dello spirito, attraverso il quale l'anima diviene idonea a grandi opere per Iddio. + Verso sera ho pregato per alcune ore, prima per i genitori e i parenti, per la Madre Generale, per tutta la Congregazione e per le educande, per tre sacerdoti, ai quali debbo molta riconoscenza. Ho percorso il mondo intero in lungo e in largo ed ho ringraziato l'insondabile Misericordia di Dio per tutte le grazie concesse agli uomini ed ho chiesto perdono per tutte le offese che Gli sono state arrecate. Durante i vespri ho visto Gesù che ha guardato alla mia anima in modo dolce e profondo. " Figlia Mia, abbi pazienza. Fra non molto ". Quello sguardo profondo e quelle parole hanno infuso nella mia anima forza, vigore e coraggio ed una misteriosa fiducia che avrei compiuto tutto quello che vuole da me, nonostante le enormi difficoltà e la misteriosa convinzione che il Signore era con me e che con Lui posso tutto. Sono nulla per me tutte le potenze del mondo e di tutto l'inferno. Tutto deve crollare di fronte alla potenza del Suo Nome. Depongo tutto nelle Tue mani, o Signore e Dio mio, Unica Guida della mia anima. Guidami secondo i Tuoi eterni desideri. + G.M.G. Cracovia - Pradnik 1.1.1937 Gesù confido in Te + Oggi a mezzanotte ho salutato il vecchio anno 1936, ed ho dato il benvenuto al 1937. In questa prima ora dell'anno, con trepidazione e timore ho guardato in faccia al tempo. O Gesù Misericordioso, con Te affronterò coraggiosamente e audacemente lotte e battaglie. Nel Tuo nome compirò tutto e supererò tutto. O mio Dio, bontà infinita, Ti prego, mi accompagni sempre e in tutto la Tua infinita Misericordia. All'inizio di quest'anno mi assale il timore di fronte alla vita, ma Gesù mi libera da questo timore facendomi conoscere la grande gloria che Gli recherà quest'opera della Misericordia. Ci sono dei momenti nella vita, nei quali l'anima trova sollievo solo in una profonda preghiera. Voglia Dio che le anime in quei momenti riescano a perseverare nella preghiera. Questa è una cosa importante. + G.M.G. Gesù confido in Te + Propositi per l'anno 1937, 1° giorno 1° mese Proposito particolare: continuare la stessa cosa, cioè rimanere unita a Cristo Misericordioso e precisamente chiedersi: cosa farebbe Cristo in questo o in quel caso? E con lo spirito abbracciare il mondo intero, specialmente la Russia e la Spagna. Propositi generali 1. Rigorosa osservanza del silenzio - il raccoglimento interiore. 2. In ogni consorella vedere l'immagine di Dio e da questo motivo deve provenire tutto l'amore del prossimo. 3. In ogni momento della vita adempiere la volontà di Dio e vivere di essa. 4. Rendere conto fedelmente di tutto al direttore spirituale e non intraprendere nulla d'importante senza aver preso accordi con lui. Procurerò di svelare in modo chiaro davanti a lui le profondità più segrete della mia anima, ricordando che ho a che fare con Dio stesso; ma come sostituto è soltanto un uomo, perciò, pregare ogni giorno perché gli siano dati lumi. 5. Nell'esame di coscienza della sera porsi la domanda: " E se mi avesse chiamato oggi? ". 6. Non cercare Dio lontano, ma nel proprio intimo; trattare con Lui faccia a faccia. 7. Nelle sofferenze e nelle tribolazioni andare davanti al tabernacolo e rimanere in silenzio. 8. Unire tutte le sofferenze, le preghiere, i lavori, le mortificazioni ai meriti di Gesù, allo scopo di impetrare la Misericordia per il mondo. 9. I momenti liberi anche se brevi, utilizzarli per pregare per gli agonizzanti. 10. Non ci sia giorno nella mia vita, in cui non raccomandi fervidamente l'opera della nostra Congregazione. Non badare mai al rispetto umano. 11. Non avere familiarità con nessuno. Con le ragazze fermezza benevola, pazienza senza limiti, punirle severamente, ma con una punizione di questo genere: preghiera e sacrificio di sé. La forza che c'è nell'annientare noi stesse per il loro bene è per loro un continuo rimorso di coscienza e farà intenerire i loro cuori ostinati. 12. La presenza di Dio è il fondamento di tutte le mie azioni, delle mie parole e dei miei pensieri. 13. Utilizzare ogni aiuto spirituale. Mettere sempre l'amor proprio al posto adatto, cioè all'ultimo. Le pratiche di pietà farle come se fosse l'ultima volta nella vita. Nella stessa maniera assolvere tutti i propri doveri. 2.1.1937. Il Nome di Gesù. Oh, quanto è grande il Tuo Nome, o Signore! Esso è il sostegno della mia anima quando le forze vengono a mancare e quando le tenebre s'infiltrano nell'anima, il Tuo Nome è il sole, i cui raggi illuminano e riscaldano e l'anima irradia luce, prendendo splendore del Tuo Nome. Quando sento il dolcissimo Nome di Gesù, il cuore mi batte più forte e ci sono dei momenti che, udendo il Nome di Gesù, cado in deliquio. Il mio spirito si lancia verso di Lui. Questo giorno per me è particolarmente importante, poiché è stato in questo giorno che sono andata la prima volta a far dipingere l'immagine. In questo giorno, per la prima volta, la Divina Misericordia è stata onorata esternamente in modo particolare, benché fosse conosciuta da tanto tempo; ma in questo caso nella maniera che ha voluto il Signore. Questo giorno del dolcissimo Nome di Gesù mi ricorda molte grazie particolari. 3.1. Oggi mi è venuta a trovare la Madre Superiora delle Suore che fanno servizio in ospedale, con una sua consorella. Abbiamo parlato a lungo di cose spirituali. Mi sono resa conto che è una grande asceta, per questo la nostra conversazione è stata gradita a Dio. Oggi è venuta da me una signorina. Mi sono accorta che soffriva non tanto nel corpo quanto nell'anima. L'ho confortata come ho potuto, ma le mie parole di conforto non sono state sufficienti. Era una povera orfana, che aveva l'anima immersa nell'amarezza e nel dolore. Davanti a me ha messo a nudo la sua anima e mi ha svelato tutto di sé. Mi sono resa conto che in questo caso non bastavano parole di semplice consolazione. Ho pregato ardentemente il Signore per quell'anima ed ho offerto a Dio la mia gioia, perché la dia a lei ed a me tolga ogni sensazione di gioia. Ed il Signore ha ascoltato la mia preghiera. A me è rimasto il conforto che essa è stata consolata. Adorazione. Prima domenica. Durante l'adorazione venni talmente sollecitata ad agire, che mi misi a piangere e dissi al Signore: " Gesù, non sollecitare me, ma manda l'ispirazione a coloro che Tu sai che ritardano quest'opera ". E udii queste parole: " Figlia Mia, sta' tranquilla; fra non molto ". Durante i vespri udii queste parole: " Figlia Mia, desidero riposare nel tuo cuore, poiché oggi molte anime Mi hanno gettato fuori dal loro cuore; ho provato una tristezza mortale ". Cercai di consolare il Signore, offrendoGli mille volte il mio cuore; provavo nell'anima ripugnanza per il peccato. + Il mio cuore si disseta in una continua amarezza, poiché anelo a venire da Te, Signore, nella pienezza della vita. O Gesù, che orribile deserto mi sembra questa vita; su questa terra non c'è un alimento per il mio cuore e per la mia anima. Soffro di nostalgia per Te, o Signore. Mi hai lasciato. Signore, l'Ostia santa, ma Essa accende ancor di più la nostalgia della mia anima per Tè, o Dio eterno e mio Salvatore. Gesù, desidero unirmi a Te, ascolta i sospiri della Tua sposa. Oh, quanto soffro, poiché non posso ancora unirmi a Te; ma avvenga secondo i Tuoi desideri. 5.1.1937. Questa sera ho visto un certo sacerdote, che aveva bisogno di preghiere per una data causa. Ho pregato ardentemente, poiché quella causa sta molto a cuore anche a me. Ti ringrazio, Gesù, per questa Tua bontà. O Gesù, Misericordia, abbraccia il mondo intero e stringimi al Tuo Cuore. Permetti alla mia anima, o Signore, di riposare nel mare della Tua insondabile Misericordia. 6.1.1937. Oggi durante la S. Messa mi sono immersa inconsapevolmente nell'infinita Maestà di Dio. Tutta l'enormità dell'amore di Dio mi ha inondato l'anima. In quel particolare momento ho conosciuto in che grande misura Dio si è abbassato per me, il Signore dei signori. E cosa sono io miserabile, che tratti così familiarmente con me? Lo stupore che mi ha invaso dopo quella grazia particolare è durato in modo molto accentuato per tutta la giornata. Approfittando della confidenza, alla quale il Signore mi ammette. L'ho pregato per tutto il mondo. In quei momenti mi sembra che tutto il mondo dipenda da me. + O mio Maestro, intervieni sul mio cuore, in modo che io non attenda aiuto da nessuno, ma m'impegni sempre a portare agli altri aiuto, conforto ed ogni sollievo. Ho sempre il cuore aperto per le sofferenze degli altri e non chiuderò il mio cuore a quelli che soffrono, anche se per questo qualcuno con malizia mi ha chiamata " la pattumiera per la spazzatura ", poiché ognuno getta il proprio cruccio nel mio cuore. Ho risposto che tutti hanno un posto nel mio cuore e per questo io l'ho nel Cuore di Gesù. Le battute pungenti, per quanto concerne la legge della carità, non riusciranno a rinserrare il mio cuore. La mia anima è sempre sensibile su questo punto e soltanto Gesù è per me la ragione per amare il prossimo. 7.1. Durante l'ora santa, il Signore mi concesse di sperimentare la Sua Passione; condivisi l'amarezza della Passione, di cui era colma la Sua anima. Gesù mi fece conoscere come l'anima deve essere fedele alla preghiera, nonostante le tribolazioni, l'aridità e le tentazioni, poiché dalla preghiera in prevalenza dipende talvolta la realizzazione dei grandi progetti di Dio, e se noi non perseveriamo nella preghiera, mettiamo degli impedimenti a ciò che Iddio voleva compiere per mezzo nostro oppure in noi. Ogni anima ricordi queste parole: " E trovandosi in una situazione difficile, pregava più a lungo ". Una preghiera di questo genere la prolungo sempre per quanto ciò mi è possibile e compatibilmente coi miei doveri. 8.1. Venerdì mattina, mentre andavo in cappella per la santa Messa, vidi improvvisamente sul marciapiede un grande cespuglio di ginepro e in esso un gatto orribile, che fissandomi con malvagità, voleva impedirmi di andare in cappella. Una sola invocazione del Nome di Gesù e tutto scomparve. Ho offerto tutta la giornata per i peccatori agonizzanti. Durante la santa Messa ho sentito in modo particolare la presenza del Signore. Dopo la santa Comunione guardai con fiducia il Signore e Gli dissi: " Desidero tanto dirTi una cosa ". Ed il Signore si rivolse verso di me con amore e disse: " E cosa desideri dirMi? ". " Gesù, Ti prego per l'inconcepibile potenza della Tua Misericordia, che tutte le anime che muoiono oggi evitino il fuoco dell'inferno, anche se sono i più grandi peccatori. Oggi è venerdì, che ricorda la Tua dolorosa agonia sulla croce; siccome la Tua Misericordia è inimmaginabile, gli angeli non si meraviglieranno per questo ". E Gesù mi strinse al Suo Cuore e disse: " Figlia amata, hai conosciuto bene l'abisso della Mia Misericordia. Farò come chiedi, ma unisciti continuamente al Mio Cuore agonizzante e soddisfa la Mia giustizia. Sappi che Mi hai chiesto una cosa grande, ma vedo che tè l'ha suggerita il puro amore verso di Me; per questo esaudirò la tua richiesta ". O Maria, Vergine Immacolata, prendimi sotto la Tua specialissima protezione e custodisci la purezza della mia anima, del mio cuore e del mio corpo. Tu sei il modello e la stella della mia vita. Oggi ho provato un grande dispiacere nel momento della visita delle nostre suore. Sono venuta a sapere una certa cosa che mi ha ferito profondamente il cuore; però sono riuscita a dominarmi, di modo che le suore non se ne sono affatto accorte. Quella sofferenza mi ha dilaniato il cuore per un lungo momento, ma tutto ciò vada per i poveri peccatori … O Gesù, per i poveri peccatori … Gesù, mia forza, stammi vicino, aiutami … 10.1.37. Oggi ho pregato il Signore di darmi la forza la mattina, per poter andare a ricevere la santa Comunione. O mio Maestro, Ti prego con tutto il mio cuore assetato, se ciò è conforme alla Tua santa volontà, dammi tutte le sofferenze ed i malanni che vuoi; io desidero soffrire giorno e notte. Ma Te ne prego ardentemente, dammi la forza nel momento in cui debbo accostarmi alla santa Comunione. Vedi bene, Gesù, che non portano la santa Comunione ai malati, e perciò se non mi dai la forza in questo momento per poter scendere in cappella, come posso riceverli nel Tuo mistero d'amore? E Tu sai quant'è la nostalgia del mio cuore per Te. O mio dolce Sposo, a che scopo tanti ragionamenti? Tu lo sai quanto ardentemente Ti desidero e se vuoi, puoi farmi questo. La mattina del giorno dopo mi sono sentita come se fossi guarita completamente; non avevo più svenimenti ne altri malanni. Però, appena sono ritornata dalla cappella, tutte le sofferenze ed i malanni hanno ripreso subito, come se fossero stati lì ad aspettarmi. Io però non ho avuto paura di loro nel modo più assoluto, poiché mi ero nutrita del Pane dei Forti. Guardo con coraggio a tutto, anche negli occhi della morte stessa. + O Gesù nascosto nell'Ostia, mio dolce Maestro e fedele Amico, oh, quanto è felice la mia anima, perché ho un tale Amico, che mi tiene sempre compagnia. Non mi sento sola, anche se sono in isolamento. O Gesù Ostia, noi ci conosciamo, questo mi basta. 12.1.37. Oggi quando è passato a visitarmi il medico, non ha avuto una buona impressione. In realtà soffrivo di più e la temperatura era aumentata parecchio. Naturalmente decise che non andassi a comunicarmi, finché la temperatura non si fosse regolarizzata del tutto. Risposi che andava bene, benché il dolore mi stringesse il cuore, ma aggiunsi che ci sarei andata non appena fosse passata la febbre. Egli acconsentì. Partito il medico, dissi al Signore: " Gesù, ora dipende da Te se potrò comunicarmi o dovrò farne a meno ". E non ci pensai più. Tuttavia ero continuamente assillata dal pensiero: dovrò essere privata / di Gesù? No, non è possibile! E ciò non per una volta sola, ma per alcuni giorni, finché non passa la febbre. Ma quella sera dissi al Signore: " Gesù, se le mie comunioni ti sono gradite, umilmente Ti prego, fa' che io domattina non abbia neanche una linea di febbre ". La mattina misuro la temperatura e pensavo tra me che, anche con una sola linea di febbre, sarei rimasta a letto per non fare cosa contraria all'obbedienza. Tolgo il termometro: non segna nemmeno una linea di febbre. M'alzai immediatamente e andai a ricevere la S. Comunione. Quando venne il medico e gli dissi che non avevo avuto nemmeno una linea di febbre ed ero andata alla S. Comunione, rimase stupito e io lo pregai che non mi ostacolasse nell'andare a ricevere la S. Comunione, poiché ciò avrebbe influito negativamente sulla cura. Il medico rispose: " Per essere tranquillo in coscienza e nello stesso tempo per non contrariare lei, sorella, ci accordiamo così: quando è bel tempo, non piove e lei si sente bene, vada pure, ma in coscienza stia ben attenta a quello che le ho detto ". Mi rallegrai, constatando che il medico era così disponibile verso di me. " Vedi, Gesù, la parte che spettava a me, io l'ho già fatta. Ora conto su di Te e sono pienamente tranquilla ". Oggi ho visto che Padre Andrasz celebrava la santa Messa. Prima dell'elevazione ho visto il Piccolo Gesù, che era molto lieto, con le manine protese in avanti e dopo un momento non ho visto più nulla. Ero nella mia stanzetta d'isolamento e continuavo a fare il ringraziamento. Dopo però pensai fra me: Come mai il Bambino Gesù era così allegro? All'improvviso nel mio intimo udii queste parole: " Perché sto bene nel suo cuore ". E la cosa non mi sorprese affatto, poiché so che ama molto Gesù. . La mia unione con gli agonizzanti continua ad essere molto stretta. Oh, quanto è incomprensibile la divina Misericordia poiché il Signore mi permette di essere d'aiuto agli agonizzanti con le mie indegne preghiere. Per quanto mi è possibile, cerco di stare accanto ad ogni agonizzante. Abbiate fiducia nel Signore, poiché è buono ed inconcepibile; la Sua Misericordia supera la nostra comprensione. 14.1.37. Oggi Gesù è entrato nella mia cameretta d'isolamento, con una veste chiara ed una cintura d'oro attorno alla vita. Una grande maestà si rifletteva da tutta la Sua persona ed ha detto: " Figlia Mia, perché ti lasci prendere da pensieri di paura? ". Ho risposto: " Signore, Tu sai il perché ". E mi ha detto: " Perché? ". " Quest'opera mi spaventa. Tu sai che non sono idonea a compierla ". E mi ha detto: " Perché? ". " Vedi che non ho salute, non ho istruzione, non ho denari; sono un abisso di miseria; ho paura a trattare con la gente. Gesù, io desidero soltanto Te; Tu puoi liberarmi da questo ". Ed il Signore mi ha detto: " Figlia Mia, quello che hai detto è vero. Sei molto misera ed a Me è piaciuto compiere l'opera della Misericordia proprio per tuo mezzo, che sei la miseria stessa. Non temere; non ti lascerò sola. Fa' per questa causa quello che puoi. Io completerò tutto quello che ti manca. Tu sai quello che è nelle tue possibilità; fa' quello ". Il Signore rivolse uno sguardo con grande amabilità nel profondo del mio essere. Pensavo di morire dalla gioia per quello sguardo. Il Signore scomparve. Rimase nella mia anima la gioia, la forza e lo slancio per agire, ma sono stupita del fatto che il Signore non voglia liberarmi e non cambi nulla di quello che ha detto una volta. E nonostante tutta questa gioia, c'è sempre un'ombra di sofferenza. Vedo che l'amore ed il dolore vanno in coppia. Visioni simili non ne ho molte, ma più spesso tratto con il Signore in modo più profondo. I sensi rimangono assopiti ed ogni cosa sebbene inavvertitamente, ma realmente, diviene per me più chiara di quando l'osservo con gli occhi. L'intelletto conosce di più in un attimo che dopo lunghi anni di profonde riflessioni e meditazioni, sia per quanto riguarda l'essenza di Dio, sia per le verità rivelate, come pure per la conoscenza della propria miseria. Nulla mi disturba in questa unione col Signore, ne parlare col prossimo, né alcuno dei miei impegni; anche se dovessi sbrigare non so che faccenda importante, questo non mi disturba affatto. Il mio spirito è con Dio, le mie viscere sono piene di Dio, e perciò non Lo cerco al di / fuori di me. Egli, il Signore, penetra nella mia anima, come un raggio di sole attraversa un vetro puro. Con la madre naturale, quando ero rinchiusa nel suo grembo, non ero così unita come col mio Dio; là c'era l'inconsapevolezza, mentre qui c'è la piena realtà e consapevolezza dell'unione. Le mie visioni sono esclusivamente interiori; ma più le comprendo e più mi riesce difficile esprimerle a parole. Oh, quanto è bello il mondo dello spirito! E quanto è reale! In confronto ad esso questa nostra vita esteriore non è che una vana illusione, un'impotenza. Gesù, dammi la forza e la saggezza, per attraversare questa paurosa foresta della vita, in modo che il mio cuore sappia sopportare pazientemente la nostalgia di Te, o mio Signore. Resto sempre presa da sacro stupore, quando sento che Ti avvicini a me; Tu, il Sovrano del trono terribile, scendi in un miserabile esilio e vieni da una povera mendicante, che non ha nulla se non miseria. Non so ospitarti, o mio Principe, ma Tu sai che Ti amo con ogni palpito del mio cuore. Benché io veda quanto Tu ti abbassi, tuttavia non diminuisce ai miei occhi la Tua Maestà. So che mi ami come ama uno Sposo, e questo mi basta, benché ci divida un grande abisso, poiché Tu sei il Creatore e io la Tua creatura. L'amore però è soltanto la spiegazione della nostra unione. All'infuori di esso tutto è inconcepibile. Solo con l'amore si comprende l'incomprensibile familiarità con la quale mi tratti. O Gesù, la Tua grandezza mi spaventa e rimarrei in un continuo stupore e timore, se Tu non mi tranquillizzassi. Ogni volta, prima di avvicinarTi a me, mi rendi idonea a trattare familiarmente con Te. 15.1.37. La tristezza non alberga in un cuore che ama la volontà di Dio. Il mio cuore, pieno di nostalgia per Iddio, prova con sofferenza tutta la miseria dell'esilio. Avanzo con coraggio verso la mia patria, sebbene i miei piedi rimangano feriti, e in questo cammino mi nutro della volontà di Dio; essa è il mio alimento. Sostenetemi, o felici abitanti della patria celeste, affinché la vostra sorella non venga meno lungo la strada. Benché sia un terribile deserto, avanzo a fronte alta e guardo il sole, cioè il Cuore misericordioso di Gesù. 19.1.37. La vita nel momento attuale mi scorre in una silenziosa consapevolezza della presenza di Dio. Di Lui vive silenziosamente la mia anima e questa consapevole vita di Dio nella mia anima è per me sorgente di felicità e di vigore. Non cerco la felicità se non nel profondo della mia anima, in cui dimora Iddio; sono consapevole di ciò. Sento quasi la necessità di darmi agli altri. Ho scoperto nell'anima la sorgente della felicità, cioè Dio. O mio Dio, vedo che tutto ciò che mi circonda è pieno di Te, e soprattutto la mia anima, adornata della Tua grazia. Comincio già a vivere di quello di cui vivrò nell'eternità. Il silenzio è un linguaggio così potente che raggiunge il trono del Dio vivente. Il silenzio è il Suo linguaggio, benché misterioso, ma potente e vivo. O Gesù, mi fai conoscere e comprendere in che cosa consiste la grandezza di un'anima: non nelle grandi azioni, ma in un grande amore. È l'amore che vale ed esso conferisce grandezza alle nostre azioni. Benché le nostre azioni siano piccole e ordinarie di per sé, in conseguenza dell'amore diventano grandi e potenti davanti a Dio, solo grazie all'amore. L'amore è un mistero che trasforma tutto ciò che tocca in cose belle e gradite a Dio. L'amore di Dio rende l'anima libera. Essa è come una regina che non conosce la costrizione degli schiavi; intraprende tutto con una grande libertà, poiché l'amore che dimora in lei è il movente per agire. Tutto ciò che la circonda, le fa conoscere che soltanto Dio è degno del suo amore. Un'anima amante di Dio ed immersa in Lui, va ai suoi doveri con la stessa disposizione con la quale va alla santa Comunione e compie anche la più semplice azione con grande diligenza, sotto lo sguardo amorevole di Dio. Non si agita se col tempo qualche cosa si rivela meno riuscita; essa è tranquilla, poiché al momento di agire, ha fatto quanto era in suo potere. Quando capita che l'abbandoni la viva presenza di Dio, di cui gode quasi in continuazione, essa procura di vivere di fede viva; la sua anima comprende che ci sono i momenti del riposo ed i momenti della lotta. Con la volontà è sempre unita a Dio. La sua anima è come un cavaliere addestrato alla battaglia, scorge da lontano dove si nasconde il nemico ed è pronta alla lotta; essa sa di non essere sola: Dio è la sua forza. 21.1.1937. Oggi sono mirabilmente unita al Signore fin dal primo mattino. Verso sera è venuto a trovarmi il sacerdote dell'ospedale. Dopo pochi minuti di conversazione, sento che il mio spirito comincia ad immergersi di più in Dio ed ho cominciato a perdere la sensibilità per quanto avveniva intorno a me. Ho pregato ardentemente Gesù: " Dammi la possibilità di conversare " ed il Signore mi ha concesso di poter parlare liberamente con lui. Ma c'è stato un momento in cui non capivo quello che diceva; sentivo la sua voce, ma non era in mio potere capire e mi sono scusata di non capire quello che diceva, sebbene udissi la voce. Questo è il momento della grazia dell'unione con Dio, ma imperfetta, perché i sensi agiscono esternamente anch'essi in modo imperfetto. Non vi è totale immersione in Dio, cioè la sospensione dei sensi, come accade spesso, che all'esterno non si sente e non si vede nulla: tutta l'anima è liberamente immersa in Dio. Quando mi visita una tale grazia, desidero essere sola e chiedo a Gesù che mi protegga dallo sguardo delle creature. In verità mi sono vergognata molto di fronte a quel sacerdote; ma poi mi sono tranquillizzata, poiché egli conosceva in parte la mia anima attraverso la santa confessione. Oggi il Signore mi ha fatto conoscere in spirito il convento della Divina Misericordia. Ho visto in esso un profondo spirito religioso, ma ogni cosa povera e molto modesta. O mio Gesù, mi fai trattare spiritualmente con quelle anime e forse io non vi porrò mai piede. Ma sia benedetto il Tuo Nome ed avvenga ciò che tu hai stabilito. 22.1.1937. Oggi è venerdì. La mia anima è in un mare di sofferenze. I peccatori mi hanno tolto tutto; ma va bene così, ho dato tutto per loro, affinché conoscano che Tu sei buono ed infinitamente misericordioso. Io in ogni caso Ti sarò fedele sia sotto l'arcobaleno che sotto la tempesta. Oggi il medico ha deciso che non debbo andare alla santa Messa, ma solo alla santa Comunione. Desideravo ardentemente assistere alla santa Messa, ma il confessore d'accordo col medico mi ha detto di obbedire. " E volontà di Dio che lei guarisca; non le è permesso, sorella, mortificarsi in nulla; sia ubbidiente e Dio la ricompenserà ". Sentivo che quelle parole del confessore erano parole di Gesù e sebbene mi dispiacesse tralasciare la santa Messa, poiché Dio mi concedeva la grazia di poter vedere il Bambino Gesù, ubbidii poiché antepongo l'obbedienza ad ogni altra cosa. Mi immersi nella preghiera e feci la penitenza. Improvvisamente vidi il Signore che mi disse: " Sappi, figlia Mia, che con un atto di obbedienza Mi dai maggior gloria che con lunghe preghiere e penitenze ". Come è bello vivere nell'obbedienza, vivere nella consapevolezza che tutto quello che faccio è gradito al Signore. 23.1.1937. Oggi non ho avuto voglia di scrivere. All'improvviso udii nell'anima una voce: " Figlia Mia, non vivi per te stessa, ma per le anime. Scrivi per il loro bene. Sai che è la Mia volontà, per quanto riguarda lo scrivere, già più volte i confessori te l'hanno confermata. Tu sai ciò che Mi è più gradito e se hai qualche dubbio sulle Mie parole sai a chi devi rivolgerti. Gli do lumi, affinché giudichi la Mia causa e il Mio occhio lo protegge. Figlia Mia, di fronte a lui devi essere come una bambina, piena di semplicità e di sincerità. Anteponi la sua opinione a tutte le Mie richieste. Egli ti guiderà secondo il Mio volere. Se non ti permette di attuare le Mie richieste, stai tranquilla: non ne farò una questione con te. Questa faccenda rimarrà fra Me e lui; tu devi obbedire ". 25.1.37. Oggi la mia anima è immersa nell'amarezza. O Gesù, o mio Gesù, oggi ad ognuno è permesso versare amarezza nel mio calice, indipendentemente dal fatto che sia amico o nemico: ognuno può procurarmi sofferenze. Ma Tu, Gesù, sei obbligato a darmi forza e sostegno in questi difficili momenti. O Ostia santa, sostienimi e tieni chiuse le mie labbra alla mormorazione e alle lamentele; se manterrò il silenzio, so che vincerò. 27.1.37. Avverto un notevole miglioramento nella mia salute. Gesù mi riconduce dalla soglia della morte alla vita, infatti mi mancava ben poco a morire, ma ecco che il Signore mi concede nuovamente la pienezza della vita, benché debba rimanere ancora in sanatorio. Però sono guarita quasi completamente. Vedo che non si è compiuta ancora completamente in me la volontà di Dio, perciò debbo vivere. So bene infatti che se compirò tutto quello che Dio ha stabilito che io faccia sulla terra, non mi lascerà a lungo in questo esilio, poiché la mia casa è il paradiso. Prima però di raggiungere la patria, dobbiamo compiere la volontà di Dio in terra, cioè superare fino all'ultimo le nostre prove e le nostre battaglie. O Gesù, Tu mi ridai la salute e la vita. Dammi la forza per lottare, poiché senza di Te non sono in grado di far nulla. Dammi la forza. Tu che puoi tutto. Vedi che sono una bambina debole e cosa potrei fare? Conosco tutta la potenza della Tua Misericordia ed ho fiducia che mi darai tutto quello di cui ha bisogno questa Tua fragile bambina. Quanto ho desiderato la morte! Non so se mi capiterà più nella vita di avere una così grande nostalgia di Dio. Ci sono stati dei momenti nei quali svenivo per Lui. Oh, quanto è brutta la terra, quando si conosce il cielo! Debbo farmi violenza per vivere. O volontà di Dio, tu sei il mio cibo! O vita grigia e piena d'incomprensioni! Si esercita la mia pazienza e pertanto acquisto esperienza: conosco molte cose e studio ogni giorno e vedo che so ben poco e scopro continuamente manchevolezze nella mia condotta; tuttavia non mi scoraggio per questo, ma ringrazio il Signore che si degna di concedermi la Sua luce per conoscere me stessa. + C'è una certa persona che mette alla prova la mia pazienza. Sono costretta a sacrificarle molto tempo. Quando parlo con lei, sento che mente e ciò di continuo. Siccome però mi parla di cose lontane, che non posso verificare, le sue bugie passano lisce. Tuttavia sono intimamente convinta che non è vero quello che mi dice. Una volta, essendomi venuto il dubbio d'essere io quella che sbagliava, mentre essa poteva forse dire la verità, pregai il Signore Gesù di darmi questo segno: se essa realmente mentisce, confessi lei stessa una delle cose su cui ero intimamente convinta che mentisse; se invece dice la verità, il Signore Gesù mi tolga la convinzione che essa mente. Di lì a poco torna nuovamente da me e mi dice: " Sorella, le chiedo molte scuse, ma ho mentito in questa e in quell'altra cosa ". E compresi che la luce, che avevo avuto interiormente nei riguardi di quella persona, non m'aveva ingannato. 29.1.37. Oggi mi sono svegliata tardi. Ho solo pochi momenti per non far tardi alla S. Comunione, poiché la cappella dista un bel tratto dal nostro reparto. Quando uscii fuori, la neve arrivava alle ginocchia. Ma prima che riuscissi a riflettere che il medico non mi avrebbe permesso di andare con una simile neve, ero già dal Signore in cappella, feci la S. Comunione e fui subito di ritorno. Udii nell'anima queste parole: " Figlia Mia, riposati accanto al Mio Cuore; conosco i tuoi sforzi ". La mia anima esulta maggiormente quando sono accanto al Cuore del mio Dio. 30.1.37. Ritiro spirituale di un giorno Conosco sempre di più la grandezza di Dio e gioisco per Lui. Dimoro continuamente con Lui nel profondo del mio cuore. E nella mia anima che trovo Dio con la massima facilità. Durante la meditazione udii queste parole: " Figlia Mia, con la paziente sottomissione alla Mia Volontà Mi dai la più grande gloria, e ti assicuri meriti così grandi, che non li potresti conseguire né con digiuni, né con mortificazioni di qualunque genere. Sappi, figlia Mia, che se sottoponi la tua volontà alla Mia, attiri su di te la Mia predilezione. Il tuo sacrificio Mi è gradito ed è pieno di dolcezza; trovo in esso il Mio compiacimento; esso è potente ". + Esame di coscienza: continuo la stessa cosa, l'unione con Cristo Misericordioso. Pratica: il raccoglimento interiore, cioè l'esatta osservanza del silenzio. + Nei momenti difficili fisserò il Cuore squarciato e silenzioso di Gesù sulla croce, e dalle fiamme che si sprigionano dal Suo Cuore misericordioso scenderà su di me il vigore e la forza per lottare. Cosa strana, in questo periodo invernale è venuto sotto la mia finestra un canarino e per un momento ha cantato in maniera stupenda. Ho voluto accertarmi se era qui in qualche posto in gabbia. Ma no, non c'era da nessuna parte, nemmeno nell'altro reparto. Anche un'altra ammalata l'ha sentito, ma una sola volta e si è meravigliata che un canarino potesse cantare in una stagione così gelida. + O Gesù, quanto mi fanno pena i poveri peccatori! O Gesù, concedi loro il pentimento ed il dolore; ricordati della Tua dolorosa Passione. Conosco la Tua infinita Misericordia. Non posso sopportare che un'anima, che a Te è costata così tanto, debba perire. O Gesù, dammi le anime dei peccatori! La Tua Misericordia si posi su di loro. Prendimi tutto, ma dammi le anime. Desidero diventare una vittima sacrificale per i peccatori. L'involucro del corpo nasconda il mio sacrificio, dato che anche il Tuo Sacratissimo Cuore è nascosto nell'ostia, dove pertanto sei un olocausto vivo. O Gesù, transustanziami in Te, affinché io sia un olocausto vivo a Te gradito. Desidero riparare in ogni momento per i poveri peccatori. Il sacrificio del mio spirito si nasconde sotto l'involucro del corpo; gli sguardi della gente non lo scorgono; per questo è puro e gradito a Te. O mio Creatore e Padre di grande Misericordia, io confido in Te, poiché sei la Bontà personificata. O anime, non abbiate paura di Dio, ma abbiate fiducia in Lui, poiché è buono e la Sua Misericordia dura nei secoli. + Ci conosciamo a vicenda col Signore nella dimora del mio cuore. Sì, ora io Ti do ospitalità nella casetta del mio cuore, ma si avvicina il tempo, nel quale mi inviterai nella Tua abitazione, che mi hai preparato fin dalla creazione del mondo. Oh, chi sono mai io di fronte a Te, o Signore? Il Signore mi conduce in un mondo a me sconosciuto. Mi fa conoscere una Sua grande grazia, ma io ne ho paura e non mi sottoporrò al suo influsso, per quanto sarà in mio potere, finché non mi sarò accertata presso il direttore spirituale di che grazia si tratti. Un certo momento la presenza di Dio penetrò in tutto il mio essere. La mia mente venne singolarmente illuminata in modo da conoscere la Sua Essenza; Dio mi fece conoscere la Sua vita interiore. Vidi in spirito le Tre Persone Divine, ma la loro Essenza è unica. Egli è Solo, Uno, Unico, ma in Tre Persone, ognuna delle quali non è più piccola né più grande; non c'è fra Loro differenza né in bellezza né in santità, poiché sono Uno. Uno, sono assolutamente Uno. Il Suo amore mi ha portato a questa conoscenza e mi ha unito a Sé. Quando ero unita con una, ero unita anche con la seconda e con la terza, poiché quando ci uniamo con una, per ciò stesso ci uniamo anche con le altre due Persone, così come lo siamo con una. Una è la Loro volontà. Uno Dio, benché Trino nelle Persone. Quando Una delle Tre Persone si dona ad un'anima, in forza dell'unica volontà, è unita con le Tre Persone ed è inondata di felicità, che proviene dalla Santissima Trinità. Di tale felicità si nutrono i Santi. La felicità che scaturisce dalla SS.ma Trinità rende felice tutto il creato, fa sgorgare la vita, che vivifica ed anima ogni essere che ha inizio da Lui. In quei momenti la mia anima ha provato delizie divine così intense, che mi è difficile esprimere. All'improvviso udii pronunciare delle parole; sono queste: " Voglio prenderti come sposa ". Tuttavia il timore s'impadronì della mia anima, ma io riflettei senza apprensione su cosa dovesse essere tale sposalizio ed ogni volta che ci penso l'anima mia è invasa dal timore, però la pace viene mantenuta nell'anima da una forza superiore. Per la verità ho i voti perpetui e li ho fatti con sincera e totale volontà. Rifletto continuamente sul significato di questa cosa, sento ed intuisco che si tratta di una grazia eccezionale. Quando la considero, mi sento svenire per il desiderio di Dio, ma in tale svenimento la mente è chiara e pervasa dalla luce. Quando sono unita a Lui svengo per eccesso di felicità, ma la mia mente è chiara e limpida, senza aggiunte. Abbassi la Tua Maestà per trattare familiarmente con una povera creatura. Ti ringrazio, Signore, per questa grande grazia che mi rende idonea a trattare con Te. O Gesù, il Tuo nome è una delizia per me, avverto da lontano il mio Amato, e la mia anima piena di nostalgia riposa fra le Sue braccia. Non riesco a vivere senza di Lui. Preferisco stare con Lui nei tormenti e nelle sofferenze, piuttosto che fra le più grandi delizie del paradiso senza di Lui. 2.2.1937. Oggi fin dal mattino un profondo raccoglimento in Dio si è impadronito della mia anima. Durante la santa Messa pensavo di vedere il Bambino Gesù come avviene spesso, ma oggi durante la S. Messa ho visto Gesù Crocifisso. Gesù era inchiodato sulla croce e tra grandi tormenti. La mia anima fu compenetrata dalle sofferenze di Gesù, sia nell'anima che nel corpo, sebbene in maniera non visibile, ma egualmente dolorosa. Oh, che tremendi misteri avvengono durante la S. Messa! Un grande mistero avviene nella Messa. Con quanta devozione dovremmo seguire e partecipare a questa morte di Gesù! Un giorno conosceremo quello che Iddio fa per noi in ogni S. Messa e quale dono ci prepara in essa. Solo il Suo amore divino poteva concepire un simile dono. O Gesù, o mio Gesù, da che grande sofferenza è pervasa la mia anima, vedendo la sorgente della vita scaturire con tanta dolcezza e vigore per ogni anima. E tuttavia vedo anime sfiorite e inaridite per loro colpa. O mio Gesù, fa' che la potenza della Misericordia abbracci queste anime. + O Maria, oggi una terribile spada ha trafitto la Tua santa anima. Nessuno eccetto Iddio ha conosciuto la Tua sofferenza. La Tua anima non si è spezzata, ma è stata forte, poiché era con Gesù. O Madre dolce, unisci la mia anima a Gesù, poiché solo allora potrò superare tutte le prove e le esperienze e solo in unione con Gesù i miei piccoli sacrifici saranno graditi a Dio. Madre dolcissima, ammaestrami sulla vita interiore. La spada della sofferenza non mi spezzi mai. O Vergine pura, infondi la fortezza nel mio cuore e custodiscilo. + La giornata odierna è per me eccezionale: nonostante abbia avuto tante sofferenze, la mia anima è inondata da una grande gioia. Nella stanzetta vicina alla mia era degente un'ebrea gravemente malata. Tre giorni fa sono andata a farle visita ed ho provato nel mio intimo molta sofferenza, al pensiero che fra non molto sarebbe morta senza che l'acqua del battesimo avesse lavato la sua anima. Ne parlai con la Suora che l'assisteva, invitandola ad amministrarle il santo battesimo, quando si fosse avvicinata l'ultima ora. Ma c'era una difficoltà: aveva sempre vicino degli ebrei. Tuttavia ebbi nell'anima l'ispirazione di pregare davanti all'immagine che Gesù mi aveva ordinato di dipingere. Ho l'opuscoletto, sulla cui copertina c'è la riproduzione dell'immagine della Divina Misericordia. E dissi al Signore: " Gesù, Tu stesso mi hai detto che avresti concesso molte grazie tramite questa immagine, perciò ti chiedo la grazia del santo battesimo per questa ebrea. Non importa chi la battezzerà, purché venga battezzata ". Dopo tali parole mi sentii singolarmente tranquilla ed ebbi la certezza assoluta che, nonostante le difficoltà, l'acqua del santo battesimo sarebbe scesa sulla sua anima. E di notte quando era molto debole, per tre volte mi alzai per andare da lei, per trovare il momento più adatto per elargirle questa grazia. Al mattino parve si sentisse meglio. Nel pomeriggio cominciò ad avvicinarsi l'ultima ora. La Suora che l'assisteva disse che era difficile amministrarle quella grazia, poiché c'era gente presso di lei. Ed arrivò il momento in cui l'ammalata cominciò a perdere conoscenza e perciò cominciarono alcuni a correre per cercare un medico, gli altri in altre direzioni, al fine di salvare l'ammalata che perciò rimase sola ed allora la Suora che l'assisteva la battezzò. Prima che fossero tutti di ritorno, la sua anima era divenuta bella, ornata della grazia di Dio e spirò subito. L'agonia durò brevemente; fu assolutamente come se si fosse addormentata. Improvvisamente vidi la sua anima di una bellezza stupenda che entrava in paradiso. Oh, com'è bella un'anima con la grazia santificante! La gioia inondò la mia anima per aver ottenuto, davanti a quell'immagine, una grazia così grande per quell'anima. Oh, quanto è grande la Misericordia di Dio! La esaltino tutte le creature! O mio Gesù, quest'anima Ti canterà l'inno della Misericordia per tutta l'eternità. Non dimenticherò l'impressione che ho provato nella mia anima quel giorno. È già la seconda grande grazia ottenuta qui per le anime davanti a questa immagine. Come è buono il Signore e pieno di compassione! O Gesù, Ti ringrazio tanto per queste grazie. 5.2.37. O mio Gesù, nonostante tutto, io desidero ardentemente unirmi a Te. O Gesù, se è possibile, prendimi con Te, poiché mi pare che il cuore mi si spezzi per la nostalgia di Te. Oh, quanto ne risento del fatto di essere in esilio! Quando giungerò alla Casa del Padre e mi delizierò della beatitudine che proviene dalla SS.ma Trinità? Ma, se è la Tua volontà che io continui a vivere e a soffrire, desidero ciò che hai stabilito per me. Tienimi su questa terra fino a quando Ti piace, anche fino alla fine del mondo. O volontà del mio Signore, sii la mia delizia e l'incanto della mia anima! Benché la terra sia così popolata, io mi sento sola, e la terra per me è un deserto spaventoso. O Gesù, Gesù, Tu sai e conosci l'ardore del mio cuore; soltanto Tu, o Signore, puoi appagarmi. + Oggi quando ho fatto osservazione ad una signorina, perché non si trattenesse per delle ore nel corridoio assieme agli uomini, perché la cosa era sconveniente per una ragazza seria, si è scusata con me ed ha promesso di correggersi. Quando comprese di essersi comportata con poco giudizio, si mise a piangere. Mentre le dicevo queste poche parole sulla moralità, gli uomini vennero da tutta la sala ed ascoltarono i miei avvertimenti. Perfino gli ebrei ascoltarono in parte e per loro conto. Una persona mi ha riferito in seguito che avevano accostato l'orecchio alla parete ed ascoltato in silenzio. Io stranamente sentivo che essi stavano ascoltando, ma dissi quello che dovevo dire. Le pareti qui sono molto sottili e, anche se si parla a voce bassa, si sente. + C'è qui una certa persona, che è stata un tempo nostra allieva. E superfluo dire che mi fa esercitare la pazienza. Viene a trovarmi varie volte al giorno. Dopo ogni visita sono stanca, ma vedo che è Gesù a mandarmi quell'anima. Sia tutto a Tua lode, o Signore. La pazienza da gloria a Dio. Oh, quanto sono povere le anime! 6.2.1937. Oggi il Signore mi ha detto: " Figlia Mia, Mi dicono che hai tanta semplicità; perché allora non Mi parli di tutto quello che ti riguarda, anche dei più piccoli particolari? ParlaMi di tutto. Sappi che con ciò Mi procuri tanta gioia ". Risposi: " Ma, Signore, Tu sai tutto ". E Gesù mi rispose: " Sì, Io so, però Tu non giustificarti col fatto che Io so; ma con la semplicità di un bimbo parlaMi di tutto, perché ho l'orecchio ed il cuore rivolti verso di te ed ho piacere che tu Mi parli! ". + Quando cominciai la grande novena per tre intenzioni, vidi in terra un piccolo verme e pensai: " Ma da dove è saltato fuori in pieno inverno? ". Improvvisamente udii nell'anima queste parole: " Vedi, Io penso a lui e lo mantengo in vita, e cosa è mai lui a paragone di te? Perché è rimasta turbata per un momento la tua anima? ". Chiesi perdono al Signore per quel momento. Gesù vuole che io sia sempre una bambina e rimetta su di lui ogni preoccupazione e mi sottometta ciecamente alla Sua santa volontà. Ha preso tutto su di Sé. 7.2.1937. Oggi il Signore mi ha detto: " Esigo da te un sacrificio perfetto e totale, il sacrificio della volontà. Nessun altro sacrificio è paragonabile a questo. Io stesso dirigo la tua vita e dispongo tutto in modo che tu divenga per Me un'offerta continua e faccia sempre la Mia volontà e per completare questa offerta ti unirai a Me sulla croce. Conosco le tue possibilità. Io direttamente ti ordinerò molte cose e la possibilità dell'esecuzione la ritarderò e la farò dipendere dagli altri; ma quello che i Superiori non potranno raggiungere, lo completerò direttamente Io stesso nella tua anima e nel fondo più segreto della tua anima ci sarà un sacrificio perfetto di olocausto e questo non per un certo tempo; sappi, figlia Mia, che questo sacrificio durerà fino alla morte. Ma verrà il tempo in cui Io, il Signore, realizzerò tutti i tuoi desideri. Ho in te la Mia compiacenza, come in un'Ostia viva. Non aver paura di nulla; Io sono con te ". Oggi ho ricevuto una comunicazione riservata da parte della Superiora, nella quale mi si proibisce di andare accanto ai moribondi, quindi al mio posto invierò ai moribondi l'obbedienza ed essa assisterà le anime dei moribondi. Questa è la volontà di Dio; ciò mi basta. Quello che non comprendo ora, lo comprenderò dopo. 7.2.1937. Oggi con più fervore che mai ho pregato secondo l'intenzione del Santo Padre e di tre sacerdoti, affinché il Signore ispiri loro ciò che esige da me, dato che da loro dipende la realizzazione di questo. Oh, quanto mi sono rallegrata per il fatto che la salute del Santo Padre è migliorata! Oggi ho sentito che ha parlato al Congresso Eucaristico e con lo spirito mi sono recata là, per ricevere la benedizione apostolica. 9.2.1937. Ultimi giorni di carnevale. In questi ultimi due giorni di carnevale ho conosciuto un'enorme quantità di pene e di peccati. In un attimo il Signore mi ha fatto conoscere i peccati commessi nel mondo intero in questo giorno. Sono svenuta per lo spavento e, nonostante che io conosca l'abisso della Divina Misericordia, mi sono stupita che Iddio tenga in vita l'umanità. Ed il Signore mi ha fatto conoscere chi è che sostiene l'esistenza dell'umanità: sono le anime elette. Quando il numero degli eletti sarà terminato, il mondo cesserà di esistere. Per due giorni ho fatto la santa Comunione riparatrice ed ho detto al Signore: " Gesù, oggi offro tutto per i peccatori; i colpi della Tua giustizia si abbattano su di me ed il mare della Misericordia investa i poveri peccatori ". Ed il Signore ascoltò la mia preghiera. Molte anime tornarono al Signore, mentre io agonizzavo sotto il peso della giustizia di Dio. Sentivo di essere il bersaglio dell'ira dell'Altissimo. Verso sera la mia sofferenza giunse ad un tale stato di abbandono interiore, che i gemiti mi uscivano dal petto, nonostante l'opposizione della volontà. Mi chiusi a chiave nella mia cameretta riservata e cominciai l'adorazione, cioè l'ora santa. L'abbandono interiore e la sperimentata giustizia di Dio, era questa la mia preghiera; mentre i gemiti ed il dolore che mi salivano dall'anima avevano preso il posto del dolce colloquio col Signore. All'improvviso vidi il Signore che mi strinse al Suo Cuore e mi disse: " Figlia Mia, non piangere poiché non posso sopportare le tue lacrime. Darò loro tutto quello che chiedi; ma smetti di piangere ". E m'invase una grande gioia ed il mio spirito, come al solito, s'immerse in Lui, come nell'unico mio tesoro. Quel giorno parlai più a lungo con Gesù, incoraggiata dalla sua bontà. E quando riposai accanto al Suo dolcissimo Cuore, Gli dissi: " Gesù, ho tante cose da dirTi ". E Gesù benignamente mi disse: " Parla, figlia Mia ". E cominciai ad esternare le sofferenze del mio cuore e cioè: " Mi sta molto a cuore l'intera umanità, che non tutti Ti conoscono, ed anche quelli che Ti conoscono non Ti amano come meriti di essere amato. Inoltre vedo che i peccatori Ti offendono in modo terribile e per di più vedo la grande oppressione e persecuzione dei fedeli, specialmente dei Tuoi servi, ed oltre a questo vedo molte anime che precipitano alla cieca nel terribile abisso infernale. Vedi, Gesù? Questo è il dolore che mi strazia il cuore e le ossa e, sebbene Tu mi faccia dono del Tuo amore particolare ed inondi il mio cuore coi torrenti della Tua gioia, questo non attenua le sofferenze che Ti ho ricordato, che anzi penetrano in modo più vivo nel mio povero cuore. Oh, quanto ardentemente desidero che tutta l'umanità si rivolga con fiducia alla Tua Misericordia! Allora avrà sollievo il mio cuore, vedendo la gloria del Tuo nome ". Gesù ascoltò questo sfogo del mio cuore con serietà ed interesse, come se non ne sapesse niente e quasi nascondendo davanti a me la conoscenza di quelle cose e così io mi sentii più libera nel parlare. Ed il Signore mi disse: " Figlia Mia, Mi è gradito il discorso del tuo cuore e con la recita della coroncina avvicini a Me il genere umano ". Dopo queste parole mi trovai sola, ma la presenza di Dio è sempre nella mia anima. + O mio Gesù, anche quando verrò da Te e Tu mi colmerai di Te stesso e sarà per me la pienezza della felicità, non dimenticherò il genere umano. Desidero sollevare un lembo di cielo, affinché la terra non dubiti della Misericordia di Dio. Il mio riposo sta nel divulgare la Tua Misericordia. L'anima rende la più grande gloria al proprio Creatore quando si rivolge con fiducia alla divina Misericordia. 10.2.1937. Oggi è il mercoledì delle ceneri Durante la santa Messa ho sperimentato per un breve momento la Passione di Gesù nelle mie membra. La Quaresima è un periodo particolare per il lavoro dei sacerdoti; occorre andar loro in aiuto nel salvare le anime. Alcuni giorni fa ho scritto una lettera al mio direttore spirituale, chiedendogli di concedermi il permesso per alcune piccole pratiche di mortificazione per il tempo della Quaresima. Dato che non avevo avuto il permesso dal medico di andare in città, ho dovuto sbrigare la cosa per lettera. Oggi però è già il mercoledì delle ceneri e io non ho ancora la risposta. Questa mattina, dopo la santa Comunione, ho cominciato a pregare Gesù, affinché lo ispiri con la Sua luce, in modo che mi risponda ed ho conosciuto nella mia anima che il Padre non è contrario a quelle pratiche per le quali l'ho pregato e che mi concede il suo permesso. E pertanto ho cominciato tranquillamente ad esercitarmi in quelle pratiche, per le quali avevo chiesto il permesso. Lo stesso giorno, dopo pranzo, ho ricevuto una lettera dal Padre nella quale mi dice che, per le pratiche richieste mi dà volentieri il suo permesso. Mi rallegrai enormemente perché la conoscenza che avevo avuto interiormente era conforme al parere del Padre spirituale. All'improvviso udii nell'anima queste parole: " Otterrai maggior ricompensa per l'obbedienza e la dipendenza dal confessore che per la pratica stessa nella quale ti eserciterai. Figlia Mia, sappi questo e comportati secondo questo: anche se si tratta della cosa più piccola, ma che ha in sé il sigillo dell'obbedienza ad un Mio sostituto, è cosa gradita e grande ai Miei occhi ". Piccole pratiche per la Quaresima. Non posso sottopormi a grandi mortificazioni, come in passato, nonostante l'ardente volontà ed il desiderio, poiché sono sotto stretto controllo medico; ma posso esercitarmi in cose più piccole e in primo luogo: dormire senza cuscino; sopportare un po' la fame; recitare ogni giorno la coroncina, che mi ha insegnato il Signore, con le braccia in croce; ogni tanto pregare un po' con le braccia in croce per un tempo indeterminato recitando una preghiera spontanea. L'intenzione: per impetrare la Misericordia di Dio per i poveri peccatori ed ai sacerdoti il potere di indurre al pentimento i cuori dei peccatori. La mia unione con le anime agonizzanti è stretta come in passato. Spesso assisto un'anima agonizzante a grande distanza. Ma provo la gioia più grande quando vedo che su queste anime si realizza la promessa della Misericordia. Il Signore è fedele: quello che ha detto una volta, lo mantiene. + Una certa anima, degente nel nostro reparto, era morente e soffriva tremendamente; era rimasta in agonia per tre giorni, ma ogni tanto riprendeva di nuovo conoscenza. Tutti nella camerata pregavano per lei. Avrei voluto andarci anch'io, ma la Madre Superiora mi aveva proibito di andare dagli agonizzanti, perciò pregai nella mia stanzetta d'isolamento per quella cara anima. Ma quando venni a sapere che soffriva ancora e non si sapeva quanto tempo sarebbe durato, improvvisamente qualche cosa mi scosse l'anima e dissi al Signore " Gesù, se tutto quello che faccio Ti è gradito, Ti prego, come prova di ciò, di far in modo che quell' anima non soffra più, ma passi immediatamente alla felicità eterna ". Alcuni minuti dopo venni a sapere che quell'anima si era addormentata così serenamente e tanto in fretta, che non si era fatto nemmeno in tempo ad accendere la candela. + Accennerò ancora qualche parola sul direttore della mia anima. È strano che ce ne siano così pochi di questi sacerdoti, capaci d'infondere nell'anima la forza, il coraggio e l'energia, per cui l'anima senza affaticarsi avanza sempre. Sotto una direzione di questo genere l'anima, anche se debole di forze, può fare molto per la gloria di Dio. Ed ho conosciuto in questo un segreto, cioè che il confessore, o meglio il direttore spirituale, non prende alla leggera le piccole cose che l'anima gli espone. E quando l'anima nota che è controllata in questo, comincia ad esercitarsi e non trascura la più piccola occasione di virtù ed evita anche le più piccole mancanze. E da questo, come da tante piccole pietre sorge il magnifico tempio dell'anima. E viceversa, se l'anima nota che il confessore trascura le piccole cose, anche lei comincia a trascurarle, cessa di renderne conto al confessore e, quel che è peggio, comincia a lasciarsi andare nelle piccole cose e così, invece di andare avanti, va poco alla volta indietro. E l'anima se ne accorge soltanto quando cade in cose più gravi. Ed ora c'è da porsi una domanda seria: " Di chi è la colpa di questo, sua o del confessore, cioè del direttore spirituale? ". Qui parlo in prevalenza del direttore spirituale. A me sembra che tutta la colpa vada attribuita al direttore spirituale imprudente; ed all'anima bisogna attribuire soltanto l'errore d'aver scelto da sé il direttore spirituale. Affinché un direttore possa guidare bene un'anima lungo le vie della volontà di Dio verso la santità, l'anima deve pregare fervorosamente per molto tempo per avere un direttore e chiedere al Signore di sceglierle Lui stesso il direttore spirituale. Ciò che si è iniziato con Dio, sarà di Dio; e ciò che ha avuto inizio con mezzi puramente umani, sarà umano. Iddio è così misericordioso che, per venire incontro all'anima, Egli stesso assegna all'anima una tale guida spirituale e la illumina perché sappia che questi è colui davanti al quale essa dovrà svelare le più segrete profondità dell'anima come se fosse di fronte a Gesù. E quando l'anima avrà riflettuto e compreso che tutto ciò è stato diretto da Dio, preghi ardentemente Dio affinché le conceda molta luce per conoscere la sua anima e non cambi tale direttore spirituale, se non nel caso in cui ci fosse un motivo serio. Come prima di scegliere il direttore spirituale ha pregato a lungo e fervidamente, per conoscere la volontà di Dio, così anche quando vuole cambiarlo, preghi molto e con fervore per conoscere se è veramente volontà di Dio che lo lasci e ne scelga un altro. Se non c'è a questo riguardo una evidente volontà di Dio, non lo cambi, poiché un'anima da sola non arriva molto lontano e satana vuole proprio questo, che l'anima che tende alla santità si diriga da sola ed allora non è nemmeno il caso di dire che possa giungervi. Costituisce un'eccezione un'anima che Dio stesso guida direttamente; ma in questo caso il direttore spirituale subito si rende conto che una data anima è diretta da Dio stesso: Dio glielo fa conoscere in modo chiaro ed evidente. Ed una tale anima più di un'altra dev'essere sottoposta ad un più stretto controllo del direttore spirituale. In tal caso il direttore non ha tanto il compito di dirigere ed indicare la strada che un'anima deve seguire, quanto quello di giudicare e confermare che l'anima segue la strada giusta e che è diretta da uno spirito buono. In questo caso il direttore spirituale non solo deve essere santo, ma anche sperimentato e prudente, e l'anima deve anteporre la sua opinione a quella di Dio stesso, poiché in tal modo sarà al sicuro dalle illusioni e dagli sbandamenti. Un'anima che non sottoponesse tali ispirazioni al rigoroso controllo della Chiesa, cioè del direttore spirituale, con ciò stesso farebbe conoscere che è diretta da uno spirito non buono. Il direttore deve essere molto prudente a questo riguardo e sperimentare l'anima nell'obbedienza. Satana si può nascondere anche sotto il manto dell'umiltà, ma non è capace d'indossare il manto dell'ubbidienza ed è qui che si rivela tutto il suo traffico. Il confessore però non deve temere esageratamente una tale anima, poiché se Dio gli dà da assistere un'anima così eccezionale, gli dà anche una grande luce soprannaturale nei suoi confronti, poiché diversamente come potrebbe giudicare in modo esatto i grandi misteri che intercorrono fra l'anima e Dio? Io stessa ho sofferto molto e sono stata molto provata a questo proposito. Pertanto quello che scrivo è solo quello che io stessa ho provato personalmente. Ho fatto molte novene e preghiere e molte penitenze, prima che Dio mi inviasse un sacerdote in grado di capire la mia anima. Ci sarebbero molte più anime sante, se ci fosse un maggior numero di direttori spirituali con esperienza e santità. Più di un'anima che tende sinceramente alla santità, non riesce a cavarsela da sola, quando giungono i momenti della prova ed abbandona la strada della perfezione. O Gesù, dacci sacerdoti zelanti e santi. O grande dignità del sacerdote, ma anche o grande responsabilità del sacerdote! O sacerdote, ti è stato dato molto, ma da te esigeranno anche molto! … 11.2.1937. Oggi è venerdì. Durante la S. Messa ho provato delle sofferenze nel mio corpo: alle mani, al piedi ed al costato. Gesù stesso permette queste sofferenze su di me, come riparazione per i peccatori. È un breve momento, ma il dolore è grande. Non soffro più d'un paio di minuti, ma l'impressione rimane a lungo ed in modo molto vivo. + Oggi mi sento così abbandonata nell'anima che non riesco a spiegarmelo. Mi nasconderei di fronte alla gente e piangerei senza interruzione. Nessuno comprende un cuore ferito dall'amore, e quando esso sperimenta degli abbandoni interiori, nessuno lo consola. O anime dei peccatori, mi avete portato via il Signore! Ma bene, bene! Imparate quanto è dolce il Signore e tutto il mare dell'amarezza si riversi sul mio cuore. Ho consegnato a voi tutte le consolazioni divine. + Ci sono dei momenti nei quali non ho fiducia in me stessa. Sono pienamente convinta della mia debolezza e miseria ed ho compreso che in quei momenti posso perseverare soltanto ponendo la mia fiducia nell'infinita Misericordia di Dio. La pazienza, la preghiera ed il silenzio rafforzano l'anima. Ci sono momenti nei quali l'anima deve tacere, non è conveniente che parli con le creature. Sono i momenti d'insoddisfazione di se stessa, quando l'anima si sente debole come un bambino. Allora si aggrappa con tutta la forza a Dio. In quei momenti vivo esclusivamente di fede e quando mi sento rinvigorita dalla grazia di Dio, allora sono più pronta a parlare e a trattare col prossimo. Verso sera il Signore mi disse: " Riposati, bambina Mia, accanto al Mio Cuore. Vedo che ti sei affaticata molto nella Mia vigna ". E l'anima mia venne inondata dalla gioia divina. 12.2.1937. Oggi la presenza di Dio mi penetra da parte a parte come un raggio di sole. La nostalgia della mia anima per Iddio è così grande che mi fa svenire ogni momento. Sento che l'Amore eterno tocca il mio cuore. La mia piccolezza non riesce a sopportare ciò, ma mi fa svenire; però la forza interiore è grande. L'anima vuole eguagliare l'Amore che l'ama. L'anima in quei momenti ha una conoscenza molto profonda di Dio e più Lo conosce, tanto più è ardente e puro il suo amore verso di Lui. Oh, inconcepibili sono i misteri di un'anima con Dio. Ci sono talvolta delle ore intere nelle quali la mia anima è immersa nello sbalordimento, vedendo che la Maestà infinita si umilia a tal punto, fino alla mia anima. È incessante il mio stupore interiore nel vedere che l'Altissimo ha in me il Suo compiacimento, e Lui stesso me lo dice ed io mi sprofondo ancora di più nel mio nulla, poiché so quello che sono in me stessa. Tuttavia debbo dire che a mia volta amo il mio Creatore alla follia: con ogni battito del cuore, con ogni nervo. La mia anima inconsciamente affonda, affonda … in Lui. Sento che nulla mi separerà dal Signore, né il cielo, né la terra, né il presente, né il futuro. Tutto può cambiare, ma l'amore mai, mai: esso è sempre lo stesso. Egli, il Sovrano immortale, mi fa conoscere il Suo volere, che Lo ami in modo speciale ed Egli stesso infonde nella mia anima la capacità per tale amore, col quale desidera che Lo ami. M'immergo sempre più in Lui e non ho paura di nulla. L'amore ha occupato tutto il mio cuore e benché mi si parli della giustizia di Dio e di come tremano davanti a Lui perfino i puri spiriti che si coprono il volto e dicono incessantemente: Santo, e da ciò si deduca che questo mio trattare confidenzialmente col Signore è una mancanza di riguardo per il Suo onore e la Sua Maestà, o no, no, e ancora una volta no! L'amore puro comprende tutto: il massimo onore e la più profonda adorazione. E nella più profonda tranquillità che l'anima è immersa in Lui per mezzo dell'amore e tutto ciò che dicono all'esterno le creature non ha influenza su di lei. Ciò che le dicono di Dio è un'ombra sbiadita in confronto a quello che essa vive interiormente con Dio e si meraviglia talvolta quando le anime rimangono ammirate per qualche affermazione riguardante Dio, poiché per lei è pane quotidiano. Essa infatti sa che quello che si riesce ad esprimere a parole, non è poi tanto grande. Accetta ed ascolta tutto con rispetto, ma essa ha la sua vita distinta in Dio. 13.2.1937. Oggi durante la funzione della Passione ho visto Gesù martoriato, coronato di spine e con in mano un pezzo di canna. Gesù taceva, mentre la soldataglia faceva a gara a torturarLo. Gesù non diceva nulla; guardò solo verso di me e in quello sguardo sentii la sua tortura così tremenda, che non abbiamo nemmeno un'idea di quello che ha sofferto Gesù per noi prima della crocifissione. La mia anima è colma di sofferenza e di nostalgia. Sento nell'anima una grande avversione per il peccato e la più piccola infedeltà da parte mia mi sembra un'alta montagna e la riparo con la mortificazione e le penitenze. Quando vedo Gesù martoriato, il cuore mi si fa a pezzi. Penso a quello che sarà dei peccatori, se non approfittano della Passione di Gesù. Nella Sua Passione vedo tutto un mare di Misericordia. + G.M.G. 12.2.1937 + L'amore di Dio il fiore, e la misericordia il frutto L'anima dubbiosa legga queste considerazioni sulla Misericordia e diventi fiduciosa. Misericordia di Dio, che scaturisci dal seno del Padre, confido in Te. Misericordia di Dio, massimo attributo della divinità, confido in Te. Misericordia di Dio, mistero inconcepibile confido in Te. Misericordia di Dio, sorgente che scaturisce dal mistero della Santissima Trinità, confido in Te. Misericordia di Dio, che nessuna mente umana né angelica può comprendere, confido in Te. Misericordia di Dio, da cui scaturisce ogni vita e felicità, confido in Te. Misericordia di Dio, al di sopra dei cieli. Misericordia di Dio, sorgente di miracoli e di eventi eccezionali. Misericordia di Dio, che abbracci tutto l'universo. Misericordia di Dio, venuta nel mondo nella persona del Verbo Incarnato. Misericordia di Dio, che sei sgorgata dalla ferita aperta nel Cuore di Gesù. Misericordia di Dio, rinchiusa nel Cuore di Gesù per noi e specialmente per i peccatori. Misericordia di Dio, imperscrutabile nell'istituzione della Santa Eucaristia. Misericordia di Dio, nell'istituzione della santa Chiesa. Misericordia di Dio, nel sacramento del santo battesimo. Misericordia di Dio, nella nostra giustificazione per mezzo di Gesù Cristo. Misericordia di Dio, che ci accompagni per tutta la vita. Misericordia di Dio, che ci abbracci specialmente nell'ora della morte. Misericordia di Dio, che ci doni la vita immortale. Misericordia di Dio, che ci segui in ogni momento della vita. Misericordia di Dio, che ci difendi dal fuoco dell' inferno. Misericordia di Dio, che converti i peccatori induriti. Misericordia di Dio, meraviglia per gli angeli, incomprensibile ai santi. Misericordia di Dio, insondabile in tutti i misteri di Dio. Misericordia di Dio, che ci sollievi da ogni miseria. Misericordia di Dio, sorgente della nostra felicità e della nostra gioia. Misericordia di Dio, che ci hai chiamati dal nulla all'esistenza. Misericordia di Dio, che abbracci tutte le opere delle Sue mani. Misericordia di Dio, che coroni tutto ciò che esiste ed esisterà. Misericordia di Dio, in cui tutti siamo immersi. Misericordia di Dio, dolce sollievo dei cuori affranti. Misericordia di Dio, unica speranza delle anime disperate. Misericordia di Dio, riposo dei cuori e serenità in mezzo alla paura. Misericordia di Dio, delizia ed estasi delle anime sante. Misericordia di Dio, che infondi speranza contro ogni speranza. + O Dio Eterno, la cui Misericordia è infinita ed il tesoro della compassione è inesauribile, guarda benigno a noi e moltiplica su di noi la Tua Misericordia, in modo che nei momenti difficili non disperiamo né ci perdiamo d'animo, ma con grande fiducia ci sottomettiamo alla Tua santa volontà, che è amore e la stessa Misericordia. + O inconcepibile ed insondabile Misericordia di Dio, Chi Ti può adorare ed esaltare in modo degno? O massimo attributo di Dio Onnipotente, Tu sei la dolce speranza dei peccatori. O stelle, o terra e mare, unitevi in un inno solo e concordemente ed in segno di riconoscenza esaltate l'imperscrutabile Misericordia di Dio. Gesù mio, Tu vedi che la Tua volontà è per me tutto. Mi è indifferente quello che farai con me: se mi ordini di metter mano all'opera, lo farò con tranquillità, sebbene io sappia di non essere idonea a questo; se mi ordini tramite i Tuoi rappresentanti di attendere, aspetterò pazientemente. Tu riempi la mia anima di entusiasmo e non mi dai la possibilità di agire. Mi attiri con Te nei cieli e mi lasci sulla terra. Infondi nella mia anima la nostalgia di Te e Ti nascondi davanti a me. Muoio dal desiderio di unirmi a Te per l'eternità e non permetti alla morte di avvicinarsi a me. O volontà di Dio, tu sei il mio nutrimento e la delizia dell'anima. Quando mi sottometto alla santa volontà del mio Dio, un abisso di pace inonda la mia anima. O mio Gesù, Tu non dai la ricompensa per il successo dell'opera, ma per la volontà sincera e per la fatica sostenuta; per questo sono pienamente tranquilla, anche se tutte le mie iniziative ed i miei sforzi venissero annullati o non fossero mai realizzati. Se avrò fatto tutto ciò che è in mio potere, il resto non è affar mio; e perciò anche le più grandi tempeste non turberanno la profondità della mia pace. Nella mia coscienza dimora la volontà di Dio. + 15.2.37. Oggi le mie sofferenze sono un po' aumentate: non solo provo maggiori dolori ai polmoni, ma anche strani dolori all'intestino. Soffro tanto quanto la mia debole natura riesce a sopportare. Tutto per le anime immortali, per impetrare la Misericordia divina per i poveri peccatori, per impetrare la forza ai sacerdoti. Oh, che grande venerazione ho per i sacerdoti! E prego Gesù, Sommo Sacerdote, di concedere loro molte grazie. + Oggi dopo la santa Comunione, Gesù mi ha detto: " Figlia Mia, è Mia delizia unirMi a te. Quando ti sottometti alla Mia volontà, Mi rendi la più grande gloria e con ciò attiri su di te un mare di benedizioni. Non avrei per te una predilezione particolare, se tu non vivessi della Mia volontà ". O mio dolce Ospite, per Te sono pronta a tutti i sacrifici. Però Tu sai che sono la debolezza personificata, ma con Te posso tutto. O Gesù mio, Ti supplico, resta con me ogni momento. 15.2.1937. Oggi ho udito queste parole nell'anima: " O vittima gradita al Padre Mio, sappi questo, figlia Mia, che tutta la SS.ma Trinità ha in te la Sua particolare predilezione, per il fatto che vivi unicamente della volontà di Dio. Nessun sacrificio è paragonabile a questo ". + Dopo queste parole fu data alla mia anima la conoscenza della volontà di Dio, cioè guardo tutto da un punto di vista superiore e tutti gli avvenimenti e le cose spiacevoli o piacevoli li accetto con amore, come dimostrazioni della particolare predilezione del Padre Celeste. Sull'altare dell'amore arderà la pura offerta della mia volontà. Affinché la mia offerta sia perfetta, mi unisco strettamente al sacrificio di Gesù sulla Croce. E quando sotto il peso di grandi sofferenze la mia natura fremerà e le forze fisiche e spirituali diminuiranno, allora mi nasconderò profondamente nella ferita aperta del Cuore di Gesù, tacendo come una colomba, senza lamentarmi. Tutte le mie predilezioni, siano pure le più sante, le più belle e le più nobili, vadano sempre all'ultimo posto ed al primo posto ci sia la Tua santa volontà. Il Tuo più piccolo desiderio, o Signore, mi è più caro del cielo con tutti i suoi tesori. So bene che una creatura non mi comprende, per questo la mia offerta sarà più pura ai Tuoi occhi. Alcuni giorni fa è venuta da me una certa persona a chiedermi di pregare molto per una sua intenzione, perché aveva degli affari molto importanti ed urgenti. Improvvisamente ho avvertito nell'anima che ciò non era gradito a Dio e le ho risposto che non avrei pregato per quell'intenzione; avrei pregato per lei in generale. Dopo qualche giorno quella signora è tornata da me e mi ha ringraziato per non aver pregato secondo la sua intenzione ma per lei, dato che essa aveva nutrito un progetto di vendetta nei riguardi di una persona, alla quale doveva onore e rispetto in virtù del quarto comandamento. Il Signore l'aveva cambiata intimamente ed è stata lei stessa a riconoscere la propria colpa. Ma si è meravigliata del fatto che io abbia scoperto il suo segreto. + Oggi ho ricevuto una lettera da Don Sopocko con gli auguri per il mio onomastico. Sono stata contenta per gli auguri, ma mi sono rattristata per la sua cattiva salute. Lo sapevo per cognizione interiore, ma non volevo crederci, però dal momento che mi ha risposto che è così, allora anche le altre cose, di cui non ha scritto, sono vere e la mia cognizione interiore non m'inganna. E mi raccomanda di sottolineare tutto quello che so che non è di mia provenienza. Cioè tutto quello che Gesù mi dice, quello che sento nell'anima. Già più di una volta mi ha pregato per questo, ma io non ho avuto tempo ed anche per la verità non mi sono molto affrettata a farlo; ma nello stesso tempo come sa lui che non l'ho fatto? La cosa mi ha stupito enormemente; ma ora mi metterò al lavoro con tutto il cuore. O mio Gesù, la volontà dei Tuoi rappresentanti è la Tua santa volontà evidente, senza ombra di dubbio. 16.2.37. Oggi per errore sono entrata nella stanza isolata accanto ed ho parlato con quella persona. Quando sono rientrata nella mia stanza, mi sono soffermata un momento a pensare a quella persona degente ed improvvisamente è apparso Gesù accanto a me e mi ha detto: " Figlia Mia, a che cosa pensi in questo momento? ". Senza rifletterci mi sono stretta al Suo Cuore, poiché avevo capito d'aver pensato troppo ad una creatura. + Questa mattina, dopo aver fatto le mie pratiche di pietà, mi sono messa subito a lavorare all'uncinetto. Sentivo un gran silenzio nel mio cuore. Sentivo che Gesù riposava in esso. Questa profonda e dolce consapevolezza della presenza di Dio, mi ha spinta a dire al Signore: " O Santissima Trinità, che dimori nel mio cuore, Ti prego, dai la grazia della conversione a tante anime quanti saranno i punti che farò oggi con questo uncinetto ". Ad un tratto udii nell'anima queste parole: " Figlia Mia, la tua richiesta è troppo grande ". " Gesù, dopo tutto per Te è più facile dare molto che poco ". " È vero. Per Me è più facile dare molto ad un'anima che poco; ma ogni conversione di un'anima peccatrice esige sacrificio ". " E per questo, Gesù, Ti offro questo mio lavoro sincero; non mi sembra che questa offerta sia troppo piccola per un così grande numero di anime. Del resto Tu, o Gesù, per trent'anni hai salvato le anime con un lavoro simile; e siccome la santa obbedienza mi proibisce le grandi penitenze e mortificazioni, per questo Ti prego, Signore, accetta queste inezie col sigillo dell'obbedienza come se fossero cose grandi. Ed allora sentii nell'anima una voce: " Mia cara figlia, esaudisco la tua richiesta ". + Vedo spesso una certa persona cara a Dio. Il Signore ha per lei una grande predilezione, non solo poiché s'interessa del culto della divina Misericordia, ma per l'amore che ha verso Dio. Sebbene quell'anima non sempre avverta quest'amore nel proprio cuore in maniera sensibile e dimori quasi incessantemente nell'Orto degli Ulivi, tuttavia è sempre gradita a Dio e la sua grande pazienza riuscirà a superare tutte le avversità. + Oh, se l'anima sofferente sapesse quanto Iddio l'ama, morirebbe di gioia e per l'eccesso di felicità. Un giorno conosceremo quello che è la sofferenza, ma saremo già nell'impossibilità di soffrire. Il momento attuale è nostro. 17.2.37. Questa mattina, durante la santa Messa, ho visto Gesù sofferente. La Sua Passione si è riversata sul mio corpo, benché in maniera non visibile, ma non meno dolorosa. Gesù mi ha guardato ed ha detto: " Le anime periscono, nonostante la Mia dolorosa Passione. Concedo loro l'ultima tavola di salvezza, cioè la festa della Mia Misericordia. Se non adoreranno la Mia Misericordia, periranno per sempre. Segretaria della Mia Misericordia, scrivi, parla alle anime di questa Mia grande Misericordia, poiché è vicino il giorno terribile, il giorno della Mia giustizia ". + Oggi ho udito nell'anima queste parole: " Figlia Mia, mettiti all'opera. Io sono con te. Ti attendono grandi persecuzioni e sofferenze, ma ti consoli il pensiero che molte anime si salveranno e si santificheranno per mezzo di quest'opera ". + Quando mi sono messa al lavoro e sottolineavo le parole del Signore e man mano riguardavo tutto, giunta alla pagina in cui ho scritto i consigli e le indicazioni di Padre Andrasz, non sapevo che fare, se sottolineare o no, ed all'improvviso udii nell'anima queste parole: " Sottolinea, poiché quelle parole sono Mie; ho preso in prestito la bocca dell'amico del Mio Cuore per parlare a te, per la tua tranquillità e devi attenerti a quelle indicazioni fino alla morte. Mi dispiacerebbe molto se ti allontanassi da quelle indicazioni; sappi che Io stesso l'ho posto fra Me e la tua anima. Lo faccio per la tua tranquillità e affinché non commetta errori. Dal momento che ti ho affidata ad una particolare assistenza dei sacerdoti, per ciò stesso sei esonerata dal rendere conto in modo dettagliato alle superiore di come Io tratto con te. Peraltro sii come una bambina di fronte alle superiore, ma per quanto riguarda quello che io compio nel profondo della tua anima, parla sinceramente e di tutto solo ai sacerdoti ". E fin dal momento in cui Dio mi aveva dato un direttore spirituale, avevo notato che non mi aveva più chiesto, come in precedenza, che parlassi di tutto alle superiore, ad eccezione di ciò che riguardava cose esterne. Per il resto, solo il direttore spirituale conosce la mia anima. Avere un direttore spirituale è una grazia eccezionale di Dio. Oh, quante poche anime hanno questa grazia! In mezzo alle più grandi difficoltà l'anima vive continuamente in pace. Ogni giorno, dopo la santa Comunione, ringrazio Gesù per questa grazia ed ogni giorno prego lo Spirito Santo che gli dia lumi. In verità io stessa sento nell'anima che grande potere hanno le parole del direttore spirituale. Per questa grazia sia adorata la Misericordia di Dio. + Oggi sono andata a fare la meditazione davanti al Santissimo Sacramento. Quando mi avvicinai all'altare, la presenza di Dio penetrò nella mia anima. Venni immersa nell'oceano della Sua Divinità e Gesù mi disse: " Figlia Mia, tutto ciò che esiste è tuo ". E risposi al Signore; " Il mio cuore non vuole nulla, all'infuori di Te solo, o Tesoro del mio cuore. Ti ringrazio, Signore, di tutti i doni che mi dai, ma io voglio soltanto il Tuo Cuore. Benché i cieli siano grandi, per me sono nulla senza di Te. Tu sai bene, o Gesù, che svengo continuamente per la nostalgia che ho di Te ". " Sappi, figlia Mia, ciò che le altre anime raggiungono nell'eternità, tu lo godi già fin d'ora ". Ed all'istante la mia anima venne inondata dalla luce della conoscenza di Dio. Oh, potessi almeno esprimere un po' di quello che la mia anima vive accanto al Cuore dell'insondabile Maestà di Dio! Non riesco ad esprimerlo. Questa grazia la comprende solo l'anima che l'ha vissuta almeno una volta nella vita. Quando sono tornata nella mia stanza d'isolamento, mi sembrava di essere tornata dalla vera vita alla morte. Quando è venuto il medico a sentirmi il polso, è rimasto stupito: " Che le è successo, sorella? Un polso simile lei non l'ha mai avuto. Vorrei sapere però che cosa ha provocato una così forte accelerazione del polso ". Cosa potevo dirgli, quando io stessa non sapevo d'avere il polso così accelerato? So soltanto che sto morendo di nostalgia per Iddio; ma naturalmente a lui non l'ho detto. D'altronde cosa può farmi per questo la medicina? 19.2.37. L'unione con gli agonizzanti. Mi chiedono preghiere. Posso pregare; il Signore mi da misteriosamente lo spirito di preghiera. Sono continuamente unita a Lui. Sento che vivo in pieno per le anime, per condurle alla Tua Misericordia, o Signore. A tale scopo nessun sacrificio è troppo piccolo. Oggi il signor dottore ha deciso che debbo rimanere ancora fino ad aprile. Volontà di Dio, sebbene desiderassi ritornare ormai fra le consorelle. Oggi ho saputo della morte di una delle nostre suore, che è morta a Plock. Da me però era venuta prima che mi annunciassero la sua morte. 22.2.1937. Oggi da noi nella cappella dell'ospedale hanno avuto inizio gli esercizi spirituali per le inservienti, ma può parteciparvi chiunque lo desideri. Vi è una predica al giorno, P. Bonaventura, piarista, parla per un'ora intera; parla direttamente alle anime. Ho preso parte a questi esercizi perché desidero conoscere Dio più a fondo ed amarLo più fervorosamente, perché ho capito che maggiore è la conoscenza, più forte è l'amore. Oggi ho udito queste parole: " Prega per queste anime, perché non abbiano paura di avvicinarsi al tribunale della Mia Misericordia. Non cessare di pregare per i peccatori. Tu sai quanto Mi stanno a cuore le loro anime, allevia la Mia tristezza mortale. Distribuisci largamente la Mia Misericordia ". 24.2.37. Oggi, durante la Santa Messa, ho visto Gesù agonizzante. Le sofferenze del Signore mi trafiggono l'anima ed il corpo. Esternamente non si vede, ma il dolore è grande, però dura molto poco. Durante il canto della " Passione del Signore ", mi compenetro così vivamente nei Suoi tormenti, che non riesco a trattenere le lacrime. Vorrei nascondermi da qualche parte, per dar libero sfogo al dolore che mi deriva dal riflettere sulla Sua Passione. Quando ho pregato secondo l'intenzione di P. Andrasz, ho capito quanto è caro a Dio. Da quel momento ho per lui un rispetto ancora maggiore, come per un santo. Sono molto contenta per questo ed ho ringraziato fervorosamente Dio. Oggi, durante la benedizione, ho visto Gesù che mi ha detto queste parole: " Sii obbediente in tutto al tuo direttore spirituale. La sua parola è la Mia volontà. Confermati nel profondo dell'anima nella convinzione che sono Io che parlo attraverso la sua bocca e desidero che tu gli riveli lo stato della tua anima con la stessa semplicità e sincerità, come fai davanti a Me. Ti ripeto ancora una volta, figlia Mia: sappi che la sua parola è la Mia volontà per te ". Oggi ho visto il Signore in una grande bellezza e mi ha detto: " Mia cara vittima, prega per i sacerdoti, specialmente in questo tempo di mietitura. Il Mio Cuore ha trovato in tè il Suo compiacimento e per te benedirà la terra ". Mi sono resa conto che questi due anni di sofferenze interiori, che sopporto sottomettendomi alla volontà di Dio, per conoscere meglio questa stessa divina volontà, mi hanno fatto progredire di più nella perfezione che i precedenti dieci anni. Da due anni sono in croce, fra il cielo e la terra, cioè sono legata dal voto di obbedienza e debbo ascoltare la Superiora come Dio stesso. E d'altra parte Iddio stesso mi fa conoscere direttamente la Sua volontà e per questo il mio tormento interiore è così grande, che nessuno può immaginare né comprendere questa sofferenza interiore. Mi sembra più leggero dare la vita, che vivere talvolta un'ora sola in un simile tormento. Non scriverò molto di ciò, poiché non è possibile descrivere il conoscere direttamente la volontà di Dio e allo stesso tempo essere perfettamente obbediente alla volontà di Dio conosciuta indirettamente tramite i Superiori. Ringrazio il Signore, che mi ha dato un direttore spirituale, poiché diversamente non avrei fatto nemmeno un passo avanti. + In questi giorni ho ricevuto una lettera assai gradita da una mia sorellina di 17 anni che mi supplica e scongiura di aiutarla ad entrare in un convento. È pronta ad ogni sacrificio per Iddio. Dal suo scritto comprendo che è il Signore stesso che la guida. Gioisco per la grande Misericordia di Dio. + Oggi la Maestà divina mi ha abbracciato ed è penetrata nella mia anima da parte a parte. La grandezza di Dio mi sprofonda e mi sommerge, in modo che annego completamente nella Sua grandezza; mi sciolgo e scompaio del tutto in Lui, che è la mia vita e vita perfetta. O mio Gesù, io comprendo bene che la mia perfezione non consiste nel fatto che mi raccomandi di portare a termine grandi opere. No, non in questo sta la grandezza di un'anima, ma nel grande amore verso di Te. O Gesù, io lo comprendo nel profondo della mia anima che le più grandi opere non possono paragonarsi ad un atto di amore puro verso di Te. Desidero esserTi fedele ed eseguire i Tuoi desideri ed impegno le forze e l'intelligenza, per condurre a termine tutto quello che mi raccomandi, ma non ho nemmeno un'ombra di attaccamento a questo. Faccio tutto ciò, perché questa è la Tua volontà. Il mio amore è annegato completamente non nelle Tue opere, ma in Te Solo, o mio Creatore e Signore. 25.2.37. Ho pregato ardentemente perché una certa persona che soffriva molto, potesse fare una morte serena. Era stata fra la vita e la morte per due settimane. Mi faceva pena quella persona e perciò ho detto al Signore: " O Gesù dolce, se Ti è gradita la causa che ho intrapreso per la Tua gloria. Ti prego, prendila con Te; riposi nella Tua Misericordia ". Ed ero singolarmente tranquilla. Un momento dopo sono venuti a dirmi che quella persona, che soffriva così terribilmente, era spirata. Ho visto un certo sacerdote in difficoltà ed ho pregato per lui, finché Gesù ha rivolto il Suo sguardo benigno verso di lui e gli ha concesso la Sua forza. Oggi ho conosciuto come una certa persona della mia famiglia offende Dio e che è in grave pericolo di morte. Tale conoscenza ha trafitto la mia anima con una così grande sofferenza, che pensavo di non riuscire a sopportare tale offesa di Dio. Ho chiesto con insistenza perdono a Dio, ma ho visto il Suo grande sdegno. Ho pregato secondo l'intenzione di un sacerdote affinché Dio l'aiuti per certe questioni. Improvvisamente ho visto Gesù crocifisso. Gesù aveva gli occhi chiusi ed era immerso nei tormenti. Ho rivolto una preghiera alle Sue cinque Piaghe, ad ognuna singolarmente, ed ho chiesto la benedizione per lui. Gesù mi ha fatto conoscere interiormente quanto Gli è cara quell'anima ed ho sentito che dalle Piaghe di Gesù scendeva la grazia per quell'anima, che è stesa in croce come Gesù. + Signore mio e Dio mio. Tu sai che la mia anima ha amato soltanto Te. La mia anima è stata immersa totalmente in Te, o Signore. Anche se non avessi completato nulla di quello che mi hai fatto conoscere, o Signore, sarei pienamente tranquilla, poiché ho fatto al riguardo quanto era in mio potere. So bene, o Signore, che Tu non hai bisogno delle nostre opere. Tu vuoi amore. Amore, amore, e ancora una volta amore di Dio. Non vi è nulla più grande di questo, né in cielo, né in terra. La massima grandezza sta nell'amare Dio; la vera grandezza sta nell'amore di Dio; la vera sapienza sta nell'amare Dio. Tutto ciò che è grande e bello, è in Dio; fuori di Dio non c'è né bellezza, né grandezza. O sapienti del mondo e grandi intelligenze, riconoscete che la vera grandezza consiste nell'amare Dio. Oh, quanto resto stupita, quando vedo che degli uomini ingannano se stessi dicendo: non c'è l'eternità. 26.2.37. Oggi ho visto che i sacri misteri venivano celebrati senza paramenti liturgici e nelle case private, per una tempesta temporanea; ed ho visto il sole che usciva dal SS.mo Sacramento e si sono spente, cioè sono rimaste offuscate, le altre luci e tutti avevano gli occhi rivolti a quella luce. Ma in questo momento non ne comprendo il significato. + Vado attraverso la vita fra arcobaleni e tempeste ma con la fronte fieramente alta, perché sono figlia del Re, perché sento che il sangue di Gesù circola nelle mie vene, ed ho posto la mia fiducia nella grande Misericordia del Signore. + Ho pregato il Signore perché una certa persona venga oggi da me, per poterla incontrare un'altra volta, e questo sarà per me il segno che è chiamata ad entrare nel convento che Gesù mi ordina di fondare. E, cosa singolare, quella persona è venuta ed io ho cercato di plasmarla un po' interiormente. Ho cominciato indicandole la via del rinnegamento di sé e del sacrificio, che ha accettato volentieri. Ma ho messo tutta questa faccenda nelle mani del Signore, affinché egli diriga tutto come Gli piace. + Oggi quando ho ascoltato per radio il canto: " Buona notte, o Sacro Capo del mio Gesù ", tutto ad un tratto il mio spirito si è immerso in Dio e l'amore di Dio ha inondato la mia anima. Per un momento ho trattato intimamente col Padre Celeste. + Sebbene non sia facile vivere in una continua agonia, Essere inchiodata su di una croce da varie sofferenze, Tuttavia nell'amare m'infiammo d'amore, E come un Serafino amo Dio, pur nella mia debolezza. Oh, è una grande anima, quella che fra le sofferenze Rimane fedele accanto a Dio e compie la Sua volontà, E fra grandi arcobaleni e tempeste, è senza consolazione, Dato che il puro amor di Dio addolcisce la sua sorte. Non è gran cosa amare Iddio nella prosperità E ringraziarLo, quando tutto ci va bene, Ma adorarLo fra le più grandi avversità E amarLo per Lui stesso e porre in Lui la fiducia. Quando l'anima soggiorna nell'ombra del Getsemani, Solitaria fra l'amarezza del dolore, S'innalza all'altezza di Gesù, E benché beva di continuo amarezza, non è triste. Quando l'anima compie la volontà dell'Altissimo, Benché fra continui tormenti e torture, Accostando le labbra al calice che le pongono, Diviene salda e nulla la smuove. Benché sia fra i tormenti, ripete: sia fatta la Tua volontà. Attende con pazienza il momento in cui sarà trasformata Poiché, sebbene sia nelle tenebre più scure, sente Gesù che dice: " Sei Mia ", E conosce perfettamente quando cadrà il velo. 28.2.1937. Oggi per un lungo momento ho provato la Passione del Signore e tutto a un tratto ho conosciuto che sono tante le anime che hanno bisogno di preghiere. Sento che mi trasformo tutta in preghiera, per impetrare la Misericordia divina per ogni anima. O mio Gesù, Ti accolgo nel mio cuore, come ostaggio di Misericordia per le anime. Questa sera quando ho udito per radio il canto: " Buona notte a Te, o Sacro Capo del mio Gesù ", all'improvviso il mio spirito è stato rapito nel seno misterioso di Dio ed ho capito in che consiste la grandezza di un'anima e ciò che ha importanza di fronte a Dio: l'amore, l'amore e ancora una volta l'amore. Ed ho conosciuto che tutto ciò che esiste è saturo di Dio e sono stata inondata da un così grande amore di Dio, che è impossibile descriverlo. Felice quell'anima che sa amare senza riserve, poiché in questo sta la sua grandezza. Oggi ho fatto un giorno di ritiro spirituale. Quando sono stata all'ultima predica, il sacerdote ha detto che il mondo ha bisogno di tanta Misericordia di Dio, che questi sono tempi quanto mai eccezionali, che l'umanità ha tanto bisogno della Misericordia di Dio e di preghiere. Ad un tratto ho udito una voce nell'anima: " Ecco! Sono parole per te. Fa' tutto ciò che è in tuo potere nell'opera della Mia Misericordia. Desidero che alla Mia Misericordia venga reso culto. Do all'umanità l'ultima tavola di salvezza, cioè il rifugio nella Mia Misericordia. Il Mio Cuore gioisce per questa festa ". Dopo queste parole ho capito che nulla può liberarmi da questo impegno che vuole da me il Signore. La notte passata ho sofferto tanto, che pensavo di essere già in fin di vita. I medici non sono riusciti affatto ad individuare che male fosse. Sentivo come se tutte le viscere mi venissero strappate. Ma dopo alcune ore di tali sofferenze, sto bene. Tutto questo per i peccatori. Discenda su di loro la Tua Misericordia, o Signore. Nel terribile deserto della vita, O mio dolcissimo Gesù, Proteggi le anime dalla rovina, Poiché sei la sorgente della Misericordia. Lo splendore dei Tuoi raggi, O dolce Guida delle nostre anime, Con la Misericordia cambi il mondo, Sperimentata la grazia, l'anima serva Gesù. Debbo percorrere una lunga strada sassosa, Ma non ho paura di nulla, Poiché scaturisce per me una pura scane di Misericordia, E con essa la forza per gli umili. Sono martoriata ed affaticata, Ma la coscienza mi da testimonianza Che faccio tutto a maggior gloria di Dio. Il Signore è il mio riposo e la mia eredità. Fine del secondo quaderno